Se in ogni famiglia c’è sempre un segreto, quello del vicino di casa è sempre più interessante. Da spiare. Il risultato è inquietante specie se si fa ruota intorno con risa e sberleffi.
I quali si possono ritorcere verso chi li ha inscenati e diretti.
Il film è Carrie Lo Sguardo di Satana un remake dell’omonimo interpretato negli anni settanta da Sissy Spackes un’attrice country di talento che proveniva da Nashville.
Questo per ricollegarci alle molestie del branco che spesso finiscono in tragedia, come una sorta di femminicidio provocato dalle stesse donne.
Le quali spesso sono le prime ad accanirsi contro le altre per questioni marginali o sciocche, legate all’invidia o all’arroganza di classe e per questo ancora più colpevoli.
Quando invece si accumulano possono provocare un corto circuito e scatenare l’inferno.
Come quello che sprigiona Carrie (Chloè Grace Moretz) perché il suo dono era visto dalla stessa madre come un peccato da espiare chiusa in un camerino a pregare.
La madre è Julienne Moore che incarna impeccabilmente il ruolo dell’invasata facendo della figlia un facile bersaglio da tormentare e prendere in torta fino a farne reginetta della festa con tanto di corona per poi ricoprirla con una cascata di cioccolato come metafora di merda.
Perché una che è un filo in disparte dal gruppo è sempre additata come un sacco di merda anche se in realtà si sente solo inadeguata per socializzare per mancanza di sintonia delle onde magnetiche tali da provocare una scossa elettrica come una sorta di elettroshock in chi le sta intorno rendendoli folli. Follie Follie!
Cose di ordinaria follia che capitano nelle migliori società, dette migliori fino a quando la tempesta perfetta non le affonda con il potere della telecinesi sviluppato in modo abnorme. In questo caso specifico, da una piccola ragazzina.
Chi non ha mai sentito nel silenzio di una casa, cadere un oggetto facendo pensare di averlo appoggiato male? Ebbene non bisogna sottovalutare l’effetto telecinesi che come tutti i fenomeni paranormali si manifesta ampiamente solo in casi eccezionali con persone speciali.
Le quali magari vorrebbero tanto essere normali come sinonimo di genialità.
In questo caso molti si sentono chiamati in causa a fare i buffoni per neutralizzare la paura di questa inversione di esistenza senza pensare che grazie alla telecinesi la paura potrebbe materializzarsi nel peggiore degli incubi.
Come a dire se la son cercata. Come volevasi sotto dimostrare.
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