Mariangela D'Abbraccio era un'attrice di grande bellezza giusta per il ruolo di Maria Stuarda nel contrapporsi alla Regina Elisabetta poco dotata fisicamente che sopperiva a questa mancanza con abiti sontuosi e gioielli inestimabili come le perle ad adornare i grandi colli a raggera e le acconciature e che tutto il popolo adorava come un'icona sacra essendo denominata la regina vergine. La D'Abbraccio era comunque conosciuta come sorella di Milly la pornostar amica di scorribande dell'eclettico Vittorio Sgarbi il quale, col consenso della fidanzata Sabrina Colle - una bellissima ragazza che coniugava il fascino antico di una moglie che tollerava le scappatelle del marito a quello contemporaneo della compagna convinta sostenitrice della coppia aperta perchè tanto torna sempre a casa a rinnovar i voti di amore fatto di cortesia nel rispetto della libertà altrui (quella di Sgarbi) e di qualità per le affinità elettive della coppia - amava frequentare spesso e volentieri donne disinibite e trasgressive.
Il bacio lesbo in Maria Stuarda partiva dal pacchetto della sinistra molto attiva nelle aperture sessuali per cui aveva una connotazione politica al cui pensiero stupendo aderivano i sostenitori della liberazione dei costumi che rappresentavan la maggioranza per partito preso. Infatti l'evento trasgressivo era stato accolto con successo anche perchè nessuno si era premurato di ricordare che nella storia non ci fosse mai stato nessun incontro faccia a faccia tra le due Regine anche se molti autori hanno sempre insistito su questa linea: l'ultima versione è stata quella cinematografica interpretata da Margot Robbie nel ruolo di Elisabetta e Soairse Ronan in quello della Stuarda che comunque non hanno avuto l'ardire di scambiarsi il bacio lesbo. E giustamente perchè quando mai doveva succedere se la Stuard voleva che la Tudor le riconoscesse di essere superiore a lei come Regina ben sapendo di andare a sicura a morte?
Questo per dire che nessuna Regina perderebbe la dignità per inginocchiarsi verso un'antagonista anche se suo pari. Non esiste proprio. Ma erano i primi tempi per queste licenze poetiche all'insegna delle regali lingue in bocca per cui avevano una valenza per abbattere ogni tipo di discriminazione ma una volta conquistata la libertà meglio sarebbe rientrar nei ranghi lasciando le regine cadute in disgrazia al loro destino verso il patibolo senza infierire ulteriormente umiliandole in baci saffici per sedurre e avere uno sconto di pena lasciandole nella loro dignità regale dove recitar: “Piuttosto che abbassar la testa me la faccio tagliare”. Infatti...
Noblesse oblige! Per cui lasciamo queste regine cadere dalle stelle al patibolo senza passar dalle stalle anche se fanno rima “baciata”.
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