giovedì 28 gennaio 2016

MEMORIA CORTA


Il Corriere affida tutta la sua storia al web come grande calderone a raccogliere cartelle di archivio di 140 anni di notizie.
Ora si sa che una notizia dopo tre giorni è già passata come una sorte di vecchia ciabatta perchè i lettori hanno sempre bisogno di cibarsi di notizie nuove per cui le carte d'archivio verranno consultate da collezionisti di nicchia che inglobati in tutto il mondo fanno una cifra perchè per accedere bisogna far l'abbonamento.
Il quale poi si traduce in una sorta di canone perchè oltre alle notizie c'è una grande offerta di servizi televisivi della redazione del Corriere.

Grande arricchimento per tutti dunque con una mano sulla cultura e una sul portafoglio si potrà consultare il Corriere come si fa con Wikipedia, copiando di sana pianta come fanno in tanti o facendo riflessioni ed approfondimenti.
Come si possano approfondire le notizie del Corriere non si sa perchè l'offerta è già ampiamente completata in tutte le sue sfaccettature grazie all'apporto esclusivo di grandi profesionisti del settore.
Il futuro dei quotidiani è nel Web? Assolutamente no, perchè basta che un membro al vertice afflitto da delirio di onnipotenza faccia un clic per oscurare Internet che cancellerebbe al mondo intero la sua memoria facendogli vivere solo l'attimo fuggente come una sorta di dì-per-dì vivendo intensamente solo nel presente, arrivando finalmente a capire l'essenza della vita, racchiusa proprio in un attimo quando un solo spermatozoo entra nell'ovocito.

Come a dire che sono il maschio e la femmina a dare la vita mentre tutto il resto è solo una grande mascherata.





lunedì 25 gennaio 2016

TANTA VOGLIA DI MELASSA

E’ curioso notare quanti italiani si siano riversati sulle piazze per caldeggiare le unioni civili. Molte sono le testimonianze che parlano soprattutto di sentimenti perché le unioni omosex sono viste sotto questa ottica sentimentale, Una questione di cuore che intenerisce le opinioni delle masse grazie al grande battage pubblicitario che il mondo dello spettacolo ha inscenato in questi ultimi anni. Molte star sono scese in campo con produzioni omosex perché è proprio in quel mondo creativo che maggiormente lavorano gli omosessuali  avendo sviluppato maggiormente la parte femminile a scapito di quella machile.
E’ ancora più curioso notare come le unioni civili omosesx siano sempre vissute all’insegna di grandi sentimenti come una sorta di una corpo e due anime sole, a differenza delle unioni etero dove due corpi sono un’anima sola.

Sono…si fa per dire perché non è facile trovare questa perfezione di anime gemelle  per cui facilmente dopo una iniziale scoppientante passione la fiamma si spegne lasciando due perfetti estranei uno di fronte all’altro davanti a un bivio: o la separazione civile o la guerra dei sessi.
Ma la curiosità assoluta sta nel constatare quanto i media abbiano contribuito allo sfascio delle famiglie normali esaltando il femminicidio le violenze e tutto quanto fa cronaca nera in seno alle famiglie e tra le coppie presentando un quadro devastante di questo nucleo alla base di ogni società.


E’ ovvio che poi sulle persone semplici e sentimentali, la maggior parte della massa,  facciano molta presa le storie di cuore che sembrano siano solo di esclusiva pertinenza degli omosex perché le famiglie non fanno che litigare, prendersi a botte, violentare e uccidere. Insomma una discriminazione alla rovescia che sta prendendo sempre più piede nella nostrra società dove c'è più rispetto per gli animali che per gli umani verso i quali si chiude un occhio se vengono calpestati i loro diritti non tanto nel non lasciarli liberi di andare anche a delinquere perchè sono affari loro, quanto quelli di torturarli e mandarli a morte anche per piccoli reati.

