Le fiction Tv nonostante siano prodotte numerose continuano sempre ad aver il maggior consenso fra tanti altri format di intrattenimento come talent o reality i quali sono talmente lunghi che si possono tranquillamente andare a vedere fra la concorrenza in seconda serata, una volta terminata la fiction. Così le fiction vengono trasmesse a pieno ritmo e forse per questo sono piene di citazioni che si scambiano fra le une e le altre con le trame spesso riproposte nel tema centrale. Adesso per esempio va molto di moda il rapporto padre e figlio trattato in tante fiction inserite in vari contesti quali famiglia (Io Ti cercherò con Alessandro Gassmann) scuola (Un professore sempre con Gassmann) Aule di Giustizia (Vostro Onore con Stefano Accorsi) ecc. Per non parlare dei remake tradotti in Italiano da format stranieri, anzi parliamone perchè gli ultimi sono i recentissimi Noi su Rai Uno e Più Forti del Destino, appena trasmesso su Canale 5 sfornati sull'onda dei successi degli originali. NOI soprattutto è un remake in copia conforme molto fedele all'edizione straniera per cui giustamente potrebbe indurre lo spettatore a pensare che visto l'originale il resto è sempre opera minore. Peccato, perchè invece Noi si merita grande attenzione essendo la fiction stata riproposta sulle ali della libertà inseguendo la tradizione tutta italiana con un tocco di colore “nero-napoletano” che tante traccie ha lasciato nel nostro Paese dopo la guerra con la liberazione da parte degli Americani e i tanti soldati neri che si sono uniti alle italiane dando origine a una generazione di bambini ricciolini color caffè-latte.
NOI è una fiction molto sentimentale e tenera che narra la storia di una coppia, Pietro e Rebecca, strepitosamente interpretata da Aurora Ruffino e Lino Guanciale, che in sala parto dopo aver perso un bambino su tre gemelli partoriti, pensano di adottare un neonato di colore rimasto abbandonato nella nursery da un giovane padre “nero-napoletano” essendosi la madre nigeriana persa nel mondo della droga. Così si assiste alla crescita dei cuccioli fra drammi e litigi per fragilità da post-parto di mamy e affondi nel bicchiere di papy che comunque si cerca di superare perchè l'amore di questi genitori verso i loro bambini è molto forte. Le scene si accavallano fra passato e presente per cui la fiction è un caleidoscopio colorato di sequenze che passano dalla fase di vita dei neonati a quella dei giovani già accasati (il gemello adottivo Daniele interpretato da Livio Kone ) o in cerca di sistemazione (gli altri due gemelli Claudio-Kevin interpretato da Dario Aita e Cate interpretata da Claudia Marsicano) difficile da trovare perchè molto assomiglianti ai pazzerelli mamy e papy, passando dall'infanzia nella quale si affrontano piccole scaramucce fra bambini legate alla gelosia fra loro maschi (Daniele e Kevin) o a problematiche di crescita serena per bullismo, quali l'obesità della femmina Cate e il razzismo del gemello adottivo Daniele.
Per chi non ha visto l'originale, come me del resto, questa fiction NOI è una bellissima carrellata in revival degli anni 80, con i campionati di calcio che fan da sfondo alla storia d'amore dei genitori, fino ai giorni nostri con le problematiche molto attuali dei giovani “diversi” che faticano ad inserirsi in ambito lavorativo per personalità troppo libere o sentimentali per dipendenze affettive che impedisce loro di uscir di casa per rendersi indipendenti perchè non riescono ad inserirsi in contesti di vita normale. La fiction è comunque intrisa di quiei buoni sentimenti che caratterizza i nuclei formati da persone per bene educate e gentili per cui scorre con grazia e semplicità anche in temi drammatici come il ritrovamento da parte di Daniele del padre biologico Mimmo (Thimoty Martin) purtroppo gravemente malato di tumore.
I protagonisti sono tutti bravissimi e molto empatici ciascuno con una particolarità accentuata: il ragazzo di colore Daniele spicca per intelligenza e fisico bestiale, mentre la gemella Cate, seppur obesa, diventa bellissima in tutta la sua dolcezza e voce angelica, con Claudio (Kevin) che fa impazzire con le sue elucubrazioni mentali di attore di successo della serie Tv “Il Maestro Rocco” che lui contesta per via dei dialoghi che lo fan sentire stupido, trovando poi il coraggio di rifiutarlo per intraprendere strade alternative che lo facciano crescere, come il teatro per esempio nel quale si distingue con una scena in duetto con la protagonista spocchiosa e antipatica. E' lui Dario Aita, l'attore che lo interpreta, la rivelazione di tutta la fiction anche se tutto l'ensemble è molto indovinato in tutti i ruoli. Si vede che in queste scelte dei protagonisti così come gli ambienti c'è grande lavoro di ricerca che, al di là del remake, offre un prodotto personalizzato con una sua identità. E fu così che le fiction Tv continuarono a piacere....
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