lunedì 30 maggio 2022

GABRIEL GARKO E IL COMING OUT DELLE CELEBRITY

  Dopo averlo pubblicamente ammesso un paio d'anni fa, Gabriel Garko torna a raccontare la sua omosessualità dopo anni di interpretazioni da sex symbol in tanti film e fictions dove si proponeva sempre come duro preferibilmente con l'accento siculo pretendendo Onore e Rispetto, la serie che più gli ha dato successo nel ruolo di Tonio Fortebracci. Tutte le sue fans sono rimaste deluse da questo coming che comunque Garko poteva loro risparmiare lasciandole sognare amplessi focosi dai quali uscirne stropicciate dopo essere state strapazzate di brutto magari con un approccio a suon di schiaffi a rappresentare perfettamente  l'uomo dal braccio forte anni 50 quando le donne cadevano ai suoi piedi dopo un ceffone per poi essere scaldate a piacer suo.  Se Garko ha così convinto le sue fans lo deve al fatto di essere un bravo attore anche se comunque la sua migliore interpretazione resta quella del ragazzo gay ne' Le Fate Ignoranti” nel quale ha rappresentato molto bene il dramma di un malato di aids. La vita privata non è necessario renderla pubblica per cui Gabriel Garko poteva benissimo viverla stando al gioco imbastendo liaison per far pubblicità al suo personaggio. Come diceva Klaus Maria Bandauer quando interpretava Mephysto: “Sono un attore, che volete da me?”, così poteva parafrasare anche Gabriel Garko perchè al pubblico un attore può far credere ciò che vuole. Perchè mai dargli in pasto  l'anima?

Ci sono star come Roberto Bolle per esempio che vivono la loro vita lontani dai riflettori per cui la loro omosessualità passa in secondo piano rispetto alle performances che offrono al pubblico. Infatti Bolle rimane a tutti gli effetti, anche dopo il coming in Francia, il Principe d'eccellenza del balletto dove continua a fare coppia con le ballerine senza perdere in credibilità  anche se comunque le performance più accattivanti per lui sono quelle in duetto con i partner maschi dove sfodera una grinta sorprendente, non più da Principe, ma da maschio dominante. Grandissimo Bolle! I ballerini della danza classica stupiscono quando sono ripresi in coppia nel loro privato perchè i loro personaggi trascendono il sesso per cui si rimane  delusi specie quando a suo tempo un etoile come Carla Fracci aveva annunciato la sua gravidanza facendo famiglia normale con Beppe Menegatti. Quel gesto coraggioso con il quale aveva rotto gli schemi del balletto con le ballerine a rappresentar sempre creature eteree, l'aveva fatta realizzare pienamente anche come donna senza nulla togliere alla sua arte nella quale invece credeva fermamente Rudolf Neureyev perchè era certo che la maternità le avesse conferito nuova linfa ed energia vitale, prendendoci in pieno nel volerla come partner al suo fianco, perchè il successo di Carla Fracci è stato tutto un crescendo arrivando a danzare fino a tarda età mantenendosi agile e vigorosa come una ragazzina.

Questo per dire che per un attore non è indispensabile urlare al mondo la propria sessualità vivendola tranquillamente a suo piacere fuori dai riflettori così come aveva fatto Rock Hudson il quale, se avesse fatto coming non avrebbe potuto interpretare quel magnifico personaggio di Benedict nel Gigante in coppia con Liz Taylor e nemmeno quelle deliziose commedie rosa con Doris Day per esempio, quando comunque l'aids, la malattia che l'aveva colpito a morte, non era ancora scoppiato facendo uscire la sua omosessualità nota solo agli addetti al lavori. I ruoli da gay che spetterebbero  a quelli che hanno fatto coming non sarebbero comunque disprezzabili anzi, ma Jodie Foster per fare un altro esempio, è riuscita ad evitarli dopo aver pubblicamente fatto la sua confessione alla premiazione degli Oscar dicendo di essere stata da sempre una lesbica. La sua carriera comunque non ha subito intoppi perchè ha sempre continuato a riproporsi con lo stesso cipiglio del Silenzio degli Innocenti, dove aveva sfoderato tutta la sua tempra coraggiosa decisa ed incisiva, scegliendo personaggi forti e importanti al di là di una vita sentimentale con un partner maschio per riproporsi in ruoli diversi come donna al vertice, come madre o come persona impegnata in qualche battaglia da portare avanti. Insomma una donna single autonoma e libera in grado di conquistare il mondo. Infatti il suo pubblico non l'ha lasciata seguendola in tutti i nuovi personaggi da lei interpretati sempre con tanta passione e amore.

Pertanto sarebbe giusto dare a Gabriel Garko nuove possibilità per interpretare personaggi al di là della nomea di sex symbol e sciupafemmine perchè dimostrando di essersi calato perfettamente  in quel ruolo, ha manifestato il talento di un bravo attore. E questo è ciò che conta. Invece fa tristezza che per tornare ad avere visibilità apra l'argomento della sua omosessualità che comunque è riuscito a vivere anche se di nascosto a differenza di tanti uomini (o donne) che sono costretti a nasconderla veramente nella loro vita nella quale si sono fatti anche una famiglia regolare con mogli e figli. E non per fiction.


mercoledì 25 maggio 2022

RAOUL BOVA FOREVER


  Com'è bello Raoul Bova. Come il buon vino, più invecchia e più diventa buono.Con quel capello brizzolato, la barba sale e pepe sembra il George Clooney di casa nostra.

Sembra sempre innamorato perchè gli occhi azzurri sono molto dolci senza mai un lampo di rabbia a dimostrar d'essere dotato di calma interiore che è la virtù dei forti.   E' l'attore italiano più conosciuto in tutto il mondo avendo lavorato anche in produzioni Hollywoodiane e con star a livello di Diane Lane con la quale aveva girato il film Sotto il Sole della Toscana che lui illuminava con un completo bianco ad incarnar perfettamente il Latin Lover che faceva fare solo bei sogni nell'atto di far l'amore. Sì perchè nudo con i pettorali in bellavista Raul Bova è ancora più bello avendo acquisito un fisico bestiale grazie ad allenamenti per praticare nuoto. Oltre al cinema è molto attivo anche in Tv dove aveva suscitato simpatia in uno spot mentre volava su un aereo insieme a Chiara, la sua prima moglie, mentre attualmente sta imperversando in contemporanea a tutta fiction: Don Matteo su Rai Uno, e Giustizia per Tutti su Canale 5 con la nuova compagna Rocio Morales titolare dello studio legale dove lui lavora. Se in entrambe le fiction Raoul Bova è sempre sé stesso, le fiction invece si distinguono nettamente.