Vedasi l'ultimo incontro del Presidente Mattarella a fianco del Presidente dell'Iran Assan Rouhani per trattare scambi petroliferi e di collaborazione in vari settori anche se in Iran vige la legge del taglione. Sì quella della mano se si è pescati a rubare quando nel nostro  Parlamento si farebbe prima a contare chi non lo ha mai fatto. Questo incontro porta a diverse riflessioni prime fra tutte quella di chiedersi perchè una parte dei Paesi Arabi molto ricca e piena di petrolio non dia un aiuto ai fratelli mussulmani in difficoltà creando posti di lavoro dove c'è più disoccupazione.

Una coalizione fra i Paesi Arabi sarebbe importante per risolvere i problemi del Mediterraneo e la lotta all'Isis, invece che contro Israele. Ci vorrebbe un capo autorevole che il Re di Giordania per esempio non riesce ad incarnare nonostante gli sforzi della Regina Ranja, più a suo agio in abiti griffati che quelli della tradizione del suo Paese, ad impartir lezioni di democrazia dell'islam moderato.
Le piazze comunque ci insegnano di quanto le masse abbiano tutte voglia di manifestare l'amore e di dialogare. Infatti solo in piazza si riesce ad interloquire scambiando opinioni, dando consensi con la libertà di dissentire protestare e farsi valere. Tutte finalità che con  telefonini smart e social non si riesce ad ottenere perchè è meglio avere un amico in piazza che milioni di amici su facebook o Follower su Twitter. La piazza è diventata un grande palcoscenico nel quale esprimersi liberamente senza necessariamente andare in maschera così come si faceva un tempo per liberare e dare sfogo alle pulsioni più profonde.
Poi si torna a casa a vivere il quotidiano con tutte le sue problematiche e difficoltà e se come vicino di casa capita una coppia gay allora sì che c'è da ridere. Alle  loro spalle.

 Laura Boldrini  si è pronunciata sulle adozioni dei figliastri di coppie etero o gay "la stepchild adoption" sperando che la legge approvi che il figlio/a naturale del partner, alla morte di questi,  possa adottarlo di diritto l'altro compagno.
Molti film trattano questo argomento purtroppo in senso negativo uno dei quali il famosissimo Lolita dove più che il padre-tutore potè il molestatore.
Onestamente una madre al posto della Boldrini farebbe lo stesso? Per fare una legge sui figli bisognerebbe essere prima di tutto genitori.



SFUMATURE IN VERSI. AHHA' AHHA' AHHA'


" Non c'è niente da sapere su di me. Ma mi guardi..."

 Il tempo ha rallentato la sua inesorabile corsa.
 Questa notte durerà ancora a lungo, ed io non dirò una parola.
 Credimi, parlare non serve a nulla.
 Dammi la tua mano, intrecciala con la mia e lascia che siano loro a dirsi tutto.
 Questa notte vive ancora e la passione ci ha annichilito i sensi.
 Guardiamo le prime luci di un’alba assassina.
 Un’alba che questa volta non scaricherà il suo buio su questa notte che ci siamo parlati così serenamente.
 Guardami, amore mio, solo così possiamo rendere infinito questo istante.
 Guardami, ti prego, non distogliere il tuo sguardo dal mio.
 Nemmeno un attimo.
 Se lo facessi verresti annientato e questa notte svanirebbe per sempre.
 Guardami, amore mio, e dammi il tuo bacio della buona notte.



Ti guardo amore mio e mi perdo dentro i tuoi occhi.
Sento il vibrar della tua anima che si emoziona
quando la mia bocca ti sfiora per sussurrar
quanto ti amo e ti bramo in ogni istante della
mia giornata, che sarebbe inutile e vuota
se non sapessi che tu sei sempre con me.
Il mio cuore ti appartiene lo sai e la mia anima
è piena di ardore e di passione che vorrei trasmetterti
per scambiare tutta l'energia che sento dentro
come una forza che mi spinge ad espandermi a
confondermi con te e tutto l'universo verso l'infinito.





