“Sarò un Presidente irreprensibile”. Da che pulpito!
Francois Hollande ha fatto la sua omelia come un prete che predica bene e razzola male. All’Eliseo.
A vederlo così con quella faccetta un po’ paffuta lo sguardo birichino di chi le spara grosse sembrava quasi di veder Roberto Giacobbo il presentatore di Voyager tanto era tale e quale a Maurizio Crozza quando lo imitava con Kazzenger.
All’Eliseo infatti si cazzeggia parecchio da quel che è dato a vedere. Se ai francesi poco importa perché quel che conta è la sostanza di un mandato Presidenziale perché mai dovrebbe importare al mondo intero?
Il quale invece si è messo a spettegolare su questo Presidente in grigio che con quell’aria sorniona è riuscito a schiodare Nicolas Sarkozy insediandosi con l’amante assurta a Prèmiere Dame, neanche fosse una novella Pompadour.
E non si fa per dire perché la Première Dame doveva dividere i favori del Presidente insieme alla sua favorita segreta che comunque il Presidente aveva il pudore di vedere fuori dalle mura del Palazzo in una sorta di dependance affittata da mafiosi nella quale si recava in Vespa portando le sue gioie alla Gayet per un gagliardo incontro.
seconda della quale invece tutti sapevano, Sarkozy per primo.
Il quale ora se la ride perché i Francesi lo stan rivalutando, non tanto per l’amministrazione quanto per lo stile con il quale ha governato insieme a Carla Bruni che se aveva un passato in passerella, all’Eliseo è stata irreprensibile sparigliando le aspiranti cortigiane e in prima Rashida Dati, alla Unione Europea diventata ormai una sorte di Casa Protetta vista l’età di Vattimo che non vuol lasciare la poltrona.
La coppia Sarkò-Carlà che aveva fatto anche una figlia a nome Julia, era talmente irreprensibile da non convincere i Francesi per un secondo mandato mentre si erano lasciati ammaliare da un uomo allergico al matrimonio non avendo nemmeno sposato la prima compagna con la quale aveva fatto quattro figli.
La Francia non si era accorta di quanto fosse cochon, ma tutto sommato un debole che non sa tirarsi indietro nel subire assalti alla Bastiglia con la baionetta. Ce l’ho qui la brioche!
In quante l’han mangiata? Per il momento sono in tre le donne che hanno fatto colazione con lui la mattina.
Già, ma Valerie vedendo il letto vuoto veramente non si era accorta di nulla? Meglio non sapere certo, ma poi mica si va a svenire di fronte alla rivelazione.
Sembra un po’ la storia di Marta Marzotto con Guttuso e la complicità del marito di lei, un signore vecchio stampo che aveva assurto la mondina Marta a Contessa facendola entrare nella favola del jet-set dove tutti sapevano delle corna che metteva al marito, portate con molta dignità fino a quando ne era venuta a conoscenza anche la stampa inducendo il signor marito-Conte a chiedere il divorzio.
Perché quel che fa bruciare è l’umiliazione pubblica non la gelosia.
Fra persone di potere funziona così. Per cui non è il caso di emozionarsi troppo a queste storie d’amore e di potere perché sono sempre delle fiction. L’importante è saperle recitare bene.
La Gayet per esempio è un’attrice per cui Hollande forse spera di fare il viaggio in USA ricalcando il solco segnato da Sarkò con la Carlà. Sì ma la Carlà era già una Première nello spettacolo mentre questa Julie con tanti film a carico non ha mai sfondato a livello cinema anzi, entrando alla ribalta si è messa a lanciar querele suonate come una sorta di minacce: “Vedrete quando salirò le scale….”
Se per questo nemmeno la Carlà si distingue per le doti di attrice perché nel bel mezzo dello scandalo di Hollande si è messa a suonare dalla gioia la sua chitarrina in pubblico applaudita da Sarkò.
Stavolta non è stata stilée diciamolo.
Sanno svitare fra le lenzuola ma non sanno recitare queste Prémieres Dames!
Tutto sommato la recita migliore con un colpo di teatro l’ha fatta Valerie! All’Ospedale.
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