lunedì 5 maggio 2014

ADRIANA UGARTE DALLA SPAGNA CON UNA TENOVELA INTRIGANTE


             

 Adriana Ugarte è la protagonista di una telenovela-fiction TV che Mediaset manda in onda su Rete 4Il Tempo del Coraggio e dell'Amore.
Il senso di tutto il serial si riduce in poche parole: “Se sei donna sola ma hai un mestiere in mano, te la cavi sempre”. Guardare per credere.
Io speriamo che me la cavo è il grido di Adriana Ugarde quando il fidanzato la lascia incinta dopo averla presa in Spagna e portata in Marocco a far la bella vita.
Coi soldi di lei, la quale all’inizio acconsente fino a quando capisce con chi ha a che fare. Troppo tardi perché lui è già sparito con denaro e gioielli.
Panico ma per poco. Le mani di fata della sartina si mettono in moto per guadagnare abbastanza denaro da poter ritornare in Spagna dalla sua mamma, dopo che viene ospitata da un’amica a pensione completa.
Il tempo è quello degli anni 30 ambientato in Marocco, con Tangeri prima e Teluan dopo a far da sfondo nel crocevia di viaggiatori europei dalle spie alle volpi del deserto che, insieme ai terrorist in loco tramano sui destini dell’Europa alle porte della Guerra.


Le atmosfere se dapprima richiamano quelle del film Casablanca con i Bistrot alla francese le Kashba alla Marsigliese, poi si affermano nella loro identità spagnoleggiante con le comunità allegre piene di vita, grazie al vino rosso tracannato in abbondanza e alle prese con il quotidiano fra i mercati a cielo a aperto e quelli del suk dove sono talmente tante le spezie esposte da sentirne quasi l’odore.


Infatti è proprio l’ambientazione curata sia in esterno che negli interni, in un mix tra cultura spagnola e araba, a rendere la fiction diversa dalle altre per la trama avvincente in stile arabesque dove sono gli intrighi a far da padroni che hanno come base l’atelier di questa sartina votata al sacrificio kamikaze pur di uscire dall’empasse facendo decollare il suo mestiere fra le signore ricche Europee di stanza Militare o di passaggio obbligato perché il Marocco aprendo il confine del mondo islamico apre la mente anche alle avventuriere.

Quando tutti vogliono qualcosa da tutti lei, Sira la sartina, vuole solo tornare da mammina e riprendere la vita normale ma come tutti quelli che non hanno sogni la vita sarà generosa nel procurarli in abbondanza. Insieme agli incubi.
Non è possibile non avere sogni ed aspirare a una vita semplice fatta di solo amore perché è un lusso che pochi si possono concedere.
Ci vuole coraggio. E tempo. Quando non si ha nulla da perdere e nulla da guadagnare di tempo ce n’è da perdere per cui trovando il coraggio di ricominciare  prima o poi arriva anche il tempo dell’ amore.
A parte queste riflessioni di filosofia spicciola la fiction avvince e coinvolge per l’intensa interpretazione della protagonista Adriana Ugarte che in Spagna è già una stella, per la notevole fisicità del seduttore di turno Ruben Cortada per la colorita interpretazione molto “spagnola” degli interpreti di contorno e per tutto l’insieme della fiction, dall’allestimento scenografico alle location naturali passando dai costumi all’oggettistica d’epoca come le macchine da cucire Necchi strumenti magici nelle mani della giovane sartina di gran mestiere. Onesto. Perché fare la sarta è un mestiere che comporta passione abilità pazienza estro e tanto sudore della fronte. Come fare l’attrice che a onor del vero Adriana Ugarte sembra la stia facendo onestamente.





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