giovedì 21 gennaio 2016

MARIA ELENA BOSCHI UNA MINISTRA SEXY


Fra le tante donne di ferro a governare per il Globo, noi al Governo abbiamo Maria 
Elena Boschi, una ministra sesy a supportare la tesi che Matteo Renzi vuol far recepire agli italiani: siamo belli, siamo bravi, siamo i primi, non temiamo nessuno tanto meno l'Europa perchè non siamo secondi a nessuno. Una coppia di ferro.
Di Renzi ne parla già tanto Berlusconi tanto da presenziare al Bagaglino su invito di Pingitore per assistere allo spettacolo 50 sfumature di Renzi. Uno spasso per l'ex Premier che così si consola per il flop del Patto del Nazareno.
Di Maria Elena Boschi è meglio non parlare: basta guardarla per mettere tutti a bocche cucite.
Se La Daniela Santanchè si era riproposta di portare la politica in passerella la Boschi ha portato la passerella nella politica.


La bellezza è un talento e lei, giovane ministra, di talento ne ha da vendere. Infatti è contesa da tutti i salotti dei Talk perchè il suo modo di porgersi è molto accattivante facendo impennare gli ascolti.
Quel suo sguardo da gatta,  l'accento toscano con la consonante C aspirata, i concetti dipanati con un sorriso seducente aperto a panoramica gengivale, la voce suadente ne fanno un mix irresistibile ed accattivante  perchè si avverte quanto sia ragazza bene di famiglia ricca allevata e protetta da mamma e papi che hanno contribuito a farle vedere il mondo con ottimismo e determinazione, perchè così ovunque vada sarà un successo.
D'accordo a pagare ci sono i risparmiatori ma bisogna pur andare avanti per portare a termine queste Riforme che senza di lei non potrebbero essere completate.





Infatti tira più...Suvvia non è il caso di essere volgari di fronte a nobili intenti di  cambiare  un Paese, pur mantenendo intatto il conflitto di interesse che poterebbe crearsi nel corso di un mandato perchè se è andato bene alla destra con Berlusconi val bene una messa in c...Sempre alla destra che a manca ci ha già pensato la Banca Etruria truffando i risparmiatori.
Il conflitto di interessi resta sempre il Punto da risolvere  girando intorno all'argomento come si è fatto esattamente con Silvio Berlusconi preferendo  puntare tutti sull'emittente che possa fare da supporto  per avere un peso mediatico nei giochi di potere.


I quali, se non sono sorretti da idee chiare e coerenza negli intenti fanno anche presto a cadere perchè non è possibile che fino a Ieri tutti quelli del PD con Renzi in testa, ed i parlamentari europei al seguito volessero convincere gli Italiani che fosse giusto guardare all'Europa mentre oggi Renzi le abbia voltato le spalle. Come ha fatto con il Patto del Nazareno con Berlusconi. Come ha fatto la Boschi con il Padre...
Come volevasi dimostrare, una coppia di ferro che volta le spalle a tutti. Chi li ferma più? Basterebbe un'idea, solo un'idea... Chissà cosa ne pensa Angela Merkel, Putin permettendo e Hollande sostenendo. Per l'Europa val bene una messa in quel posto. Il futuro è dietro l'angolo e ci sorprenderà.

martedì 19 gennaio 2016

LA TV SI AUTOCELEBRA

Buon compleanno trasmissioni Tv. A ciascuna il suo.


Ad aprire le danze delle autocelebrazioni e auguri di tante di queste primavere ha iniziato la Cesara Buonamici facendosi gli omaggi per il compleanno dei 24 anni del Tg5 iniziato con il direttore Enrico Mentana coadiuvato dai giornalisti Lamberto Sposini, la Buonamici e Cristina Parodi quasi tutti emigrati altrove facendo restare saldamente in trono la Cesara. Un nome un destino.

Hail Caesara! anche se tutti vorrebbero la verità che invece la Buonamici cerca di raccontare come si dipanano le favole concludendo sempre con un sorriso E vissero  felici e contenti anche se tutto il Tg ha parlato di cronaca nera.


