Le nuove eroine sono tutte rivestite di corazza. Guerriere spietate con la spada che non disdegnano il corpo a corpo con il partner per stenderlo ed annientarlo. Un taglio netto e zac!
Un colpo di spada e il guerriero è sistemato.
L’ultima della serie è ARTEMISIA impersonata da Eva Green una sorta di collega di Serse che va in battaglia per completare la sfida con i Greci dopo la sconfitta delle Termopoli nel film L’Alba di Un Impero.
I Greci poi si prenderanno la rivincita con Alessandro Magno il quale sconfiggerà i Persiani capitanati dal Re Dario terzo discendente di Ciro il Grande.
Detto il Grande perché aveva conquistato tutto il Medio Oriente fino alla Siria. Pur essendo un re Persiano Ciro è citato nella Bibbia come il salvatore degli Ebrei avendoli liberati dalla prigionia dopo aver conquistato Babilonia città considerata inespugnabile. Ma Ciro aveva fatto deviare le acque del fiume Tigri ed Eufrate riuscendo ad entrare in Babilonia attraverso le porte dimenticate aperte dai Babilonesi addormtatisi ubriachi per le continue libagioni. Così Babilonia si ritrovò a parlare solo la lingua Assiro-Babilonese perché quella Ebraica non potè assimilarla. Mai nei secoli e millenni a venire.
Se Eva Green l’interprete del Film è la guerriera spietata dagli occhi bistrati così ben delineati con Le Crociate nei quali lo sguardo a tutto Kajal era fra i più magnetici mai visti sullo schermo, Lena Headey traccia la figura della donna forte e coraggiosa regina di una razza di guerrieri destinati a diventare eroi, le cui gesta riecheggeranno per l’eternità. Gli eroi sono i 300 capitanati da Leonida che morirà sul campo insieme ai suoi per difendere Sparta lasciando sola la regina col il figlioletto.
Maschio perché una donna come lei può partorire solo maschi non esitando a uccidere per farsi giustizia da sé, esattamente come farebbe un guerriero.
Non è la donzelletta delle saghe celtiche che per aver giustizia doveva attendere il suo campione perché dai classici al Medio Evo c’è la disfatta dell’impero greco-romano.
Questo per dire che le donne invece di evolversi si sono rintanate nei castelli a cantarsela a suonarsela con i menestrelli lasciando l’arma e le armature ai soldati sempre in guerra.
Così i fornelli sono diventati il fulcro della sua esistenza e l’unico campo nel quale le sia permesso di emergere agevolmente facendo quote rosa. Per il resto hanno sempre bisogno di un campione che le lanci in ogni settore anche quello agonistico. Maschio per la precisione perché se è dello stesso sesso è meglio che restino in camera da letto!
Purtroppo alla nobile figura della vedova di Leonida nel sequiel di 300, interpretata da Lena Headey, hanno affiancato un guerriero per favorire Artemisia (Eva Green) alla quale è stato dato tutto il potere distruttivo di una strega.
Tutta da dimenticare comunque, mentre rimane nell’immaginario quel gesto di assenso della regina a Leonida quando buttava nella fossa l’ambasciatore di Serse che le aveva mancato di rispetto al grido: “..perchè questa è Sparta” . Capito? Kaput.
Il sequiel di 300 invece ha perso l’originario vigore per fare un gioco al massacro di carne umana.
Un colpo di spada e il guerriero è sistemato.
L’ultima della serie è ARTEMISIA impersonata da Eva Green una sorta di collega di Serse che va in battaglia per completare la sfida con i Greci dopo la sconfitta delle Termopoli nel film L’Alba di Un Impero.
I Greci poi si prenderanno la rivincita con Alessandro Magno il quale sconfiggerà i Persiani capitanati dal Re Dario terzo discendente di Ciro il Grande.
Detto il Grande perché aveva conquistato tutto il Medio Oriente fino alla Siria. Pur essendo un re Persiano Ciro è citato nella Bibbia come il salvatore degli Ebrei avendoli liberati dalla prigionia dopo aver conquistato Babilonia città considerata inespugnabile. Ma Ciro aveva fatto deviare le acque del fiume Tigri ed Eufrate riuscendo ad entrare in Babilonia attraverso le porte dimenticate aperte dai Babilonesi addormtatisi ubriachi per le continue libagioni. Così Babilonia si ritrovò a parlare solo la lingua Assiro-Babilonese perché quella Ebraica non potè assimilarla. Mai nei secoli e millenni a venire.
Se Eva Green l’interprete del Film è la guerriera spietata dagli occhi bistrati così ben delineati con Le Crociate nei quali lo sguardo a tutto Kajal era fra i più magnetici mai visti sullo schermo, Lena Headey traccia la figura della donna forte e coraggiosa regina di una razza di guerrieri destinati a diventare eroi, le cui gesta riecheggeranno per l’eternità. Gli eroi sono i 300 capitanati da Leonida che morirà sul campo insieme ai suoi per difendere Sparta lasciando sola la regina col il figlioletto.
Maschio perché una donna come lei può partorire solo maschi non esitando a uccidere per farsi giustizia da sé, esattamente come farebbe un guerriero.
Non è la donzelletta delle saghe celtiche che per aver giustizia doveva attendere il suo campione perché dai classici al Medio Evo c’è la disfatta dell’impero greco-romano.
Questo per dire che le donne invece di evolversi si sono rintanate nei castelli a cantarsela a suonarsela con i menestrelli lasciando l’arma e le armature ai soldati sempre in guerra.
Purtroppo alla nobile figura della vedova di Leonida nel sequiel di 300, interpretata da Lena Headey, hanno affiancato un guerriero per favorire Artemisia (Eva Green) alla quale è stato dato tutto il potere distruttivo di una strega.
Tutta da dimenticare comunque, mentre rimane nell’immaginario quel gesto di assenso della regina a Leonida quando buttava nella fossa l’ambasciatore di Serse che le aveva mancato di rispetto al grido: “..perchè questa è Sparta” . Capito? Kaput.
Il sequiel di 300 invece ha perso l’originario vigore per fare un gioco al massacro di carne umana.
https://www.youtube.com/watch?v=vMK0bs0oeWs
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