venerdì 29 ottobre 2021

THE LAST DUEL, UNO STUPRO MORTALE

The Last Duel è l'ultimo film di Ridley Scott il quale, nonostante l'abbia girato con la mano ruvida del Gladitore, Le Crociate o Robin Hood non è riuscito a convincere altrettanto avendo seguito un filo diretto nelle trame ispirandosi a capolavori come Rashomon di Akira Kurosawa con Toshiro Mifune e l'Oltraggio di Martin Ritt con Paul Newman. Infatti hanno tutti in comune le tesi difensive dei protagonisti a rivelare le loro verità nel numero di tre essendo i 3 films basati su un triangolo forzato per stupro, con la differenza per  Ridley Scott nell'aver reso il film cervellotico sovraccaricandolo di flash back con le intenzioni a processo su episodi di vite passate dei protagonisti ma col risultato di complicare i fatti.

La storia infatti è semplice perchè si basa sullo stupro subito in Francia  da una nobile dama a nome Marguerite ( Jodie Comer) da parte di uno scudiero amico del marito Jean de Carrouges (Matt Damon) un soldato coraggioso ma finanziariamente sfigato tanto da essere costretto ad appoggiarsi all'amico  giovane spavaldo e libertino, Jaques le Gris (Adam Driver), entrato nelle grazie del loro Conte signorotto per intercedere presso di lui. Il film è ambientato ai tempi delle Crociate quando alle dame venivano imposte le cinture di castità per far partire tranquilli i mariti in guerra che durava anche molti anni, ma quando il Carrouges andava in battaglia in Scozia per pochi mesi la moglie era stata da lui lasciata sola e “libera” perchè sicuro della sua fedeltà essendo di stirpe nobile e dunque dama d'onore. Purtroppo la stessa fiducia era stata riposta anche nello scudiero Le Gris suo amico il quale invece, fraintendendo qualche complimento ricevuto da Marguerite, si permetteva di seguirla in camera da letto forzando la sua resistenza interpretata come gioco erotico per aizzarlo, possedendola con forza avendo alla fine l'impudenza di chiederle di mantenere il segreto sicuro che le fosse piaciuto. 

Purtroppo no, non le era piaciuto  per cui Marguerite lo accusava di stupro raccontando la violenza subita al marito al quale, per salvare l'onore di entrambi, non restava che sfidare a duello il rivale fino alla morte lasciando la decisione a Dio poiché anche Le Gris si dichiarava innocente avendo agito in buona fede su tacito consenso di lei escludendo sempre tacitamente ma rigorosamente che non poteva non esserle piaciuto. Invece no! Quando una donna dice no è no, non era mica James Bond! Insomma più che su delle verità il film è basato su tanti fraintendimenti che avevano infiammato animi e corpi fino al tragico epilogo finale in cui lo scudiero nel duello, a Dio piacendo, perdeva la vita lasciando comunque lo spettatore a riflettere nel farsi una domanda dandosi una risposta: “E se a lei fosse piaciuto?” Sarebbe scattata la scintilla è ovvio! 

Ma questa è un'altra storia quella che coinvolgeva il triangolo Ginevra, Re Artù e l'amico Lancillotto la saga celtica nella quale anche Ginevra diceva no, mentre Lancillotto rispondeva sì, e lei ancora no, con lui che insisteva con il sì fino a  forzarla facendola capitolare felice: ah ah ah, ahhhh! facendo sognare il mondo intero sul loro amore infedele e fedifrago mentre questo film non ha colpito più di tanto. Ehhhhh! C'è differenza.

giovedì 28 ottobre 2021

SONIA E ADRIANA AL GF VIP, LA GATTA E LA VOLPE

Sonia Brugarelli ed Adriana Volpe sono le due opinioniste del GF VIP che affiancano Alfonso Signorini il quale conduce magistralmente mettendo le emozioni d'amore anche dove si chiamarebbero solo sesso.Adriana Volpe è già conosciuta al grande pubblico che la segue con affetto essendo una volpe sui generis perchè è come se fosse nata ieri. La sua carriera è stata segnata da due avvenimenti, uno cine con la partecipazione nel film Viaggi di Nozze nel ruolo di una commessa di negozio dove un flash folgorante la metteva in luce in tutta la sua forma bellissima giovane e vivace che le apriva la porta della Tv come co-conduttrice nei Fatti Vostri con la quale sarebbe rimasta nell'oblìo se non fosse insorta una diatriba fra lei e ed il conduttore Giancarlo Magalli il quale strobazzava la notizia  chiudendole la porta del format dopo che lei gliel'aveva sbattuta in faccia. La porta.  Chiusa una porta se ne apriva un'altra al  GF VIP come ospite della casa nella quale sfoderava grande fascino con classe ed eleganza che unite a  un temperamento di soave leggerezza le facevano ricevere consensi del pubblico permettendole così di assurgere al ruolo di opinionista  su questa edizione del GFVIP nel quale si è messa subito in competizione con la partner Sonia Brugarelli conosciuta meglio come moglie di Paolo Bonolis, anche se ancora per poco.