Di contro non poteva scendere in campo anche la RAI  per celebrare i quarant'anni di Domenica In con una torta divisa a fette dagli attuali conduttori Paola Perego e Salvo Solttile ridotto, da grande conduttore di eventi internazionali, al ruolo di spalla prestato al Talk delle chiacchiere pomeridiane. Le quali sono passate dall'impronta culturalmente elevata di Pippo Baudo alle caciare delle signore della domenica Alba Parietti, Ela Weber e Mara Venier con quest'ultima, ma non ultima,che  ha disertato clamorosamente la festa per incompatibilità con la Perego, un tempo sua grande amica ma che da circa un paio d'anni le ha rubato il posto facendo emigrare la Venier a Mediaset alla Corte della Maria De Filippi nel quale si è ritagliata un posto di miracolata. Non è la prima volta che la Venier è in polemica con qualche collega della Tv. Per fare un nome e cognome si pensi alla Simona Ventura moglie del suo fighliastro in quanto figlio del marito Nicola Carraro e da sempre grande amica di Mara fino al giorno in cui sono entrate in conflitto scambiandosi platealmente reciproci complimenti. Non da signore della Tv ma da rivali piuttosto livorose.


Tutto quanto in Tv fa audience, specie le liti di famiglia Rai contro Mediaset passando da La 7 che in queste diattribe si butta a pesce con un vengo anch'io da voyeur senza speranze.
Infatti le due maggiori emittenti, in questi casi sempre in pieno accordo, la snobbano sadicamente nonostante il direttore del Tg Enrico Mentana insista nel mettere il naso del-giornalista-votato-all'informazione-per rispetto-del pubblico ogni volta che fra le due si muove una foglia, cercando il pelo, della foglia, per essere tirato a  traino. Col Cairo!


lunedì 18 gennaio 2016

BRUCE WILLIS nel PAESE DI BENGODI

Stroncato dalla critica a Broadwy per lo spettacolo teatrale Misery (già tradotto al Cinema con Misery non deve  Morire interpretato da James Caan e Kathie Bates) Bruce Willis è venuto in Italia pur non riuscendo a biascicare due parole di italiano che storpia inesorabilmente.
L'Italia è sermpre pronta a fare ponti d'oro alle vecchie glorie Hollywoodiane che prestano il loro volto volentieri per ospitate Tv e vari spot pubblicitari incassando fior di euri che servono loro per pagarsi la manutenzione delle mega ville o appartamenti lussuosi perchè i loro cachet sono scesi in picchiata.
Molti attori che giungono ad una certa età si cimentano con il teatro sperando di sopravvivere nel mondo dello spettacolo con applausi e riflettori puntati sulla loro scena.
Non a tutti va bene così come è capitato a Bruce Willis. Il quale invece in Italia spopola ion uno spot con il suo buffo tentativo di imparare l'Italiano da un amico che parla il dialetto.
Insomma a Bruce non pare gliene vada bene una. Meno male che L'Italia c'è con un telefonino che non nega a nessuno, non dimenticando le grandi glorie Hollywwodiane che con un passaparola  fanno a gara per lavorare nel nostro Bel Paese considerato una sorta di bengodi.

venerdì 15 gennaio 2016

I PRESENTIMENTI DEL PRINCIPE WILLIAM



Nessuno lo ha sottolineato più di tanto: poche righe solo per mettere in risalto quanto la paternità lo abbia cambiato rendendolo più emotivo.
Eppure le parole che hanno colpito sono ben altre: “Temo di non arrivare a veder crescere i miei figli”.

Parole inquietanti perchè il principe William è ancora molto giovane per cui non si capisce il perchè di queste paure come se temesse di mancare prematuramente.
Ma poi a pensarci bene non sono così tanto ingiustificate perchè anche la madre Diana temeva di morire giovane facendo pure un nome che di titolo faceva principe di Galles suo legittimo consorte e amante di Camilla ora Duchessa di Cornovaglia e legittima consorte di Charles.
























