mercoledì 22 maggio 2019
PARMA. COME VA' COME VA' TUTTO OK TUTTO OK
Parma è Capitale della Cultura nel 2020 dopo essere stata assurta a capitale del Cibus e dell’Agroalimetare.
A Parma si mangia bene dicono le star a “caffè pagato” a centinatia di euri. Star come Brooke Logan di Beautifull o star come Chiara Ferragni e Fedez per citare i più famosi ai quali si accodano attori registi e cantanti di passaggio i quali basta che mettano piede sul suolo della città che la solerte intervistatrice è pronta a chiedere come “si trova a Parma e se si mangia bene”. Purtroppo non fanno testo perché è logico che se uno va in un altro Paese deve fare onore al cibo per ingraziarti gli abitanti ed ottenere consensi.
Se dici è bello un monumento non è altrettanto accattivante come dire adoro i vostri tortelli. I quali insieme agli anolini non sono in discussione perché buoni e genuini mentre ad essere contestati sono comunque i prodotti d’eccellenza del territorio come Parmigiano Reggiano scalciato dal Grana Padano ugualmente buono e a minor prezzo ed i salumi con il prosciutto cotto che dopo un grande exploit è sparito dalla circolazione per varie traversie tra le quali anche la mancanza di genuinità, ed il crudo perché gli allevamenti di maiali sono nel mirino di servizi televisivi ultimo dei quali Report di Lunedì 20 maggio che ha denunciato maltrattamenti sporcizia e degrado riprendendo i maiali insieme a topi e scarafaggi facendo passare la voglia di comprare le fettine che si posano adagio come se si addormentassero servite su un piatto d’argento dicendo non è crudo ma di Parma.
Anche il San Daniele è nella lista nera di Report anche se non è crudo nè di Parma ma leggermente più dolce. Dipende dall’aria e dal “marino” ma gli allevamenti hanno gli stessi problemi di degrado.
Parma era anche capitale del latte, con Parmalat che era conosciuto in tutto il mondo perché faceva da sponsor alla Ferrari di Nicky Lauda deceduto in questi giorni e poi per il clamoroso Crack.
A forza di tessere le proprie lodi all’insegna del non mollare mai nonostante le Tv generaliste continuino a far denunce e smascherare scandali fra i quali anche sessuali nella sanità che con le Jene hanno tenuto banco diverse settimane, Parma riesce ancora a sedurre alcune reti televisive che la preferiscono a tutte le altre città tanto da convincere che sia più unica che rara grazie comunque alla sua solerte affidabilità nel Do ut Des di servizio Tv generalista chiama servizio cartaceo come una sorta di pizzo pagato. Il quale va oltre quel caffè a costo 250 mila euri sganciati per sentir cantare la coppia Fedez-Ferragni “ Grazie Parma qui si mangia bene “ perché il riscontro Tv in pubblicità non ha prezzo. E questo ci sta.
Ma che dire di Federer al quale invece hanno fatto fare uno spot Barilla con il pesto alla genovese “senza i pinoli”?
Meno male che c’era il basilico e l’immancabile Parmigiano Reggiano a condire gli spaghetti piuttosto che le Trofie genovesi che detto chiaro e forte con il pesto ci vanno a nozze.
E allora è giusto dire che a Parma ci sia molto fumo e poco arrosto? Sì e questo anche grazie all’inceneritore.
Ma non è finita qui perché recentemente sempre a Report alcuni giornalisti della Gazzetta hanno rivelato di lavorare per pochi euri. Per riparare al danno era pronta la beffa perché il loro Quotidiano ha aumentato pagine diventando sempre più bello e ricco di notizie… prese direttamente dal Web dove tutti mettono le mani. Da precisare che forse quei giornalisti lamentosi di Report erano in proprio come free-lance che ignoravano le dritte tradotte in brambillate lanciate dall’allora direttore ora ex, in occasione di una giornata sul lavoro dei giovani che si mettono in proprio, dove diceva convinto che se un giovane comincia un’impresa pensando di fare soldi è meglio che faccia un altro lavoro. Purtroppo di lavoro a tempo determinato per i giovani ce n’è poco.
Okay ebbene sì il pezzo è giusto? E allora questi giornalisti a pochi euro si accontentino di fare questo mestiere con amore e con passione che comunque è sempre meglio che lavorare. Perché vorrebbero anche essere pagati?
Ai giovani non resta che puntare al 2020 quando Parma diventerà Capitale della Cultura nella speranza che ci sia lavoro per tutti. Evvai!!!
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