sabato 23 marzo 2013

MANGIA PREGA AMA E JAVIER BARDEM L'ISPANICO PIU' GRANDE


     


A suo tempo è stata fatta una grandissima pubblicità sul film Mangia Prega Ama, giustamente perché girato in Italia per  cui c’è grande attesa.
La protagonista è Julia  Roberts, nei panni di una donna che ha già avuto tutto dalla vita, un marito, una vita agiata, successo ecc. ma che vorrebbe quel qualcosa in più che fa la differenza.
Così si mette a viaggiare in lungo e in largo per il mondo, finchè non si imbatte in Janvier Bardem  che le fa conoscere cos’è uno stronzo.
Infatti il suo anagramma la dice lunga sul fatto perché Janvier Bardem è  “vera merda”, per cui Julia Roberts è sistemata.
Si sa che mettendo le mani nella merda si trova un tesoro: in termini di cifra diciamo….80%? E vada per 80, perché il 20% è tutto di Penelope Cruz. Conto azzerato per Julia.
Bardem infatti più che la Jiulia, la quale da un po’ di tempo non azzecca più un film al box office (Duplicity è l’ultimo) è sinonimo di garanzia di successo. Burino al punto giusto, Bardem è in grado di far perdere la testa a qualsiasi turista, soprattutto dopo che si è specializzato in quella parte sotto la regia di Woody Allen in Vicky Cristina e Barcelona, facendosene due tutte in un colpo (Rebecca Hall  eScarlett Johansson ) invitando a nozze, si fa per dire, anche la fidanzata Penelope Cruz la quale si è buttata su Scarlett Johansson  (Cristina) con un bacio lesbo.
La turista simil-zitella perché non ha mai trovato quello duro in grado di scioglierla è un classico del cinema.
Tralasciando i bagnini della costa romagnola con le tedesche e le nordiche in genere, c’è un bellissimo film interpretato da Katherine Hepburn e Rossano Brazzi in Tempo d’Estate, dove la zitella rigida e diffidente Katherine, turista a Venezia in cerca di sé stessa, si imbatte in un fascinoso latin lover che la corteggia senza darle tregua.
La prima avvisaglia che è uno stronzo arriva al momento in cui si accorge che un vaso, spacciato da Rossano Brazzi per un pezzo unico, è in realtà quello di una lunga serie fabbricato a Murano a pochi spiccioli.
Chiarito l’inghippo con la faccia di bronzo tipica del tipo, Katherine ci casca la seconda volta ascoltando la voce flautata di Rossano Brazzi che la invita a lasciarsi andare. Infatti cade nel canal Grande ma, seppur bagnata come un pulcino, lei non riesce più a spegnere il fuoco che covava sotto la cenere e che il play boy aveva portato alla luce tanto da farle perdere la ragione.
Non abbastanza comunque da passare sopra al fatto che lui fosse sposato e con figli. Uno stronzo patentato che tanto ci dava da riuscire nel suo intento di sedurla per un mordi e fuggi.
Missione compiuta, i due si lasciavano amabilmente: lui tutto soddisfatto, lei felice di aver trovato sé stessa: lo stronzo/a che era in lei e che si rifiutava di riconoscere.


                               JAVIER BARDEM, L’ISPANICO PIU’ GRANDE
Se Antonio Banderas è lo spagnolo fico (ormai diventato secco tanto è gigione) Javier Bardem è l’attore. Il più grande di Spagna. Lui è il massimo.
Sì perché non esce dalla scuola di Almodovar (un mondo a sé) essendosi fatto il mazzo con pellicole spagnole di autori vari, fra i quali Bigas Luna che lo ha lanciato come Matador scapestrato.
Tanto è bastato per sedurre tutti a livello internazionale, Penelope Cruz compresa con la quale si impregnava in un bacio galeotto sotto la pioggia. E fra le gambe della Cruz.
Era il tempo del film Prosciutto Prosciutto dal quale entrambi hanno spiccato il volo con carriere diverse fino ad arrivare a Barcelona con Vicky e Cristina di Woody Allen  il quale con quel film aveva sdoganato il bacio saffico. Galeotto fu quel secondo bacio, un lingua in bocca fra OPenelope e Scarlett, davanti all’arrappato Javier, perché i due attori spagnoli si sono innamorati per davvero. A volte capita che una “variante” metta un certo frizzo nel maschio che guarda e non per finzione cinematografica.
La carriera dei due però si è divisa ancora una volta per andarsi a unire alla comunità spagnola di Hollywood che ha spalancato le porte agli ispanici calienti. Mai comunque nel ruolo di protagonisti assoluti affiancandoli però ad attori importanti e di prima grandezza.
Se Penelope e Banderas hanno poi trovato l’America in Italia (lei con produzioni di cinema d’autore, lui duettando in spot con la gallina del Mulino Bianco) Javier si sta facendo largo in tutto il mondo affermandosi come attore protagonista e antagonista. Non solo seduttore. Questo è il segreto di una scelta vincente accompagnata da un talento istrionico e geniale che esprime con interpretazioni uniche e incisive, da quelle drammatiche di Non è Un Paese per Vecchi e Biutiful, per citare le ultime, a quelle brillanti come Mangia Prega Ama con Julia Roberts nel quale la vera star che ha animato lo schermo era lui Javier Bardem.
Un grande stronzo, come si legge nel suo anagramma, segnando così il corso della sua carriera perché sullo schermo lo esprime al meglio.
I suoi ruoli sono sempre a tinte forti, crudeli, scanzonati, deliranti o delinquenziali che lui sa rivestire con realistica immedesimazione riuscendo a farsi odiare dal pubblico quando esce dalla sala a caldo per poi venir ammirato quando si pensa a freddo alla sua recita, tanto da ricevere riconoscimenti e premi.
Anche nell’ultimo film di 007 Skyfall  si è distinto come grande mattatore destreggiandosi abilmente fra le due maschere. quella del cattivo e quella della vittima tradita dal sistema e dalla madre (il capo Emma della quale era il cocco) inflessibile e dura di scuola Spartana che non ha pietà per nessuna debolezza. Se l’agente 007 Daniel Craig ha accettato le regole perché è rimasto integro nell’animo essendo guarito dalle ferite del corpo, il suo antagonista è diventato un mostro perché il corpo è rimasto deturpato.
Questo complesso stato d’animo Javier lo ha espresso in modo sublime e convincente tanto da riuscire a fare il vuoto intorno a questo personaggio.
Infatti Penelope Cruz non lo ha seguito in America per le prime sul Red Carpet perché impegnata a promuovere il suo ultimo film italiano di Sergio Castellitto. Un conto è dividere una casa, un altro è il Red Carpet. A ciascuno il suo trionfo: una formuletta magica per andar d’accordo e non alimentare la competizione o è forse un distacco che nasconde qualche dissapore? Speriamo di no, che sia solo per motivi di lavoro. Basta poi che con tutta la famiglia insieme se magna. In Spagna. Olè!


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