Diana è deceduta e sulla sua morte ci sono molte ombre anche se Scotland Yard ha provveduto a nascondere le tracce che potrebbero portare all'eventuale mandante perchè tutto è stato archiviato come incidente di percorso. Sì ma in compagnia di un mussulmano tale Dodi Al Fayed molto conosciuto fra il jet-set ma poco dai sudditi del Regno Unito fino a quando non era uscito allo scoperto con l'ex principessa  che con lui sperava di lanciarsi in una vacanza infinita facendo nel contempo bruciare di gelosia l'altro suo amante  pakistano Hasna Khan medico chirurgo sempre musulmano. Troppi per la Regina Elisabetta che non intendeva certo allargare la sua Corte ai mussulmani buoni solo per fare gli azionisti ai magazzini Arrods

A volte però succede che a fin di bene tutto vada a posto secondo le regole così rispettate senza dover ricorrere al taglio di qualche testa come si faceva ai tempi dei Tudor.
Siamo i Windsor perbacco ed al passo con i tempi. La famiglia reale infatti si è aperta ai commoner tollerando le loro presenze a Corte fino a quando i legittimi consorti non hanno dato loro il benservito come hanno fatto la principessa Margaret ed il principe Andrea per liberarsi di personaggi scomodi.


Curiosamente il principe William se agli inizi assomigliava a Diana, dopo il matrimonio è sempre più simile al padre Carlo Principe di Galles il quale è sempre più attaccato alla amata Camilla con la quale vorrebbe dividere il trono di Elisabetta.

 La quale invece pare sia indecisa sul da farsi perchè i sudditi vorrebbero William e Kate la coppia più glamour e amata dal mondo intero. Entrambi sono bellissimi ed hanno formato una famiglia deliziosa con il piccolo George e Charlotte. Carlo e Camilla sono comunque tranquilli perchè sicuri di succedere alla Regina anche se dovranno sacrificare la loro vita mettendo fine all'allegra vacanza infinita che li porta sempre in giro per il mondo.


Nonostante tutto sembri procedere per il meglio in realtà c'è molta tensione fra i Windsor: lo si è visto all'ultima riunione di famiglia reale nella tenuta di Sandrigham nel Norfolk per celebrare il centenario della fine della guerra di Gallipoli dove Kate e William erano presenti insieme alla famiglia di lei, tutti i Middleton al completo, ma posizionati dietro la Regina con i musi lunghi. Non certo per l'assenza di Carlo e Camilla i quali hanno disertato la cerimonia.

Difficilmente la regina non rispetterà la linea di successione qualora decidesse di abdicare e, qualora lo facesse, il principe William sa che suo padre è completamente dipendente da Camilla così come lui lo è verso Kate e la famiglia Middleton che attualmente potrebbe raffozzarsi a Corte con il matrimonio di Pippa ed Harry mettendo così in minoranza i vecchi Carlo e la duchessa di Cornovaglia.




Grandi tensioni dunque che comunque improvvisamente potrebbero risolversi a... fin di bene: per il popolo d'Inghilterra e la famiglia dei “Windsor” continuando in un futuro a regnare sul trono in attesa di augurare lunga vita al piccolo George! Perchè il piccolo George è un principe Windsor non uno scolaro Middleton esposto ad eventuali rapimenti (con i tempi che corrono non è da escludere).  Qualcuno glielo dica a Kate!




Ecco dunque spiegato il presentimento del principe William...Qualcosa non va in quella Corte. Eh no!
 

lunedì 11 gennaio 2016

2016 UN BEL REGALO AI BAMBOCCIONI.


 Fra le tante novità che questo Governo ci riserva per il 2016 c'è anche un bonus di 500 euri per i giovani che compiranno 18 anni, ovvero per tutti quiei 532 mila nati nel 1998. Nati con la camicia verrebbe da dire visto che diventando maggiorenni si ritrovano una bella sommetta da spendere per farsi una cultura de visu, entrando nei Musei o partecipando ad eventi culturali importanti.
Sì perchè alla maggior età di 18 anni nessun giovane ha mai avuto modo di ammirare un quadro d'autore. Secondo Matteo Renzi ovviamente perchè con la scuola in realtà il tour fra i Musei è molto gettonato insieme a tanti eventi teatrali nei quali le scolaresche hanno infinite agevolazioni.


