lunedì 30 settembre 2019

MEGHAN IN BREXIT. FUORI DAL REGNO UNITO


Ebbene sì, se in Europa i media sono tutti pazzi per Meghan nel Regno Unito la vorrebbero in Brexit: che vada pure.
 Non è una questione di razzismo per le sue origini afro, ma bensì per una vera e propria antipatia nei suoi confronti soprattutto se paragonata a Kate Middleton.
La Duchessa di Cambridge infatti con il suo comportamento sempre impeccabile rappresenta la continuità della Corona dando agli inglesi quel senso di stabilità che Meghan ed Harry invece non hanno.
Kate inoltre è stata molto abile a superare il gossip che sussurrava di un’amante del principe William (la quale per sistemarsi meglio fra i due era andata perfino ad abitar vicino)entrando in scena con una quarta gravidanza, mettendo a tacere i pettegolezzi e riprendendosi in pieno suo marito a tutti gli effetti.
Kate non assomiglia a Diana perché è molto conscia del suo ruolo sapendo stare al suo posto di duchessa nella consapevolezza di un futuro come regina madre degli eredi al trono e come Regina dell’erede al trono William dando l’impressione di avere tutto sotto controllo e di andare per la propria strada, cioè per la strada tracciata dai Windsor con il rituale e le liturgie che non sono cambiate da secoli e millenni.

Contrariamente da quello che pensano gli europei, gli inglesi sotto sotto vogliono la Brexit avendola votata in maggioranza con il referendum promosso da Cameron che avevano ostacolato in seguito per antipatia verso Teresa May la quale si credeva di essere la nuova Tatcher del Regno Unito quando per  il regno una Lady di Ferro “basta e avanza”.
Gli Inglesi sognano un ritorno all’impero colonialista quello della Regina Vittoria che aveva portato una piccola isola a dominare l’India e tutti i Paesi del Commowelth anche se molte star e nomi di spicco si sono mobilitati perché questo non avvenga. Si vedrà.
Intanto il Regno Unito è diviso fra le due Duchesse Kate e Meghan facendo il tifo per la prima perché Meghan non sembra all’altezza del ruolo che ricopre. Infatti Meghan più che le parate dei Windsor ama sfilare nei Red Carpet oppure socializzare con le star specie Hollywoodiane con le quali dimostra sempre un atteggiamento ossequioso rendendo loro apertamente omaggio mentre nel privato con collaboratori e sottoposti è sempre molto arrogante e prepotente facendo scappare gli addetti ai lavori ed alla sua persona.


I media europei si divertono a battere sulla rivalità fra le due duchesse dichiarando l’una o l’altra l’erede di Diana sia nel cuore della gente che dentro lo scrigno dei gioielli dove le duchesse hanno messo mano per anelli e braccialetti escludendo per ordine tassativo della Regina le Tiare.
In realtà l’erede di Diana è il principe Harry perché porta avanti la sua assistenza ai bisognosi ed agli ultimi arrivando perfino a sposare una cenerentola come Meghan la quale diventando duchessa si è un filo montata la testa pensando di essere una star con tutti annessi e connessi, capricci inclusi con sperpero di denaro pubblico e insofferenza nel privato maltrattando sottoposti e facendo litigare i due fratelli Harry e William per contrasti con Kate non si sa su quale piano comunque. Carlo e Camilla stanno a distanza perché la duchessa di Cornovaglia non vuole mettersi contro Harry per non riesumare il mito di Diana.



Harry come Diana comunque  sente una forte attrattiva per gli ultimi ma nel contempo è molto orientato verso la ricchezza e il mondo dorato dello spettacolo così come aveva dimostrato la principessa Diana nell’unirsi al ricchissimo  Dodi Al Fayed nonostante fosse persona poco raccomandabile ma legato al mondo Hollywoodiano come produttore. Da strapazzo comunque senza arte né parte. Non si è mai capita questa scelta di Diana che va oltre il fatto di aver voluto far ingelosire il suo amante chirurgo umanitario sicuramente non in grado di offrirle agi e ricchezze.


Meghan ha comunque dalla sua parte 
Harry e può contare sulla simpatia dei media Europei che amano molto l’imperfezione come sinonimo di forte personalità.
 Non importa se poi in privato si calpestano sottoposti e addetti allo staff perché quel che conta è apparire come persona gentile “af’ica nera”.

Una tipologia new-fica-economy che sta andando forte in tutti gli spot pubblicitari perchè molte aziende hanno investito  soldi su questa “fica-tipa” più come personaggio sbruffoncello che per noblesse oblige, che comunque in qualunque modo gli Inglesi vorrebbero in Brexit. Fuori dal Regno Unito!


