
"Da Santoro ad Anno Zero l'inchiesta sulle fabbriche cinesi di Prato, le quali lavorano a pieno ritmo con turni massacranti e operai pagati al minimo per poi vendere con etichette made in Italy. Che è la cosa principale per far tirare il mercato.
Una signora che si fornisce da loro dice che gli articoli vanno molto di più di quelli delle boutique: mentre queste la sera chiudono alle sei senza aver battuto chiodo, lei non riesce a mandare via la gente.
E ci credo, un capo a 8 Euro contro le centinaia di un capo da boutique fa una spietata concorrenza mettendolo in ginocchio.

D'altra parte la massa può permettersi di comprare e vestirsi dignitosamente (perchè i capi sono ben fatti) solo grazie ai cinesi.

Perchè il libero commercio e la libera produzione sono l'unico modo per uscire dalla crisi. Questi lavoratori di Prato portano ricchezza che noi guardiamo con sospetto perchè loro sono cinesi.
Ma lavorano qui e fanno circolare soldi italiani.

le aziende italiane: infatti c'è una rappresentanza di un gruppo di queste, sempre di Prato, che chiede aiuti dalle banche, aiuti a destra e a manca per risollevarsi dalla crisi e riprendere il lavoro, mentre purtroppo, e dispiace dirlo ma è così, dovrebbero imitare i cinesi.
Per favorire la ripresa per un paio di anni si dovrebbero abolire le pressioni fiscali, tornando come agli anni 50-60 dove i lavoratori non si risparmiavano, insieme ai loro imprenditori.
Perchè lavoravano tutti duramente, accontentandosi di guadagnare poco senza ricorrere alla Cassa integrazione che comunque ha consentito a molte aziende di riprendersi.

L'unico modo è rimboccarsi le maniche, basso profilo e ricominciare da zero.
Congelando possibilmente i debiti dell'anno precedente o, quanto meno azzerando gli interessi sui mutui e prestiti con condono delle sanzioni applicate dagli Istituti Previdenziali, lasciando la possibilità di fare ore straordinarie in nero.
Insomma, meno pressione e un po' di respiro".
Queste cose le avevo inviate con una e-mail nel marzo 2009. E curiosamente è quanto è stato adottato anche in seguito da Angela Merkel.
Niente applausi prego. State pure comodi. E Buon Natale a tutti.
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