mercoledì 18 maggio 2022

COVID E GUERRA CI METTERANNO IN GINOCCHIO?



I parmigiani che giravano in Centro questo Lunedì si sono imbattuti in un gruppo di turisti che sostavano in Strada al Duomo davanti ad una Salumeria storica con una guida che traduceva in inglese tutta la storia del prosciutto e formaggio, le eccellenze del nostro territorio. Dopo una mezz'ora circa i turisti hanno cominciato a scalpitare per entrare con l'acquolina in bocca a fare spesa o qualche panino.“Guardi che Parma è anche una città di bellezze naturali e culturali” mi sono permessa di informare la guida indicando il Battistero e il Duomo. “I turisti vanno pazzi per il prosciutto e formaggio” ha replicato deciso la guida volendo dimostrare di sapere il fatto suo. Il cibo è ancora in pole position non solo degli stranieri ma anche dei parmigiani visto come i negozi alimentari non siano mai in crisi. Ancora per poco, si presume. Sì perchè se la pandemia ha dato un duro colpo all'economia, la guerra infliggerà quello di grazia.


Bollette a parte delle quali si è parlato ampiamente, i segnali sono sempre più chiari e forti in tutti gli altri settori: gli amburger di puledro per esempio già dopo una certa ora (10,30) non si trovano più nei banchi,. Questa settimana il pesce azzurro non è arrivato in Pescheria dove si trova il pesce decongelato o proveniente dai Mari del Nord mentre quello fresco del Mediterraneo è scarso e molto caro.Fra le bancarelle del mercato gli aumenti sono pesanti anche se forse i prodotti sono scorte di magazzino di altri anni che comunque sono stati tempestivamente modificati: da un euro si è passati a 1,50 mentre i prodotti di 1,50 sono passati a tre. Ebbene sì, una busta di plastica con cerniera costa 3 auro. E meno male che i prodotti li troviamo ancora perchè migliaia di container sono bloccati nei porti in oriente causa problemi carburante o quant'altro legato alla guerra (tutti i filo-russi sono nemici) alle sanzioni ecc. ecc. In America si parla di latte in polvere per neonati che non si trova più in commercio.

Il Covid si prevede che riprenderà in autunno mentre la guerra imperverserà ancora per molto. La domanda è: quanto resisteranno gli Ucraini? No, perchè in realtà a noi interesserebbe sapere quanto potremmo resistere con il gas razionato, le bollette alle stelle, gli scaffali nei supermercati semivuoti dove mancheranno farina, pasta pane e tanti generi di prima necessità. Non è per fare pessimismo disfattista ma il futuro che ci aspetta non sembra fra i più rosei. E comunque siccome le rose a Parma hanno fatto il loro tempo è arrivato il momento di pensare seriamente ai problemi che ci aspettano cercando di provvedere a risolverli: lavoro, consumi, sanità, scuola welfar. 

E la cultura? Quei turisti in attesa di prendere d'assalto la salumeria storica ci hanno dato la risposta a conferma del grande successo di Cibus 2022. La Pace si fa a pancia piena e con la perdita del benessere non si potrà mai raggiungerla per il rischio di esasperare gli animi che forse si troveranno a dover fronteggiare quella  Grande Tribolazione Globale anticipata dalle Sacre Scritture. Inutile illudersi di poter coltivare l'orto di casa propria se le piantine per la semina, globalmente fornite,  non si troveranno più. Morale: il mondo globale è spaccato in due: quello occidentale che odia Putin e quello orientale che odia Zelensky. Quando si dice da bambini: “Da grande, vorrei spaccare il mondo”. Ebbene, loro due ci sono riusciti. Alla grande!




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