Infatti al GF VIP si è fatta subito conoscere illuminando la scena a sorriso smagliante e con due occhi azzurri fluorescenti da gatta emergendo con una personalità decisa di donna appagata in famiglia così come nel lavoro. Insomma una donna ricca e felice. Così questo strano connubio de' La Gatta e La Volpe  ha messo in evidenza la fragilità di Adriana molto suscettibile e sensibile con alle spalle crisi familiari che comunque non intaccano la sua forma perfetta di personaggio della Tv elegante e sexy, ed i punti di forza di Sonia che dall'alto del suo matrimonio importante si comporta come una sciura  milanese orgogliosa dei suoi status symbol (aereo privato, macchine vacanze da sogno e una cascata di euro sempre in tasca tanto da sentirsi disperata una volta che dal bancomat era riuscita a prelevare solo 30 euro per indisponibilità della macchinetta) e sicura della sua leadership in ambito familiare.Un classico delle famiglie in cui il marito comanda fuori e la moglie in casa.

“Oh oh Oh! Tutto bene mi va” dice sorniona la gatta.“Eh eh eh! Ed invece a me no” pensa la Volpe perchè, a parte la carriera, non sembra un bel momento per lei, a differenza di Sonia che si permette di ironizzare pubblicamente sul marito incassando col sorriso le sue battute di replica fulminanti e formando con lui una coppia simpaticissima come una sorta di Casa Vianello.
Ci mancava un'accoppiata VIP all'insegna della leggerezza per allietare il pubblico più propenso a farsi una risata che ad assistere alle emozioni delle sgambettate del GF VIP quando si parla del loro privato con i familiari bambini in primis che mandano un salutino facendole piangere calde lacrime mescolate al trucco che si scioglie ma smentite clamorosamente da Katia Ricciarelli  con le sue battute lapidarie: “Quì sono tutti falsi”.

Ma no, sono lacrime come da copione studiate per andare oltre al banale quotidiano della casa del GF a sottolineare che le loro realtà siano più interessanti perchè è vita vera confermandoci quanto la coppia Bonolis-Brugarelli ne abbia saputo cogliere il vero senso puntando soprattutto al lato positivo.

martedì 26 ottobre 2021

CLARICE UN RITORNO ALLA GRANDE

Con la stagione autunnale sono iniziate  su Rai Due le nuove puntate di Clarice dopo un'interruzione delle prime due dovuto forse ad uno scarso interesse verso la serie televisiva creata sul filo del film Il Silenzio degli Innocenti i cui protagonisti avevano colpito molto l'immaginario delle platee di tutto il mondo per il grande impatto emotivo che avevano suscitato con le interpretazioni di Anthony Hopckins nella parte di Hannibal Lecter e Jodie Foster in quella dell'agente Clarissa Stanley, e la trama del film il cui orrore infinito di morsi e pelli umane scuoiate e “cucite a macchina” dal killer Buffalo Bill avevano scosso paurosamente.

La protagonista della serie Tv Clarice, Rebecca Breeds, se all'inizio sembrava inadeguata per la dolcezza del viso a ricoprire il ruolo dal cipiglio deciso che fu di Jodie Foster (che ormai sfodera in tutti i suopi film come una sorta di marchio di fabbrica) rimasta indimenticata, con lo scorrere di queste puntate autunnali abbiamo avuto modo di ricrederci essendo la nuova protagonista riuscita ad entrare nel personaggio di Clarice sviluppando la sua parte più intima e profonda dando corpo con la memoria a ritroso alle sue  e coinvolgenti emozioni di quando era bambina in mezzo agli agnellini da sacrificare e sopratutto alle sue paure di quando aveva catturato Buffalo Bill girando nel suo antro da incubo con i bozzoli delle farfalle che si stavano schiudendo, le vasche piene di acqua e di merda ed il pozzo asciutto nel uale era stata buttata l'ultima vittima da ingrassare per squoiarla meglio. 

Questa serie televisiviva è riuscita a catturare l'interesse man mano che la forza interiore, tutta compressa in quella di Jodie Foster-Clarissa, esplodeva di fronte a nuove situazioni correlate al film che si presentavano per essere risolte in un susseguirsi di fatti e flash back inseriti con ricordi legati a Buffalo Bill che, mentre Clarissa riusciva a superare grazie al duro allenamento nel FBI, la vittima sacrificale eccellente Catherine (Mamee Carpenter) salvata dall'agente Stanley, figlia dell'allora senatrice Ruth Martin interpretata da Jayne Atkinson, e ora Capo dell FBI (la donna che Hannibal Lecter torturava  oscenamente chiedendole se le facessero male i capezzoli come quando allattava la sua creatura in quel momento in mano al mostro) andava fuori controllo immergendosi totalmente nella situazione di sofferenza patita senza riuscire a riprendere la sua vita resa ancor più dolorosa dal pessimo rapporto irrisolto con la madre.

