martedì 23 marzo 2021

MAKARI CARTOLINE DALLA SICILIA

https://www.youtube.com/watch?v=S9nRHccgpu0

La La Sicilia è la Regione per eccellenza che fa da sfondo per storie di mafia ma ci sono piccoli paesi che si prestano  per promuovere il turismo rappresentando luoghi che fanno invogliare a sceglierli per le vacanze per il mare meraviglioso, i cibi ricchi di pesce il sole il buon vino e soprattutto la gente accogliente e sempre pronta a darti una mano. Questi paesini pieni di bellezze naturali che fanno da location a Fiction Tv sono molto suggestivi e se poi si aggiungono le opere d'arte da visitare allora diventano unici.


Uno di questi è Màkari un paesino di Sicilia tranquillo e pacioso se non fosse che periodicamente si scopra un omicidio, per fortuna non di mafia perchè lì non esiste, o meglio esiste ma non si vede, soprattutto d'estate quando c'è grande affollamento turistico si nasconde (a smentir quel film che la mafia uccida solo d'estate) per dare spazio alla microcriminalità del pizzetto fai da te con colla Attack per intimorire i gestori delle sale giochi, o delitti casarecci legati a patrimoni familiar-aziendali da spartire, o scommesse clandestine a partita di calcio con delitto perchè la mafia siciliana si è orientata verso il traffico dei migranti essendo stata sovrastata da quella calabrese con la d'rangheta e quella campana (terra dei fuochi) che gestiscono il racket dei rifiuti e della mafia capitale per costruzioni immobiliari e strozzinaggio (prestiti a usura a negozi e imprese).

Così anche Màkari serie Tv su Rai 1 per la regia di Michele Soavi ha il suo investigatore dal fiuto infallibile che veste i panni di uno scrittore, Saverio Lamanna interpretato da Claudio Gioé il quale dopo essersi rifugiato nel paesino delle vacanze di infanzia perchè allontanato dall'incarico presso il Viminale, di fronte ai delitti che si moltiplicano sotto i suoi occhi si mette a investigare per prendere spunto per il suoi romanzi. Il Paese è piccolo e la gente mormora per cui non è difficile ricevere soffiate sottoforma di indovinelli da risolvere che lo aiutano per dar anche una mano alle indagini delle forze dell'ordine  per risolvere il caso in questione cercando nel contempo di sciogliere il groppone che si porta dentro. Sì perchè a differenza di Montalbano, il quale in questo genere rimane sempre l'unico per mancanza di nodi  da sciogliere come lutti familiari, anche il protagonista Saverio Lamanna ne ha uno così come da copione essendo questo il leit motiv di tante fiction da Rocco Schiavone a Lolita Lo Bosco, da Il Romanzo del Commissario Maltese a Il Commissario Ricciardi ecc.) dove la risoluzione dei casi va di pari passo con i nodi del privato.

Un altro elemento che caratterizza queste fiction è il sex appeal del protagonista nel rivestire il ruolo dell'investigatore sia come Commissario o Vice Questore sostituito in Màkari con quello dello scrittore perchè attirano falene come un punto luce, fanciulle indagate o no che ronzano sempre intorno. Così Saverio Lamanna facendo luce sui casi nel suo cammino si imbatte nella dolce Suleima (nome di una farfalla) interpretata da Ester Pantano che lo smaschera immediatamente chiamandolo farfallone con una battuta al fulmicotone che lo fa capitolare  cotto anche perchè lei è giovane e bellissima cameriera ma iscritta all'Università e dunque all'altezza per fare anche da spalla come Watson lo era per Sherlock Holmes.Il paragone ci sta alla perfezione perchè la coppia mangiando e tubando si palleggia le intuizioni investigative che portano a risolvere i delitti insieme a Piccionello (il bravissimo attore caratterista Domenico Centamore ) un cugino del posto sempre pronto ad attivarsi per tutti.

Questo è quanto nelle prime puntate per cui restiamo in attesa delle prossime per ritornare a goderci il paesaggio che ci offre Màkari restando fermo il  ricordo del tour turistico effettuato dal protagonista per racimolar qualche soldo in più dove siamo rimasti incantati nel contemplare il bellissimo tempio antico di Segesta, la cartolina più inviata delle vacanze in questa location.

Anche la sigla è bellissima cantata da Ignazio Boschetto de Il Volo.




                     

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