E’ mancato Franco Zeffirelli grande regista italiano che non si sentiva amato nel suo Paese. Infatti all’estero era molto apprezzato e considerato per le sue opere teatrali che ha diretto in tutti i Teatri del Mondo specie a Londra dove era corteggiato dai più grandi attori.
Lui è nato come regista teatrale cresciuto alla scuola di Luchino Visconti dal quale ha imparato l’arte dell’allestimento d’epoca meticoloso e lussuoso come nella Traviata o altre opere Liriche la cui regia ha poi trasportato al cinema dove oltre alla lirica ha diretto opere Shakespeariane come Giulietta e Romeo La Bisbetica Domata o Amleto.
I suoi film sono numerosi anche se sono rimasti indimenticati quelli in costume dove lui ha creato capolavori. Tra questi c'è un piccolo gioiello tutto in costume ottocentesco Storia di una Capinera un film dolce e struggente molto commovente con una straordinaria partecipazione di Vanessa Redgrave nel ruolo di una suora impazzita in convento perché separata dal suo amore. Stessa sorte capitata anche alla giovane “capinera” che si consuma d’amore per il giovane innamorato che gli viene strappato per darlo in sposa all’ereditiera di un casato nel quale era ospite come parente povera.
Ma Zeffirelli è stato comunque molto apprezzato come regista “Rinascimentale” del film La Bisbetica Domata interpretato da Elizabeth Taylor e Richard Burton che avevano sostato a lungo a Firenze per la lavorazione del film molto roboante così come la fama delle due star.
Infatti la loro interpretazione è un filo sopra le righe chiassosa e rissosa in modo esagerato ma il film è comunque piaciuto tantissimo anche per la cura dei costumi e degli ambienti. La Taylor aveva imparato a recitare contagiata dalla passione e dalla veemenza di Richard Burton che aveva sfoggiato tutta la sua verve di attore teatrale istrionico e mattatore coinvolgendo Elizabeth che si distingueva nel monologo finale dove il Petrucchio la canzonava contraddicendola quando lei diceva Sole e lui asseriva essere luna per aver ragione che lei docilmente gli dava.
Elizabeth Taylor in quel periodo, a differenza del lungo soggiorno a Roma dove andava alle feste tutta ingioiellata come fosse Cleopatra, girava per le vie di Firenze vestita da scioretta con abiti di classe e tutta una serie di cappellini che avrebbero fatto ingelosir la Regina Elisabetta, forse perché ammantata dell’aura elegante della città fiorentina e della raffinata compagnia del regista Franco Zeffirelli.
Il film comunque che più aveva colpito è stato Giulietta e Romeo non solo per la storia già commovente in sé, ma per come il regista l’aveva raccontata scegliendo come interpreti due ragazzini esordienti e giovanissimi come Olivia Hussey e Leonard Whiting che davano sfogo a tutta la passione e l’impeto che solo due adolescenti possono esprimere. Lei Giulietta era una bambina ed è sicuramente la più bella Giulietta che sia stata immaginata sullo schermo indimenticata in quel suo ovale perfetto con due occhi azzurri e il sorriso dolcissimo ma nello stesso tempo malizioso. I costumi del quattrocento molto attinenti alle pitture storiche la infagottavano un filo per il tessuto grezzo rosso lavorato a telaio che comunque mettevano in risalto il suo viso incorniciato da una cuffietta deliziosa posata sul capo e sulla lunga treccia.
Una visione celestiale che ha fatto innamorare tutto il mondo di questa dolcissima Giulietta. La quale era stata scelta dal regista dopo aver scartato tante candidate tra le quali anche Romina Power che il regista non ha voluto perché già sulla scena con film dove appariva nuda o curiosamente con una treccia lunga che le copriva la nudità del culetto.
Eh eh eh, Romina era birichina da giovanissima prima che Al Bano avesse quella visione di lei vestita di giallo Nel Sole che gli correva fra le braccia per non lasciarlo più.
Il Regista aveva accolto nella sua Villa sull’Appia Antica tutti i giovani del film per istruirli al meglio sul copione intrattenendoli con danze e nuotate in piscina. La sera andavano in discoteca facendo andare in paranoia il regista perché Giulietta aveva le borse sotto agli occhi per la nottata fra alcol e fumo.
