REPLICA SU REPLICA'? E REPLICHIAMO IN CORO! LA LEGA AL VERDE!
"Da Santoro si parla di mucche e di latte un settore che pare molto in crisi.
Come tutti del resto. Quello che non capisco è che sono anni che si parla di crisi, almeno due addietro, ma dai tg di questo non si è parlato mai.
Anzi c'è sempre stata la tendenza a nasconderla facendo servizi sul lusso sulle sfilate di moda scintillanti e sulle grandi vacanze, grandi yacht.
Poi si viene a sapere che sono tutti seduti su montagne di debiti e di conti in rosso. L'ultimo è il caso Briatore-Gregoracci: dopo il matrimonio del secolo, la dura realtà di uno yacht confiscato per operazioni poco trasparenti.
Di crisi si sta parlando da un pezzo ma ora è in pieno atto. Il Nord è più in crisi che al Centro Italia secondo me, perchè quì siamo più aperti agli stranieri, come i cinesi nelle fabbriche e gli indiani nelle terre agricole.
Al Nord hanno preferito difendere i loro prodotti a tutti i costi col rischio di dover chiudere per i "costi" troppo elevati e poco competitivi.
La Padania è al Verde: c'è quasi da ridere visto che pensava di essere la parte d'Italia che manteneva tutti, chiedendo a gran voce il Federalismo.
Sta a vedere che ora siamo noi a doverla mantenere...
Che movimento assurdo, basato su chiacchiere da Bar da conti della serva e da interessi di cortile.
Mia nonna quando ero ragazzina già da allora prendeva in giro un certo tipo di "villano", così chiamato in senso dispregiativo un contadino.
Mi raccontava che c'era uno il quale ogni volta che andava a casa di qualcuno si portava dietro il suo burro e il suo formaggio perchè lui voleva solo mangiare i prodotti di casa sua. "Al miè buro l'è al più bon" si vantava con tutti.
Frasi che si sentono anche quì da noi di Parma: la difesa del territorio...il nostro territorio...noi di quì noi di là...
Il nostro formaggio, il nostro crudo, il nostro culatello.
C'è ancora forte il campinilismo dei tempi del piccolo mondo di Guareschi.
Adesso coi tagli alle province non si sà come faremo a difendere il nostro culo, pardon culatello...
Per me è una bellissima città, rovinata dalle manie di grandezza di certi personaggi che ambivano a farla diventare Capitale d'Europa. Con questi propositi volevano sventrarla per fare una metropolitana.
Chi si loda si imbroda...
Parma ha questo difetto di credersi l'ombelico del mondo... Parma città d'arte, città della lirica, città della gastronomia, dell'Authority. e non raggiunge nemmeno i duecentomila abitanti per cui sembra una piccola provincia... sopravvalutata. In Toscana per esempio sono più modesti ma si mangia molto meglio e quanto ad opere d'arte...non c'è paragone.
Parma si sa vendere bene come immagine.
Hanno demolito un mercato bellissimo, tradizionale, che rappresentava il cuore commerciale della città, per rifarla tutta nuova con boutique e enogastronomie.
"Non voglio più vedere quelle baracche" diceva il sindaco pelato, e mai più mutande a due euro!" Come se fosse un disonore vendere (e comprare) mutande a due euro!
Insomma la Grandeur ha dato i suoi frutti bacati che ha raggiunto il culmine con crack Parmalat."
Questa è Parma bellezza! Infatti ad interpretare il film sul fallimento era Toni Servillo nel ruolo di Tonna, ora interprete acclamato proprio della Grande Bellezza.
Nessun commento:
Posta un commento