Con questo non è che si voglia rigettare completamente la proposta che comunque se ne potrebbe anche discutere più avanti perchè nel frattempo si potrebbe perfezionare con una progettualità diversa come quella di dare la cittadinanza a tutti i giovani nati in Italia al compimento del 18esimo anno di età con la patente e diritto al voto una volta superato un esame per dimostrare di essersi integrati, non necessariamente assorbendo tutta la nostra cultura ma almeno di avere la padronanza della lingua, una buona educazione e conoscenza dei diritti e doveri ai quali sottostare per una pacifica e proficua convivenza. Ci sono giovani che non conoscono nemmeno il loro paese d'origine e sono cresciuti come tutti i loro coetanei italiani dei quali si sentono parte se non fosse che sono legati al permesso di soggiorno da rinnovare continuamente facendoli vivere con un senso di incertezza e di instablità che non può essere d'aiuto a nessuno. Infatti sono come persone sospese in una sorta di limbo che crea in loro sofferenza perchè non si sentono parte della loro terra d'origine e non si sentono accettati da quella che li accoglie per cui l'insicurezza che li accompagna può sfociare in forme di aggressività e ribellione. Sono i giovani che vanno sostenuti per agevolare l'integrazione perchè danno una nuova linfa alla società arricchendola di nuove energie aiutandola a crescere più forte.
Lo ius soli automatico a tutti quelli che nascono in Italia può solo attirare sempre più migranti che vogliono far nascere i bambini con la cittadinanza italiana, ma l'Italia non è un grande Paese come l'America, perchè l'Italia è piccola e il problema migranti sappiamo benissimo quanto l'Europa se ne lavi le mani per poi insorgere a protestare se non vengono accolti, dopo che loro hanno chiuso le frontiere! La politica deve tener conto anche di quanto succeda in pratica in mezzo alla gente al di là delle belle parole del rito politichese. In un modo o nell'altro quel che è certo è che con Enrico Letta e il muso duro con l'opposizione con Salvini che ha minacciato di far cadere il Governo (ancora?) non siamo “più sereni” perchè si è rotto quell'idillio che era nato intorno a Draghi con tutti i partiti d'accordo nell'accettare le sue direttive.
“Questo è l'anno in cui non andremo a cercare soldi perchè li avremo” è stata comunque la risposta di Draghi. I ristori arriveranno, sono già pronti così come i bonus e tutti i risarcimenti per i mancati guadagni. Da dimostrare ovviamente. Dopo queste promesse il Presidente del Consiglio è passato alle priorità come il vaccino la scuola le imprese ecc. assicurando tutti gli italiani che i problemi saranno risolti. E allora “stiamo sereni”, questo è l'anno in cui si va per baiocchi!
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