La pandemia era già scoppiata ed è curioso riproporre la festa del cinema italiano con l'assegnazione del David di Donatello fissata per il 27 marzo con tutte le star che non si rendevano conto della tragedia che si stava già consumando in tutto il mondo mietendo vittime costringendo a chiudere le sale dei cinema.
"Le sale vuote sono racchie" pigolava la Sandrelli recitando la battuta più azzeccata del suo repertorio.
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