ASPETTAMI NEL LETTO DI PUTIN
"Aspettami nel letto di Putin"
E le gesta del Premier Silvio Berlusconi con la escort Patrizia D'Addario riecheggiarono per tutta l'eternità.
Senza esagerare, l'eco di queste gesta si diffusero in tutto il mondo: dagli Appennini alle Ande, dalle Alpi alle Piramidi, dai Pirenei al Grand Canyon. Guardare foto per credere.
Durante le vacanze in Tunisia nell'agosto 2009 avevo sfogliato un quotidiano locale (Nazionale), Il Mattino, che riportava a tutta pagina la storia sentimentale di Berlusconi con tanto di foto sua con la D'Addario e dovizie di particolari, primo fra tutti la fatidica frase del letto di Putin.
Che sarebbe interessante sapere l'effetto che avrà fatto sul Presidente russo. Ammesso che la Duma le abbia pubblicate a rischio "mitragliata". Simulata, ovviamente, per dimostrare che anche lui sapeva stare allo scherzo come Berlusconi.
Il quale se la faccenda Noemi lo aveva fatto infuriare perchè la moglie Veronica c'era proprio rimasta male, l'affaire con D'Addario l'aveva messo di buon umore, chiarendo allegramente la sua posizione davanti al Paese: "Non sono un santo".
Ad alimentare la nomea oh, pardon la fama (nomea...noemi...meglio di no) di seduttore, ci aveva così pensato anche la Tunisia.
In occasione della visita al Presidente Ben Alì alla fine di agosto 2009, Berlusconi era stato invitato da una emittente locale per una conferenza stampa, svoltasi tutta in francese, con un conduttore disinvolto e una conduttrice araba sul tipo Rihanna, con un look sbarazzino a caschetto frastagliato nero come il tubino sopra le ginocchia, la quale lo incalzava civettuola e ammiccante.
Il Premier ovviamente non aveva resistito lasciandosi scappare la battuta galante: "Mi piacerebbe avere il suo numero di telefono!", provocando una risata e applausi fra gli astanti e un sussulto di orgoglio nella giornalista.
Tornando in Italia si leggevano notizie di riavvicinamento di Berlusconi e la consorte Veronica. Una riconciliazione che sarebbe stata auspicabile perchè molto romantica e a cui il Premier avrebbe potuto approdare, mentre sappiamo tutti come è andata, con la solenne promessa di contenere l'esuberanza di seduttore con giornaliste e ministre che gli capitassero "in tiro". Almeno in Pubblico...almeno in Italia...suvvia...
E passi pure per la Tunisia e altri Paesi dove ancora esiste il sultanato, che di fronte a queste intemperanze maschiliste si esaltano senza far tutte le storie della sinistra con tanto di processi correlati.
Che diamine!
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