Così il labirinto della casa degli orrori di Buffalo Bill va di pari passo con i meandri delle menti delle due giovani protagoniste trovando sbocchi salvifici con Clarice aiutandola nelle indagini investigative dopo aver superato situazioni di prigionia e tortura in un ospedale, restando invece nell'oscurità senza uno spiraglio di luce per Catherine la quale nella sua follia voleva affrontare la madre del suo ex carceriere sperando di disfarsi del  ricordo doloroso che l'affligge, altrimenti irrisolvibile. 

La serie riesce ad essere sempre più avvincente  per gli sviluppi che gli imprimono gli sceneggiatori di collaudata esperienza in questo genere e nei quali gli americani sono maestri nel riuscire nell'intento di andare sempre in crescendo con colpi di scena shoccanti per catturare l'attenzione fino, in questo contesto, all'ultimo...”morso”, nel contempo facendo ben sperare che venga rivelato - grazie al totale coinvolgimento  emotivo di Clarice che si dona anima e corpo di abile agente del FBI -  il perchè di tanto bestiale accanimento sulle vittime altrimenti immerse in un tombale silenzio. Il Silenzio degli Innocenti, appunto, a chiudere il cerchio. Bellissima serie.


sabato 23 ottobre 2021

AL BANO A BALLANDO APRE LE DANZE CON NEL SOLE





E' iniziata la nuova stagione di Ballando con le Stelle che ha riservato una standing ovation ad Al Bano quando è apparso in scena per esibirsi con la partner la ballerina Oxana, infortunatasi ad un piede negli allenamenti, e sul motivo Nel Sole. Che Grand Soleil! Infatti Al Bano ha raccolto una votazione appena sufficiente (voto sei) da parte della giuria  ed uno zero da parte di Guillermo Mariotto perchè la sua esibizione non aveva convinto convincendosi invece Al Bano che fosse stata colpa al 50% del piede di lei. Ancora una volta Al Bano non si è smentito  nella forza del suo “Ego” perchè anche in occasione della sua partecipazione al concerto in onore di Franco Battiato una volta salito sul palco insieme a Vittorio Sgarbi ricevendo fischi e fiaschi aveva imputato questo dissenso alla presenza di Sgarbi piuttosto che verso di lui non facendosi minimamente sfiorare dal dubbio che fosse per la sua amicizia con Putin il Presidente russo che aveva onorato col canto in occasione del centenario del KGB, perchè il pubblico quando è lasciato libero nelle piazze è sincero e non perdona.


Al Bano così non ha incassato lo zero come voto a Ballando rispedendolo al mittente dopo aver intonato dal vivo la canzone Nel Sole per deliziare il suo pubblico e ricevere applausi dopo i quali umiliava sportivamente il Mariotto dicendo: “Tienti lo Zero che io mi tengo gli applausi”. Ora la domanda è: perchè ad Al Bano vengono concesse delle performance canore che non c'entrano nulla col ballo? E' come se ad attori cantanti o sportivi in gara a Ballando fosse concesso di fare monologhi del loro repertorio o cantare le canzoni di successo o quant'altra esibizione allo scopo di ricevere applausi ed ingraziarsi il pubblico nelle votazioni premiando la popolarità piuttosto che il merito. Certo è un gioco come dice sempre Milly Carlucci dove “...siamo tutti qui per divertirci”. Appunto, tutti, non solo Al Bano il quale ricorda tanto i divi della musica del passato come il reuccio Claudio Villa che quando appariva in qualunque contesto apriva la bocca cantando Granada, il suo cavallo di battaglia. Anche Domenico Modugno non perdeva occasione per cantare Volare, il suo motivo di maggior successo esportato in tutto il mondo sicuro di ricevere applausi dal pubblico così come faceva spesso nelle tournées teatrali.

