A me la carne di cavallo piace assai: una volta la settimana mangio il pesto condito con limone e olio perché lo trovo un piatto gustoso. Nella mia città c’è questa tradizione e non capisco tanto scalpore per dei cavalli al macello. Non sono mica animali sacri? Allora facciamo come in India con le mucche che sono intoccabili mentre da noi filetto, tagliata e fiorentina sono una prelibatezza per le nostre tavole.
Questo per dire che il giusto distacco dagli animali lo mantengono gli adulti mentre i bambini hanno un diverso approccio.
A perorar l’iniziativa dell’adozione come nobile iniziativa è sceso al Tg anche Vittorio Feltri, noto amante di cavalli che evidentemente non ama mangiare.
A tal proposito ricordo un episodio di quando ero bambina alle elementari: un giorno venne a far visita l’Ispettore che insieme alla maestra cominciò a parlare di Giovanni Pascoli e della poesia del cacciatore che si era messo a piangere una volta che aveva impallinato una rondine.
“Perché bambini il cacciatore si sarà messo a piangere di fronte a questo piccolo uccello che aveva ucciso?”
Io mi sono alzata in piedi (senza modestia sono sempre stata la prima della classe) e sicura ho risposto: “Perché si è sbagliato poiché la rondine non è buona da mangiare”.
A casa mia infatti, in campagna, da bambina c’erano molti zii cacciatori che portavano a casa sempre molta selvaggina: fagiani gallinelle lepri e quant’altro ma non ho mai visto nessuno piangere daL dispiacere. Le donne in inverno si premuravano per catturare i passerotti per fare polenta e osei,
per cui sapevo benissimo che la rondine non era una carne buona da mangiare.
Se il cacciatore avesse ucciso un fagiano si sarebbe messo a piangere? Certo che no.
L’Ispettore si mise a ridere di gusto guardando la maestra per uno scambio di commenti: “E però questa bambina…”
Questo per dire, quante storie con questi animali! Non che sia favorevole per i maltrattamenti, ma nemmeno per le adozioni, con tanti bambini che ne avrebbero bisogno! Prima i bambini e poi gli animali. Suvvia…
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