E’ curioso notare come sempre più spesso l’attenzione di cinema e Tv sia rivolta verso le coppie di anziani, quasi tutte interpreti di commedie brillanti, con la Tv che punta in particolare sulle donne della terza età impegnate in ruoli dirigenziali o come punto di riferimento di un gruppo familiare.
Una di queste attrici è Angela Molina: da giovane era bellissima, di una bellezza imperiosa arrogante e spudorata. Nel film “Quell’Oscuro Oggetto del Desiderio”di Luis Bunuel era co-protagonista con Carole Bouquet ed appariva per la prima volta come una Spagnola Desnuda che danzava il flamenco.
L’apparizione era folgorante anche se in un localino di quant’ordine solo per turisti sporcaccioni disposti a spendere come lo erano allora i giapponesi, ricchi alla pari degli sceicchi Arabi o dei russi di oggi.
Un esordio che poteva portarla in trionfo nella cinematografia spagnola (dove ha partecipato a tanti film quasi tutti sul genere sexy) ma in Italia l’abbiamo vista in seguito solo in ruoli di caratterista ad affiancare attrici come Francesca Neri in Carne Tremula dove insegnava ad un chico come far l’amore o in Fantaghirò e Baaria per la TV nelle produzioni cine Rai e Mediaset.
Il suo percorso di attrice è stato diverso da tutti avendo iniziato come spagnola caliente fino all’età matura per poi acquisire autorevolezza e grande stima nella terza età.
Infatti come attrice anziana è richiestissima sia per ruoli prestigiosi che modesti nei quali si propone con la sua faccia naturale ormai segnata dalle rughe che danno al volto un’espressione sofferta e drammatica perché fanno da contorno a una bocca con gli angoli all’ingiù tipica delle persone tristi che sorridono a stento: la bocca carnosa e prepotente di un tempo si è assotigliata tra le guance scavate e due occhi profondi a lacrima asciutta.
I ruoli che l’Italia le ha riservato in tante fiction tv sono sempre quelli di una figura altera e piena di dignità sia che faccia la padrina di qualche clan mafioso che l’umile donna di qualche paesino del sud.
Perché è nel profondo sud mediterraneo di Spagna che Angela Molina ha le sue radici artistiche a contrapporsi a quella di un’altra grande vecchia della Tv italiana come la bionda Virna Lisi specializzata in ruoli biondi di mamma-bene, nonna-bene, suora-bene o capo-famiglia-bene fra l’onorata società mafiosa, combattiva e coraggiosa.
Entrambe sono ormai anziane ma sono fortunate come attrici perché continuano a lavorare insieme ad altre della loro età come per esempio Milena Vucovic specializzata in ruoli di nonna svampitella di commedie brillanti o da ultima, ma non ultima, la grande Sofia Loren che si alterna ancora fra televisione e cinema sempre con grande successo dopo averne raccolti tanti fra il pubblico insieme a tanti premi ai Festival e agli Oscar.
La Tv italiana rende loro onore e merito cercando ruoli adatti per esaltare le rispettive caratteristiche così diverse l’una dall’altra permettendo loro di stare in scena fino a tarda età. Non così per il teatro perché tante attrici del passato sembrano dimenticate ma questa è un’altra storia della quale parlerò in seguito.
A concludere: per una volta si può dire che la Tv italiana sia una brava maestra.
DIGNITA’ E RISPETTO PER LA TERZA ETA’
Tutti dovremmo imparare perché non sembra che nella realtà alle persone della terza età sia data loro la giusta dignità per vivere con una pensione sufficiente.
Invece sappiamo quanti anziani siano ridotti alla misera con una pensione minima che debba coprire affitto, bollette e cibo.
Meno male che a loro basta una minestrina o una tazza di latte caldo con qualche biscottino con una camomilla o tisana prima di dormire, mentre per vestirsi vanno a pescare nei vecchi bauli oppure fra le bancarelle dell’usato indiano al costo di un euro per capo perchè consente di sopravvivere senza dover far l’umiliante fila alla caritas.
Nelle nostre città (quanto meno quelle del Nord)
non siamo ancora ai livelli di veder gli anziani a rovistare tra i cassonetti dei rifiuti dei mercati fruttiferi o quant’altro ma se continua così poco ci manca.
Quelli che usufruiscono della pensione minina di 400euro sono ancora fortunati perché c’è una grossa fila di esodati che ci ha regalato la Legge Fornero la quale sconsideratamente ha tolto loro ogni dignità per non aver avuto diritto alla pensione alla quale avrebbero potuto accedere. Per sopravvivere devono vivere dell’elemosina di parenti perché troppo giovani per entrare in case protette (che tra l’altro molte rappresentano un privilegio per pochi perché troppo care)a passare le giornate fra la tombola e la tv. Così si trovano a dover ciondolare nelle panchine dei parchi o dei supermercati per un po’ di refrigerio mentre tutti sono partiti per il mare o la montagna, lasciati al loro destino di anziani “inutili”non avendo nemmeno uno straccio di pensione per ripagare i parenti.
Si parla tanto di non abbandonare gli animali ma degli anziani non si parla assolutamente se non per dire di stare in casa nelle ore calde mentre si tace che in estate li vadano a parcheggiare negli ospedali per essere seguiti e curati con i medicinali sperimentali come campioni senza valore.
E’ giusto fare largo ai giovani ma nel rispetto degli anziani per non incentivare una ripresa di un Paese Incivile. Gli animali si possono portare anche nei canili mentre sono i vecchi che si dovrebbero portare in vacanza, ma ormai sembra difficile da recepire perché il mondo sta girando alla rovescia.
Su queste tematiche e sulle difficoltà delle persone a socializzare trovando solo soddisfazione nel rapporto con gli animali ci sarebbe molto da discutere ma occorrono esperti sociologi e psicologici per dare spiegazioni anche se ad approfondire e illuminare ci sono anche tanti esempi pratici.
Conosco una famiglia che ha rapporti difficili con un bambino adottato che accusano essere anaffettivo mentre trattano il cane come uno di famiglia.
Non ci resta che sperare nelle riforme del nuovo governo che metta ordine anche fra la categoria anziani dando loro la dignità per vivere. Non si capisce perché gli 80 euro non siano stati estesi anche alle pensioni che comunque se vengono lasciate al minimo con il problema esodati irrisolto, sarà difficile parlare di ripresa perché ormai stanno rappresentando la maggioranza stante la diminuzione nascite e l’avanzamento fino a tarda età che va oltre i 90, impensabile fino a qualche decennio fa.
Silvio Berlusconi l’aumento pensioni minime l’aveva messo in scaletta nel programma ma il Governo è toccato a Renzi che dovrà necessariamente metterle in pratica insieme al lavoro per i giovani e alle agevolazioni per le imprese. Perché destra o sinistra, questi sono i problemi centrali da risolvere.
Caro Renzi, chiedilo a loro. Ai tedeschi e alla Merkel, la grande matriarca d’Europa, intendo dire.
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