venerdì 7 maggio 2021

COMPLOTTI CONTRO IL CAPO

 

                         DALLE IDI DI MARZO A THE CONSPIRATOR

 Quello dell’attentato al Capo è un tema molto attuale, visto le ultime rivoluzioni in Medio oriente contro i dittatori, e viene affrontato anche da grandi attori come George Clooney e Robert Redford i quali si cimentano come registi per approfondire varie tematiche tutte a sfondo politico.
Con il primo Le Idi di Marzo, interpretato oltre che diretto da Clooney, si raccontano i retroscena di una campagna elettorale del governatore Mike Morris   (Clooney) tampinato da un giovane del suo ufficio stampa (Ryan Goslin)  il quale rimane scandalizzato dalle manovre sporche perpetrate sottobanco  per neutralizzare gli avversari accompagnate da quelle dei collaboratori, stagiste in primis di Lewinsky memoria. Insomma un pivello della politica che non riesce a t 2004 piazzatosi al terzo posto.acere rivelando al mondo i piani di un candidato sgamato e senza scrupoli, per smascherarlo. La storia è vera tratta dalla pièce teatrale ispirata alle esperienze dirette di Beau Willimon nella campagna elettorale di Howard Dean candidato democratico alla presidenziali del
Il secondo invece The Conspirator, diretto da Robert Redford, tratta il tema dell’assassinio di Abramo Lincoln sullo sfondo di una inquieta Washington capitale di un’America che, nonostante sia stata dilaniata da una guerra civile, non accetta i termini di pace con la liberazione degli schiavi.
Vengono così catturati un gruppo di cospiratori capeggiati dalla donna che li ha ospitati nella sua pensione  (Robin Wright Penn) per farli processare avvalendosi della difesa di un valoroso soldato diventato avvocato. Il quale porta alla luce l’innocenza della donna rea soltanto di essere la madre di un altro cospiratore sfuggito alla cattura. Il figlio John (ritenuto l’assassino), per cui viene tenuta in ostaggio.
Il film non vuole giudicare ma solo puntare il discorso sulle motivazioni dei cospiratori che hanno agito per mettere ordine al caos in cui era piombato il Paese ormai in balìa dell’arroganza scatenata del nuovo potere nero.
Che curiosamente abbiamo visto recentemente a Parma Danza 2011 trattato nella Compagnia di Bill T:Jones /Arnie Zane Dance Company con un balletto danzato intorno a questo omicidio del Presidente Lincoln da bianchi e neri, accompagnato dalla voce di alcuni neri che commentavano con onestà intellettuale  il fatto.
Perché effettivamente i neri si erano divisi in due parti: quelli che accettavano le regole e quelli che invece le interpretavano in maniera scorretta intendendo la libertà acquisita come potere assoluto di vita e di morte da esercitare in seno alla famiglia imponendosi ai bianchi con un tormentone inquietante: “Adesso siamo qui e ci dovete tenere”.
La strada per la democrazia, quella vera dei diritti ma anche dei doveri sia da parte dei neri che dei bianchi, era ancora molto lontana in attesa di vedere all’orizzonte il Presidente Obama segnare il cambiamento nella storia per suggellare l’abbraccio delle varie etnie. In Libertà.
Altra nota curiosa è che in entrambi i film sia stata ingaggiata l’attrice Evan Rachel Wood,   la svaporata ragazzina di Basta Che Funzioni di Woody Allen che ha saputo dare un’interpretazione convincente di un’Alice metropolitana fra le nuvole. In questi due film si propone in una veste nuova perché affronta ruoli completamente diversi: quella della stagista di Clooney scaltra e opportunista in Le Idi di Marzo e della figlia di una severa Robin Wright in The Conspirator.
Due prove impegnative che mettono Evan Rachel Wood dentro i ranghi dello star system dopo aver attraversato una fase di confusione nel privato con trasgressive ed inconsuete accoppiate dal quale il genio Woody ha saputo attingere traducendolo nel film Basta che Funzioni.




               

Nessun commento:

Posta un commento