Appuntamento fra le Nuvole è una vecchia commedia brillante Hollywoodiana ambientata su un'aereo in volo con Dolores Hart fra le protagoniste, un’attrice con due splendidi occhi azzurri. Una bellezza radiosa, molto bionda che aveva lasciato il segno con un film su Chiara e Francesco perché le aveva dato la vocazione religiosa facendole prendere i voti. A quel tempo aveva fatto molto scalpore perché si stava affermando brillantemente nello star system.
Il film Appuntamento sulle Nuvole è ambientato negli anni 50 e mostra il
mondo dorato delle Hostess e degli Stewart i quali viaggiano fra le
nubi intrecciando liaison consumate poi a terra fra un cocktail e
l’altro.
L’occasione cocktail è un pretesto per spogliarsi della divisa e sfoggiare abiti eleganti in quanto allora usava
molto l’abito bon ton, definito da cocktail appunto, con il quale si beveva il Martini con le olive in guanti e cappellino, il massimo della raffinatezza (mantenuta a tutt’oggi dall’inossidabile regina Elisabetta)che faceva di ogni donna una regina in passerella.
Le hostess in particolare erano considerate fra le donne in carriera, quelle privilegiate perché catapultate in un mondo esclusivo frequentato da ricchi facoltosi che dava loro la possibilità, a differenza delle modelle le quali anche se in haute couture erano semplici lavoratrici al servizio delle ricche signore, di socializzare ed accasarsi-bene.
Viaggiare sulle nuvole era ben retribuito e per accedervi bisognava essere istruite e laureate in lingue ma soprattutto essere dotate di bella presenza come quella di Pamela Tiffin, un’attrice che ha rappresentato il tipino sexy delle ragazze sculettanti bordo piscina, importata anche in Italia dove le hanno fatto ponti d’oro (accanto a Nino Manfredi) e una giovanissima e raffinata Lesley Ann Dawn, oggi nei panni nell’inossidabile Jackye in Beautiful. Fra tante sfilate di abiti in stile anni 50 spicca il tailleurino di Dolores Hart, tutto giallo con in testa la cuffietta a fiori di margherite perché sembra aver ispirato la principessa Irene Galitzine stilista di Liz Taylor in Cleopatra
L’occasione cocktail è un pretesto per spogliarsi della divisa e sfoggiare abiti eleganti in quanto allora usava
molto l’abito bon ton, definito da cocktail appunto, con il quale si beveva il Martini con le olive in guanti e cappellino, il massimo della raffinatezza (mantenuta a tutt’oggi dall’inossidabile regina Elisabetta)che faceva di ogni donna una regina in passerella.
Le hostess in particolare erano considerate fra le donne in carriera, quelle privilegiate perché catapultate in un mondo esclusivo frequentato da ricchi facoltosi che dava loro la possibilità, a differenza delle modelle le quali anche se in haute couture erano semplici lavoratrici al servizio delle ricche signore, di socializzare ed accasarsi-bene.
Viaggiare sulle nuvole era ben retribuito e per accedervi bisognava essere istruite e laureate in lingue ma soprattutto essere dotate di bella presenza come quella di Pamela Tiffin, un’attrice che ha rappresentato il tipino sexy delle ragazze sculettanti bordo piscina, importata anche in Italia dove le hanno fatto ponti d’oro (accanto a Nino Manfredi) e una giovanissima e raffinata Lesley Ann Dawn, oggi nei panni nell’inossidabile Jackye in Beautiful. Fra tante sfilate di abiti in stile anni 50 spicca il tailleurino di Dolores Hart, tutto giallo con in testa la cuffietta a fiori di margherite perché sembra aver ispirato la principessa Irene Galitzine stilista di Liz Taylor in Cleopatra
dove
appare proprio in abito giallo con cuffietta bianca in testa tanto da
farla immaginare, più che a sedere su un trono, pronta per un party
bordo piscina sull’Appia Antica (dove la diva aveva la villa ai tempi
della lavorazione del film).
Se con questi film le hostess facevano sognare, con gli spot pubblicitari del giorno d’oggi non incantano più nessuno (a meno che non siano girati negli Emirati Arabi).
Se con questi film le hostess facevano sognare, con gli spot pubblicitari del giorno d’oggi non incantano più nessuno (a meno che non siano girati negli Emirati Arabi).
Infatti
il mestiere è decisamente scaduto con il moltiplicarsi delle linee e
dei viaggiatori, diventando un mestiere massacrante: su e giù per gli
aerei senza avere la possibilità di visitare i paesi in cui si fa scalo
il lavoro si è ridotto praticamente a quello di semplici cameriere
perché le hostess fanno servizio portando ai passeggeri vassoi
preconfezionati, bevande, giornali e gadget, per finire a sparecchiare
esattamente come le donne di servizio negli Hotels le quali sanno anche
parlare le lingue.
Tutti i lavori vanno rispettati ma non si capisce perché oggi alle hostess venga imposta la laurea per fare un mestiere nel quale sono principalmente richieste buone maniere e nervi saldi messi a dura prova da passeggeri spesso maleducati e bambini frignoni.
C’è differenza comunque dal portare vassoi con ostriche, aragoste, gran seole e champagne e minivassoi con alimenti preconfezionati che solo a guardarli fan venire il mal di pancia.
Questo per dire che i tempi sono cambiati per cui anche la scuola dovrebbe riformarsi adeguandosi alle nuove esigenze di lavoro di giovani volonterosi a tempo perso e laureati sempre sulle nuvole a tempo pieno.
Tutti i lavori vanno rispettati ma non si capisce perché oggi alle hostess venga imposta la laurea per fare un mestiere nel quale sono principalmente richieste buone maniere e nervi saldi messi a dura prova da passeggeri spesso maleducati e bambini frignoni.
C’è differenza comunque dal portare vassoi con ostriche, aragoste, gran seole e champagne e minivassoi con alimenti preconfezionati che solo a guardarli fan venire il mal di pancia.
Questo per dire che i tempi sono cambiati per cui anche la scuola dovrebbe riformarsi adeguandosi alle nuove esigenze di lavoro di giovani volonterosi a tempo perso e laureati sempre sulle nuvole a tempo pieno.
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