Nota di costume
Le mises di Meghan sfoggiate in Africa stanno già spopolando con le richieste indicate al 600 per cento tralasciando un particolare importante come l'accessorio degli orecchini a moneta a fili d'oro modello Stroil Oro già in commercio da diversi anni che sicuramente torneranno a risplendere con vendite record.

giovedì 26 settembre 2019

I GRANDI DELLA TERRA DISERTANO GRETA E IL CLIMA





Come mai i Grandi della terra come Trump (il quale si è presentato all’assemblea Onu per sostenere la libertà di culto evitando il summit del Clima e lo sguardo fulminante della piccola Greta), Putin o il Presidente della Cina hanno disertato la conferenza ONU sul clima dove ha parlato anche Greta Thunberg la bambina che ha fatto proseliti fra i giovani che si sono rivelati molto sensibili ai problemi del pianeta?

Probabilmente perché non ritengono che questo problema sia fra quelli che affliggono l’umanità considerando le catastrofi ambientali come normale corso geologico della Terra e della natura.
La quale è in una fase di assestamento così come è stato in secoli e millenni dove catastrofi terremoti, tsunami, uragani ed eruzioni di vulcani hanno cambiato la crosta terrestre facendo sparire anche un intero continente come Atlantide.
Certo l’uomo ci sta mettendo del suo con grande impegno facendo allargare sempre più il buco dell’ozono oppure accumulando plastica negli oceani, oppure inquinando con i climatizzatori o i gas delle auto o con il disboscamento selvaggio ma il clima sulla terra segue il suo corso naturale

facendo parte della sua storia ambientale. L’uomo contribuisce al surriscaldamento ma non è certo l’imputato di questa serie di catastrofi.

Per esempio lo scioglimento dei ghiacci potrebbe far innalzare il livello del mare facendo sparire spiagge o interi paesi ma questo fin dai tempi antichi è sempre successo così come testimoniano tante rovine trovate sepolte sotto terra a causa di disastri ambientali come Pompei per esempio oppure alcune città Greche come Troia sparita dalla storia ambientale anche se rimasta nell’Odissea di Omero entrando nel mito.

L’unica cosa sarebbe potenziare la ricerca oltre a continuare a dare un’educazione ambientale ai bambini e ai giovani, per trovare delle soluzioni o delle alternative perché il progresso non si può fermare per cui là dove ci sono grandi disboscamenti si potrebbe cominciare a ripiantare piante oppure trovare modi per raccogliere la plastica che sta galleggiando arrivando a formare un’isola, oppure puntando sulle auto elettriche eliminando metano benzina e petrolio che sono fonti di litigio e di guerriglia in Medio oriente o diffondendo sempre più i pannelli solari.
Non dimentichiamo che cambiamenti climatici e catastrofi fanno parte del ciclo della vita della terra il cui assestamento, dopo essere uscita dall’era glaciale,  ha causato anche la sparizione di alcune specie animali come quelle del periodo Jurassico, e meno male anche se sicuramente avranno avuto una loro funzione utile in questo Pianeta.

Il quale è sempre sopravissuto comunque ritornando a vivere anche dopo il diluvio universale sotto il primo raggio di sole ricomparso per cui probabilmente queste sono le considerazioni che si pongono i Grandi non ritenendo che il problema del clima possa incidere sulla fine del mondo anche se comunque non vada sottovalutato lasciando ai giovani la libertà di protestare per tener vivo l’interesse su questo tema tenendo ben presente che il progresso non si ferma.
Se la terra dovesse diventare invivibile c’è sempre lo spazio da esplorare per trovare altri pianeti anche se ci auguriamo che ciò non avvenga mai perché la Terra è piena di risorse potendo sopravvivere a tante catastrofi soprattutto se si pensa “scientificamente” che la vita sia nata da un girino o secondo Darwin dalle scimmie, oppure con la fede fino a quando Dio lo vorrà. Questa ultima tesi biblica è quella che più ci piace. Perché mai Dio dovrebbe volere la distruzione della Terra? Dio ci ama e sicuramente sa che con la continua evoluzione ed il progresso l’uomo arriverà ad uno stadio di perfezione tale da ritrovar l’originaria felicità su questa Terra quando fu da lui creata.

