martedì 16 aprile 2013

OLIVIA WILDE LA NUOVA SUPER EROINA


           
Tempo fa Giulio Tremonti aveva aperto la finanziaria dicendo che la vita è un video gioco nel quale bisogna abbattere i mostri.
Un genio e, come tale, il mostro è sempre relativo, mentre per i comuni italiani in questo momento il mostro ha un solo nome ed è colui che si ciba di carne fresca per continuare a rinascere riproducendosi all’infinito: da operaio a imprenditore, da manager a faccendiere, da presidente a puttaniere. Inevitabile percorso che apre le porte dell’harem fra piaceri lussuriosi e odalische in calore.  La maggioranza si alza al mattino per fare quadrato intorno a lui e parare le sue “bagattelle, così come lui le definisce, sfiorando il ridicolo per sostenerlo quando lui si impenna prendendo carta e penna e scrivere ai PM che non intende comparire davanti a loro. Che se lo facesse un indagato qualsiasi, sarebbe subito prelevato dai Carabieniei. Insomma non si capisce a quale gioco si sta giocando. A un video-gioco? E Tremonti ci riportava a questa realtà. Punto e a Capo. Anche il cinema risponde a questa esigenza che abbiamo di giocare a nascondino e tana (e non si fa per dire), che per ora prende solo la fascia dei più giovani i quali con i video giochi hanno maggior dimestichezza.
Il cinema infatti sta sfornando a getto continuo films di fantascienza con effetti speciali a gogò a fare da scenografia in ambienti popolati da mostri meccanici e supereroi impegnati a sconfiggerli. Tutti personaggi robotizzati con effetti psicadelici e poteri sovrumani come la serie di Iron Men, X-Men, Green Lantern e Thor. L’ultimo Tron Legacy   è uscito in questi giorni e i mostri e supereroi si battono fra di loro con intervento di una sexy guerriera stellare in tuta psichedelica e armi laser, come una sorta di armatura dalle infinite proprietà salvifiche come lo erano l’armatura dei cavalieri e la spada di Excalibur. La super eroina stellare ha le sembianze di Olivia Wilde irriconoscibile nel caschetto nero alla maschietta talio a scodella, perché siamo abituati alla sua immagine sexy dei calendari quando veniva indicata prima fra le cento più belle d’America.
Dopo tante partecipazioni a serial televisivi, da quelli scandalosi come O.C. dove scambiava un bacio lesbo   e non solo con Misha Barton, a quelli più castigati dell’infermiera Tredici ad affiancare   il Dr House, il cinema ha voluto catapultarla sul grande schermo con questo Tron Legaci nel quale Olivia ha debuttato lanciandosi in carambolesche performances. Un esordio convincente che comunque non ha oscurato la sua immagine da modella in calendario, con gli occhi penetranti e il sorriso enigmatico dalle forme rotonde ed accoglienti, che resterà per sempre impressa nell’immaginario come suo capolavoro. Sarà difficile superar se stessa. Guardare per credere
                       
                     

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