mercoledì 9 ottobre 2013

VITTORIA E’ TUTTA UN BELVEDERE

Gli spot ultimamente avevano lanciato
 le madonne Rinascimentali.
Dopo la Venere di Botticelli con Julia Roberts per la Lavazza e la Monna Lisa per la TIM c’era di che scommettere per un futuro all'insegna di madonne e madonnine, magari anche rotte.
 A ciascuno la sua scelta.
 Il Raffaello per esempio aveva fatto sua la Bella Fornarina rappresentandola con il petto nudo. Un’immagine incarnatasi  perfettamente in Vittoria Belvedere  come si evince dalla foto.
L’attrice era andata in scena in un versione di Ballando con le Stelle dove si era esibita con molta grazia e maestria. La sua figura raffinata ed elegante veniva messa a nudo da piccoli lembi di tessuto giusti per coprire appena appena  le parti intime  che, insieme alla coreografia, risultavano molto accattivanti attirando applausi scroscianti da parte della Giuria quasi tutta al maschile, fra cui spiccava Lamberto Sposini quando era ancora vispo (ci manca la sua presenza in video) che a stento riusciva a soffocare il suo entusiasmo per tanto Belvedere.
“E’ tutto merito di mammà” diceva Vittoria abbassando pudicamente lo sguardo come una fanciulla in fiore, pur essendo sposata da tanti anni con tre  bellissimi bambini a carico.
Ma la grazia è una dote innata impressa nel DNA per cui Vittoria avrà sempre sicuramente questo imprint di ragazzina fresca e giovane: una grande attrice, comunque, protagonista di tanti films e fictions televisive avendo cominciato a lavorare molto presto, spaziando dal comico (diretta da Enrico Brignano) al drammatico passando dai Kolossal in costume (Augusto) e interpretando una infinita varietà di personaggi anche piccanti nei primi ruoli.
 Il migliore in assoluto, quello che ha messo in luce il suo temperamento forte e drammatico ma anche il talento artistico è il personaggio di S.Rita da Cascia,   perché la Belvedere non era caduta nella trappola di tante altre giovani attrici che hanno affrontato ruoli analoghi come S.Chiara, del misticismo ieratico, quello che si esprime con enfasi e gli occhi perduti nel cielo ad effetto santino.
La religiosità di Rita era profonda e molto umana perché vedeva Gesù nell’ammalato, nel povero, nell’afflitto in genere, al quale offriva tutta la sua  energia fisica e carnale (marito e figli) per poi in un secondo tempo dedicarsi totalmente alla devozione verso Dio grazie al quale, attraverso il dono di sè, faceva anche miracoli.
Vittoria Belvedere aveva emozionato tutti perché era riuscita ad entrare perfettamente nel personaggio della Santa.
Da Santa a Puttana il passo è sempre breve ma lei invece lo ha saltato preferendo impegnarsi in ruoli di ragazza o signora sempre molto per bene, tanto da ispirare lo stilista Giorgio Armani  per vestirla nella conduzione a S.Remo dove si contrapponeva alla sexy Manuela Arcuri con una eleganza da  top model: bellissima  ed altera ma anche semplice e alla mano così come è stato tutto il corso della sua carriera dove annovera anche uno strp incandescente eseguito comunque ad arte, davanti ad un Enrico Brignano che rimane a bocca aperta.
Il film è di alcuni anni fa e già da allora si vede che Vittoria sapeva ballare molto bene. Attrice, ballerina, conduttrice, modella e perfino cantante, nonché protagonista di video clips, la Belvedere non si è fatta mancare nulla  inanellando un successo dietro l’altro ivi compresa una bella famigliola. Insomma alla sua età ha già avuto tutto. Perché mai sarà scesa in pista su Rai Uno a Ballando con Le Stelle? Gli esami non finiscono mai. Infatti l’ultima fiction Angeli e Diamanti girata per Canale 5 era stata bocciata in partenza prima ancora di andare in onda. Evidentemente non era un Belvedere. Vittoria invece, sì, tutta da guardare mentre ballava.
E non solo perché il suo fisico da top model abbiamo potuto ammirarlo esaltato negli abiti haute couture anni 50, sulla vita di Enrico Mattei L’Uomo che Guardava al Futuro, con Massimo Ghini in una fiction di Rai Uno molto elegante, patinata e liberamente romanzata sul privato sentimentale.
Il film era già stato interpretato da Gian Maria Volontè negli anni 70 in una versione in bianco e nero senza ambientazioni lussuose con belle donne abiti firmati e bollicine ma molto spartana e ruvida in linea con i personaggi del grande attore scomparso che aveva centrato meglio la figura del coraggioso e lungimirante manager Mattei (così come è rappresentata  anche nei docu delle teleteche).

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