La storia moderna, il ritmo incalzante scandito al suono dei telefonini che stavano invadendo anche le nostre vite, gli attori coralmente affiatati, fra i quali spiccavano Giovanna Mezzogiorno e Stefano Accorsi, la coppia più bella del cinema italiano, avevano fatto gridare al miracolo.
Soprattutto grazie all’apparizione di una teen ager fiorentina, biondissima, di slancio appassionato che aveva incantato con un sorriso dolcissimo che si schiudeva fra le labbra polpose con gli angoli all’insù facendo boccuccia a cuore che invitava al bacio.
Quel bacio che faceva da sfondo a tutto il film e di irresistibile richiamo a cui Stefano Accorsi rispondeva con impeto con una lingua in bocca voluttuoso e carnale: una limonata lunga una canzone poi una scopata senza nemmeno sapere il nome, un risveglio nella stanza di lei pieno di rimorso da parte di lui, sentendosi estraneo nel lettone di quella ragazzina con la quale aveva goduto con la naturalezza e spontaneità di un suo coetaneo.
Infine la corsa verso casa, dalla moglie incinta e fuori di testa, mentre a tutti è rimasto impresso nell’immaginario la scena in cui lei gli correva dietro portandosi i suoi 16 anni di disperazione.
Una bambina che si era data come una donna e che nella sua prima cocente delusione faceva una tenerezza indicibile. Era nata una stella. Stella Martina. Ma per fiction.
Infatti più che al cinema ha trovato spazio nelle fiction Tv brillando sempre nel ruolo di ragazzina da quella bene alla ruspante sempre e comunque di tipo solare bionda e accattivante.
Il passo da stella a miss lo ha fatto su su Rai Uno nella Miss ed il Campione con Luca Argentero.
Entrambi erano alla prova decisiva perché devono risolvere due domande:
- Se miss Italia è un punto di arrivo certo e di partenza incerta come una sorta di miss tappa.
- Se l’aura da Gieffino accompagnerà sempre le performances di quelli della Casa come se fossero sempre in nomination.
La risposta è sì per tutti e due.
Intanto Martina era comunque assurta a simbolo delle nuove leve del nostro cinema, segnando un tipo a cui tante poi si sono ispirate: da Cristiana Capotondi, Laura Chiatti, Carolina Crescentini, Violante Placido e tante altre.
Sulla scia del successo clamoroso del film L’Ultimo Bacio ne seguirono altri ma il cinema italiano non è riuscito a decollare a livello internazionale se non tramite performances artistiche dietro le quinte, a livello artigianale come costumi (Oscar a Milena Cannonero per Antoinette) o fotografia (Vittorio Storaro) o scenografia (Dante Ferretti).
Tra vari films e fictions Tv, Martina Stella è cresciuta con un percorso sentimentale insieme a Valentino Rossi, Lapo Elkan, quest’ultimo lasciato dopo lo scandalo che lo vedeva coinvolto per frequentazioni trans.
La storia d’amore tra l’attrice e il rampollo Agnelli finiva clamorosamente perché Martina voltava le spalle e alzato i tacchi per prendere le distanze dalla prima famiglia d’Italia perché non la riteneva per bene quanto la sua.
Dopo un’apparizione flash in Ocean’s Eleven (il secondo) è volata a Hollywood per far parte del cast stellare di “Nine”, in uscita proprio oggi nelle sale cinematografiche, con Nicole Kidman, Penelope Cruz, Kate Hudson e Sofia Loren.
E infine lei, Martina Stella che aveva una piccola particina ma tanto è bastata per lanciarla fra le fiction Tv come protagonista di Le Ragazze di S.Frediano, Le Stagioni del Cuore, Piper e La Miss ed il Campione di cui sopra.
La Famiglia Agnelli si era già dimenticata di Martina ancor prima che diventasse una Stella perché non era stata invitata al matrimonio di John e Lavinia non ritenendola, a ragione, sufficiente per una liaison credibile con Lapo Elkan. Il quale aveva tutt’altre aspirazioni.
Infatti lui si è attivato per una piccola Impresa da avviare sul mercato globale con la quale è sbarcato in Borsa proprio in questi giorni.
La Famiglia Agnelli invece ha continuato il suo percorso con le auto aprendo aziende fuori dall’Italia e facendo fusioni con l’americana Crysler per lanciare la 500 sul mercato, sperando in un nuovo miracolo economico.
Il quale è arrivato per gli Agnelli che si sono trovati sempre più ricchi tanto da pensare ad una scalata alla RCS del Corriere.
Invece di investire negli stabilimenti, Pomigliano in primis, hanno pensato di salvare quel gruppo di giornalisti che stanno imprimendo una svolta snob al Paese per un’Italia migliore, l’Italia dei Carini.
Ma non è tutto oro quel che luccica perché i carini sono disoccupati per cui non resta che sperare in quel miliardo e mezzo che la UE ha versato a Letta per puntare sui giovani.
I quali si dovranno dimenticare il posto sicuro, o come operai o come manager, nelle fabbriche o grandi aziende perché il futuro che li aspetta è quello delle piccole imprese da inventarsi per svolgere un lavoro in conto terzi o per conto proprio.
Quanto al Corriere ora spera nel miracolo economico con una squadra di giornalisti. Con il pelo?
No con il vizio di star sempre dalla parte dei
Lingotti. Fiat voluntas tua.
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