Infatti con Rinaldo in Campo, dopo aver cantato “Siamo rimasti in tre, tre somari e tre briganti solo tre...” a chiusura del sipario si metteva a cantare Volare per ricevere applausi dal pubblico che urlavano solo il suo nome mettendo in ombra i compagni e Delia Scala in primis che andava in paranoia perchè ne nacque una polemica perchè giustamente la soubrette chiedeva se fossero tutti lì per recitare Rinaldo in Campo o per veder acclamare Domenico Modugno come cantante.
Lo spettacolo Tv ha le sue esigenze ma è anche giusto che il pubblico con Ballando possa contare sulla serietà della giuria, capitanata dalla tostissima Carolyn Smith, per cui la sufficienza e lo zero sono stati per Al Bano ballerino ben aggiudicati. Se ne faccia una ragione imparando umilmente a ballare con le altre Stelle.



venerdì 22 ottobre 2021

VERSAILLES AVANTI COL RE SOLE TRA CINEMA E TV

Dalla guerra di Troia allo sbarco di Enea nel Laziale sono passati quattro secoli, eppure quegli eroi da Anchise a Priamo sono continuamente evocati da Enea come se fossero suoi antenati appena defunti. Così è per il Re Sole che la Francia continua a considerare un antenato dal quale  ha ereditato quel gene alla base della Grandeur che affligge tutt'ora i francesi ed i loro capi di Stato con De Gaulle in Primis il quale come il Re Sole soleva governare ricordando a tutti che: “L'Etat c'est moi”. Infatti in quattro secoli si può tramandare un gene perchè in fondo a cavalcare un secolo ci sono quattro generazioni che vi nascono, nonno padre figlio e nipote come componenti di una famiglia per cui nell'arco di 4  secoli,  sono susseguite 3 famiglie da considerarsi antenati a tutti gli effetti della quarta.

Al Re Sole è legata la nascita di Versailles una delle meraviglie del mondo che ha rivelato l'opulenza della Corte francese ai tempi del Re Luigi XIV anche se a raggiungere l'apice della grandezza nello sfarzo è stato con Marie Antoinette che Versailles l'aveva riverniciata con lo stile Roccocò liberandosi da quello barocco del Re Sole e di Luigi XV per scendere in picchiata verso la Rivoluzione.Versailles è una serie Tv in onda su La 7 la cui principale curiosità è proprio la mancanza dello stile Barocco, quello carico ed esagerato che aveva caratterizzato il Regno del Re Sole con feste faraoniche banchetti e balli,  molto più imponenti dei quattro saltimbanchi che abbiamo visto nella serie, con i quali lui si deliziava di partecipare inventando coreografie con le musiche di Lully uno dei più grandi musicisti di quel secolo per cui era sempre circondato da stilisti coiffeur e calzolai per presentar la sua persona nel massimo splendore oltre che a cortigiani per idolatrarlo e consiglieri per rendergli gloria.

Nella serie Tv il Re è invece una sorta di guerriero stratega giovane e molto attivo sessualmente anche se più che alla biografia del Re Sole sembra che la serie si sia ispirata a Tut Il Faraone. Esigenze di spettacolo che non escludono il copia e incolla come filone di successo che ovviamente include tutta una serie di performance sessuali etero ma anche omosex tanto per guardare avanti risultando accattivante persino per chi non immagineresti come la fascia degli intellettual-docenti che della serie hanno dato una recensione godillosa per l'elegante leggerezza con la quale vengono affrontati argomenti trasgressivi. Il sesso omo infatti fa da padrone (praticato dal fratello del Re Sole) più degli amplessi etero-ginnici noiosi e maritali dello stesso Re molto più interessato a realizzare il suo sogno con la costruzione di Versailles per passare alla storia come Re illuminato che ha fatto grande la Francia. Un obiettivo inseguito a costo di dissanguare le casse del Regno e quella dei Nobili, costretti a lasciare Parigi per alloggiare in una campagna ancora selvaggia circondata da boschi con lupi e ladri e la vita degli operai ridotti in schiavitù nonostante fossero ex soldati servitori della Francia.

Così la serie di Versailles si basa sulla sofferenza di questi ultimi e l'insofferenza dei nobili verso un progetto che ritenevano impossibile perchè troppo dispendioso per cui gli ostacoli incontrati dal Re Sole sembravano insormontabili. Puntata dopo puntata verdremo la sua strategia di potere ed il coraggio nel realizzar quel sogno fino a farlo diventare realtà a costo di tanti sacrifici per tutti. Ne era valsa la pena? Ai posteri l'ardua sentenza: assolutamente sì perchè Versailles è rimasta a testimoniar il livello di grandezza che la Francia aveva raggiunto nella quale purtroppo aveva goduto solo la classe nobile oziosa e viziosa, spazzata via con la Rivoluzione dal popolo ridotto alla fame che così apriva la strada al progresso attuale raggiunto grazie al lavoro di tutti. Inclusi i nobili rimasti. 