VENDETTA A CALDO E A FREDDO



La vendetta al veleno è un'arma femminile che va servita  a caldo (un piatto di funghi) e idem a freddo (su un vassoio d'argento).

mercoledì 25 settembre 2019

JEANS FOREVER E MEGHAN IN BREXIT


JEANS UN CAPO CHE NON CONOSCE CRISI





MEGHAN IN BREXIT. FUORI DAL REGNO UNITO

 La visita in Africa di Meghan ed Harry col piccolo Archie ha messo ancora una volta in evidenza il confronto con Kate quando con il principe William aveva anche lei intrapreso il primo viaggio con il primogenito George.
Se Archie ha rubato la scena ai genitori, Meghan ha rubato la scena ad Harry il quale per tutto il tempo ha potuto solo toccare il piedino al piccolo perchè Meghan se lo è tenuto sempre stretto in braccio quasi a voler dire "E' tutto mio" a conferma della sua personalità accentratrice.













Non così per Kate la quale in visita inAustralia ha lasciato al principe William il piccolo George in braccio esaltando così il suo ruolo di padre e la genitorialità condivisa in parti uguali con gioia. Insomma Kate si dimostra sempre più matura e superiore.




martedì 24 settembre 2019

POLITICA E MODA. TOLLERANZA ZERO E ZERO INTERESSE


                               MODA E POLITICA UNO
Moda e Politica possono formare un connubio pur essendo lontani l’uno dall’altro: tutto improntato verso il gusto dell’effimero la prima all’insegna della superficialità e verso il nobile intento il secondo di operare per il bene del Paese all’insegna dell’impegno e responsabilità.
Però un punto in comune fra questo mix di superficialità ed impegno esiste, rappresentato dalla distanza che hanno entrambi verso il popolo e verso la gente.
Sia la Moda che la Politica infatti è come se parlassero una lingua ed il Paese ne parlasse un’altra perché entrambe, moda e politica, si mettono su un piedistallo per dettare il corso della storia di costume e società mentre in realtà è come se parlassero fra di loro per mantenere salde le poltrone o vendere i miglior offerenti sempre i soliti pochi ma buoni, tanto per le masse ci sono i cinesi.
I quali comunque non copiano più dagli stilisti ma captano il tam tam che si diffonde globalmente per dettare il trend di stagione.
Curiosamente infatti gli stilisti in passerella nell’ultima sfilata a Milano hanno puntato sul tartan e il principe di Galles (v.Dior o Armani) tutti capi comunque già in circolazione da diversi anni riportati in auge dai reali inglesi facendoli diventare tutti pazzi del Tartan dopo il film Victoria ed Abdul dove la Regina aveva ricoperto da capo a piedi il suo collaboratore preferito per affrontare le intemperie della Scozia chiedendogli nel contempo se fosse a suo agio. “E’ ruvido” si lamentava lui. “Tutto in Scozia è ruvido” replicava la regina Victoria di rimano perché effettivamente il tessuto non era ancora pettinato come si giorni nostri..
I reali vanno pazzi del Tartan che continuano a indossare come copertine (la Regina Elisabetta) o come Kilt unisex da Carlo e Camilla e nei modelli rinnovati di Kate con a seguir Meghan.
Le passerelle di Milano di questi giorni hanno presentato anche modelli molto chic e di bon ton a sottolineare che finalmente la moda sia orientata verso un gusto elegante e di lusso.
Basta con lo street style perché la moda è frutto di ricerca di impegno di studio messaggi che le masse non sembrano comunque recepire.
Infatti le vetrine dei negozi sono un tripudio di mises ispirate al film sul filone anni 70 C’Era Una Volta Hollywood con un ritorno del pantalone a zampa spolverini a abiti tutti nei colori che vanno dal cammello alla terra bruciata passando dal color ruggine (tangerino) alla prugna, abbinati all’arancione a tutte le nuances del verde (ulivo petrolio bosco) in tinte unite o con i floreali.



Insomma tutti quiei colori che imperversavano in quel decennio esaltati da star come Jane Fonda nel film Agnese di Dio (ambientato in autunno) o la Calda Preda con Catherine Deneuve (sempre in autunno) così pure Jean Seberg molto chic tutta in beige e bejolino  nei film girati in Italia (perché in America segretamente aderiva al Movimento delle Pantere Nere, a pugno chiuso col Black Power) di Alberto Bevilacqua dopo essere uscita dai ruoli scanzonati di Fino all’Ultimo Respiro e Bonjour Tristesse, oppure Romy Schneider anche lei fuori dai panni di Sissi.
Il beige ed il marrone sono i colori tono su tono che hanno dominato negli anni 70 adottati nell’arredo con i mobili in Tek.


