Il genere commedia corale, fitta di dialoghi, di intrecci e di battute fulminanti, ha sempre un sapore di teatralità, di recitazione in falsetto, sopra le righe per questo così fascinosamente incarnate da bionde svaporate come Marylin Monroe, l’emblema dell’oca giuliva, la più imitata perché mai dimenticata.
La recitazione in falsetto (tutta di testa) è tipica dei film di Woody Allen anche se in un suo film Pallottole su Brodway la prima-donna (l’attrice Judy Davis) insegna che bisogna parlar di pancia per diventare grandi attrici. Marylin non c’è mai riuscita ma è diventata grande lo stesso, mentre la Davis effettivamente è diventata una grande professionista. Di carattere.
Insomma a ciascuno il proprio stile.
Quello che caratterizza appunto anche il film Passioni e Desideri, che oltre ad Antony Hopkins vede formarsi l’accoppiata Rachel Weisz e Jude Law, perché con la coralità dei protagonisti, si raccontano passioni e desideri vissuti a livello di varie classi, dalla prostituta alla cameriera, dal manager allo sportivo, dal faccendiere al dottore e così via.
Un intreccio piroettante disegnato ad effetto caldeoscopico con ritmo colorato andante vivace e mosso.
Molto mosso, tra aerei presi in volo e letti
disfatti per noia ed abbandono, con amplessi ardenti e rotture drammatiche, oppure rapporti mercenari per arrotondare e innamoramenti fulminanti non avendo nulla da fare. Insomma la commedia della vita. Non la solita perché questa è recitata a modo.
Infatti proviene da un lavoro teatrale dove, nella traduzione in film, battute frizzi e lazzi sono già stati ampiamente collaudati per cui nulla è lasciato al caso in una complessità sotto controllo così come ha da sempre insegnato nei suoi film il maestro Woody Allen, l’autore di commedie fra le più brillanti. Basta solo che funzioni!
https://www.youtube.com/watch?v=VfyP4W-tnJk
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