https://www.youtube.com/watch?v=ZqMIUoeubLI



lunedì 18 ottobre 2021

DONNE MEDICO E PREGIUDIZI

 Totò Vittorio e la Dottoressa è un film degli anni 50 con protagonisti Totò Vittorio De Sica ed Abbe Lane, nel ruolo di un medico di famiglia, formando un tris comico che affronta i pregiudizi sulle donne in camice medico. Le donne infatti nel settore sanità erano relegate a ruoli di infermiere e di sorelle (poi eliminate dagli ospedali perchè imponevano la recita del rosario agli ammalati pena il salto della minestrina) ed era impensabile vederle in ruoli di medico di famiglia di corsia e tanto meno ai vertici delle baronìe, cariche ottenute solo dopo grandi battaglie per superare la diffidenza o il rifiuto degli ammalati nel farsi curare da loro.Le donne. Abbe Lane per esempio nel film di cui sopra oltre a dover affrontare i pregiudizi doveva tenere a bada la gelosia del marito nel saperla in visita agli uomini che si mettevano volentieri a nudo.  Insomma quella del medico è una delle tante lotte che le donne si sono trovate ad affrontare nella strada dell'emancipazione. 

La fiction su Rai Uno affronta appunto questa tematica con al centro una cardiologa Delia (Pilar Fogliati) affermata in USA che stenta a farsi accettare in quanto donna in Iatlia, a Torino, per affiancare il primario che ha sposato Cesare Corvara (Daniele Pecci) “...per far carriera” l'accusa il suo ex Alberto (Matteo Martari) pupillo del primario.  Così la gelosia fa scattare anche la rivalità fra i due ex con Alberto che mette in atto meccanismi di competizione per “mettere sotto” Delia mettendole il bastone fra le ruote delle sue diagnosi intuitive delle quali la cardiologa si sente molto sicura avendo anche il supporto del marito-primario che proprio per questo suo talento, da lui definito come “orecchio assoluto” è stato convinto nella scelta di portarla a far parte dell'equipe medica, per formulare velocemente diagnosi senza il bisogno di esami invasivi. 

Infatti la protagonista a conferma di questa tesi di capacità d'ascolto geniale, ha due orecchie a sventola non comuni messe in evidenza da un taglio di capelli a caschetto con basette allo scopo di renderla un tipo anni 60, alla Audrey Hepburn per intenderci. Il risultato invece è abbastanza comico perchè la parrucca non le dona su un viso dal naso marcato fissato dagli occhi come ci fosse posata una mosca,  e con una bocca sottile da farla sembrare una sorta di Anna Marchesini nella “Bella Figheira”, per cui la Pilar risulta poco credibile in un ruolo drammatico anche perchè nell'imporsi sul gruppo di uomini prevenuti  ricorre a modi esagitati scorbutici e ruvidi in contrasto con le mise a tutte minogonne yé yé della generazione beat di Rita Pavone memoria. Un pasticcio che con la presenza di Daniele Pecci e Matteo Martari attori di onorata professionalità si spera di tener su le sorti della fiction Cuori. Forse nel tentativo di  non trasformarla in un trapianto di fegato d'oca? Quà qua qua....

Invece è di trapianto di cuori che si parla indicato come il primo esperimento in tutto il mondo che invece sappiamo essere stato portato a termine in Sud Africa da Christian Barnard il cardiochirurgo diventato una star e famoso per aver perso la testa per Gina Lollobrigida quando l'aveva ospitato per un grande ricevimento, dove era apparsa tutta d'oro vestita, a Roma nella sua villa sull'Appia Antica. La curiosità consiste nell'aver assistito dall'alto insieme a dottorini laureandi alle manovre in sala operatoria con sottofondo la musica di un giradischi e la colonna sonora de Il Grande Freddo, (quella che accompagna lo stacchetto inscenato in cucina da un gruppo di amici mentre preparano la cena) evidentemente per dare ritmo all' operazione di cuore nel quale un medico col bisturi in mano fa pure un accenno di ballo, per cui sorge spontanea la domanda se questa fiction c'è o ci fa? 

Ci fa ci fa...un po' come con Totò, Vittorio e la dottoressa in un eterno ritorno di comicità al cardiopalma per le gambe in bellavista delle protagoniste Abbe Lane e Pilar Fogliati a conferma che le battaglie delle donne si fanno sempre sgambettando! I pregiudizi sono duri a morire anche per gli sceneggiatori.






domenica 17 ottobre 2021

EMMA THOMPSON LA LADY DEL CINEMA BRITANNICO


Emma Thompson è un'attrice con un curriculum incredibile tra cinema teatro tv e sceneggiature che ci vorrebbero tre vite, per citare Angela Merkel, per poter svolgere tutto mentre a lei è riuscito raggiungendo solo 62 anni.  Però non si può dire sia un'attrice a tutto tondo perchè non ci sono commedie brillanti nel suo percorso a parte la serie di Tata Matilda  nella quale ha esagerato in ironia calandosi nel ruolo di una tata brutta ma tanto amabile alle prese con ragazzini e maialini uno dei quali lo ha portato con sé a sfilare sul red carpet. 