Rivedendo i film di quell’epoca si ha comunque una sensazione di povertà diffusa supportata anche dalle mises striminzite, pantaloni stretti senza pinces, maglioncini stretti fino alla cintura sfoggiati anche dagli uomini che con basettoni o i baffi completavano lo stile dandy di decadente romanticismo sotto l’imperativo mettete dei fiori nei vostri cannoni.
IO ce l’ho profumato” diceva infatti quel tale nello spot a conferma di quanto odorasse il suo cannone di irresistibile richiamo.
Profumati o no i cannoni sono comunque scoppiati con le guerre della Corea e Vietnam con gli anni di piombo imponendo lo stile militare esaltato dalle tante protagoniste femminili in guerra nel film M.A.S.H., per poi rinascere nello scintillìo di paillettes e bomber degli anni 80.
Pertanto questo ritorno agli anni 70 sembra abbastanza significativo stridendo alquanto con l’eleganza lussuosa delle passerelle che non è nemmeno alla portata delle star visto come vengono immortalate e pizzicate nel loro quotidiano “a buccia di banana” con look dimessi delle persone normali oppure buzziconi per “distinguersi” rispecchiando lo stile di vita globale delle masse.
Così come nella moda - dove le sfilate sono seguite dai media e dagli addetti ai lavori che lasciano abbastanza indifferenti le masse perché tanto non sono quelli i modelli che indosseranno - anche la Politica - dove in Parlamento si discute si proclama e si decide come se non si conoscessero le priorità e i problemi reali del Paese che in questo momento è pervaso da un’acuta percezione di insicurezza la stessa che aveva messo a dura prova la tolleranza degli italiani scesa a livello zero nelle ultime elezioni - si propone  predicando bene mentre la gente razzola male. Zero interesse. E intolleranza idem.

    MODA E POLITICA DUE
 Miriam Leone, alla presentazione della nuova serie 1994 (la terza dopo il 92 e 93) sulla presa di potere da parte di Silvio Berlusconi che ha governato sotto l'imperativo "una dentiera per tutti i pensionati, un milione di posti di lavoro, un telefonino per tutti, due o tre macchine per ogni famiglia" ha sfoggiato un look rinnovato schiarendo di biondo i suoi bellissimi capelli rossi (anni novanta appunto del periodo in cui imperversava Dallas che aveva esaltato questa nuance). Il biondo le dona anche se lei starebbe bene comunque anche mora come l'abbiamo vista in tanti film ma con questo colore esalta una femminilità di bon ton più fine ed  elegante facendo tendenza con la gonna a quadri bianchi e neri rendendola attualissima anche se i quadri bianchi e neri sono un vintage.









domenica 22 settembre 2019

A DOMENICA IN SCONTRO GENERAZIONALE


Tanti sono i film ambientalisti trattati dal cinema che stanno appassionando sempre più gli spettatori sensibilizzandoli sul Clima e sul Verde della Terra da preservare per evitare disastri che già si stanno verificando in tanti Paesi con il disboscamento selvaggio o i rifiuti gettati in mare.
Ma i nuovi figli dei fiori sembrano siano tornati a far sentire la loro voce così come abbiamo visto in tanti film come The Beach, Capitan America o Avatar campione di incassi negli anni scorsi, anche se a colpire veramente sono stati quelli ambientati in terre nordiche ostiche e fredde come il film Revenant diretto da Alejandro Inarritu Gonzalez e interpretato da Leonardo Di Caprio diventato grande attivista in campo ambientale facendo proseliti fra molte star.


Una di queste è Romina Power che continua allegramente la sua vita da single adolescenziale del movimento New Age che ha assimilato con la sua cultura americana. Purtroppo anche se Romina è sempre in auge in coppia con Al Bano con certe sue esternazioni come filosofia di vita è un filo sorpassata. Romina pare non curarsene perché dopo aver scambiato Cellino San Marco per la California ora scambia le fake-news del web come la New Age: le scie chimiche in primis con a seguir il no alle vaccinazioni.
Tutti da bambini siamo stati vaccinati contro la polio e anche se sono seguiti alcuni giorni di febbre siamo stati preservati da questo morbo che ha rovinato tante esistenze. Così come siamo stati vaccinati dal morbillo la varicella il tifo e così via tutte malattie che stanno ricomparendo nell’infanzia quando invece dovrebbero essere state debellate.
Questo per dire che bisogna diffidare delle informazioni WEB dove se ne sente di ogni che vanno dal gossip alle cure sanitarie passando da quelle di bellezza. Quando c’è un problema molti si rifugiano anche nella fede e non si capisce questa diffidenza per la scienza che forse ha contribuito il diffondersi delle notizie della malasanità anche se la sanità in Italia quanto meno al Nord funziona benissimo soprattutto per la fascia di anziani che sono tutelati in modo efficiente. Un Paese che protegge i suoi vecchi è un Paese che ha raggiunto un alto livello di civiltà e l’Italia in questo settore può dirsi in prima fila.


