Una donna aggressiva che viene uccisa fa riflettere sul fatto che se la sia cercata perchè non tutte le vittime sono innocenti. Mi fa venire in mente una mia amica che aveva una piccola azienda dove aveva reclutato carcerati in uscita per lavorare.Verso uno di questi provava una grande compassione perchè era stato condannato per avere ucciso la moglie: “Sì ma lei le aveva fatto le corna sputtanandolo in tutto il paese”
“Allora era giusto che morisse vero?” le aveva risposto ricevendo un “E' da capire poverino che pena” facendomi pensare che provasse una insana attrazione con tanta voglia di... Cosa che le si leggeva in faccia sapendo anche che il marito avesse chiuso da tempo i rapporti intimi ma che lei nonostante ciò continuasse a restargli fedele ritenendosi una donna di sani principi morali. (!!!)
Questo discorso vale anche facendo un parallelo con quelle donne che quando vengono stuprate davanti al giudice si sentono chiedere se al momento del fattaccio portassero la minigonna o l'avessero provocato accettando delle avances per poi sul più bello pretendere che lui si tirasse indietro! Poverino è da capire, che pena.
Per capire gli uomini mi piace citare Marco Giallini in Tutta colpa di Freud quando spiegando in veste di padre piuttosto che di psichiatra alle figlie come sono fatti gli uomini si raccomanda a una di queste al suo primo appuntamento con un ragazzo di non mostrar troppo entusiasmo verso di lui perchè “Noi maschietti di fronte a una donna ingenuamente partecipativa (vedi pure un complimento) facciamo le nostre cosette e poi ce ne andiamo”.
Domanda. Se poi sei aggressiva, i maschietti ti possono anche ammazzare.
Non era una domanda ma piuttosto un lapsus freudiano. Più che la pena per lei poté il pene di lui.
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