Ci sono attori che spopolano in Tv ma che al cinema non trovano scritture o viceversa.Giorgio Pasotti non è uno di questi perchè si destreggia benissimo tra cinema Tv e Teatro con un intenso curriculum avendo iniziato in giovane età.Pur facendo parte degli attori di bella prestanza adatto a ruoli di morosi o canaglie-amanti non si è mai conquistato l'aura di sex symbol come per esempio Riccardo Scamarcio, Stefano Accorsi o Raul Bova forse per quell'aria rassicurante da eterno ragazzo della porta accanto gentile educato e tanto per bene.Infatti per queste sue caratteristiche per diverso tempo ha fatto da testimonial dei racconti del Mulino Bianco della Barilla con le sue candide storie per famiglie.
A breve sbarcherà in Tv per la nuova serie del Rumore dell'Acqua girata sempre insieme ad Ambra Angiolini che confermerà sicuramente il successo della prima edizione. L'acqua è un elemento nel quale Giorgio Pasotti sguazza a suo agio avendo fatto diversi film fra le onde del mare come Sapore di Te, una commedia brillante dei Fratelli Vanzina sugli anni 60 in Versiglia e Mio Papà di Giulio Base.Quest'ultimo film tratta di un rapporto complesso vissuto con molta semplicità così come nella realtà del quotidiano che riescono a vivere persone di grande umanità, come quella che dimostra Giorgio Pasotti alle prese con un impegno da assumere facendo famiglia con un figlio non suo, l'enfant prodige e terible di tanti films e fictions Niccolò Calvagna.
Il film Mio Papà si dipana su questo argomento ambientandolo in un Paese del mare Adriatico dove su una piattaforma lavora il protagonista come sommozzatore con tante scene sui fondali marini. Dopo l'incontro di una notte con con una ragazza non bella ma molto sensuale (Donatella Finocchiario) si innamora profondamente di lei pur restando turbato e titubante nel saperla separata con un bambino molto geloso e possessivo (come del resto tutti i bambinetti abituati ad avere la madre tutta per sé senza nemmeno dividerla col padre).In un momento di assenza della ragazza, chiamata a fare un colloquio di lavoro all'estero per presentare i suoi progetti di Cake Deisgn il compagno rimasto solo col
piccolo riesce a conquistare la sua amicizia che si trasforma ben presto in grande amore tanto che il piccolo nel suo tema a scuola sul proprio papà parla di lui come figura paterna reale. Una volta volta composta la nuova famiglia un tragico incidente si porta via la madre per cui il protagonista viene privato di tutti gli affetti compreso quello del figlio di lei perchè viene rispedito dal padre biologico fino a quando però il bambino esprimerà al giudice il desiderio di andare a vivere col “suo vero papà”. I genitori non si scelgono ma quanti sono i bambini o adolescenti che si sentono più in sintonia sia a livello affettivo che mentale con una figura adulta che diventa punto di riferimento più di quanto lo sia il padre biologico?
Il film è molto piacevole a vedersi (visto su Rai Play) perchè tutti gli interpreti sono nella parte anche se spicca il contrasto di Giorgio Pasotti con il ruolo impegnativo di capo famiglia allargata e la sua aria scanzonata seppur gentil, ma lui è credibilissimo nell'interpretare un uomo diventato maturo quando decide di fare il gran salto.E' molto sexy in questo passaggio come se fosse un principe azzurro che scelga una donna già madre da seguire piuttosto che una principessa da forgiare preferendo l'amore carnale e la passione per trasformarlo in uomo vero piuttosto che un re. Insomma un bel messaggio con il quale si potrebbe fare un parallelismo virtuale con Harry Principe decaduto e Meghan come una sorta buongustaia uscita dalla favola “C'era una volta il Mulino Bianco” dove tutti vivono felici e contenti con tanto buon appetito.
Il film Mio Papà purtroppo ha un tragico epilogo con la fine prematura della donna amata che il protagonista continuerà comunque ad amare rivedendola nel figlio acquisito che ogni giorno gliela ricorderà. E questa è la vita facendo parte della realtà anche se raccontata come una favola in un bellissimo film Mio Papà.
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