lunedì 15 febbraio 2021

IL COMMISSARIO RICCIARDI NOBILE INVESTIGATORE

Un completo a doppio petto, le mani in tasca e un trench come capo di charme ad ammantare la figura in brillantina di un Barone votato all'investigazione sotto l'era del Duce con gerarchi e camicie nere che controllavano gli indagati dettando le condizioni nelle inchieste a seconda della loro posizione sociale e fedeli al Regime fanno da sfondo per raccontare le gesta del protagonista, il Commissario Ricciardi di stanza presso il comando di polizia di Napoli. Il quale è sempre messo alle strette dal Questore Garzo per non importunare più di tanto gli indagati eccellenti facendo invece pressione per battere su quelli minori e chiudere in fretta la faccenda seguita dall'alto.Il commissario Ricciardi (uno strepitoso Lino Guanciale) avvince per la sua statura nobile portata a proteggere le vittime che sono doppiamente tali come bersaglio di sorprusi da parte di potenti, verso i quali il Commissario non subisce alcun senso di sudditanza o di timore inducendolo a sfidare i diktat del suo superiore lecchino fascista facendosi forte del dovere da compiere nel perseguire i criminali, quanto meno quelli che sono presi con le mani nel sacco, perchè ben altri crimini si stanno consumando nel Regime e tra le fila delle camcie nere.

La Napoli anni 30 in cui si muove il Commissario Ricciardi è molto ben costruita sia nella parte misera ma molto viva di quella popolare che nella benestante dei negozi in centro passando dalle case lussuosamente arredate in déco delle classi nobiliari e agiate.. Il suo fiuto è sostenuto dal dono paranormale di vedere i morti appena assassinati che come una sorta di rebus recitato in sonetti gli danno la dritta per dipanare la matassa sempre molto intricata con i delitti che si devono risolvere girando intorno a scene teatrali nelle quali le star del palco la fanno da padroni come interpreti di tragedie della vita che viaggiano in parallelo con quelle rappresentate all'Opera del Regio di San Carlo o tragicommedie come quella rappresentata in un teatrino di varietà nei quali le star vittime vestono ruoli di Pagliacci crudeli e gli assassini in quelli di Compar Alfio nella Cavalleria Rusticana o degli adoni sciupafemme del varietà a nome Fefè. Tutto un programma-


Il commissario Ricciardi è conteso da due donne, una affascinante e carnale ex indagata che lo turba nei sensi e un'altra giovane e carina della finestra accanto, la classica ragazza d'oro che sa cucire e ricamare aiutando papà in bottega di guanti in centro e di forte carattere,che lui sbircia tutte le sere augurandole tra sé e sé una dolce "buona notte amore" per attendere il mattino e andare a lavorare.


“Io indago e penso a te, io interrogo e penso a te, io telefono e penso a te, Sono qui davanti al medico legale e penso a te”. 

Sì perchè tutta la sua nobile figura si muove facendo palesare che stia pensando a questa giovane fanciulla confermato dal fatto che davanti alla rivale bellissima e fatale le confessi di avere in mente solo lei.

E' comunque curioso che le vittime di questi tre episodi Il Senso del Dolore, La Condanna del Sangue, Il Posti di Ognuno, siano persone che, avendo abusato del loro potere seduttivo e manipolatore, è come se se la fossero cercata inducendo lo spettatore ad allinearsi alla pietà del Commissario  nella sua indulgente decisione di proteggere dall'incriminazione degli assassini, ai quali dare una connotazione politica e sociale che moralmente li assolve. Ed è questo il punto di forza a rendere originale Il Commissario Ricciardi, un personaggio unico nella serie crime Tv mentre  i personaggi di contorno sono presenze classiche con delle loro storie familiari sempre all'insegna dei buoni sentimenti.


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