I due film di questa serie hanno piacevolmente sorpreso i critici trovando interessante la sceneggiatura firmata dalla stessa Thomson avendo dato prova di grande sensibilità e attenzione verso il mondo dei bambini e adolescenti.  Infatti nella vita Emma Thomson è una donna molto solare sempre sorridente e disponibile come lo si vede dalle numerose sue immagini fuori dal set e dalle interviste concesse. Sì perchè quando recita invece sceglie sempre ruoli seriosi drammatici o di spessore con in quali esaltare il suo talento di attrice di stampo molto British perchè le attrici inglesi si riconoscono distinguendosi da quelle americane sempre molto esagitate. 

Ci sono anche alcune partecipazioni alla serie di Harry Potter a conferma della sua  condivisione col mondo degli adolescenti ma più come insegnate che come mater. La conferma la possiamo trovare in un film recente, Il Verdetto, dove in qualità di Magistrato della Suprema Corte dovendo emettere una sentenza su una trasfusione di sangue ad un ragazzo minorenne che insieme ai genitori testimoni di Geova rifiuta il consenso, facendo uno strappo al protocollo si reca in ospedale riuscendo a carpire la  fiducia del giovane per procedere alla trasfusione salvandogli la vita. Il ragazzo si attacca morbosamente a lei tampinandola in ogni dove mentre invece lei non riesce a sciogliersi così come aveva fatto in ospedale evidentemente solo per lavoro.


Rientrata nei ranghi dopo la sentenza la sua durezza verso questo ragazzo è letale portandolo ben presto alla morte facendo così capitolare il severo magistrato che cade nella disperazione e ad avvicinarsi al marito distanziato anche lui dalla sua vita vissuta all'insegna del rigore più assoluto. L'interpretazione è stata magistrale anche per il look di raffinata eleganza di una signora di una certa età ancora vigorosa e sexy ma completamente distaccata da ogni piacere dei sensi manifestato con il senso di disagio e soggezione degli astanti intimoriti dalla sua concentrazione ed autorevolezza nel lavoro. Eravamo rimasti alla giovane governante con permanente che faceva il filo ad  un compassato servitore Anthony Hopkins in Quel che Resta del Giorno e ne' Il Verdetto ci siamo ritrovati con la Lady del Cinema Britannico. Grande. 



      

venerdì 15 ottobre 2021

REALI REALITY E TENDENZE


 14 ottobre 2021 Ebbene sì, sarò io la prossima regina.



14 ottobre 2015

In rosa antico, colore di tendenza



14 ottobre 2021

Verde smeraldo un dejavue


7 ottobre 2021

"Nonno" e Principe di Galles





The show must go on. The Queen, una forza



3 ottobre 2021 Come si fa non andare in brodo di giuggiole. La Regina Elisabetta apre il Parlamento scozzese con quesro completo in verde colore di tendenza autunno 2021 mentre Camilla e Carlo sono in pendant nei colori del classico scozzese del verde bosco. Reali divini.




1 ottobre 2021

Scene bucoliche di Regina ed Erede al Trono.


1 ottobre 2021

"Salute"


28 settembre 2021

Alla prima di No Time To Die anche Camilla non scherza



28 settembre 2021

Alla prima di No Time To Die  di serie James Bond, Kate si e' presentata sul red Carpet come una Bond Girl di Goldfinger. Scintillante! E sempre nel segno di Diana.


https://www.youtube.com/watch?v=KM3uAFUnyr8




28 settembre 2021

Gli Inglesi sorridono alla vita reale di Kate e William e fanno i conti in tasca alle sfilate di Meghan Markle in Megxit ben felici che non pesi più sui contribuenti.







AMBRA ANGIOLINI, FENOMENALE

In questi giorni è tornata alla ribalta Non è la Rai  come fenomeno televisivo degli anni passati perchè aveva messo in campo un folto gruppo di ragazzine scatenate capitanate da una sorta di enfant prodige Ambra Angiolini la più vivave e simpatica di tutte. Dopo quella trasmissione Ambra Angiolini aveva continuato il percorso in Tv con ospitate a S.Remo e conduzioni di qualche format ma nessuno sembrava prenderla sul serio perchè era difficile surclassare la teen ager con l'auricolare che aveva fatto impazzire l'Italia.Ambra si era perfino sposata formando una famiglia con il cantante Francesco Renda e due bambini ma lei non cresceva nell'immaginario del pubblico che continuava a vederla come una ragazzina.Poi era arrivato Ferzan Ozbetek che faceva di Ambra Angiolini, una delle interpreti del film corale Saturno Contro, un'attrice drammatica  a confermare il talento naturale insito nella ragazzina di Non è La Rai e che tutti ormai imputavano alle dritte di Gianni Boncompagni dall'auricolare,  ma nel contempo talmente sorprendente da ricevere un premio importante come rivelazione.