In Don Matteo la prova che l'aspettava era molto difficile dovendo sostituire l'amatissimo Terence Hill ma Raoul Bova ha dimostrato di essere all'altezza per mantenere gli ascolti, imponendosi con un nuovo personaggio Don Massimo il quale comunque con Don Matteo ha sempre in comune il pallino delle investigazioni trovandosi suo malgrado sempre nel posto giusto al momento giusto dove si è consumato il delitto da risolvere. Entrambi sono dotati di grande umanità e di uno spirito forte anche se in Don Massimo la carne è debole e c'è da capire essendo molto più giovane di Don Matteo in età avanzata con gli anni e dunque fuori da ogni tentazione lussuriosa. In Giustizia per tutti tutto è stato reso molto più facile con una sceneggiatura ad effetti speciali perchè "volevamo stupire". Infatti ci siamo stupiti delle esagerazioni nel delineare i persolnaggi, il protagonista in primis Roberto interpretato da un Raoul Bova invincibile che dal nulla trovandosi in carcere ovviamente innocente riesce a laurearsi trovando il modo di impostare una tesi difensiva che lo discolpa in pieno per poi entrare in uno studio legale dove la titolare, impersonata da Rocio Morales, le affida ad occhi chiusi delle cause che lui risolve brillantemente in attesa di completare le ricerche del vero assassino di sua moglie sul quale è già sulle tracce. Un fenomeno incredibile! Infatti la fiction non è credibile mancando anche di un pizzico di ironia e leggerezza che troviamo invece in Don Matteo una fiction che dimostra più professionalità nel viaggiare col ritmo giusto della simpatia e del consenso. 

Rocio Morales è bellissima soprattutto con il carré nero di tendenza liscio perfetto, ma lo sguardo è sempre molto drammatico senza ombra di un sorriso che l'occhio innamorato di Raoul Bova dovrebbe strapparle. Invece il suo personaggio è troppo rigido, molto attento alla carriera e poco propenso a lasciarsi andare perdendo anche lei in credibilità presso il suo numeroso pubblico che l'ama dopo essere stato conquistato dalla sua dolcezza ed emotività esternata a S.Remo. In questo contrasto di immagine ci si sente un po' spiazzati per cui non ci resta che sperare che nelle prossime puntate si sciolga il ghiaccio magari con situazioni più reali piuttosto che improbabili  senza essere stemperate dall'ironia.




martedì 24 maggio 2022

PARMIGIANEIDE


Alberto Bevilacqua, scrittore nato a Parma, ha diretto diversi film interessanti e uno di questi è la Califfa da lui girato negli anni 70 ai tempi delle lotte operaie con interprete Romy Scheider  rappresentata come una donna forte che sapeva tener testa, ma soprattutto tenere in pugno, il padrone della fabbrica dove lavorava gestendo in pratica quello che allora era definito Potere Operaio.

 Evidentemente Bevilacqua che dopo un'infanzia e adolescenza trascorse in una casa di fiume del Parmense per poi trasferirsi da giovane a Roma dove viveva fino alla sua morte, non conosceva molto bene le donne di Parma città (si era ispirato sicuramente a quelle di provincia della Bassa Padana), perchè in realtà il modello di donna che impersersava in quel periodo era la miss Italia eletta a Salsomaggiore  dove si distingueva Tamara Baroni la reginetta di bellezza con il tittolo di Miss Eleganza anche se di classe dimostrava di averne ben poca perchè faceva un tal chiasso nel tenere in pugno il padrone della fabbrica del vetro, molto importante in questa città, da creare uno scandalo del quale parlarono tutti i giornali portando alla ribalta una Parma godereccia formata da danarosi

“padroni” di salumifici, detti gosinari, che calavano dalla provincia , tutti rigorosamente in Mercedes, per riunirsi a fare affari in Piazza in una sorta di mercato delle vacche nel quale comunque qualcosa di onorabile c'era perchè la parola data ed una stretta di mano avevano lo stesso valore legale di un documento nero su bianco. Gli eccessi goderecci e le trasgressioni erano all'ordine del giorno consumate fra sale giochi d'azzardo e donnine di vita fino a quando non c'era scappato il morto a nome Carlo Mazza che con l'incarcerazione della sua amante Katarina Miroslava  chiudeva un'epoca fino ad arrivare al Nuovo Rinascimento dell'era Ubaldiana (campa cavallo) nella quale veniva esaltata la classe delle belle donne così come recitava una canzonetta parmigiana.”...siam tutte le colonne dell'università”. Bellezza e cultura era un binomio che avrebbe potuto fare il botto se avessero potuto avere anche il potere. Un potere che purtroppo per donne di Parma era solo una chimera essendo tutte relegate a ruoli di assessorati fra i quali spiccava comunque una donna certa Maria Teresa Guarnieri come la preferita dell'amministrazione ubaldiana avendo l'aria d'essere stata uscita dalle scuole delle Orsoline o delle Luigine in perfetta linea di tendenza  del nuovo connubio eleganza e cultura, nel mix modello Parma della Festa Parmigiana (titolo dell'omonimo libro dello scrittore Bevilacqua).

Una festa che aveva trovato il palcoscenico giusto nel Teatro Regio animando il foyer con la calata di personaggi della Tv per dare "lustro"all'Opera nella quale molti dirigenti dell'amministrazione comunale avevano tutti un posto in prima fila, a gratis, tanto che a fine festa, calato il sipario sul Rinascimento ed i suoi effetti collaterali, le prime file all'apertura della nuova stagione lirica del Regio, ancora riservate a dirigenti eccellenti ma diventate a pagamento, erano rimaste vuote in modo imbarazzante. Fra esse capeggiava comunque il nuovo Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ora uscente per fine mandato, verso il quale andrebbe spezzata una lancia per tacitare tutte le accuse di aver reso Parma una città spenta. Federico Pizzarotti era un ragazzo giovane e inesperto per cui ha fatto del suo meglio tanto che credendo alla sua buona fede i cittadini lo avevano rieletto dopo il primo mandato riconoscendogli il merito, a parte il bagno di selfie ad ogni evento dove si emozionava accentuando ancora di più la evve moscia, di essere un brava persona senza ombra di sospetto di ruberie, tangenti e quant'altro potesse danneggiare Parma accumulando un debito esorbitante come le precedenti ammnistrazioni per “illuminare la Grandeur” con quelli che poi si sono rivelati essere fuochi di paglia perchè passato Lo Santo, finita la festa, restava il conto salato da pagare inducendo i cittadini a raccogliersi in gruppi per protestare strombazzando con pentole e coperchi.


