Il 12 gennaio si è aperta al Teatro Regio la stagione Lirica 2014 con una serata tragi-comica per la scelta di due Opere come I Pagliacci e Gianni Schicchi, rispettivamente di Ruggero Leoncavallo e Giacomo Puccini diretti dal maestro Francesco Ivan Ciampa.
La prima infatti è una tragedia (interpreti: Kristin Lewis Marcello Giordani Sergej Murzaev, Davide Giusti e Marcello Rosiello) mentre l’altra è un’opera buffa (interpreti Elia Fabbian Ekaterina Sadovnikova, Silvia Beltrami, Davide Giusti, Matteo Mezzaro, Eleonora Contucci, Gianluca Margheri Matteo Ferrara Marcello Rosiello Romina Boscolo Stefano Rinaldi Milani).
La loro presenza è carina è accattivante anche se inopportuna nell’opera dei Pagliacci perché assistono al racconto di storie cupe
con corna e tradimenti che ai bambini sarebbe meglio non far conoscere precocemente per non negare loro un’infanzia allegra e spensierata. Un conto è Vi Racconto L’Opera con l’abilità di Bruno Stori che riesce a far giocare i bambini mentre lui gliela spiega perché intanto si mettono a tirar le briciole delle merendine facendo scherzi e tante risate, un altro è assistere alle elucubrazioni di un Pagliaccio triste che racconta di una moglie fedifraga da uccidere per vendetta.
Ma i bambini dopo lo sdoganamento Tv dove cantano l’amore inteso anche come sesso, ora vanno sul palco dei Templi della Lirica per cantare il sesso criminale, svezzati presto per conoscere l’eros e tanathos.
Infatti con Gianni Schicchi, opera buffa, era tutto un saltar da un letto alla scrivania di parenti e affini i in cerca di un testamento da cambiare in loro favore.
Qui la recitazione ha raggiunto l’apice con dei protagonisti di una tal bravura da mettere in secondo piano musica e canto perché la mimica di ciascuno galvanizzava l’attenzione.
Questo fino a quando è arrivato il clou con la romanza O’Babbino Caro che ha riportato tutti dentro l’Opera di quel Puccini tanto amato con Bohème e Madame Buttherfly.
Colto l’attimo la farsa è finita con una beffa ai parenti penalizzati dalla complicità nella truffa testamentaria.
Gli applausi sono stati calorosi con qualche buu che poteva essere evitato perché nel complesso lo spettacolo è stato piacevole.
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