Nel cielo infinito brillano le stelle del firmamento: sono tante, milioni di milioni e noi le abbiamo sempre ammirate sperando di poterci ammantare di tanta luce. Così sono nati i social e tutti noi, ma proprio tutti, ora abbiamo la possibilità di brillar di “luce propria” insieme alle star dello spettacolo o ancor meglio del circo mediatico che non contento dei fari di cinema e Tv è sbarcato in massa per catturar la luce, seppur fioca, dei social a formar, da una sorta di brodo primordiale, il firmamento Web il quale illude di poter brillare in parallelo con le Star del firmamento perchè se lui lo fa in grande con le sue stelle noi coi social lo facciamo in piccolo. Come il doppio brodo Star. Appunto.
Con questa premessa ho voluto introdurre la tematica de' L'Amica Geniale la serie Tv di grande successo tratta dai romanzi di Elena Ferrante per sottolineare come questa ondata abbia provocato uno Tsunami per l'effetto emulazione in tante città del nostro Paese dove si sono formati gruppi di scrittori “geniali” Amici del Quartierino a raccontar le gesta di una gioventù passata “pre e post sessantottina” così come ha fatto una delle protagoniste Elena Greco evocando la sua vita trascorsa in un Rione di una Napoli violenta. Se lei lo ha fatto in grande, quelli dei quartierini di provincia l'anno fatto in piccolo illustrando una vita da ragazzi vissuta fra i casermoni popolari (non capannoni prego) e gli oratori con i Preti operai di una periferia povera ma viva composta da giovani bravi di belle speranze senza ombra alcuna di “camorra” ma solo impegnati in una Rivoluzione Studentesca comunque in Comunione e Liberazione perchè “senza una sana e consapevole libidine non erano stati salvati dall'azione cattolica” e dallo stress, come recitava Zucchero. Questo non ha precluso a molti che il corso della loro vita fosse costellato da successi, come scrittori in primis specie quelli che si sono tuffati nel Passato per illustrar quanto allora non ci fosse nulla se non la fantasia. In realtà in questa continua fase di “Amarcord la nostra povertà” fanno venir alla mente quiei “sinistri” così ben descritti da Chiara Francini.nel suo monologo quando dice che “ai ricchi di sinistra” piace sembrar poveri perchè così sembrano più intelligenti. Sì, amici geniali che si crogiolano nel loro brodo di anolini,