Ora, con l'elezione del nuovo sindaco si vorrebbe ricominciare con qualche, giustamente, cambiamento. Le quote rosa fra le candidature, per esempio, sarebbero state la prima mossa innovativa. Invece le due donne  Michela Canova e Roberta Roberti, che si erano proposte per le prossime elezioni sono state escluse dalla candidatura rigettando pure il loro Ricorso al Tar che ha tolto ogni possibilità di presentare ufficialmente ai cittadini il loro programma magari con un punto di vista femminile che potrebbe giovare alle donne di Parma e al mondo che le circonda: lavoro che con la pandemia molte donne hanno perso, asili, scuole anche per bambini senza permesso di soggiorno, anziani e sanità.  Dopo il respingimento del Tar, le due mancate candidate ricorreranno in appello ricevendo nel frattempo tanta solidarietà da parte di tutti gli uomini candidati pur sapendo questi quanto sia difficile non tanto vincere l'appello, quanto avere la possibilità che una donna a Parma possa diventare Sindaco con votazione dei cittadini. Alle donne di Parma non resta che ringraziare per lo sforzo, magari inutile, ma politically correct nella consapevolezza che con il Modello Parma degli Antichi (e ora riproposti) fasti faraonici, non potranno ambire al vertice del Potere come Sindaca della citta, accontentandosi di fare sempre e comunque da contorno. Idem con patate!

venerdì 20 maggio 2022

A MUSO DURO, ALLA PRIMA PARALIMPIADE

Roma 1960 anno delle Olimpiadi nelle quali per la prima volta si sono visti sfilare atleti disabili per partecipare alle prime Paralimpiadi del mondo. Questi atleti avevano già vinto perchè la manifestazione apriva le porte alla piena integrazione delle persone con disabilità in tutti settori della vita, ma sport in primis essendo il mezzo principale per raggiungere questi obiettivi. Dietro alle Paralimpiadi c'era l'opera e la professionalità di un medico dell'INAIL Antonio Maglio che da funzionario di un ufficio pieno di scartoffie si rimetteva in gioco nel settore della riabilitazione. La fiction su Rai Uno, A Muso Duro, racconta il percorso di questo medico interpretato da Flavio Insinna, il quale dopo aver soccorso un ragazzino caduto da un'impalcatura edile si prende talmente a cuore il suo calvario di sofferenze da convincersi di riprendere il lavoro di medico specializzato nella riabilitazione. Il suo carattere è chiuso e coriaceo a causa della perdita per meningite del suo unico figlioletto di pochi anni con conseguente separazione dalla moglie, ma fa comunque breccia nel cuore della sua vicina di pianerottolo, funzionaria di Banca, che lo esorta ad attivarsi per aprire una vecchia clinica abbandonata per trasformarla in un Centro per la riabilitazione di ragazzi paraplegici.

I problemi da superare sono tanti e primo fra tutti un nemico medico rivale che comunque sconfigge trovando fondi e appoggi nelle istituzioni governative convinte dai primi sorprendenti risultati ottenuti con i ragazzi in carrozzina alle prese con attività sportive come la pallacanestro nella quale si distingue un ragazzo di ricca famiglia (l'attore Matteo Bianchi, la rivelazione della fiction per la bellezza particolare molto volitiva ed incisiva) che dovrà vedersela con il padre contrario alle esibizioni sportive di questi ragazzi che paragona a “fenomeni da baraccone”. Fenomeni che comunque arriveranno alle Paralimpiadi a dimostrare di essere invece uguali a tutte le persone normali. Insomma una bellissima e commovente storia trattata un po' all'acqua di rose perchè la strada viene abbastanza spianata con il superamento degli ostacoli senza grossi problemi che per esigenze di fiction sono ben altri come le complicate storie d'amore dei giovani e degli operatori sanitari della Clinica. Giusto così perchè la fiction è piacevolmente apprezzata anche per la sorprendente interpretazione di Flavio Insinna molto credibile nel ruolo di medico a muso duro ma dal cuore tenero. E' un bellissimo personaggio forse il più accattivante della sua carriera artistica dove, pur avendo alle spalle molte fiction e serie Tv, è conosciuto più come conduttore televisivo. 

Non era facile per Flavio Insinna calarsi in un personaggio tanto diverso dal suo modo di essere nei rapporti con il pubblico nelle dirette televisive, così come abbiamo visto con tanti conduttori che nelle fiction ripropongono sempre sé stessi, invece lui con questo A Muso Duro ha veramente convinto come attore di grande professionalità. Il Muso Duro c'era eccome ma poi rivedendolo sorridente e allegro ne' L'Eredità, riusciamo ad apprezzare la sua bravura di attore capace di trasformarsi dal drammatico come in questa fiction, al comico. Infatti lo vediamo attualmente in Don Matteo in una sorta di macchietta a far da spalla alla comicità di Nino Frassica. Ad affiancarlo nel ruolo di Stella è l'attrice Claudia Vismara (già vista recentemente in Nero a Metà del regista Marco Pontecorvo che dirige anche questa fiction e in Rocco Schiavone), deliziosamente vestita anni 50 con tailleurini stile Liz Taylor nel Gigante prima di diventare la signora Benedict, modellati con vitino a vespa e gonne godet in un tripudio di giro-perle e orecchini in pendant.