I due giovani interpreti hanno lavorato in sintonia giusto per il film perché probabilmente si erano immedesimati nei personaggi ma non si è mai parlato di flirt fra i due anche se hanno continua toto a lavorare insieme. Purtroppo perché avevano scelto un film squallido dove lei appariva scosciata e lui faceva l’amante e non si capisce perché abbiano voluto smitizzare Giulietta e Romeo.Meglio sarebbe stato prendere altre strada e così è stato senza comunque colpire nonostante importanti produzioni.
Olivia Hussey con gli anni aveva perso tutto l’appeal di Giulietta avendo perso il viso paffuto che metteva in evidenza il mento a punta con effetto un filo “stregonesco”.
Con Fratello Sole e Sorella Luna Franco Zeffirelli ha voluto riproporre la stessa coppia magica ma non vi riusciva nonostante i due giovani protagonisti Francesco e Chiara avessero la stessa freschezza di due giovani adolescenti pieni di amore. Ma un conto è voler cambiare il mondo un altro è volerlo consumare tutto e subito come hanno fatto Romeo e Giulietta il cui amore carnale è stato reso sublime con la morte.
Chiara e Francesco erano uniti da affinità elettive che comunque il regista Franco Zeffirelli è riuscito a dargli vigore passionale quando entrambi si sono incontrati senza abbracciarsi guardandosi solo negli occhi in un campo di grano a Leonessa (nell’Abruzzo colpito dal Terremoto) dopo che lei gli era corsa incontro per esprimergli tutto l’amore che voleva dare al mondo intero senza voler nulla in cambio.
Franco Zeffirelli ha girato altri film di stampo Hollywoodiano senza convincere fino in fondo soprattutto nelle biografie di Maria Callas interpretata da Fanny Ardant film bruttissimo dove lei assomiglia alla cantante solo nel look mentre quello su Arturo Toscanini il regista aveva avuto la pessima idea di far interpretare l’Aida ad Elizabeth Taylor che non era entrata nella parte non riuscendo a distaccarsi dal problemi coniugali e con la sua salute.
La Tv ha reso omaggio al regista trasmettendo le sue opere teatrali dove si dice che abbia dato il meglio di sé ma il cinema gli ha dato la fama in tutto il mondo nel quale lascia un vuoto incolmabile perché nessuno riuscirà ad eguagliarlo nel rendere immortale la storia di Romeo e Giulietta. Di William Shakespeare? No di Franco Zeffirelli.
Lui è nato come regista teatrale cresciuto alla scuola di Luchino Visconti dal quale ha imparato l’arte dell’allestimento d’epoca meticoloso e lussuoso come nella Traviata o altre opere Liriche la cui regia ha poi trasportato al cinema dove oltre alla lirica ha diretto opere Shakespeariane come Giulietta e Romeo La Bisbetica Domata o Amleto.
I suoi film sono numerosi anche se sono rimasti indimenticati quelli in costume dove lui ha creato capolavori. Tra questi c'è un piccolo gioiello tutto in costume ottocentesco Storia di una Capinera un film dolce e struggente molto commovente con una straordinaria partecipazione di Vanessa Redgrave nel ruolo di una suora impazzita in convento perché separata dal suo amore. Stessa sorte capitata anche alla giovane “capinera” che si consuma d’amore per il giovane innamorato che gli viene strappato per darlo in sposa all’ereditiera di un casato nel quale era ospite come parente povera.
Ma Zeffirelli è stato comunque molto apprezzato come regista “Rinascimentale” del film La Bisbetica Domata interpretato da Elizabeth Taylor e Richard Burton che avevano sostato a lungo a Firenze per la lavorazione del film molto roboante così come la fama delle due star.
Infatti la loro interpretazione è un filo sopra le righe chiassosa e rissosa in modo esagerato ma il film è comunque piaciuto tantissimo anche per la cura dei costumi e degli ambienti. La Taylor aveva imparato a recitare contagiata dalla passione e dalla veemenza di Richard Burton che aveva sfoggiato tutta la sua verve di attore teatrale istrionico e mattatore coinvolgendo Elizabeth che si distingueva nel monologo finale dove il Petrucchio la canzonava contraddicendola quando lei diceva Sole e lui asseriva essere luna per aver ragione che lei docilmente gli dava.