Romina Power ospite di Mara Venier in apertura della nuova stagione di Domenica In ha cominciato a chiosare sul suo ruolo di nonna esultando per questi piccoli esserini che vengono al mondo come angeli (amorini) dai quali non puoi esimerti dal baciare ed abbracciare commossi dalla tenerezza che suscitano (anche Nicole Kidman si è espressa in Tv in questi termini parlando delle sue bambine che gode nel sentirne a letto l’odore il sapore…).
Tutte sensazioni molto fisiche e dolcissime che insieme agli spot ci conquistano perché vedere un pupo che gattona o sorride fa intenerire tutti.
E fin qui siamo sulla stessa lunghezza d’onda , ma quando Romina si è lamentata del fatto che come nonna non possa esercitare un ruolo nella crescita dei nipotini mettendo il dito sulle vaccinazioni, troppo per tutti questi “esserini” sostenuta da Mara Venier, la trasmissione sarebbe scesa in picchiata se non fosse stato per l’intervento della figlia di Romina Cristel invitata sullo schermo la quale ha tagliato corto dicendo che lei su questo punto segue le direttive del suo medico tagliando fuori la madre.

Lo scontro generazionale è stato netto aprendo comunque un’altra falla riflessiva nel parallelo di Romina con la suocera Jolanda la quale anche lei pur amando molto Romina non aveva nessun ruolo decisionale sulla crescita dei bambini educati all’americana in tutta libertà seguendo la corrente della New Age cominciando a camminare a piedi nudi in casa per non dare loro un senso di costrizione.
Nonna Jolanda anche se non capiva si adeguava limitandosi come tutte le nostre brave nonne a mettere tutti a tavola. I figli crescendo si sono sparigliati per il globo ma l’unica a metter su famiglia con le idee chiare è rimasta la figlia Romina. La quale comunque è stata al college dove si imparano le regole. Come chiosava Tata Lucia la Mary Poppins della 7, per crescere i figli ci vogliono le regoleeeeeee: rispetto per l’ambiente in cui si vive in primis (la cameretta l’ordine il pc chiuso ad una certa ora ecc.) con a seguir il rispetto per le istituzioni (maestre e docenti), rispetto dei componenti la famiglia (fratelli e genitori) rispetto per il giardino o le piante sul balcone imparando a far la differenziata. Il nucleo della società resta sempre la famiglia. Ma il mondo sembra diventato un’allegra brigata adolescenziale. A domenica In la nonna Mara Venier sempre più euforica e scatenata ha esordito guardando il microfono sul petto: “Qui si ammoscia tutto…” 
Battuta! Come quel tale che diceva se vi piace moscio, vi faccio morire!
Un po’ di rispetto per se stesse, non tanto per l’età perché fino a 90 anni siamo tutte ragazze, ma in quanto nonne, non guasterebbe.

mercoledì 18 settembre 2019

OBESITA'. CACCAPOCOCHIFAPOCOMOTO.

Sul  Canale Real Time si vedono spesso casi umani in sovrappeso che nemmeno riescono ad alzarsi dal letto. Vengono trattati chirurgicamente per togliere il grasso in eccesso che si forma anche per l'intestino pigro.. In America l'obesità è molto diffusa ma si sta diffondendo anche in Europa. Le persone obese sono infatti di natura molto pigre e c'è un detto popolare che recita

                                           CACCA POCO CHI FA POCO MOTO
Come a dire, a cagare a cagare! Non solo grasso ma tanta cacca in corpo.



L’obesità è una malattia a tutti gli effetti. Da qualche anno è considerata una vera e propria epidemia nei Paesi industrializzati: basti pensare che in Italia interessa oltre 4 milioni di individui e circa il 20% dei bambini in età scolare.

Si parla di obesità quando l’indice di massa corporea di un individuo (il valore che si ottiene dividendo il peso in kg per l’altezza in metri elevata al quadrato) supera il valore di 30.



Una minoranza di casi ha origine genetica o si correla ad alterazioni ormonali e metaboliche (per esempio disfunzioni della tiroide, alterazioni ormonali).

Per lo più l’obesità è favorita da eccessi alimentari o da un’alimentazione errata, con apporto eccessivo di grassi a scapito di zuccheri e fibre, sedentarietà e farmaci (per esempio antipsicotici, antiepilettici, antidepressivi, corticosteroidi).

Oltre a determinare una vistosa modificazione dell’assetto e dell’estetica corporea, l’obesità comporta diversi disturbi a seconda della sua gravità.
Tra i più frequenti ci sono acne, affanno, difficoltà di movimento, alterazioni del ciclo mestruale, crisi di apnea durante il sonno e aterosclerosi precoce.
Le possibili complicazioni dell’obesità sono innumerevoli. L’ipertensione, il diabete e le malattie cardiovascolari (angina, infarto miocardico, ictus) sono senza dubbio le più temute.