giovedì 19 maggio 2022

CRIMES OF THE FUTURE E CHIRURGIA AD ARTE


 Homo di Neanderthal, Homo Sapiens, Homo Erectus, Homo Eroticus...nel corso della storia dell'umanità l'uomo ha subito diverse evoluzioni naturali adattandosi all'ambiente, al clima al cibo, facendo esperienze scoperte battaglie che lo hanno portato ai giorni nostri in forma fisica e mentale quasi perfetta ma con un colore della pelle diverso a distinguere le varie razze.  Di base comunque l'uomo resta uguale con tutte le sue declinazioni colorate dove il bianco non è più intelligente del nero, e il giallo non è più intelligente del bianco. L'umanità è UNA trovandosi a navigare sulla stessa barca proiettata verso un futuro sempre più evoluto e mutante. Di questo passo l'umanità sommersa da rifiuti e dalla plastica è destinata a vivere in un mondo sintetico tutto costruito in laboratorio: si è cominciato con gli embrioni da fecondare in vitro, creando cloni, proteine sintetiche e intelligenze artificiali ecc. ecc. per cui il destino che ci accomunerà sarà quello di vivere in un mondo sintetico adattandosi ad esso. Quello che scaturisce dalla mente di un uomo è destinato prima o poi materializzarsi. Quando si parlava di pillole a sostituire i pasti sembrava fantascienza ma ora chiedilo alla Cristoforetti se non è vero. Il cinema è sempre stato anticipatore delle nuove tendenze. 














A Cannes l'anno scorso aveva vinto Titane la protagonista mutante di un film fanta-erotico che aveva sorpreso per la premiazione. Quest'anno a Cannes è presente un altro film sul futuro inquietante dell'umanità mutante con Crimes Of The Future del regista Davide Cronenberg un autore molto interessante per la robustezza delle sue rappresentazioni che colpiscono come un pugno allo stomaco. Uno di questi è l'indimenticato La Pronessa dell'Assassino con Viggo Mortensen nel ruolo di un affiliato della mafia russa londinese dalla vita triste e solitaria che dopo aver subito il fascino di un'infermiera dolce ma determinata disposta a salvare una neonata frutto dello stupro del vecchio boss con una ragazzina, si era calato nel ruolo del giustiziere facendo fuori il capo ed il figlio di lui prendendone il posto come nuovo boss. Fra i tanti patemi e sofferenze alla fine consegna la neonata all'infermiera con la quale scambia un bacio dal sapore profondamente amaro di un addio. Un film bellissimo, molto crudo e struggente che ha lasciato il segno per cui si presume che David Cronenberg farà centro anche con Crimini nel Futuro lasciando in sospeso una domanda dello stesso regista: “Il corpo umano può evolversi per risolvere i problemi che abbiamo creato? Il corpo umano può evolvere un processo per digerire plastica e materiali artificiali non solo come parte di una soluzione alla crisi climatica, ma anche per crescere, prosperare e sopravvivere? “ 


L'interprete di Crimes Of The Future è ancora una volta Viggo Montersen alle prese con creazioni chirurgiche  di organi umani per farne uno spettacolo,
supportato dalla sua assistente (Lea Seydoux). A contrapporsi alla coppia c'è Kristen Stewart che sicuramente cercherà di ostacolare tli orrori di chirurgia “artistica” con gli organi ricreati ad arte per essere distribuiti fuori dal loro contesto naturale. Bisognerà vedere il film per commentare più a fondo  ma intanto possiamo cogliere il messaggio di quanto le orrribili mutazioni dell'immaginario dell'uomo possano avverarsi in un futuro che, meno male, non ci troverà a vivere. Chissà se anche l'umanità dell'era Homo Sapiens avrà pensato lo stesso dei giorni nostri. Sì perchè inventando la ruota per esempio, magari qualcuno avrà avuto una visione del traffico caotico delle nostre città facendogli pensare quanto sia meglio viaggiare tranquilli con un carrettino, pensando di essere fortunato. Quando si dice La Ruota della Fortuna! 

 





mercoledì 18 maggio 2022

COVID E GUERRA CI METTERANNO IN GINOCCHIO?



I parmigiani che giravano in Centro questo Lunedì si sono imbattuti in un gruppo di turisti che sostavano in Strada al Duomo davanti ad una Salumeria storica con una guida che traduceva in inglese tutta la storia del prosciutto e formaggio, le eccellenze del nostro territorio. Dopo una mezz'ora circa i turisti hanno cominciato a scalpitare per entrare con l'acquolina in bocca a fare spesa o qualche panino.“Guardi che Parma è anche una città di bellezze naturali e culturali” mi sono permessa di informare la guida indicando il Battistero e il Duomo. “I turisti vanno pazzi per il prosciutto e formaggio” ha replicato deciso la guida volendo dimostrare di sapere il fatto suo. Il cibo è ancora in pole position non solo degli stranieri ma anche dei parmigiani visto come i negozi alimentari non siano mai in crisi. Ancora per poco, si presume. Sì perchè se la pandemia ha dato un duro colpo all'economia, la guerra infliggerà quello di grazia.


Bollette a parte delle quali si è parlato ampiamente, i segnali sono sempre più chiari e forti in tutti gli altri settori: gli amburger di puledro per esempio già dopo una certa ora (10,30) non si trovano più nei banchi,. Questa settimana il pesce azzurro non è arrivato in Pescheria dove si trova il pesce decongelato o proveniente dai Mari del Nord mentre quello fresco del Mediterraneo è scarso e molto caro.Fra le bancarelle del mercato gli aumenti sono pesanti anche se forse i prodotti sono scorte di magazzino di altri anni che comunque sono stati tempestivamente modificati: da un euro si è passati a 1,50 mentre i prodotti di 1,50 sono passati a tre. Ebbene sì, una busta di plastica con cerniera costa 3 auro. E meno male che i prodotti li troviamo ancora perchè migliaia di container sono bloccati nei porti in oriente causa problemi carburante o quant'altro legato alla guerra (tutti i filo-russi sono nemici) alle sanzioni ecc. ecc. In America si parla di latte in polvere per neonati che non si trova più in commercio.

Il Covid si prevede che riprenderà in autunno mentre la guerra imperverserà ancora per molto. La domanda è: quanto resisteranno gli Ucraini? No, perchè in realtà a noi interesserebbe sapere quanto potremmo resistere con il gas razionato, le bollette alle stelle, gli scaffali nei supermercati semivuoti dove mancheranno farina, pasta pane e tanti generi di prima necessità. Non è per fare pessimismo disfattista ma il futuro che ci aspetta non sembra fra i più rosei. E comunque siccome le rose a Parma hanno fatto il loro tempo è arrivato il momento di pensare seriamente ai problemi che ci aspettano cercando di provvedere a risolverli: lavoro, consumi, sanità, scuola welfar. 

