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domenica 12 gennaio 2014

ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE





E’ scattata la corsa alle anteprime dei films. Tutti vogliono arrivare primi, prima che il film sbarchi nelle sale mettendo in piazza i personaggi i quali, come una sorta di cavalli da corsa, devono vincere il trofeo.
A me piace ricordare un vecchio film, sfogliando vecchie immagini su Sette del Corriere, con Richard Burton e Peter O’Toole, Becket ed il suo Re che entrambi hanno girato dopo il successo di Lawrence d’Arabia e Cleopatra.
Nel film questi due attori hanno avuto modo di duettare in maniera eccellente, facendo a gara in istrionità.
Se Richard Burton, come imponeva la sua posizione di Vescovo di Cantherbury, aveva puntato su una recitazione intensa e passionale ma al tempo stesso contenuta e impassibile fino ad arrivare al martirio finale, Peter O’ Toole si distingueva come mattatore con una recitazione nevrotica e allucinata passando dall’euforia più esaltante alla rancorosa vendetta.

https://www.youtube.com/watch?v=LFWTIWwgp1k

Insomma, entrambi ripetevano i loro personaggi di Marc’Antonio e Lawrence in salsa etilica.
Sì perché fuori dal set, si riunivano per fare solenni bevute (insieme alle rispettive mogli Elizabeth Taylor e Sian Philips), caricandosi e mettendosi poi in gioco nel film, dopo essersi equamente distribuite le parti di genio e sregolatezza, facendo dell’opera un capolavoro.
Una curiosità: nel film partecipa anche la moglie di Peter O' Toole, Sian Philips la quale si suicida pur di non giacere con lui, e una delle protagoniste dell’allora scandalo Profumo che fece tanto scalpore in Inghilterra, Vèronique Vendell.
Il film non ha portato bene a queste ultime due attrici perchè entrambe non hanno mai raggiunto il successo di Peter O'Toole e Richard Burton.
Elizabeth Taylor aveva fatto bene a sfilarsi da questo film partecipando solo alle solenni funzioni delle bevute in compagnia della Troupe.

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