domenica 12 settembre 2021

11 SETTEMBRE: LA GRANDE MELA SPACCATA IN DUE

 Che cosa è cambiato a New York dopo l’11 settembre?

E’ lo stesso cambiamento che avviene in un cuore spezzato in due: si perde la fiducia aumentando lo stato di allerta.
New York era una città dura, violenta, ma anche molto viva e piena di energia.
Era una città creativa ed effervescente. Era quella città che ci descriveva Woody Allen in tanti suoi films come Manhattan, Alice, e Io e Annie dove le storie sentimentali non erano mai banali sempre improntate sulla ricerca di rapporti nuovi, diversi sul filo dell’intelligenza e dell’ironia anche se conditi in salsa demenziale. Un mix comico ed effervescente perché basato su un sentimento di ottimismo che si respirava, stante il benessere economico e l’orgoglio d’essere al vertice.


Difficile ritrovare quel clima di leggerezza così ben rappresentato anche in Sex And The City. Difficile trovare donne come Carrie che, uscendo a tarda notte da una festa, potessero ancora ciondolare allegramente in minigonna con i tacchi a spillo (magari senza mutandine perché dimenticate chissà dove) su una via deserta di New York in cerca di un taxi, o a fumar una sigaretta alle cinque del mattino sugli scalini della porta d’ingresso.


Non per niente il film, il primo girato sulla serie, è quasi tutto ambientato in Messico o Los Angeles. New York è cambiata. Lo provano gli appartamenti a Manhattan rimasti per anni invenduti: la gente ha cambiato aria, possibilmente non sotto l’ombra di qualche grattacielo.
Giustamente, dopo la falciata, è stato meglio essere prudenti e un filo diffidenti, senza comunque chiudere la porta all’ottimismo e alla speranza.
Dopotutto, con un cuore spaccato in due dal dolore la vita pulsa ancora, sorretta dalla volontà della mente di ricostruire e non farsi piegare. Mai.
Piuttosto che in ginocchio, meglio tagliar la testa... a Bin Laden così come avvenne nel maggio 2011.

Nel frattempo New York in piena crisi mondiale, aveva cominciato  a rinascere come abbiamo letto sul Corriere (27 maggio 2010):
"Il segnale è un grattacielo (nella foto) residenziale di oltre 300 metri di vetro e acciaio: sarà la più alta torre di appartamenti di lusso a Manhattan, il cuore pulsante della città.
I compratori provengono da tutti i paesi del mondo, Brasile, Cina Indiani Giapponesi, sicuramente i Russi. Insomma i nuovi ricchi. Il progetto è finanziato dal Medio Oriente (una garanzia, per parare attacchi kamikaze? Può essere…In politica come in finanza si fanno mediazioni senza tanti scrupoli), ed è il primo di una lunga serie perché sono in cantiere altri progetti che si estenderanno anche a Brodway."

Con il mercato immobiliare alle stelle, New York aveva alzato la testa.



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