Ieri sera ho rivisto volentieri in cd AGNESE di DIO perchè c'è un'atmosfera ieratica che incanta. Al centro c'è una suorina candida e dolcissima che, nonostante nasconda inconsciamente un terribile segreto,viene difesa con decisione e consapevolezza da una rude e asciutta Anne Bancroft (Suor Ruth).
La piacevole sorpresa è data da Jane Fonda che non mi ricordavo e che ritrovo in un'immagine modernissima, con un taglio di capelli scalato alle spalle, con tanto di mechès e trench color verde-marrone.
Ora la Badessa inizia il cantico con le altre sorelle. Mi è familiare questa atmosfera: mi ricorda il collegio, da bambina. Quante volte ho assistito a queste cerimonie, con queste voci angeliche che iniziavano la sveglia del mattino prestissimo per finire la sera prima di andare a dormire.
A volte mi intrufolavo nella parte alta della Cappella, fra le colonnine che venivano chiamati matronei. Di nascosto,mi accovacciavo in un angolo per ascoltare perchè mi entrava dentro una grande pace che mi faceva quasi perdere la nozione del tempo, provando una sensazione di estasi.Era bellissimo.
Ora stanno discutendo la psichiatra Fonda e la Badessa sull'argomento religione scontrandosi sul fatto che Jane Fonda consideri la religione come una forma di ignoranza. Io non capisco le persone senza una fede religiosa. Così come ci sono persone che non capiscono come una donna possa vivere felicemente anche senza figli. Non sempre è una scelta. A volte i figli non arrivano, pur avendo fatto analisi e visite varie che assicurano sul fatto che non ci siano impedimenti. Poi, una dottoressa, che probabilmente era anche psicologa mi ha spiegato che a volte può dipendere anche da un rifiuto inconscio di volerne.Però è giusto farsene una ragione se non arrivano, senza andare in depressione o sentirsi inutili. Col tempo si supera gustando il piacevole senso di leggerezza che non si riscontra nelle altre donne,madri.
Ecco, ora le due, la Badessa e la psichiatra si incontrano per fumare una sigaretta. Un bel quadretto divertente e trasgressivo che non toglie nulla alla autorevolezza
"superiore" della religiosa.
E' il momento dell'ipnosi con la suorina che ricorda di avere avuto il bambino di cui non si era accorta di aspettare perchè non aveva idea di come nascessero,essendo totalmente innocente e pura. Questo lo posso capire perchè anch'io appena uscita di collegio, a sedici anni, pensavo che i bambini nascessero dall'ombelico, dopo che una coppia si era baciata. A parte la scena drammatica, mi colpisce la mise della Fonda con stivali color verde oliva e un gonnellone in tinta di lana scozzese a larghi cannoncini, che andavano molto in quel periodo, insieme ai Kilt (di cui ne avevo una collezione di tutti i colori)da portare con i pullover di pura lana in tinta e camicetta bianca sotto. Un particolare sbagliatissimo sono le calze nere della suorina sotto la tunica bianca perchè l'Ordine delle Suore Domenicane non lo permette in quanto tutto deve essere rigorosamente bianco, con unica eccezione delle scarpe e del velo nella parte esterna. Gli americani come costumisti non sono mai stati il massimo, abbastanza pressapochisti, con libere interpretazioni dei costumi storici, a volte lussuosamente decorati con paillettes, specie ai tempi di Cecil De Mille con i Kolossal.
Finisce che lei è assolta per incapacità di intendere e volere da un Tribunale con le due donne, la psichiatra e la Badessa che si prendono amorevolmente cura di lei per essere confuse e turbate dalla scena in cui appaiono le stigmate con un fiume di sangue che scaturisce dalle mani.
Con scena finale di un coro di angeli e colombe in volo.
STASERA SU RAI 4 TUTTA UN'ALTRA MUSICA CON SESSO MATTO E LAURA ANTONELLI NEL RUOLO DI UNA SUORA INFERMIERA.. HA!
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