Infatti Ambra, imparata l'arte, l'aveva messa  da parte in attesa di trovare la giusta dimensione per esprimersi offertale in seguito dal cinema nel quale è stata ingaggiata per tanti films di serie Immaturi (e ti pareva) scanzonati e di intrattenimento per poi cimentarsi con ruoli drammatici e di spessore come la Scelta dove affrontava il tema dello stupro con una recitazione realistica senza esagerazioni nella gestualità della sofferenza.






 Pur dimostrando una maturità di attrice per ruoli drammatici come in / Miunuti per esempio dove era diretta da Michele Placido in un ruolo di operaia tosta che nel tempo libero si allenava con la box, e nel quale si esibiva con la rabbia tipica di una sottoposta ribelle, i ruoli brillanti sono quelli che più le si addicono avendo modo di sfoderare il mitico sorriso vivace e pieno di gioia come nel film La Verità, vi spiego, sull'amore. Ambra Angiolini non ha mai deluso con nessun film per cui va sicuramente annoverata fra le attrici più brave e talentuose del nostro cinema per cui non si comprende perchè non riceva riconoscimenti importanti così come periterebbe , forse perchè le manca quel pizzico di sex appreal del quale invece sono ammantate tante sue coetanee di Non è La Rai come Claudia Gerini per esempio.

Ambra Angiolini infatti è una bellezza acqua e sapone senza ammiccamenti o pose sensuali perchè la passione sullo schermo la esprime con l'impeto e la veemenza di un'adolescente, appunto, non riuscendo ad entrare nell'immaginario come sex symbol.Poco male perchè così la sua carriera potrà proseguire a lungo non riservando sorprese per la forma appesantita o i capelli ingrigiti così come succede con tante attrici dal fulgido passato facendo rimpiangere il tempo che per loro fu. Vabbè abbiamo voluto concludere pensando positivo per Ambra Angiolini e la sua carriera restando in speranzosa attesa che il cinema le riconosca il merito con riconoscimenti importanti perchè non è bastato definirla una ragazzina del fenomeno  Non è La Rai come è accaduto in questi giorni senza menzionare il suo percorso di attrice nel quale ha dimostrato di essere fenomenale! 



giovedì 14 ottobre 2021

MARGARITA SIMONOVA BALLERINA DEL BOLSHOI

 


 Le miniballerine sono come le miss, dietro ad ognuna c'è sempre una mamma che fin dalla tenera età
 la vede già come etoile o come la più bella del Paese con la differenza che le mamme delle ballerine sono le più fanatiche. Infatti appena le loro creature vengono iscritte ad una scuola di danza hanno già in dotazione scerpette e tutù mentre in famiglia sono trattate da piccole dive in attesa del saggio per acclamarle sul palco. Poi vabbè non importa se alla prima apparizione, la più adorata e viziata, inciampa mandando un chiaro messaggio a mammina che quella non è la sua strada perchè la danza classica è fatta di sacrifici con esercizi estenuanti alla sbarra, perchè mammina non smetterà mai di sognare di vederla magari ad Amici di Maria de Filippi la scuola d'eccellenza della Tv dove si divertono col reality seppur dando un addio a Roberto Bolle nella speranza di affiancare Stefano De Martino. 



Come diceva Carla Fracci la danza è sacrificio disciplina e determinazione che per molte è supportato dal forte di desiderio di riscatto da una vita povera.Infatti i più grandi ballerini sono di umili origini come la Fracci appunto, Rudolf Neureiev e lo stesso Roberto Bolle. Le ballerine non nascono nobili ma lo possono diventare emergendo raggiungendo la perfezione con il lungo collo e la fisicità aggraziata di un cigno danzando nel lago la più emozionante ed acrobatica performance della danza classica per ottenere la consacrazione come prima ballerina di un Teatro. Librando in volo come un uccello raggiunge l'apice nell'esternare il talento che ha caraterizzato la carriera facendo scuola del più grande ballerino di tutti i tempi, Rufolfh Neureiev il cui salto alla dogana dell'aeroporto di Parigi gli aveva permesso di lasciare la Russia per trovare la libertà in Europa la quale gli ha fatto ponti d'oro acclamandolo in tutti i Teatri nei quali ha insegnato “il balletto russo”, quello più rigoroso nel seguire il classico sia come tecnica che come espressione dell'anima. 

Nel film La Ballerina del Bolshoij la protagonista Yulka Olshanskaya (interpretata da Margarita Simonova) è una ragazzina di una scuola dove si allenano ballerine il cui obiettivo è di arrivare al Bolshoij è seguita da una vecchia maestra (ex ballerina) che la impone perchè si disti ngue fra tutte nel danzare “con gioia” sprizzando energia ed entusiasmo tali da sopperire a qualche difetto di tecnica solo per mancanza di esperienza.