A queste si associano artrosi precoce, alterazioni del quadro ormonale, irsutismo (comparsa di peli su tutto il corpo) e amenorrea nelle donne, riduzione o perdita dell’autostima, sindromi ansiose, disturbi del sonno.
Innanzitutto la cura si basa su un regime dietetico adeguato e sul cambiamento dello stile di vita (aumento dell’attività motoria e quindi del dispendio calorico).

I farmaci, soprattutto nei casi gravi, devono essere prescritti dal medico e impiegati sempre in maniera ragionata, nel contesto di un approccio complessivo che preveda un supporto psicologico, comportamentale ed educazionale.

La chirurgia è riservata agli individui con forme di obesità grave e non controllabile con le altre cure.

Su Real Time si trattano questi casi umani in cliniche specializzate.

STATUS SINGLE LA NUOVA TENDENZA



   GRANDI BUGIE TRA AMICI ( ovvero IL GRANDE FREDDO ALLA FRANCESE)

 
La compagnia di giro è destinata al successo: col gioco di squadra vince sempre, basta andare al cinema e vedere il film Grandi Bugie tra Amici.
I quali oltre a raccontarsele fra di loro le raccontano anche a noi.
Infatti purtroppo nella realtà quando un uomo è sull’orlo del fallimento come il protagonista di questo film, viene lasciato solo dai collaboratori e dipendenti con a seguir spesso anche gli stessi familiari perché perdono tutti i privilegi di una vita agiata o di lusso, incolpandolo di essere stato un inetto.
Non così invece se l’azienda è di tipo familiare perché allora tutti si prendono sportivamente la loro fetta di colpa a confermar quel detto che l’importante sia partecipare che tanto a pagare c’è sempre il mister.

Vabbè  storie di ordinari fallimenti perché quella di questo film è speciale per il messaggio positivo che diffonde sul valore dell’amicizia nella vita delle persone.
Il mondo è pieno di persone disposte a socializzare, vedi appunto il successo dei social, per cui chi cerca trova …purchè non lo ritrovi dietro l’amgolo a tampinarti per cui certi amici meglio perderli che trovarli.
Un vero amico è per sempre perché ti ama sempre pronto a sostenerti in ogni occasione anche se alle cene non sarai più in grado di pagare per tutti perché tutti accetteranno di fare alla romana. Finalmente!
Il film è di Guillaume Canet, il regista francese più in auge in quel Paese perchè non sbaglia mai un colpo affrontando i temi dell’amicizia in un contesto ambientale fra i quali ha raggiunto un successo planetario con The Beach film drammatico sulle ali della nostalgia canaglia del movimento New Age o Figlie dei Fiori formatosi negli anni 60 che aveva dettato il trend di moda di quel periodo: pantaloni a zampa, coroncine di fiori in testa abiti in stile impero e maniche a farfalla spazzati via dagli anni di piombo in Italia e da Jane Fonda pasionaria in Vietnam che aveva esaltato nel film Una Squillo per l’Ispettore Klute dove aveva lanciato stivaloni al ginocchio minogonne e spolverini lunghi con i mitici Lozza a lenti sfumate a sostituire i Ray Band di Easy Rider interpretato On the road dal fratello Peter.

Il vintage anni 70 sta tornando di moda ma questa è un’altra storia. Che a Grandi Bugie non contempla anche se mette in evidenza l’hair style: a tutta radice nera con punte, doppie punte, bionde di Marion Cotillard che si contrappone alla cascata di ricci di Pascale Arbillot (già vista molto spiritosa nel film Un Figlio All’improvviso) passando dalla normalità del castano della compagna del fallito protagonista ad evidenziar la semplicità come sinonimo di cuor sincero e poco interessato ai soldi.
Sorvolando su queste quisquiglie (da non sottovalutare comunque perché quel capello poco curato della Cotillard da Centri Sociali, farà tendenza sicuramente), il film piace nella sua coralità raccontando storie fuori dagli schemi standard così come va di moda oggi con le coppie disastrate tutte scoppiate in cui lo stato di separato rappresenta la normalità per cui son tutti genitori single che si godono la loro libertà concedendosi avventure mordi e fuggi includendo fra queste puntatine etero con la ex per fare corna al proprio compagno omosex. Ce n’è per tutti i gusti in questa comunità di amici all’insegna dell’allegra trasgressione dove i figli stanno a guardare scegliendo comunque di fare a modo loro tanto che quando uno di questi difende la sua amicizia con due sorelle fichissime i grandi gli danno del coglione perché non se le fa: “Mica sono tue sorelle!” lo incita uno di questi che ha la ex moglie sempre fatta in vacanza a Ibiza lasciandole una bambina di pochi mesi in dotazione. Poteva bastare?
Assolutamente no perché nel gruppo lui si sente attratto ancora da questa tipologia di donna impersonata appunto da Marion Cotillard anche lei fuori dalle righe sempre fatta di alcol e fumo che sbraita e inveisce come uno scaricatore di porto intravedendo comunque in lei una donna dolce. La Cotillard rifà il verso a se stessa quando imitava Edith Piaf confermandosi molto brava nel giocare in casa come francese Doc in ruoli dove dà il meglio al di là di quelli patinati Hollywoodiani ultimo dei quali Allied con Brad Pitt dove si dice abbia avuto un flirt galeotto con l’attore facendogli perdere la testa tanto da lasciare la Jolie. Una storia smentita da Marion affermando di aver perso la testa, ma in questi casi non ce n’è bisogno, solo per il marito Guillaume Canet e c’è da crederle. Il sodalizio con questo regista sembra infatti molto solido e proficuo e la coppia è molto amata in Francia che dimostra di apprezzare i loro film così come tutti quelli che sono girati su questo filone di famiglie sbandate ma felici a tutta libertà di single in perenne stato adolescenziale che rispecchiano la realtà di quel Paese.