E la cultura? Quei turisti in attesa di prendere d'assalto la salumeria storica ci hanno dato la risposta a conferma del grande successo di Cibus 2022. La Pace si fa a pancia piena e con la perdita del benessere non si potrà mai raggiungerla per il rischio di esasperare gli animi che forse si troveranno a dover fronteggiare quella  Grande Tribolazione Globale anticipata dalle Sacre Scritture. Inutile illudersi di poter coltivare l'orto di casa propria se le piantine per la semina, globalmente fornite,  non si troveranno più. Morale: il mondo globale è spaccato in due: quello occidentale che odia Putin e quello orientale che odia Zelensky. Quando si dice da bambini: “Da grande, vorrei spaccare il mondo”. Ebbene, loro due ci sono riusciti. Alla grande!




martedì 17 maggio 2022

2NIGHT, MATILDE GIOLI MAI COSI' SFRONTATA.


Qual'è il segreto del sex appeal di Matilde Gioli? Sono gli occhi azzurri, la bocca carnosa il sorriso smagliante? No, è lo sgaurdo sfrontato senza ma e senza se che punta addosso alla sua preda di turno, che può essere magari anche un superiore ma questo non basta per farle abbassare gli occhi e ricomporsi perchè lei rimane sempre dritta sempre impavida sempre decisa a ottenere ciò che vuole anche a costo di essere trasgressiva e senza paura di dire ciò che pensa.


Tutto questo lei lo trasmette attraverso i personaggi che interpreta come nell'ultimo nel ruolo della dottoressa Giulia nella serie DOC che comunque lei ha esaltato con prepotenza in un film intimista del 2017 in coppia con Matteo Martani chiusi in una macchina a girare tutta notte in cerca di un parcheggio. Il film è 2night (su Rai Play)  del regista Ivan Silvestrini il quale usa la macchina da presa intrufolandosi da “guardone” su una coppia intenzionata a fare sesso che invece le circostanze inducono a trasformare il dialogo banale del preludio: “Cosa fai, quanti anni hai, sei sposato ecc.” in una schermaglia erotica cruda e psico-penetrante che sfocia nel mettere in atto la fantasia sessuale di lei dove raggiungono il culmine del piacere masturnadosi per conto proprio fissandosi negli occhi senza nessuna ombra di pudore. Ecco che lo sguardo di lei da sfrontato si fa languido come una femmina in calore esprimendo tutto l'amore che gli potrebbe dare.

Lui partecipa con emozione lasciandosi travolgere dalla sua sensualità che incute un po' paura per la grande voglia di mangiarsi la vita e dunque anche lui, inducendolo a fare qualche tentativo  per svincolarsi dal suo abbraccio possessivo e invadente che comunque nasconde una fragilità insita in quell'ansia di farlo suo. Senza se e senza ma, appunto. "Per un'ora d'amore non so cosa farei, per poterti sfiorare non so cosa darei, chiudo gli occhi ...!"dice la canzone, ma lei non li chiude mai perchè è una di quelle che lo fanno ad occhi aperti. La notte è piccola e le ore passano in fretta per 

fino alle luci dell'alba dove finalmente trovano il parcheggio davanti a casa di lei nella quale avevano deciso di andare a fare sesso.

Le luci del mattino sono fredde e loro si trovano a fare i conti con la realtà presentandosi finalmente l'uno all'altra e per quelli che sono: lei fidanzata con un altro e lui in procinto di partire per Shanghai dove lavora ha gli amici e tutta la sua vita che scorre lì. Delusi e tristi si lasciano arrabbiati non sapendo come reagire a quell'incontro che li aveva elettrizzati e che non si ripeterà mai più, ma mancando ancora tre ore alla partenza lei lo invita a salire ugualmente. Per far l'amore e non sesso. Nascerà una storia? Quel che è certo è che per un momento della loro vita potranno dire di aver amato solo per il piacere di donarsi senza aspettarsi nulla l'uno dall'altro cogliendo l'attimo fuggente. Ci vuole coraggio per fare questa scelta  in modo razionale e freddo. E' il coraggio di vivere.

Se Matteo Martani si conferma grande attore versatile di integro e virile appeal Matilde Gioli esplode in una sensualità divorante che lo sovrasta, ma nel confronto lei si trasforma da dominatrice a sottomessa diventando generosa ed accogliente facendola sentire sua come con nessun altro. Finalmente donna.


domenica 15 maggio 2022

LA REGINA ENTRA IN SCENA al ROYAL WINDSOR SHOW


Dopo il grande successo della sua apparizione accanto a Kate la principessa Anna si è inebriata dell'attenzione dei media tanto da indurla a rinnovarsi nel look. 






Così al Gardel Party presso i Giardini di Buckygham Palace in una giornata piovosa è apparsa ringiovanita e tutta colorata, prima  con un soprabito a fiori rossi, cappellino verde come il vestitino che si intravedeva e poi con un soprabito tre quarti a fiori color glicine in pendant col cappellino e vestito viola. In entrambe le occasioni aveva l'ombrello aperto e poi chiuso con il manico a forma curiosa di un'anatra. 







Erano presenti anche Carlo e Camilla, lei in soprabito a campana color celeste con cappellino della stessa nuance mentre il principe Carlo con ombrello e cilindro ricordava molto Alberto Sordi con la bombetta quando faceva Fumo di Londra.




Nessuna traccia della Regina Elisabetta la quale ha fatto capolino a sorpresa all'apertura dei festeggiamenti del Giubileo di Platino con il Royal Windsor Show al Castello di Windsor.


“Cucù sono qua!” pareva dicesse Er Majestic tutta sorridente e in grandissima forma. 









Per tutti quelli che si domandano quale tiara indosserà la Regina, Bulgari l'ha presentata in anteprima con un grosso smeraldo al centro e diamanti e piccoli smeraldi a forma di foglie intorno, e con il collier uguale.









L'instancabile Regina ha proseguito nei festeggiamenti con un look informale molto insolito per lei perche forse sentendosi a suo agio nel Castello di Windsor ha preferito presentarsi come una signora inglese con un abito azzurrino e uno pashimina sopra le spalle in argento con bordi in strass luccicanti ed il bastone in mano.







