Né santa né puttana, né maschio né femmina né donna né bambina ma solo persona.
Persona è un film con Liv Ulman nella quale mi identifico nella prima parte là dove recitando Elettra ad un certo punto si mette a ridere come una pazza tanto da essere ricoverata in ospedale psichiatrico.
E’ quanto è successo anche a me quando ero ragazzina e andavo a scuola dalle suore le quali pontificavano sempre Siate Modeste, Non mettetevi lo smalto nelle unghuie ecc. ecc. Erano le suore Chieppine.
Ci sono suore e suore: domenicane, chieppine, di clausura, carmelitane o francescane. Insomma ce n’è per tutti i frati e ci sarebbe da scrivere un romanzo sulla categoria.
Tornando sui banchi di scuola ricordo una professoressa di francese molto dotata, non tanto nel parlar francese, molto stentato, ma quanto a culo e tette che evidenziava con golfini stretti stretti. Inoltre aveva il vezzo di portare le labbra dipinte al pomodoro, rosso rosso e pieno tanto da sbavare.
Più che da ascoltare era tutta da guardare e quelle labbra al pomodoro mi facevano ridere tanto che un giorno sono scoppiata in un riso irrefrenabile che non riuscivo a frenare nemmeno quando lei si era arrabbiata. Anzi, il suo sdegno manifestato con quelle labbra rosse appiccicose mi facevano ridere ancora di più con l’imbarazzo di tutta la classe anche se poi condivideva nei corridoi la stessa ilarità.
Poi sono stata cacciata in corridoio e messa in castigo.
Anche quella del castigo in corridoio, in ginocchio, a letto senza cena, a pulire i vetri, a lavare i cessi, le scale e quant’altro fino ad essere licenziata sul lavoro ci sarebbe da scrivere volumi ma tant'è!
Comunqueì mi sono temprata. Grazie alle donne, mamme, maestre, prof., colleghe, direttore, capesse, sorelle e amiche, parenti e affini.
Viva le donne e le torture che mi hanno fatto subire. Meno male che non ho mai avuto una figlia femmina!
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