Elizabeth Taylor in quel periodo, a differenza del lungo soggiorno a Roma dove andava alle feste tutta ingioiellata come fosse Cleopatra, girava per le vie di Firenze vestita da scioretta con abiti di classe e tutta una serie di cappellini che avrebbero fatto ingelosir la Regina Elisabetta, forse perché ammantata dell’aura elegante della città fiorentina e della raffinata compagnia del regista Franco Zeffirelli.
Il film comunque che più aveva colpito è stato Giulietta e Romeo non solo per la storia già commovente in sé, ma per come il regista l’aveva raccontata scegliendo come interpreti due ragazzini esordienti e giovanissimi come Olivia Hussey e Leonard Whiting che davano sfogo a tutta la passione e l’impeto che solo due adolescenti possono esprimere. Lei Giulietta era una bambina ed è sicuramente la più bella Giulietta che sia stata immaginata sullo schermo indimenticata in quel suo ovale perfetto con due occhi azzurri e il sorriso dolcissimo ma nello stesso tempo malizioso. I costumi del quattrocento molto attinenti alle pitture storiche la infagottavano un filo per il tessuto grezzo rosso lavorato a telaio che comunque mettevano in risalto il suo viso incorniciato da una cuffietta deliziosa posata sul capo e sulla lunga treccia.
Una visione celestiale che ha fatto innamorare tutto il mondo di questa dolcissima Giulietta. La quale era stata scelta dal regista dopo aver scartato tante candidate tra le quali anche Romina Power che il regista non ha voluto perché già sulla scena con film dove appariva nuda o curiosamente con una treccia lunga che le copriva la nudità del culetto.
Il Regista aveva accolto nella sua Villa sull’Appia Antica tutti i giovani del film per istruirli al meglio sul copione intrattenendoli con danze e nuotate in piscina. La sera andavano in discoteca facendo andare in paranoia il regista perché Giulietta aveva le borse sotto agli occhi per la nottata fra alcol e fumo.
I due giovani interpreti hanno lavorato in sintonia giusto per il film perché probabilmente si erano immedesimati nei personaggi ma non si è mai parlato di flirt fra i due anche se hanno continua toto a lavorare insieme. Purtroppo perché avevano scelto un film squallido dove lei appariva scosciata e lui faceva l’amante e non si capisce perché abbiano voluto smitizzare Giulietta e Romeo.Meglio sarebbe stato prendere altre strada e così è stato senza comunque colpire nonostante importanti produzioni.
Olivia Hussey con gli anni aveva perso tutto l’appeal di Giulietta avendo perso il viso paffuto che metteva in evidenza il mento a punta con effetto un filo “stregonesco”.
Con Fratello Sole e Sorella Luna Franco Zeffirelli ha voluto riproporre la stessa coppia magica ma non vi riusciva nonostante i due giovani protagonisti Francesco e Chiara avessero la stessa freschezza di due giovani adolescenti pieni di amore. Ma un conto è voler cambiare il mondo un altro è volerlo consumare tutto e subito come hanno fatto Romeo e Giulietta il cui amore carnale è stato reso sublime con la morte.
Chiara e Francesco erano uniti da affinità elettive che comunque il regista Franco Zeffirelli è riuscito a dargli vigore passionale quando entrambi si sono incontrati senza abbracciarsi guardandosi solo negli occhi in un campo di grano a Leonessa (nell’Abruzzo colpito dal Terremoto) dopo che lei gli era corsa incontro per esprimergli tutto l’amore che voleva dare al mondo intero senza voler nulla in cambio.
Franco Zeffirelli ha girato altri film di stampo Hollywoodiano senza convincere fino in fondo soprattutto nelle biografie di Maria Callas interpretata da Fanny Ardant film bruttissimo dove lei assomiglia alla cantante solo nel look mentre quello su Arturo Toscanini il regista aveva avuto la pessima idea di far interpretare l’Aida ad Elizabeth Taylor che non era entrata nella parte non riuscendo a distaccarsi dal problemi coniugali e con la sua salute.
La Tv ha reso omaggio al regista trasmettendo le sue opere teatrali dove si dice che abbia dato il meglio di sé ma il cinema gli ha dato la fama in tutto il mondo nel quale lascia un vuoto incolmabile perché nessuno riuscirà ad eguagliarlo nel rendere immortale la storia di Romeo e Giulietta. Di William Shakespeare? No di Franco Zeffirelli.
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