Per noi italiani sono invece delle novità che andiamo a vedere solo al cinema o in fiction essendo nella realtà ben lungi da questo tipo di comunità all’insegna dell’amicizia in una vita disincantata dove le bugie riguardano la sfera delle finanze non intaccando quella delle relazioni perché tutto vissuto alla luce del sole nel pieno rispetto delle scelte di ciascuno.
Non per nulla in Italia su questo tema dell’amicizia corale il film di maggior successo che ci rappresenta perché esportato (e anche copiato) in tutto il mondo (c’è anche un’imitazione francese Il Gioco delle Coppie ma nell’ambito di lavoro con rapporti tra colleghi con la partecipazione di Guillaume Canet) è Perfetti Sconosciuti. Molto social ma stringi stringi si rimane con un pugno di mosche in mano. Anzi al naso facendosi dispetti l’un l’altro dietro a una facciata di un’allegra compagnia.
L’interprete principale è Francois Cluzet un attore sempre protagonista di commedie brillanti la cui popolarità ha varcato i confini della Francia perché molto presente nei cinema d’essai e nei film Tv dei canali RAI che dà sempre grande spazio ai film francesi che in fatto di apertura a livello di costume si confermano essere tra i più sperimentali e interessanti senza forzature caricaturali o di commedie dialettali come quelle italiane (v. da ultimo l’accoppiata Gassman e Bentivoglio a livello di macchiette gay già viste nel Vizietto. Francese.
 



martedì 17 settembre 2019

MATTEO RENZI PD DO NOT PD? fifty fifty


Matteo Renzi ha finalmente raggiunto il suo obiettivo, quello di spaccare il PD in due.
Che non fosse un Governo per vecchi lui l’aveva messo in chiaro con la rottamazione e Massimo D’Alema in primis perché “ci vuole un Governo fico”
Dove c’è fico si sa ci sono sempre le fiche e lui con il suo precedente Governo di fiche ne aveva messe una cifra con Maria Elena Boschi in primis.
La quale comunque di cifre non ne voleva sentir parlare perché in famiglia in fatto di finanze c’era un gran pasticcio. Idem per il DEM Matteo Renzo che anche lui in casa aveva i genitori incasinati (Casini no per favore perché lui è un ex DC) diciamo pure coinvolti nella gestione di imprese poco felici.
Ora Matteo Renzi, tornato fra le fila del Governo, si è sfilato riuscendo nell’impresa di spaccare il PD. Ma perché? Questi sono i misteri di una crisi che sembra aver preso un’insolazione sotto il sol-leone d’agosto.
Il nuovo Governo M5S e PD comunque è nato sotto gli auspici del segno della Vergine, un segno virginale che deve aver ispirato il fico Renzi nel formare il nuovo Partito del Sì. All’insegna dell’imperativo Sì all’amore? No “io ti spiezzo in due”. Zac! Così il nuovo partito fico è servito su un piatto d’argento. Con i due fichi di Matteo Renzi.
               