In genere per incrementare la cultura si dovrebbero stanziare fondi ai Teatri o Musei da distribuire per allestire spettacoli o pagare le maestranze quasi sempre in sciopero per busta paga scarsa se non addirittura negata.
Invece in questo caso sarebbe come pagare gli spettatori per farli assistere ad un evento decretandone un successo annunciato quando basterebbe farli entrare esibendo il documento di identità evitando di stanziare da parte dello Stato la somma  di 2 miliardi e seicentosessantasei milioni di euro. Cifra “modesta” per il Governo perchè l'arricchimento culturale non ha prezzo anche se, purtroppo, comporta inevitabili tagli in altri settori come la scuola stessa (ci sono edifici pericolanti in tutto il territorio, senza riscaldamento) oppure alla sanità nella quale si parla anche di pagare, udite udite,  le visite al medico di “famiglia”. Per non parlare degli esodati che vivono della carità di parenti non avendo più possibilità di tornare a lavorare in attesa della pensione slittata a data da destinarsi.


In una società che si rispetti ad avere la priorità assoluta nel welfare sono gli anziani, gli ammalati, i bambini. Sì ma quelli che nascono non quelli che e 18 anni hanno già avuto la possibilità di girare il mondo perchè una vacanza ad un figlio non la nega nessun genitore. Il quale piuttosto chiede un prestito in banca perchè magari i risparmi li ha tutti investiti in obbligazioni per dare un futuro ai suoi figli. Se poi le banche sono quelle dell'Etruria & Companie...allora che vogliamo dire? Ben vengano almeno questi 500 euri ai nostri giovani.
I quali comunque solo in Italia al compimento dei diciotto anni restano in famiglia, evitando di sposarsi per fare i single tutti spesati e divertirsi come bamboccioni anche dopo aver compiuto i quarant'anni. Ed ora sono anche supportati dal Governo per aumentare loro la paghetta. Certo piuttosto che creare posti di lavoro sempre meglio spendere nella cultura ad elevare lo spirito dei giovani per forgiare generazioni colte e consapevoli. Sì del fatto  che “vivere”, magari anche On The Road, sia sempre meglio che lavorare...Che dire? Continuiamo a sperare nella crescita. Dei giovani e di Matteo Renzi che del Paese c'è sempre tempo.

venerdì 8 gennaio 2016

ANGELA MERKEL SE NON E' ZUPPA E' PAN BAGNATO

  Angela Merkel ci ha provato a fare la statista illuminata accogliendo incondizionatamente i rifugiati perchè un piatto di minestra non si nega a nessuno,  ma si è trovata di fronte alla dura realtà.
Non si sono ancora spenti gli echi degli inceneritori perchè rieccheggeranno per tutta l'eternità, che Angela Merkel, tedesca di Germania, si trova a un bivio: espulsioni di massa oppure provvedimenti drastici.



E allora stop al welfare e, volenti o nolenti, tutti a lavorare alle catene di montaggio. A pan bagnato.

martedì 5 gennaio 2016

OBAMA E MICHELLE ESCONO DI SCENA

Il 2016 apre la corsa alle Presidenziali d'America. La casa Bianca chiude le porte al Presidente Barack Obama che, insieme alla moglie Michelle ha governato gli Stati Uniti d'America.
Insieme perchè Michelle si è attivata come meglio ha potuto.
In primo luogo aprendo gli orti della Casa Bianca per dare l'esempio di una vita a dieta vegetariana per combattere l'obesità che in America è molto diffusa già dai primi anni di età perchè molti bambini sono in sovrappeso.
Non importa se poi la First Lady ha un lato b) ingombrante che non fa certo presumere che abbia seguito rigorosamente una dieta priva di grassi perchè l'importante è che abbia pubblicizzato la sua valle degli orti.