 La Regina è molto concentrata sul Giubileo così come si è capito con il forfait dato al Parlamento per il discorso di apertura facendo palesare uno stato di salute precario subito smentito con le uscite per i festeggiamenti dell'evento al quale sembra desideri partecipare come una sorta di buon auspicio per continuare a regnare sul Regno Unito, e forse dopo aver fatto il tipico gesto scaramantico di molte star prima di entrare in scena:  “merde”. 

(la foto è di Zara Phillips, figlia della principessa Anna, molto burlona e irriverente)


giovedì 12 maggio 2022

BANGLA UNA SERIE TV CURIOSA E ORIGINALE.

Il Premio David di Donatello 2022 ha presentato molti film d'autori, anche in opere  prime, evidenziando purtroppo che le sale cine restano drammaticamente vuote. Meno male che c'è la Tv dove sbarcano questi film dandoci la possibilità di vederli comodamente a casa anche se il discorso della condivisione con un pubblico è tutta un'altra cosa. Ma tant'è, perchè in Tv abbiamo potuto visionare Bangla una serie tratta dall'omonimo film interpretato e diretto da  Phaim Bhuiyan vincitore del David Donatello 2020 come opera prima. Un esordio che ha fatto il botto perchè l'opera è molto interessante che mancava a illuminarci sulla Legge dello jus soli per sciogliere ogni riserva. Così si spera. 

Infatti il film parla di una comunità Bangladese in Tor della Pignatta, un quartiere periferico di Roma, con protagonisti giovani di seconda generazione che parlano tutti perfettamente romano tanto da sembrare, se si chiudono gli occhi, dei veri ragazzi italiani sia nel modo di interloquire tra loro che in quello di approcciarsi con amici, ragazze italiane e musulmane. E' un film molto curioso perchè ci apre a una cultura che a sua volta cerca di aprirsi alla nostra per un tentativo di integrazione e di fusione con tanta buona volontà tanto da indurre ad abbattere qualche tabù come i matrimoni combinati e la partecipazione alla tradizione religiosa del Ramadan raccogliendo poi tutti musulmani e cristiani intorno ad un tavolo, complice la buona cucina etnica, per trovare punti di intesa.

Il primo fra tutti infatti è l'accettazione del fidanzamento di Phaim con Asia (Carlotta Antonelli) studentessa italiana molto innamorata di Phaim il cui amore sessuale è però frenato dalle regole della tradizione che comunque entrambi intendono rispettare redigendo un decalogo su fino e dove possono arrivare. Il bacio in bocca è fuori discussione mentre c'è uno stop al petting e all'atto sessuale. Quello! Lui è ancora vergine mentre lei è reduce da diverse esperienze che intende lasciarsi alle spalle per ricominciare una vita nuova della quale si sente molto  affascinata per la profondità degli intenti, primo di tutti quello di aspettare di farlo la prima notte di matrimonio. In sottofondo alla storia dei due innamorati ci sono tutte le problematiche che i giovani Bangla devono affrontare che comuque sono accoumunate a quelle di tutti gli altri ragazzi alle prese con il lavoro che manca e che si divertono fra apericene e musica. Pahim fa parte di una band con la solista che canta col velo canzoni della loro cultura esprimendosi nel parlare in Romanesco come tutti gli altri. Tutti parlano italiano compresi i genitori di Pahim fra i quali spicca l'ironia della madre che con una battuta si vendica sul figlio e la sua fidanzata “Italiana”: “Vuoi la famiglia moderna? E allora comincia a lavare i piatti” 

Non c'è astio né risentimento in questo film ma solo il desiderio di far comprendere la necessità di regolarizzare i giovani per agevolarli nel completare il percorso di integrazione consentendo loro di trovare un lavoro al di là dei lavoretti come i rider nei quali restano relegati. Pahim credendo di aver infranto il patto di veriginità con un'amica musulmana; Sumaya (Nilima Mittal), anche lei in parlantina romanesca e di mentalità molto aperta, lo confessa ad Asia che lo lascia decidendo di andare in Spagna per uno stage. Solo dopo aver saputo da Sumaya di non averla toccata perchè ubriaco e addormentato, Pahim riesce a salire sull'aereo per farsi perdonare da Asia che gli dichiara tutto il suo amore continuando a volare per Siviglia mentre lui verrà bloccato dalla Polizia. L'importante che si siano ritrovati per riprendere la loro bellissima storia d'amore. Durerà? Tutto dipenderà dalla loro buona volontà. Perchè agli uomini di buona volontà si aprono le porte del paradiso e della felicità. Bellissima serie da vedere su Rai Play senza lasciarsela sfuggire.

martedì 10 maggio 2022

CARLO, PRINCIPE REGGENTE


Per tutti quelli che speravano che la Regina Elisabetta avrebbe indicato William e Kate come suoi diretti successori ci spiace perchè hanno dovuto ricredersi di fronte all'evidenza che il prossimo Re sarà invece il principe Carlo, con Camilla regina consorte, per cui dovranno farsene una ragione. Il popolo Britannico ha comunque accolto con simpatia la comparsa di Carlo per il discorso dell'apertura del Parlamento perchè il principe era molto emozionato. Finalmente è arrivato il suo momento e come molti a Corte pensano, conoscendolo a fondo, sarà sicuramente un buon Re anche per la positiva influenza di Camilla che ha sempre dimostrato di avere la testa sulle spalle consapevole del fatto che la Corona sarà saldamente e sempre sulla testa di Carlo che lei affiancherà con devozione e discrezione senza pericolo di  rubargli la scena.

Oltre a Camilla a fianco di Carlo c'era il principe William, il prossimo eredo al trono designato, il quale comunque non ha mai scalipitato per scavalcare il padre tenendo sempre un alto profilo nel mantenere il suo posto avendo con il padre Carlo, a differenza di Harry, un rapporto di complicità e di grande ironia come si evince dalla foto dove il principe Carlo scherza con William a dimostrargli di non essere ancora pronto per “camminare”, ovvero regnare.

Non si sa quanto Carlo, una volta diventato Re, resterà sul trono essendo molto probabile che una volta provata l'ebrezza della tanto agognata corona in testa, si decida ad abdicare in favore di William e Kate allineandosi con i monarchi delle Corti Europee come Olanda o Belgio. Si vedrà. 

Quel che è certo è che Carlo apporterà dei cambiamenti per snellire lo staff sia a livello di personale che di appannaggio ai Membri di Casa Reale orientando l'ettenzione mediatica sull'ambiente piuttosto che sul look della sua persona anche se tutti stravedono per la sua eleganza molto British alla quale solo William tiene testa.

