sabato 15 marzo 2014
LE STAR COPIE CONFORMI
Charlize Theron con il prossimo film Biancaneve e il Cacciatore è stata consacrata Regina. Non Grimilde, proprio The Queen.
Infatti oltre che al cinema ha spopolando in Tv con lo spot J’adore nella quale metteva in scena la falcata arrogante (con la quale solo lei sa cavalcare, diciamolo) dove sfila facendo sgolosare nientemeno che Grace Kelly e Marilyn Monroe vecche icone anni 50. Icone mania si potrebbe dire perché protagoniste di tanti docu, film o fiction Tv della serie biotic. Dopo Marilyn Monroe si sta pensando a un film in cui fra la rosa delle candidate c’è anche Charlize Theron per la sua algida bellezza.
L’ultimo annuncio invece è stato quello di Lady D impersonato da Jessica Chastan anche se della principessa del popolo non ha nemmeno un filo di capello.Infatti poi è stata sostituita con Naomi Watts, mentre il ruolo di Grace è stato affidato a Nicole Kidman.
La battaglia per accapppararsi un’interpretazione biografica di un’icona è molto partecipativa da parte delle star che farebbero carte false pur di essere scelte. Infatti il risultato è quasi sempre di un tarocco perché è impensabile incarnare un mito del passato (come si fa parlando degli assenti non è elegante) a meno che non si voglia lanciare un messaggio o rivelare verità nascoste di pubblica utilità.
In questa ottica le performances delle attrici non bastano perché è importante anche le Phisyque du role per cui non si capisce lo scempio che tanti autori hanno perpetrato pescando la loro simil-musa sicuramente fra gli amici degli amici.
Scusate ma chi ha voluto Jackie impersonata da Katie Holmes? L’America si è interrogata parecchio su questo punto più di quanto la fiction abbia voluto rivelare sulla morte del Presidente con il serial Tv I Kennedy. Dalla quale è uscita una Marilyn isterica e nevrotica come una modella rampichina.
A renderle giustizia è stata Michelle Williams nel film My Week With Marilyn nel quale impersona la Monroe in un episodio della sua vita ai tempi in cui ha girato Il Principe e la Ballerina.
Un film che aveva messo in crisi Marilyn perché con Sir Lawrende Olivier non legava. Lui la rimproverara di avere i denti troppo gialli per minare la sicurezza della star già entrata nella leggenda. Così come c’era già da tempo anche la moglie Vivien Leight dopo Via Col Vento.
Una situazione che lo galvanizzava ma lo faceva soffrire perché lui Baronetto si trovava fra quelle due che considerava mezze calzette.
Stima e opinione condivise in pieno da Arthur Miller, marito di Marilyn il quale non sopportava essere, lui grande intellettuale e scrittore, considerato il signor marito di una grande star.
Entrambe, sia Marilyn che Vivien Leigh erano accomunate dallo stesso destino perché poi sono morte annientate dalla crudeltà mentale dei loro partner.
Michelle William è entrata nella parte di Marilyn con dolcezza e sensibilità rendendo il personaggio abbastanza credibile sia nel look che nel modo sensuale di proporsi anche se privo di quel frizzo smagliante di erotica innocenza che ha fatto della Norma Jean la diva Marilyn. Quello che non si capisce è la scelta di Julia Ormond la quale doveva accontentarsi di aver riproposto Audrey Hepburn con il remake di Sabrina nel quale ne è uscita massacrata l’evanenscente Audrey. Come era prevedibile, vista la giunonica stazza della Ormond che con gli anni si è fatta ancora più corposa trasformando la Lady Vivien Leight con look anni 50 in una sciura. Non è l’attrice giusta.
Il tema intrigante della crudeltà mentale dei loro partner (ivi compreso Mel Ferrer per Audrey Hepburn) invece avrebbe potuto portare nuova luce sulla vita di tante star le quali dietro a sorrisi smaglianti nascondono tragedie nel privato.
Invece il film si snoda a raccontare un episodio di simpatico feeling fra la diva Marilyn e un addetto ai lavori, dove ad emergere è il solito Kenneth Branagh perché gigioneggia forte della sua tradizione Shakespeariana prendendo, almeno per una volta, il posto di Sir Olivier del quale non è degno nemmeno di lucidar le scarpe. Perché se Olivier era un grande attore di Teatro che segretamente aspirava a diventare star del cinema Kenneth è solo un attore come tanti che ha fatto teatro e cinema. Particolari che fan la differenza che nemmeno il make up più accurato per far copia conforme possono nascondere agli occhi del pubblico. Il quale ormai smaliziato, di questi rifacimenti fantasiosi e improvvisati, come una sorta di reincarnazione di miti in stile anni 50, non ne può davvero più soprattutto se li mettono in sella ad una vespa, a una 500, o con la gonna a ruota e il foulard in testa e via col vento. Saaaalve! No no. Dio salvi The Queen. L’originale.
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