La valle di lacrime invece l'ha riservata ai reduci di guerra e alle famiglie che hanno militari in missioni di pace in Medio Oriente, seguendo di persona gli aiuti a sostegno di questa fascia di popolazione molto numerosa in America.
Non importa se poi candidamente la stessa Michelle con una clamorosa gaffe al Letterman Show aveva dichiarato che un reduce nel ringraziarla avesse detto: “Non sappiamo che cosa stiate (concretamente) facendo ma sappiamo che siete sulla strada giusta”.


Vabbè il meglio Michelle l'ha dato nella leggerezza, accogliendo sempre ben vestita principi e star Hollywoodiani per dare festa memorabili e passare alla storia con le sue sfilate di abiti da First Lady così come aveva fatto Jaqueline Kennedy alla quale Michelle si è sempre ispirata giusto per mettere in ombra Hillary Clinton con i suoi tailleur rigorosi anche se colorati.


Certo è che gonna gonfia e lato b ingombrante fanno un effetto mongolfiera ma non importa perchè a svitare sexy è sempre stato Obama il primo Presidente fico nero d'America.
Infatti più che Presidente lungimirante è sempre stato fico attirando le masse dalle  middle-class a quelle dell'olimpo Holliwoodiano passando per le minoranze per distribuire sorrisi e strette di mano.


Nel corso del suo mandato i capelli sono diventati bianchi segno che il potere lo ha logorato per lo stress di viaggiare in tutto il mondo a raccogliere consensi nel dichiarare che l'America non poteva accollarsi tutti i problemi del mondo per cui l'Europa era meglio che si arrangiasse facendo alleanze con Putin poichè agli americani interessavano i cinesi.
Ecco spiegato  perchè Michelle insisteva con le gonne a mongolfiera a dimostrar quanto la coppia fosse molto unita negli intenti. Il potere va sempre di pari passo con il look così come hanno insegnato John e Jaqueline Kennedy la coppia più importante e fashion di tutta la storia della Casa Bianca.



Tutti i Presidenti e First ladies che sono susseguiti si sono infatti ispirati a loro, tranne Bill Clinton che concretamente si era attivato per la pace nel mondo aprendo negoziati fra Israele e Paesi Arabi mentre Kennedy il mondo lo aveva portato sull'orlo di una crisi di nervi al quadrato con l'incubo nucleare mentre Jackie pensava all'abito da indossare in tema con la Baia dei Porci.
Invece Hillary ha sempre proceduto per la sua strada con un look rigoroso da politica di razza.
Non si sa se le porte si riapriranno per il ritorno di questa coppia da Premiata ditta Clinton, quel che è certo è che gli Obama faranno trasloco avendo lasciato un segno come il nero che avanza. Il messaggio è stato recepito. Come a dire che se siamo arrivati alla Casa Bianca nessuno fermerà più...le pantere nere così come aveva fatto palesare la coppia con il saluto a pugno pound appena entrata alla Casa Bianca.
Purtroppo Michelle era solo una pantera sempre più rosa e lui Obama sempre più fico, anche se precocemente incanutito. Come a dire un fico secco.



lunedì 4 gennaio 2016

PARMA IN SCENA CON UNA SCARPA E UNA CIABATTA CHIUDE IL 2015


L'anno 2015 chiude con un bilancio alla pari perchè Parma è entrata nell'Unesco per l'agroalimentare ma è uscita dai finanziamenti per il Verdi Festival. La domanda è: colpa del Teatro Regio in piena decadenza o colpa della Lirica come spettacolo obsoleto che ha perso tutta la sua aura di sacralità?

