lunedì 7 ottobre 2013

QUESTA E’ LA STAMPA…E VIVA LA FOCA!

                 
Fa sempre molto effetto la notizia della crisi dei giornali alcuni dei quali sono anche chiusi per mancanza, non tanto di giornalisti, quanto di fondi.
La sfida che si trova ad affrontare la carta stampata è molto dura e difficile perché dopo il primato dei secoli scorsi fino al primo ventennio del novecento, non aveva rivali con cui confrontarsi per dare le notizie fresche di giornata sguinzagliando strilloni per le strade per elencare i titoli delle news più importanti.
Un po’ come fa ancora oggi Enrico Mentana annunciando il suo Tg con voce strombazzante come l’ultimo strillone dell’informazione.
Infatti la concorrenza è tanta. La prima a far vacillare il primato è stata la radio con le notizie di primo mattino quando si sa che ha l’oro in bocca perché arrivava giusto al momento in cui ci si svegliava per alzarsi dal letto per la colazione, per cui quando si sfogliava il proprio giornale si era stati informati in tempo reale.
L’affondo dell’Andrea Doria per esempio era stata seguita in Radio che faceva la diretta per aggiornare sul naufragio più disastroso della storia italiana che ha messo fine ai viaggi in nave per dare spazio al cielo con l’aereo, mentre le navi sono state trasformate per fare crociere, prima di lusso e poi alla portata di tutti.
La stampa trovava una consolazione nel fatto che la Radio desse le notizie mentre la carta forniva approfondimenti sui dettagli ingaggiando una schiera di cronisti che come cani da tartufo si recavano in loco per cercare prove  sfuggite agli inquirenti infarcendo un fatto di cronaca con ipotesi fantasiose facendo un carico di indizi sui quali l’opinione pubblica emetteva una sentenza favorendo magari chi più era simpatico o accattivante.
La Radio continuava comunque a dare filo da torcere alla stampa diventando scatenata con l’apparir della televisione. La quale si buttava sull’intrattenimento lasciando le notizie a pochi minuti del TG riservando qualche tavola rotonda alla Politica perché in questo settore a farla da padrone era sempre la carta stampata.
Un genio della Radio era stato il mitico Orson Welles che con una trasmissione sull’arrivo dei Marziani con una finta diretta inchiodava  tutto il pubblico Americano davanti alla Radio terrorizzati dalla notizia.
In Italia la radio era molto seguita negli anni 70 perché si sbizzarriva in ogni settore, dal teatro alla musica passando per le dirette sui vari eventi importanti come i Festival, oppure addirittura sull’arrivo dei VIP all’aeroporto che venivano intervistati a caldo.
Ad ogni modo il programma piaceva insieme a tanti come il varietà di Johnny Dorelli della domenica mattina, oppure le ricette di Ugo Tognazzi che per primo si era messo in cucina per fare lo chef amatoriale. Insomma era molto vivace trovando vasto pubblico ad ascoltare.
Alla stampa erano rimaste la Cronaca nera e la Politica che manipolava a piacere o per far emergere un candidato o per affossare un Presidente perché i cronisti, sempre come cani da tartufo, andavano a scovare gli scheletri dell’armadio.
I cronisti zelanti non sempre erano intellettualmente onesti perché spesso si lasciavano comprare ma c’erano anche figure di eroi senza paura che procedevano come panzer senza guardare in faccia a nessuno non tanto per amore della verità che comunque può anche essere dura e quindi stronza, quanto per dare una lezione al malavitoso di turno, che pensa sempre di farla franca, perché “…questa è la stampa bellezza” come diceva Humphrey Bogart nel film l’Ultima Minaccia. Guardie e Ladri si sa che si assomigliano. E dunque si pigliano.
Il potere della carta stampata è sempre stato incontrastato su questo terreno perché se la Radio dava la notizia la Stampa la  approfondiva mentre la Tv la commentava con qualche talk Show.
Qualche, perché poi si sono fatti sempre più numerosi fino ad invadere, oltre che la politica anche il campo della cronaca nera, con un bombardamento di news incessanti ad ogni ora, minuto per minuto. A tutto questo si è aggiunto Internet con la diffusione dei p.c. in ogni famiglia ai quali accedono anche i bambini che navigano facendo un pieno di informazioni con avidità perché accendono la fantasia poichè scaturite da tanti individui che formano il mondo. I quali hanno tutti qualcosa da dire, da raccontare da spiegare o da rivelare.
L’idea geniale è comunque difficile da individuare che solo pochi riescono a tradurre.
Questo dovrebbe essere il compito della stampa, per sopravvivere.
Infatti sta soccombendo, come la bellezza del resto.
In campo giornalistico non capisco come si possano copiare le notizie dei Telegiornali dalla fonte web.
A volte sono riportate da cima a fondo, senza nemmeno fare uno sforzo di cambiare una virgola o con l'aggiunta di una ricerca o commento personale.
Non ha senso e non è nemmeno corretto. Il giorno che tutti avranno un computer anche nel terzo Mondo la Tv che farà? Io penso che la Tv sia destinata a finire se continua di questo passo facendo concorrenza alla stampa.
La quale a sua volta fa concorrenza a sé stessa con i giornali on line che si copiano fra di loro. Non è difficile infatti vedere una notizia On Line per esempio del Corriere sulla Gazzetta copiata uguale.Rihanna fa vedere la cosina? Anche la Gazzetta lo dice. Madonna è stata violenata? Anche la Gazzetta lo conferma. Se questo è giornalismo…
Ad ogni modo se il futuro è su Internet potrà dare il colpo di grazia alla TV ma non alla stampa perché sembra più giusto mantenere l’uno per avere un supporto a dare credibilità e l'altra perchè se venisse a mancare l'energia elettrica il mondo si spegnerebbe perdendo la memoria di sé.
E poi non c’è niente di più piacevole che fare colazione al Bar (perché di colazione a casa con la fretta che c’è non se ne parla. Le mamme sono diventate imperfette) sfogliando il proprio giornale.
La Tv dovrebbe orientarsi sull’intrattenimento, la radio continuare sulla musica e notizie per i viaggiatori, la carta stampata per gli approfondimenti e scoop, mentre il WEB è aperto a tutti. Dilettanti,  leader compresi.
Obama e Grillo sono fra questi? Sì, perché dimostrano di non saper governare. L’America è a rischio Default, il nostro Parlamento è in mano a Letta ed Alfano per delle larghe intese. Come a dire la prendono alla lunga per girarci intorno.
Se Grillo si fosse alleato col PD a quest’ora invece di sblaterare su Twitter potrebbe avere la possibilità di cambiare le cose. Su Facebook è persino sbarcato Silvio Berlusconi finendo la sua carriera di Leader.
Non ci resta che pensare positivo: sì tapparci il naso e votare Renzi per un partito Fico. E  Viva la foca!
               

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