Ci sarà molta curiosità per il look di Camilla che comunque ha sempre dimostrato molta classe nella scelta delle sue mises che l'hanno esaltata nella sua figura con un modo di porgersi autorevole e discreto tali da superare a pieni voti il portameno un filo goffo assunto per una certa mancanza di sicurezza in sé, avendo sempre avuto tutto il peso del fantasma di Lady Diana sulle sue spalle che comunque con il nuovo ruolo di Regina Consorte supererà brillantemente.
Non c'è dubbio infatti che l'effetto Corona anche se in testa a Carlo, la farà certamente più bella, anche  perchè c'è tutta una serie di Tiare che erediterà dalla Regina Elisabetta. Per il momento,  accanto al principe Carlo all'apertura del Parlamento ha sopreso tutti presentandosi con il cappello per cui  non ci resta che dire “Chapeau!”

lunedì 9 maggio 2022

RINASCERE LA FICTION SU MANUEL BORTUZZO

Manuel Bortuzzo aveva commosso tutta l'Italia che restava ammirata dalla grande dignità con la quale aveva affrontato la disgrazia subita per sbaglioessendo stato scambiato per un mafioso al quale avevano sparato due colpi di pistola, diventando un esempio di positività e speranza per tanti giovani colpiti duramente dalla vita come lui. Tutto il Paese l'aveva adottato provando una tenerezza infinita per questo bellissimo ragazzo che non si era fatto moralmente piegare da un destino crudele pur avendo perso completamente la facoltà di camminare e la preclusione come nuotatore alle Olimpiadi di Tokio alle quali era stato ammesso solo il giorno prima della sua vita spezzata.  La fiction Rinascere racconta invece il dramma che si è consumato dietro questa apparenza di serena accettazione raccontando in modo veritiero e realistico, così come descritto nel libro scritto dall'autore Manuel Bortuzzo, la sofferenza e la disperazione provata insieme a quella di tutta la famiglia mettendo comunque in risalto tutto il coraggio e la determinazione di una ragazzo dalla tempra di un atleta forte come quella di un campione.  

Molto spazio è stato dato anche a Martina la fidanzatina di 17 anni che era presente con lui nella sera del fattaccio ad accompagnare il suo percorso di recupero sostendendolo con grande amore e maturità. Nella realtà invece, dopo alcune battute di esternazione "d'amore per sempre" e di sostegno della ragazza si sono perse le tracce per volere dello stesso Manuel che non voleva tenerla legata addossandole una responsabilità più grande di lei, ma il lieto fine della fiction viene accettato dal vero Manuel come una bellissima favola alla quale avrebbe voluto partecipare ma ritenendola giusta per colorare una triste realtà concludendo il commento con una nota comunque positiva aprendosi alla speranza di un futuro da nuotare paralimpico per le olimpiadi del 2024 facendo un tuffo in piscina per iniziare già da subito gli allenamenti.

La fiction Rinascere è stata dunque molto commovente anche per la credibilità di tutti gli interpreti a cominciare da Giancarlo Commare nel ruolo di Manuel Bortuzzo al quale presta un fisico bestiale e somigliante, e Alessio Boni in quella del padre Franco, Francesca Beggio mamma Rossella, nonché Gea Dall'Orto.l'interprete della giovane fidanzatina Martina.
Una particolare attenzione l'ha ricevuta anche il piccolo napoletano nel ruolo dell'amico Alfonsi (Salvatore Nicolella) anche lui sulla carrozzina, che è stato in grado di supportare la riabilitazione di Manuel incitandolo ad affrontarla seguendo il suo esempio di doloroso percorso, con fiducia nella vita.


La fiction è finita prima (o forse durante) che Manuel partecipasse al GFVIP dove sembrava avesse incontrato un nuovo amore svanito subito dopo che le telecamere si erano spente perchè “lei era cambiata”, purtroppo così come tutti immaginavano che sarebbe successo segnando una nuova delusione per questo ragazzo che non ci voleva. Certo le emozioni provate erano vere perchè quando una si infila tra le lenzuola per far le coccole è molto probabile che si muova qualcosa quanto meno a livello emozionale. Ma perchè insistere per far credere a tutti e soprattutto a lui che fosse amore? Addio Grande Fratello crudele e tanto per parafrasare un'altro film cult ci piace citare Paolo Villaggio con: “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca”. 


giovedì 5 maggio 2022

ANTEPRIMA GIUBILEO PLATINO DELLA REGINA ELISABETTA

 

Dopo il ritiro a Windsor da parte della Regina Elisabetta in attesa dei festeggiamenti per il Giubileo del mese di Giugno sperando di arrivare a quella data in forma per assistervi, i membri di Casa Reale si sono scatenati con le sfilate negli eventi benefici  dove hanno finalmente trovato grande visibilità. Persino la principessa Anna sempre molto discreta ma molto attiva nello svolgere le opere benefiche senza tanto clamore, si è messa in coppia con Kate riscuotendo un personale successo per il look di eguale eleganza alla duchessa di Cambridge la quale comunque mantiene il primato fra tutti i reali. Non manca giorno che non sfoggi un nuovo look o una nuova acconciatura diventato per lei un vero e proprio lavoro tenendola impegnata tutto il giorno a scegliere modelli, a provare pensando agli abbinamenti giusti, con accessori e gioielli, facendo sedute da estetiste parrucchiere per stupire con acconciature sempre più nuove ed elaborate, stiliste nutrizioniste comportandosi già come una Regina. Non Elisabetta comunque perchè c'è il rischio di emulare una Marie Antoinette, se non si dà una calmata. 

Anche la contessa di Essex Sophie si sta prendendo la sua fetta di visibilità mediatica da come si vede sui social dove riscuote grandi consensi per il suo sorriso e la figura autorevole. Carlo e Camilla invece  stanno preparando il loro Tour in Canada, paese del Commowealth, che sarà un banco di prova per stabilire l'indice di popolarità come prossimi sovrani. La coppia comunque in fatto di look non ha mai sbagliato dimostrando di essere simile soprattutto nel gusto molto British. Non sappiamo se in Canada riceveranno la visita di Harry e Meghan ma per far vedere al mondo di essere tornati in pace con la famiglia Reale è bastato la visita alla Regina Elisabetta, la quale si dice li abbia accolti a braccia aperte anche se non si sono presentati con i nipotini. Come poteva fare altrimenti? 