                 



domenica 15 settembre 2019

ANAMNESI DI UNA CRISI



Sulla crisi di Governo s sono spese tante parole, un fiume di parole dopo aver superato lo stupore  come se non si sapesse già. Tutti i giorni infatti l’opposizione nei Tg aveva i suoi 5 minuti per invitare il Governo ad andare a casa  perché inadeguato pasticcione e litigioso.
C’era da dubitarne?Al timone ci vuole sempre un capo invece qui ce n’erano tre un Presidente senza alcuna autorità e due vice che come una sorta di coglioni facevano il punto e capo A. Non del Presidente ma nell’intento di conquistare la leadership. Il Triumvirato non ha mai portato bene, la storia insegna.
Giuseppe Conte da Presidente timido si è fatto le ossa viaggiando per il Globo ricevendo consensi e parole di stima da parte di Capi di Stato che lo ricompensavano delle frustrazioni in casa a confermar quel detto che nessuno è profeta in Patria.
Come poteva con quiei due che lo zittivano per comandare? Salvini dopo la vittoria chiacchiante alle elezioni europee aveva mandato in paranoia Di Maio mentre Matteo si era montato la testa festeggiando al Papete Beach dove mandava le direttive ai naviganti ordinando di attraccare in altri porti che non fossero quelli italiani arrivando a farsi compatire con un braccio di ferro con la Carola, l’ultima vispa Teresa degli aiuti umanitari.
Giuseppe Conte dall’alto della sua posizione di Presidente dei coglioni, oh pardon del Consiglio, cercava di temperare le intemperanze di Matteo Salvini spalleggiato dal Di Maio con il quale aveva più feeling troncato all’istante appena si era prospettato il nuovo mandato Conte. Bis! E fu così che il Di Maio lo prese in quel posto col ministero degli Esteri assumendosi il nobile lavoro di trattare con i Capi di Stato del Medio Oriente per trovare soluzioni ragionevoli mentre per il lavoro sporco di Salvini, che qualcun o doveva pur fare visto come la maggioranza l'abboa votto, è rimasto posto vacante. Matteo Salvini ha rassicurato i suoi fans che continuerà a vigilare suo porti e sulle carrette tra un selfie e l’altro.

Questo è quanto e c’era poco da chiacchierare allestendo uno spettacolo per cavalcare la crisi come Enrico Mentana  con le sue maratone ed i suoi siparietti con gli inviati che sembra diventato una sorta di Emilio Fede con la Senette e Brosio. Bis! Mia cara miss…missione compiuta.
Infatti il Centro del Cara ci si aspetta che riapriranno i battenti per rinnovare il percorso del buonismo senza senso fatto di accoglienza mettendo tutti 2in prigione” in attesa di essere sparigliati per l’Europa. Bis!
Giuseppe Conte se prima aveva due vice ora ha una bella gatta da pelare  perché il Governo si è formato su una difficile ed improbabile alleanza fra due che fino a ieri si odiavano a morte, anche se per il bene del Paese hanno sepolto l’ascia di guerra per operare in armonia sotto le direttive del Presidente del Consiglio riconosciuto a tutti gli effetti il capo carismatico.
Finalmente il Paese ha un Capo il quale ha promesso che questo Governo farà sognare. Sì soprattutto lui che si sta cullando nell’illusione di poter guidare perché per questo ci sarà il caro vecchio PD che dopo essere stato mandato a casa dagli italiani è tornato a comandare e mica a pettinar le bambole, ma alla grande, quanto meno fino alle prossime elezioni del Presidente della Repubblica la  previsione più rosea di questo nuovo Governo di Mattarella Bis! Lui sa cos’è?





giovedì 12 settembre 2019

LA BELLEZZA DELL'ASINO




                   


 LA RICETTA DEL GIORNO. PATATE E COZZE (dal film Latin Lover di Cristina Comencini interpretato da Virna Lisi)

Pulite le cozze  conservatene 200 g in una ciotola con l'acqua. Trasferite il resto delle cozze in una casseruola con un bicchiere d'acqua, uno spicchio d'aglio, 1 ciuffo abbondante di prezzemolo e pepe; coprite con il coperchio e lasciate aprire a fuoco basso. Quando sono completamente aperte, spegnete il fuoco, sollevatele e tenetele da parte. Filtrate l'acqua di cottura delle cozze e tenetela da parte.
2Pulite e asciugate le verdure. Pelate le patate e tagliatele in rondelle sottili, conservatele nell'acqua. In una casseruola scaldate l'olio con uno spicchio d'aglio, unite i pomodori tagliati a metà, la punta di un peperoncino privato dei semi e le cozze conservate nell'acqua; appena le valve si aprono sollevatele con l'aiuto di una schiumarola e unitele alle altre cozze messe da parte. Scolate le patate e unitele ai pomodori, aggiungete l'acqua di cottura delle cozze e lasciate cuocere 10 minuti circa. Unite le cozze e lasciate cuocere a fuoco basso per altri 5 - 7 minuti. Servite con prezzemolo fresco tritato e crostini di pane.