Come con il Presepe infatti al Teatro Regio è stata tolta questa aura perchè è giusto che il Teatro venga aperto a tutti ovvero a tutte le altre forme di spettacolo con la danza in primis, i musical, i concerti di autori importanti, i cantanti di cabaret, soul, gospel undergroud e le vecchie glorie capeggiate da Ornella Vanoni. Tutto purchè faccia cassetta perchè con la Lirica ci sono costi troppo pesanti.Manca qualcuno? Ah sì i comici. Il pieno di Enrico Brignano resta memorabile.Un ridere ma un ridere....

Però si piange pure. Perchè no? Purchè ridendo perchè a far piangere davvero resta sempre e sola il dramma della Lirica. E basta.
Così il Regio ha aperto le porte anche alla Politica delle donne Ferite a Morte per protestare contro il femminicidio. Il quale con tutta questa propaganda tra teatro e Tv ha incrementato il fenomeno ad effetto emulazione: mai come in questi periodo le donne sono state massacrate ed esaltate in questo loro martirio di vittime sacrificali. Chicago. Vabbè è solo un musical e non fa testo.


E via di questo passo con le discriminazioni: le donne sì gli uomini no, Il Teatro Due sì il Regio no,  Meno male che Silvio C'è perchè sta con “Putin” facendo coppia da-da- e sperare in un ritorno a Imparo l'Opera (per i bambini) che quest'anno insieme alle opere di Verdi non era in Agenda né tanto meno nell'evento Verdi Festival.
Il quale ha dato un taglio alle opere (solo due a Parma e una a Busseto) per dare spazio agli eventi collaterali come mercatini gadget proiezioni cine-televisivise sui personaggi Verdiani,  vetrine, concertini al ridotto e dintorni.

Di Sera le finestre del Teatro erano pure illuminate con le finestre aperte per dare modo al pubblico in piedi in strada di ascoltare gli acuti dei tenori e soprano che provavano. Tutti devono pur sentire le Opere di Verdi! Il cigno di Busseto è stato onorato così poi ci si lamenta se il Festival viene etichettato come una fenomenologia a marchette locali. Ci sarebbe molto da dire ancora ma il discorso si riprenderà col nuovo anno con qualche formuletta da rivelare senza pretesa di verità in tasca, perchè in questo anno con la musica di Verdi come al solito  è andata come è andata: zum- pap-pa, zum-pap-pa... 


E' andata meglio con il cinema specie quello d'essai ma anche questa è un'altra storia. Quello che si vuol sottolineare è invece un fatto di costume perchè di malcostume ormai si abbonda in ogni settore fra maschi e donne in scena ( sfilate in pubblico) per cui si sa che la moda influenza la cultura ed ogni forma di spettacolo. Il quale mai come in questo periodo ha raggiunto un picco così basso: questa estate i tipi da spiaggia sono andati per la maggiore con  i pantaloni dei maschi calati a vita-bassa-vista-pelo e le tettine delle ragazze open-air che svettavano sgambettando in jeans  minishort a fessura inguinale con ombelico al vento e soprattutto, imperdonabile, tutte in ciabatte  portate disinvoltamente dalla movida alla scuola, passando anche dal posto di lavoro. In una Banca c'erano funzionari vestiti da trekking, con le impiegate vestite da sera come se non vedessero l'ora di andarsene a prendere l'aperitivo. E poi ci si lamenta se non prestano attenzione a quanto propinano ai risparmiatori. Che ne sanno loro, sono lì per eseguire ordini dall'alto.




Così dalla Strepponi del Cigno di Verdi alla/o Strappona il passo è stato breve facendo insorgere spontanea un'altra domanda: la colpa è del soldato-esecutore o del suo superiore? In Suite Francese un film del circuito d'Essai che questa estate ha avuto molto successo al cinema D'Azeglio,  si è cercata una risposta dando colpa alla Guerra.
E allora  per tutto il resto?  Concretamente...concretamente... musica maestro! Dadada-dadà...Dadada-dadà...La colpa è del Governo Ladro.