Mentre le mamme accompagnano, come nelle sfilate per le Miss, le loro bellissime bambine per essere sottoposte a provini come veline e paperelle di contorno, migliaia di giovani belli e brutti fanno la fila per i vari Reality
Perché partecipare a una trasmissione televisiva, che si vinca o si perda, è sempre un trampolino di lancio per una possibile carriera nello spettacolo (Non necessariamente in Tv ma anche partecipando ad eventi come testimonial).
In Tv bisogna far gavetta con umiltà, senza scegliere la strada più facile del fidanzamento con qualche calciatore o personaggio importante perché si rischia di restare eterne “fidanzate-di” (v. Melissa Satta, Maddalena Corvaglia, Elena Santarelli, e Silvia Toffanin, diciamolo, perché il fidanzato ha detto chiaro e tondo che non intende sposarla perché “stanno bene così”, in attesa del loro bambino).
Ma all’amor non si comanda per cui non ci sono regole o proclami che tengano.
L’importante è aver talento. Fra le tante letterine in carriera della scuola di Jerry Scotti in Passaparola, che ha portato fortuna a tante soubrette e conduttrici c’è un nome eccellente: quello di Caterina Murino (nella foto).
Molto lavoro, poco riconosciuto su SKY, ma tanto successo a livello internazionale avendo partecipato come Bond Girl nel film Casinò Royal.
Una particina breve ma significativa che apriva con una cavalcata a capelli sciolti libera e selvaggia, lungo la spiaggia. Molto sensuale e caliente che finiva sulla moquette di un Motel, sopra Daniel Craig, seducendolo in maniera golosa con una bocca vorace intinta in un rossetto color carminio che lasciava socchiusa facendo saettare la lingua fra denti candidi come fili di perle, mangiandosi poi le labbra di Craig con tanti piccoli morsi inquadrati in primo piano.
Bellissima e seducente come non mai, anche per quel pizzico di volgare che lasciava trasparire con il vestito di raso-seta-rosa a spacco inguinale che le si arrotolava addosso strusciandosi oscenamente sul corpo di Daniel.
Insomma una bomba che comunque non è mai esplosa perché Caterina quel successo lo ha dosato immergendosi in un percorso tutto italiano del film d’autore, interpretando personaggi di spessore impegnativi con i quali ha trionfato anche al Festival di Venezia (Il seme della discordia).
Questo per dire che incoraggiare i figli a far Tv non è da condannare come se fosse il diavolo perché tutto sommato, comunque vada, se non sarà successo sarà un lavoro. E coi tempi che corrono, per un giovane è una strada da non sottovalutare.
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