In RAI c’è il terremoto anche se non sembrava l’altra sera all’Arena dove c'è stato un gran dispendio di forze lavoro e uno spettacolo all'ìinsegna del non badiamo a spese coi soldi degli abbonati.
Ad ogni modo ci saranno i tagli nonostante lo sciopero perché a Matteo Renzi piace vincere facile.
Lui adesso comanda e farà. A meno che come diceva Vittorio Feltri l’altra sera da Mirta Merlino a Che Aria che Tira non riesca anche lui a farsi travolgere da tutti gli intoppi della burocrazia costituzionale che ha messo i bastoni fra le ruote a tutti i Governi impedendo di fare le riforme.
Lo diceva anche Silvio Berlusconi di avere le mani legate perché se fosse stato per lui avrebbe fatto di meglio che pensare ai suoi interessi. Cioè più corretto dire che sarebbe andato oltre perchè il meglio per lui lo ha fatto.
Così' in RAI ci sarà una rivoluzione con lo sbarco dei vincenti. Si parla delle due sorelle Parodi che dopo la vittoria annunciata a sindaco di Bergamo di Giorgio Gori, in RAI troveranno le porte aperte con il Vespone ad accoglierle per dar loro una mano in qualche programma di punta già collaudato o targato Enedemol o Magnolia. Il brand del quale avrebbe tanto bisogno la RAI come dice il prof. Grasso?
Probabilmente ci saranno anche ritorni clamorosi come Carmen Lasorella Maria Luisa Busi la Tiziana Ferrario, e forse anche la Rita Dalla Chiesa che ha già ricevuto contatti (non voci di corridoio) così come aveva annunciato dalla Silvia Toffanin a Verissimo.
Insomma una squadra di veterane a fare informazione e talk, con lo sbarco delle ballerine di una volta dei grandi varietà visto che a Porta a Porta c'è stato un assaggino con le stripteeseuses del Moulin Rouge tutte piumazzi svarowsky paiilettes perizomi e tettine al vento, scosciate e sculettanti.. Evvai!
La rivoluzione si sa parte dal basso e coi tagli si vedrà se la RAI riuscirà a far servizio pubblico dopo aver tagliato in modo consistente anche il cachet ai conduttori.
Coi tagli delle ballerine, sì. Coi tagli ai conduttori c'è rischio che si rivoltino di brutto. E giustamente l'11 di giugno faranno sciopero...
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