ECCO LA RICETTA: Prendete due finocchie e mettetele a lessare qualche minuto. Poi imburrate una pirofila e tagliate i finocchi/e in due sui quali metterete qualche fiocchetto di burro e un mix, come se nevicasse, con olio e sale di formaggio grattugiato con pane uno spicchio d'agliospezzettato. Infine mettete in forno per qualche minuto fino a cottura dorata dei finocchi/e.
E questa è la variante col peperoncino.
MISHA BARTON E LA GENERAZIONE COCA COLA.
Il successo di un serial televisivo è legato al volto dei protagonisti.
I Cesaroni senza Claudio Amendola o Elena Sofia Ricci, sostituiti da attori altrettanto bravi, non sarebbe più lo stesso.
E’ il solito dilemma che si pone anche in F1: a vincere è la macchina o il pilota? Niki Lauda sosteneva che era il pilota, mentre l’Ing. Ferrari era certo che fosse la macchina. Ed il team, è ovvio.
Questo succede anche nei serial Tv, dove se i comprimari possono essere intercambiati, come succede a Beautiful, i protagonisti centrali non possono essere sostituiti pena il ribasso audience. Che cosa sarebbe questa soap senza i due interpreti di Ridge e Brooke?
E’ la domanda che molti spettatori affezionati al serial O.C. si fanno inistentemente perché nell’ultima puntata della quarta serie è scomparsa (decduta in scena) la protagonista Misha Barton (che ha lasciato per non essere troppo legata al personaggio di Marissa Cooper e sperimentare nuove interpretazioni).
Infatti lei nasce bimba prodigio quale attrice di film importanti: era la fantasmina del Sesto Senso con Bruce Willis, che indicava al piccolo medium il nome di chi l’aveva assassinata mentre era inquadrata in una sequenza da paura, perché ricordava molto l’assatanata Linda Blair dell’Esorcista.
Ingaggiata dal serial O.C., storia di adolescenti effervescenti, generazione Coca Cola, ambientata in Orange County (California) che crescono assetati di esperienze, la Barton si impone per una recitazione realista e molto partecipativa: non bellissima, ma molto provocante nelle iniziative amorose, che hanno lasciato un’impronta nella storia Tv.
E’ la scena del bacio saffico che lei imprime, assalendola virilmente, a Olivia Wilde (a quel tempo bionda) in una sequenza molto calda dove, senza tanti preamboli e dopo un appassionato lingua in bocca, si arrotola insieme a lei in un voluttuoso lecca lecca.
Immagini che la puritana America aveva accolto con entusiasmo senza polemiche e grida di scandalo, dimostrando di essere pronta alla massima apertura in tema di sesso (che Obama sta portando avanti con successo, avendo accolto la comunità gay con promessa di favorire i loro diritti).
L’importante era saper dare una motivazione, per salvare un barlume di morale, accompagnandola da una traduzione logica e di cultura come passpartout.
E’ infatti quella la fornisce il ragazzo di Marissa, Ryan Atwood, in questo serial il quale afferma convinto: “Lei vuole crescere aprendosi ad ogni esperienza. Quello con Ale (Olivia Wilde) è solo una provocazione per focalizzare il problema sul suo contrasto con la madre”. Capito? Il problema non è l’attrazione omosex ma un disagio psicologico familiare.
Detto questo, cambiando abilmente le carte in tavola, tutto è concesso ed il bacio lesbo trova la sua giustificazione entrando a far parte dei serial cult. Inteso come cultura della vita e dei rapporti, a cui Misha Barton va il “merito”di aver aperto per prima un solco.
Per risalire la china, i produttori devono ora trovare un’interprete altrettanto gagliarda. Arduo compito poiché le attrici note, pur praticando in privato ogni genere di trasgressione, non amano esibirsi in situazione esplicitamente lesbo per non essere etichettate irrimediabilmente.
Infatti la Wilde, dopo il serial si è immediatamente scurita i capelli, preferendo un ruolo serioso accanto al Dr.House, cercando in tutti i modi di far dimenticare quella trovata insieme a Misha Barton.
Purtroppo, di tutta la carriera televisiva di entrambe, solo quella scena passerà alla storia. Olivia infatti ha intrapreso la strada facile dei calendari, mentre Misha Barton durante la lavorazione di un nuovo serial The Beautiful Life (sempre sul tema gioventù sfaccendata e viziata), ha avuto un crollo psicologico per troppa Coca. E non era Cola.
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