Le canzoni ritmate orecchiabili di Renato Carosone non potevano che decretare il successo della fiction la quale invece ha catturato l'interesse anche per la storia della vita privata del cantante perchè fuori dall'usuale con gli esordi nei teatrini fumosi e sgangherati tra i colonialisti italiani dell'Eritrea ed Etiopia con le ballerine improvvisate raccolte da ogni Paese d'Italia per racimolar qualche soldo da mandare a casa a bambini e genitori, perchè più che brave erano solo brave ragazze con costumini castigati che sgambettavano alla bell'è meglio tra piume e lustrini.
Fra queste spiccava Lita (Ludovica Martino) quella che maggiormente sentiva la musica di Carosone che la interpretava muovendosi sinuosamente con mosse di petto in sincrono al ritmo delle note di pianoforte in finale con botto “Tatarà tatarà tatarà ta-tà... Bum” Galeotta fu quella mossa assassina perchè aveva steso innamorato cotto il Carosone tanto da non capir più niente nemmeno che lei fosse ragazza madre con un figlio da mantenere perchè lui senza esitare si prendeva tutto il pacchetto offrendo grande amore ad entrambi, ovviamente ricambiato così come l'amore di tutta la famiglia e del suo pubblico.
Carosone non comprendeva tutta la fortuna che gli era capitata non pensando di essere paragonabile ai grandi che lo avevano ispirato non sapendo che la sua grandezza era insita nella grande gioia che suscitava nel pubblico trascinandolo a cantare e ballare al ritmo della sua musica la cui formula vincente era nel mix di ritmi afro-napoletani in salsa americana che ha rivoluzionato la canzone italiana facendola apprezzare nel mondo al di là delle melodie di chitarra e mandolino.Renato Carosone è stato un grande sia a livello di artista che di esperienze umane e l'interprete Eduardo Scarpetta è stato all'altezza del mito.
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