Alla sua età la Regina giustamente non ha nessuna intenzione di alimentare rancori per cui avrà fatto buon viso a quella mossa considerata da tutti solo strategica per riprendere quota sul mercato così come suggerito loro da Netflix perchè sta navigando in cattive acque nonostante abbia puntato molto su di loro come Duchi di Sussex. Dopo un saluto alla Regina, Harry e Meghan, hanno fatto un salto anche dal principe Carlo il quale avrà chiuso loro i cordoni della borsa dei contribuenti per cui si spiega l'indecisione di Harry nel tornare in Inghilterra per il Giubileo. Nel frattempo giunge fresca la notizia che Netflix ha comunque abbandonato il film d'animazione pianificato dalla duchessa di Sussex, Pearl, che doveva essere la prima produzione originale di Meghan per la Netflix da Archewell Produtions.



 A Er Majestic non gliene può fregar di meno perchè quella del Giubileo di Platino è la sua grande festa che il popolo britannico le attribuirà con tanto amore e devozione esultando con un Dio Salvi l'ultima Regina del Regno Unito. Come lei mai più nessuna anche se la nipotina Charlotte le assomiglia molto. Sì, ma non sarà Regina.

martedì 3 maggio 2022

DAVID DI DONATELLO 2022

 Grande festa del cinema italiano con i premi David di Donatello che ha finalmente ritrovato il suo grande pubblico degli addetti ai lavori per applaudire i protagonisti dei film e tutti gli artisti e autori dei vari settori. (Nella foto Miriam Leone con gioielli Orecchini e Collier diamanti e smeraldi Bulgari)

A presentare sul palco la coppia Carlo Conti e Drusilla Foer che ha aperto invitando il ministro Franceschini il quale ha fatto un grande elogio al cinema italiano molto ricco di proposte di film pieni di contenuti importanti e di grande vitalità, le cui produzioni saranno sempre più supportate dal Governo iniziando con l'elargizione di 300 milioni di euro per consentire di arricchire sempre più la produzione di nuove opere.

Tutto bello tutto bene però però ...pero. Sì perchè le sale cinematografiche restano drammaticamente vuote. Il cinema italiano ha bisogno di invogliare gli spettatori ad andare nelle sale per cui questa festa era un'occasione per trasmettere il fascino della magia del cinema che trova l'apoteosi col red carpet. Invece come tutti gli anni il David è una trasmissione triste senza ritmo con degli stacchetti da piano bar e con ospite d'onore una vecchia gloria come Fausto Tozzi a celebrare  la sua Gloria. Qualche autore giovane, qualche balletto, qualche canzone in più, qualche mises da favola potevano far la differenza, e invece sul palco si sono viste tante lacrimucce tanti ringraziamenti alle famiglie che sostengono finanziariamente autori e attori e addetti ai lavori permettendo loro di partecipare a quella bellissima fabbrica delle illusioni che è il cinema. 

Insomma con la solita triste cerimonia del David di Donatello il pubblico non ha avuto un sussulto per un ritorno di fiamma per cui si teme che le sale tarderanno a riempirsi di spettatori per andare a vedere tutti questi bellissimi film candidati e premiati... di tanti  figli di papà. 

domenica 1 maggio 2022

CASTELLI DI CARTA. UN TRIANGOLO PERICOLOSO


Castelli di Carta è un film spagnolo che ripercorre il triangolo di The Dreamers andando comunque in profondità per uscire da una superficialità patinata di un rapporto giocoso che finisce in ammucchiata. Il racconto si svolge in un'accademia d'arte dove ci sono tre allievi: Marcos (Nilo Mur) prestante di ricca famiglia e pieno di talento ma molto inibito; Joaquin (Cristian Magaloni)  povero ma ricco solo del suo pennello e una ragazzina Maria Josè (Adriana Ugarte) molto libera e disnibita che cominciano ad instaurare un rapporto a tre. Tutti e due i ragazzi sono pazzi di lei che si concede a tutti e due con differente piacere: molto sessuale con Joaquin e molto romantico con Marcos che sta a guardare soffrendo di una forma di impotenza. I ragazzi si vogliono bene veramente per cui parlando dei loro problemi solidarizzano per aiutarsi a superarli. 


Maria Josè  confida di provare piacere nell'atto sessuale pur senza mai aver avuto un orgasmo per cui  Joaquin  col grande pennello comincia a darsi da fare facendo amore senza sosta fino a far giungere Maria Josè all'agognato piacere che fa nascere la virilità al loro compagno Marcos. Finalmente il triangolo comincia a decollare dando loro ebrezza e gioia fino a quando non comincia a far capolino la gelosia. “Con lui ti piace di più, vero? Dimmelo!” incalza Joaquin che comincia a sentirsi  complessato fino a quando non avrà la prova che Maria Josè sia invece innamorata di lui.

Il Triangolo continua comunque fino al raggiungimento del diploma di fronte al quale dovranno decidere quale strada intraprendere. Pur di non sciogliere il rapporto Marcos che è già lanciatissimo nel mondo dell'arte, propone di continuare a stare insieme (con tutte le spese a suo carico sbattendo in faccia a Joaquin che non avendo alcun talento non potrà mai farsi strada) scegliendo di farsi da parte dalla coppia  formatasi, rivelando che non potrà vivere senza di loro. 



Maria Josè è titubante, vorrebbe accettare perchè li ama tutti e due ma Joaquin non risponde e volta loro le spalle. “Perchè non parli?” chiede  Marcos arrabbiato.  “Lo sto già facendo” risponde Joaquin uscendo sbattendogli in faccia la porta facendo crollare in un attimo i loro castelli di carta. Il film non è morboso pur mostrando la crudità delle scene di sesso con una  Adriana Ugarte quando era una ragazzina agli esordi la quale stupisce nel vederla così disinibita e sensuale per poi diventare protagonista di drammoni spagnoli in serial che abbiamo importato anche in Italia come Il Tempo del Coraggio e dell'Amore e Io Ti Troverò, dove appariva come eroina casta e pura a superar disgrazie infinite ben lungi dalla serie di una Spagna Carnal così come si inserisce questo film dal quale si può trarre il messaggio che i triangoli funzionano solo all'insaputa di uno dei due.