La notizia era ghiotta perché vedeva protagonista Lorella Cuccarini e la show girl Beyoncé accusata di plagio per aver copiato i passi e le coreografie del balletto che Lorella aveva presentato a S.Remo, ospite di Antonella Clerici, stralciato dal musical Il Pianeta Proibito.
Una performances con la quale Lorella aveva scalzato anche Jennifer Lopez facendo insorgere nel pubblico l’orgoglio dell’italianità geniale.
Sì
perché Lorella effettivamente si proponeva in maniera entusiasmante, molto nuda
ma artisticamente scatenata suscitando gli stessi entusiasmi del suo esordio in
Fantastico:la gamba lunga, il pube in bellavista roteante, la Cuccarini da
sconosciuta ballerina di provincia era entrata nell’immaginario degli italiani
scuotendoli dal torpore nel quale erano stati immersi con le galline coccodè di
Avanti tutta.
Molto ironiche
diciamolo ma non paragonabili al colpo d’anca di Lorella assestato a fianco del
Pippo Nazionale. Quel gran pennellone che diceva di averla scoperta lui.
Ed a ragione perché come un segugio col fiuto di un talent di talento,Pippo Baudo la scovava mentre sculettava in una saletta della periferia romana come quelle che si allestiscono nelle sagre paesane o di quartiere.
Da quel palco a quello di Fantastico il salto è stato breve passando da un ceffone ben assestato a Pippo dalla Cuccarini per mettere in chiaro le cose.
Le cose sono note ma solo
per ribadire l’importanza del talent scout.Ed a ragione perché come un segugio col fiuto di un talent di talento,Pippo Baudo la scovava mentre sculettava in una saletta della periferia romana come quelle che si allestiscono nelle sagre paesane o di quartiere.
Da quel palco a quello di Fantastico il salto è stato breve passando da un ceffone ben assestato a Pippo dalla Cuccarini per mettere in chiaro le cose.
Infatti se la Beyoncé ha copiato (e questo è indubbio comparando i due video in circolazione) il paragone è stato possibile perché entrambe sono persone note , ovvero due star il cui giudizio viene lasciato al pubblico che comprende il giusto valore di entrambe. Per cui la Cuccarini da questo presunto plagio non può che trarre vantaggio ed essere lusingata. Lo spiacevole subentra quando un grande noto si approfitta del piccolo sconosciuto per rubargli un’idea sia a livello teorico che pratico facendosi poi bello con le cosidette penne del pavone.
Per
questo ben vengano i talent scout come Pippo o i talent show che si stanno
diffondendo sempre più in TV, semprechè siano fatti seriamente da giurati
competenti e al di sopra delle parti. Altrimenti si riducono a semplici show de’
noantri col rischio di sprecare tanti talenti.
I talent show danno garanzie (ne abbiamo visto anche i risultati) mentre con il talent scout è molto facile che scatti la molla dell’innamoramento verso la creatura.
Come una sorta di sindrome da May Fair Lady l’operetta di Bernard Show nella quale il prof. trasforma in Lady una umile ed analfabeta fioraia. Nel sodalizio artistico è comunque importante che alla base ci sia sempre l’amore perché alla fine inevitabilmente l’allievo/a tende a prendere il sopravvento.
“Se incontri il tuo maestro, uccidilo” dice il saggio cinese esperto di Karate, trasformando così il sodalizio in una tragedia greca.
Con un pigmaglione invece se l’allieva compie la maturazione completa il rapporto finisce in un sodalizio a vita come una sorta di matrimonio con tanto di piatti rotti e ciabattate in testa. Perché questa signori è un’operetta.
In caso contrario, di sodalizio solo di tipo manageriale, è molto facile che prima o poi uno faccia le scarpe all’altro: i manager si sa badano solo alla percentuale degli incassi mentre le star a quelle degli ingaggi.
I talent show danno garanzie (ne abbiamo visto anche i risultati) mentre con il talent scout è molto facile che scatti la molla dell’innamoramento verso la creatura.
Come una sorta di sindrome da May Fair Lady l’operetta di Bernard Show nella quale il prof. trasforma in Lady una umile ed analfabeta fioraia. Nel sodalizio artistico è comunque importante che alla base ci sia sempre l’amore perché alla fine inevitabilmente l’allievo/a tende a prendere il sopravvento.
“Se incontri il tuo maestro, uccidilo” dice il saggio cinese esperto di Karate, trasformando così il sodalizio in una tragedia greca.
Con un pigmaglione invece se l’allieva compie la maturazione completa il rapporto finisce in un sodalizio a vita come una sorta di matrimonio con tanto di piatti rotti e ciabattate in testa. Perché questa signori è un’operetta.
In caso contrario, di sodalizio solo di tipo manageriale, è molto facile che prima o poi uno faccia le scarpe all’altro: i manager si sa badano solo alla percentuale degli incassi mentre le star a quelle degli ingaggi.
In caso di amicizia leale e sportiva persiste il
rischio che uno sovrasti l’altro prendendo il sopravvento trasformando per
esempio un sodalizio leale da Fantastico a una Domenica da sola in compagnia di
Giletti, con il Pippo mandato in Viaggio a quel Paese chiamato Italia.
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