Sembrava un trio rivoluzionario Mimì Cucù e Scassam'u'cazz...caduti a fagiolo per sistemare il Paese, sì ma dalla parte del Popolo.
Luigi Di Maio e Matteo Salvini viaggiavano in coppia come Pappa (per i disoccupati) e Ciccia (ciccio bello in privato) mentre Giuseppe Conti come una sorta di “io fra di voi, sì ma al di sopra delle parti”, faceva l'ago della bilancia di due pesi e due misure.Infatti il piatto di Di Maio piangeva per raccolta fondi da distribuire agli aventi diritto mentre quello di Salvini saliva in senso inversamente proporzionale al respingimento dei migranti.
Pappa e Ciccia infatti hanno subito cominciato a litigare facendo perdere pezzi alla manovra di Governo raccolti da Conti nelle doppie vesti di avvocato e Presidente del Consiglio cosicchè da avvocato del popolo diventava avvocato di un populismo di maniera.
Infatti Bruxelles rispondeva con la maniera forte respingendo manovre e manovrine prima ancora di averle lette perchè oltre alle cose ci sono le persone e se un tanto di cose mi dà certe persone...si fa presto a capire come giri una manovra sbilanciata in partenza.
In politica contano prima propositi e proposte, poi vengono i conti.
I quali, Conte alla mano, li presenterà presto quando fra Pappa e Ciccia tornerà il sereno anche se lo star sereno non rasserenerà come insegna la storia del parlamento italiano dove il tormentone Stai Sereno è diventato sinonimo di sgambetto.
Luigi Di Maio ora è arrivato al punto di dichiararsi stanco nel vedersi bistrattato dal suo partner politico mentre Matteo Salvini è triste nel vedersi abbandonato da Elisa dopo aver postato una foto-social nel quale lui dorme e lei vigila con l'aria da furbetta di chi ha colto l'attimo per fare il selfie e dire a tutti che tra loro non ci fosse solo del tenero.In genere in questi frangenti lui, dopo la sbornia di felicità , si accende la sigaretta mentre lei rimane a guardare il soffitto con ancora tanta voglia di coccole.
Questi sono comunque i quadretti di un Governo ancora tutto da seminare mentre a godere dei frutti di una poltrona fra i due è proprio l'avvocato Conte che, in qualità di Presidente del Consiglio si è messo a girare il mondo in lungo e in largo per convincere che l'Italia ce la farà perchè sta andando forte.
Un avvocato difensore è quel che ci voleva e dunque lui è l'asso nella manica, anzi nello stivale, per portare l'Italia a vincere la sua battaglia a Bruxelles sperando di non diventare l'avvocato di una manovra persa.
Comunque vada l'Italia non potrà che dirgli grazie avendo dimostrato una grande professionalità sia come avvocato che Presidente del Consiglio a rappresentare l'Italia finalmente in dignità e buon senso al di là di battute e sbruffonate che avevano caratterizzato i predecessori Presidenti, Berlusconi in primis con a seguir Matteo Renzi.
I quali curiosamente anche loro hanno viaggiato in coppia come una sorta di Pappa (dei ricchi) e Ciccia (cicciobello delle zie!).
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