Se con il vestito bianco da abito da sposa ha dettato il trend per lo occasioni importanti come l’assegnazione dei Premi ai vari Festival (di Venezia 2011) e il recente Golden Globe Award, con il vestito di pizzo nero che ha sfoggiato in occasione della prima di War Horse di Steven Spielberg, ha fatto proseliti fra le star sul red carpet delle prime cinematografiche.
Dopo tanti anni è tornato di moda il pizzo Valencienne, quel particolare pizzo lavorato finemente veniva applicato come decorazione agli abiti dai primi del novecento fino alla fine degli anni 80, dopo i quali è rimasto un capo elegante solo per le donne di una certa età, adottato soprattutto come calza perché il pizzo anche se molto sexy invecchia un filo.
Un abito intero come quello di Kate non si era ancora visto e nonostante, ma forse proprio per questo, il modesto effetto da suorina le prime ad averlo adottato sono le star di serie nobile, come una sorta di parenti di Casa Windsor, che lo hanno preferito come decorazione dei décolletè o delle spalle così come abbiamo visto proprio in questi giorni con Keira Knightley (Protagonista di The Duchess antenata di Lady D.), o Ellen Mirren (perfetta clone di Elisabetta II in The Queen) la quale ha coraggiosamente osato in un vedo non vedo molto audace in decorazioni floreali leggermente vellutate.
A ruota non poteva mancare anche Madonna, sempre molto abile a copiare il successo di qualche collega in tempo reale specie se a battere il tempo è stata la “collega” di Casa Windsor nella persona della Duchessa di Cambridge, visto che sul red carpet sfilava come regista alla prima di W.E. con la storia di Wallis Simpson e il Duca Edoardo. Nel cast figura anche Natalie Dormer la protagonista della serie dei Tudor televisiva anche lei con un abito decorato a pizzo Valencienne come Madonna e come in veste di parente di Kate avendo interpretato Anna Bolena di casa Tudor.
Ad aggiungersi in coda è l’attrice Rachel Mac Adams che ha voluto fare l’en plein con l’abito da sposa nel film The Vow, La Memoria del Cuore, per poi presentarsi alla prima sul red carpet in pizzo total nero Valencienne: tutta in perfetta simil Kate.
Con questo escamotage, se riuscirà a strappare molte lacrime con la visione del film all’insegna di un romanticismo già ampiamente collaudato (la riconquista dell’amore del coniuge che ha perso la memoria), non è comunque riuscita a distogliere l’attenzione sul suo partner, uno strepitoso Channing Tatum già ammirato in tutta la sua splendida fisicità in The Eagle.
Questo è un sex symbol, bellezza! mentre Rachel Mac Adams, dopo le prove di Un Amore All’improvviso, Valentine Day e Midnight in Paris si conferma come quello della sposina strappalacrime. Sempre rigorosamente in bianco.
LE REGINE D’EGITTO: TORMENTONI DI SABBIA
A conferma di quanto detto sopra, il pizzo nero sembra ormai il filo conduttore delle sfilate delle star più importanti. Prima fra tutte Angelina Jolie, in bianco con un tocco di rosso agli Golden Globe Arward, ma rigorosamente in pizzo nero quando si è presentata al Premio del Sindacato dei Produttori cine insieme a Brad Pitt dopo una puntatina alla Casa Bianca per una convocazione pre-elettorale. Non si sa se i Brangelini hanno accettato perché pare che la Jolie sia incinta per fare una nidiata di numero di sette.
Un salto importante nella sua vita privata che le rende onore come madre coraggiosa perché divisa fra nidiata multietnica e film d’azione passando all’impegno nel sociale con regia di film sulla pulizia etnica in Bosnia e Kossovo.
Di Salt in Salto salta però il ruolo di Cleopatra che la Jolie si apprestava a girare con la regia di David Finche.
Poco male, perché Cleopatra sta diventando il tormentone del momento spopolando soprattutto in parodie fra gli spot con in mano un improbabile smartphone.
Questo per dire che in Egitto c’è la chiave del Medio oriente da girare intorno alle varie Ruby Rubacuori, prima di incontrare la scandalosa Ipazia di Alessandria per poi finire con Cleopatra dando il colpo di grazia alla celeste Aida, proprio in questi giorni sul palco del Teatro Regio di Parma, insieme ad Amneris e Radames.
Così con un colpo alla botte e uno al cerchio si completa l’ubriacatura della danza del ventre fra le rose del deserto ai piedi delle piramidi e biblioteche in fiamme dove anche la politica ha messo lo zampino sotto mentite spoglie dell’egiziana Ruby per aver fatto tremare i Palazzi, da Grazioli a Madama passando da Arcore.
Si chiude un’epoca? Assolutamente no. Proprio in questi giorni è divulgata la notizia che Lindsay Lohan è stata ingaggiata per fare Elizabeth Taylor, alias Cleopatra per cui tra i biopic e parodie la leggenda della Regina d’Egitto è destinata a durare come tormentone.
Del resto lo aveva detto chiaro anche il Principe Antonio De Curtis detto Totò nel film cult Totò e Cleopatra: “Io nella vita me la son sempre cavata. Continuerò a cavicchiare e me la cavicchierò sempre”.
Questa è la chiave di lettura dei versi immortali rimasti nell’immaginario più di quanto abbia fatto Shakespeare? “Sii il più forte fra i più forti, il più prode fra i più prodi, ma l’ombra di Cesare ti accompagnerà sempre”. Recita Marc’Antonio. “Hai paura dell’ombra di Cesare?” chiede Cleopatra offrendogli la bocca.
“No” è la risposta lapidaria del Marc’Antonio. Ma se la cavicchieranno per poco…
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