A quarant'anni la vita di una persona arriva a un giro di boa, dopo aver fatto un bilancio della propria vita, per scegliere come procedere nel proprio futuro cambiandolo o restando fedeli a sè stessi.
Kate, la duchessa di Cambridge è arrivata a questo punto della sua vita, avendo compiuto quarant'anni, con un bilancio decisamente positivo visto com'è stata celebrata dai media come futura regina e dal popolo inglese come madre reale di una bellissima famiglia.
Il suo percorso infatti è stato tutto un crescendo di successo in successo giunto all'apice con la nomination della Regina nel discorso di Natale con il quale le ha riconosciuto il merito di essere preziosa per la Corona stante il suo impegno nel sociale dove si è attivata senza risparmiarsi.
Kate è sempre stata consapevole del suo ruolo di duchessa consorte dell'erede al trono per cui ha studiato da Regina con il sorriso eternamente stampato sul volto e l'aplomb british per ogni circostanza. Alla regina ha rubato la passione per i cappellini, i cappottini, i vestitini i cui colori fanno pendant con parure e gioielli scegliendo persino di allungare le gonne dopo un'occhiataccia della Regina Elisabetta dimostrando ai suoi occhi di non sbagliare mai un colpo e facendogliene chiudere uno quando si azzardava, le poche volte giusto per non farla arrabbiare, a copiare la principessa Diana.
La sua ascesa è stata lineare costante ed incessante senza sbavature, anzi caricando il portamento regale con un tocco di virginale pudore posizionando la sua pochette sempre e solo lì, al centro della gambe, là dove non dovrebbe mai battere il sole diventando icona di perfezione facendosi la nomea di “perfettina”.Una fama che l'aveva fatta vacillare non appena a Corte era apparso il ciclone Meghan a rubarle la scena con la sua baldanza disinibita e dissacrante che aveva conquistato i media mettendo un filo in ombra, ritenendola noiosa e scontata, la perfettina Kate.
La quale se in pubblico incassava con sorriso e aplomb, nel privato si scatenava in pianti con William e dispetti verso Meghan che umiliava ignorandola mantenendo le distanze ma caricandola di frecciatine che le inviava tramite i suoi collaboratori inducendo Meghan a cederle il passo ma senza un inchino, anzi facendole una sonora pernacchia che Kate ovviamente incassava “purchè se ne vada dalla mia scena”.
Poteva bastare? Nè per Meghan che volata in America fra le star non taceva un minuto sui suoi trascorsi a Corte né per Kate la quale comunque abusava della sua posizione più prestigiosa perdendo l'aplomb arrivando a rubare il mitico cappello a fungo con il quale Meghan l'aveva surclassata al Day Remembrance per sfoggiarlo nello stesso evento che era seguito due anni dopo allargando la sua strategia d'attacco puntando su un look da star per batterla sulle stesso livello.“Volevi entrare nello star system come duchessa. Ebbene io faccio la star puntando a diventare Regina”. Così Kate coprendosi tutta d'oro come una sorta di bond fingher sul tappeto rosso alla prima di 007 No Time To Die ha conquistato il mondo che si è inchinato ai suoi piedi assurgendola a Regina del Regno Unito ancor prima che la Regina Elisabetta abbia esalato il suo ultimo respiro.
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