domenica 6 aprile 2014
PIAZZA GHIAIA UN MERCATO DA FAVOLA
PIAZZA GHIAIA UN MERCATO DA FAVOLA (DICEMBRE 2006)
Nel teatrino dell’informazione TV locali Parma e anche Dintorni abbiamo assistito al dibattito sulla ristrutturazione di Piazza Ghiaia.
E, per chi si fosse perso la visione, gliela vorremmo illustrare ritenendola imperdibile nel suo contenuto esilarante.
Personaggi e interpreti: Pinocchio il conduttore; Grillo Parlante l’anziano opinionista che pontifica dall’alto del monitor posizionato sopra la platea; e la Fata Smemorina nei servizi esterni. Location dello show: la TV dei Balocchi.
“Io non l’ho ancora visto il servizio della fatina, ma guardatelo voi perché è bellissimo. Guardate…guardate…” grida Pinocchio dallo studio mentre gli si allunga il naso.
Così vediamo la Fatina che, danzando e canticchiando, un colpo a destra e uno d’anca, si intrufola fra le baraccopoli della Ghiaia in cerca di una “chiave di lettura” dimenticando di essere in TV. Inanellando una serie di interviste ai commercianti, ci trasmette come gli stessi non ne vogliano sapere di andare sottoterra, così come stabilito dal progetto del Comune.
Lo dicono a chiare lettere e con il cuore in mano, ricordando alla Fatina smemorina e a tutti i parmigiani il valore e le tradizioni racchiuse nella Ghiaia, da mantenere alla luce del sole.
Ma la Fatina smemorina continua la sua opera - incalzata da Pinocchio conduttore che dallo studio le manda le dritte a sua volta ricevute dal Grillo Parlante - cercando un “tassello” per smontare la protesta facendo oscillare il piattello della bilancia verso un progetto che rappresenterà sicuramente un’eccellenza avveniristica, così come definita da Pinocchio conduttore, collocando “ragnatele” come un velo pietoso, sulla Piazza Ghiaia dove saranno sotterrati i box.
Cerca cerca, la Fatina Smemorina avvicina una cinesina che “si dichiala pleoccupata del suo futulo”, ma il Grillo Parlante dal monitor, le risponde con prontezza: ”Lei dovrebbe preoccuparsi solo di non ritornare al suo Paese!”
“Applausi, applausi a questo bel servizio della Fatina” – grida felice Pinocchio conduttore, dalla TV dei Balocchi – “ma ora buttiamo un occhio alle periferie nei casermoni costruiti dalla passata amministrazione”
Cammina, cammina a notte fonda, con aria furtiva e a voce bassa, la Fatina smemorina si addentra negli edifici della paura localizzati dietro al Centro Torri, passando fra i garages fino ai labirinti dei ballatoi. Niente, tutto tace, tutto è tranquillo: luci spente e gente a dormire.
Perfetto: la periferia di Parma non è Parigi, si vive bene nonostante le cementificazioni ereditate dal passato: “Guardate…guardate…ci sono anche alcuni balconi con i fiori!” sussurra sorpresa la Fatina dimenticando che siamo a Parma, città dei fiori, e che i casermoni sono occupati da parmigiani uguali a quelli del Centro Storico.
Fine trasmissione e morale della favola: sarà bene che questa Amministrazione non venga più attaccata da polemiche ossessive, ma lasciata in pace a lavorare e a scavare sotto terra. Perché è lì che tutti andremo a finire a fare shopping.
Prrr...Infatti a tutt'oggi la galleria sotterranea di negozi si è svuotata per mancanza di clienti facendo pensare alla nuova Giunta, caldeggiata da tv locali e informazione che a quel tempo avevano sostenuto il progetto come grande idea innovativa, di rivedere il malfatto mercatile riportandolo agli antichi fasti delle baraccopoli con abbattimento della copertura "a ragnatela in vetro" perchè fa acqua dappertutto.
Un'altra mega-opera del progetto Parma Città Europea che ha fatto letteralmente cagare. I soldi dai contribuenti. Bastava rinnovare i box così come proponeva l'opposizione (fra queste non c’era la Maria Teresa Guarnieri questo va detto anche riferito all’inceneritore) ma le ambizioni e gli sperperi della Grandeur (e qui la Guarnieri c’era) hanno avuto il sopravvento su un minimo di buon senso.
Ma tutto è bene quel che finisce in vacca perchè alla sera si è aperta la movida e di giorno si son viste anche le sfilate in maschera. I parmigiani per andare a fare spesa che vadano ai Centri Commerciali o aspettino i mercatini a tema una o due volte l'anno. E tutti gli altri invece, pochi ma eletti, vissero felici e contenti perchè della Parma e del cuore che fu non v'è più memoria continuando a vivere anche senza: né cuore né memoria
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