 Dopo difficoltà ed ostacoli da superare nella forte competizione instaurata fra le allieve proprio per stimolarle a dare il massimo Yulka riesce ad arrivare al Bolshoij per la sua esibizione del Cigno chiudendo la scena con il volo a gambe spiegate in parallelo alle braccia come una sorta di Billy Elliot. La somiglianza non è casuale a voler sottolineare come il cigno possa essere interpretato indifferentemente da femmine e maschi (al di là delle parodie dei Trokadero).

Infatti il cigno è un animale di rara eleganza per il collo lungo, l'incedere silenzioso ed aggraziato: l'aspetto degli esemplari dei due sessi è molto simile variando in modo impercettibile nelle dimensioni per cui non si riconosce il maschio dalla femmina essendo praticamente uguali.  Il film è bellissimo per chi ama il balletto ma non solo perchè è molto interessante nel mettere in evidenza il duro allenamento di una scuola di danza frequentato da ragazzine all'apparenza come tante della loro età vestite sportivamente anche un filo sciatte e qualche volta sguaiate, per niente chic come in tante fiction del genere, che comunque appena inizia il tocco del pianoforte si trasformano uscendo dal bozzolo  con movenze leggiadre ed aggraziate che incantano. 

lunedì 11 ottobre 2021

LUCA MARINELLI, L'ULTIMO ROMANTICO

Ci sono attori che dalla prima apparizione sulla scena di un film galvanizzano il pubblico che lo segue  con immutato interesse fino alla fine indipendentemente dal racconto, conquistato dalla sua immagine fuori dall'ordinario.


Uno di questi è Luca Marinelli il talentuoso interprete di Martin Eden, Una Questione Privata e il biopic del principe Fabrizio de André. Lui in tutti questi film colpisce sovrastando la partner emergendo con una recitazione molto fisica e corposa ma intrisa di un'aura romantica facendone un'eroe decadente che vince nella vita portandosi il peso di una profonda sofferenza che trapela dall'occhio triste rotondo  con il labbro poco portato al sorriso. A una statura imponente si contrappone una fragilità psichicamente fragile a renderlo eterno dipendente dalla donna amata sempre idealizzata ed elevata a livello di madre a ricalcar quell'orma lasciata con la serie Tv Maria di Nazaret dove Luca Marinelli interpretava Giuseppe, l'uomo più gentile e romantico del mondo. Lui incarna l'ultimo romantico del nostro cinema interpretando personaggi un po' demodé nella loro fissazione verso una donna che mettono su un piedistallo per adorarla.

E' un eroe ottocentesco da personaggi in costume una tipologia costante delle sue scelte artistiche che lo hanno portato ad accettare di girare anche in calzamaglia col passamontagna nero il film Diabolik prossimamente nelle sale con Miriam Leone nel ruolo di Eva Kant.

Una scelta curiosa la sua che ha il sapore di sfida al fumetto che fu di grande successo nel tentativo di vincere altrettanto sul grande schermo riproponendosi mantenendo le caratteristiche che lo hanno sempre distinto nelle sue formance perchè l'elemento che lo contraddistingue è presente, ovvero l'amore idealizzato per una partner unica e speciale che in questo contesto andrà ad affiancarlo in una vita fuori dalla banalità del quotidiano all'insegna dell'avventura e dell'attrazione verso tutto il bene prezioso del mondo acceso con la scintilla più luminosa dell' amore di una coppia di ladri, sì ma solo per il piacere di provare il brivido nell'azione rocambolesca così ben illustrata nei fumetti, anche se l'impresa più ardua sarà quella di riportarla sullo schermo in tutta la sua affascinante magìa. Gli interpreti in senso figurato sono certamente all'altezza così come lo saranno sicuramente a livello di animazione perchè questo genere di operazioni, dal fumetto al film sono una garanzia di consensi annunciati proprio grazie alla presenza di star importanti come lo sono stati per esempio Dick Tracy (con Madonna e Warren Beatty) o la serie di Asterix (con Gerard Depardieu e Monica Bellucci) per cui la curiosità resta forte per un intrattenimento assicurato che in questo momento ci vuole per distrarsi.

domenica 10 ottobre 2021

DANIEL CRAIG CHIUDE CON BOND, JAMES BOND

 L'agente 007 è giunto al crepuscolo avendo fatto da sfondo per l'addio di Daniel Craig l'ultimo della serie che si è congedato dichiarando di essere arrivato ad odiare il il killer spietato del personaggio. Così si parla di lui come di quello che ha dato una svolta sentimentale alla saga uscendo dalla tipologia di uomo che non deve chiedere mai perchè trova le donne già pronte e bagnate. Di Dom Perignon ovviamente perchè col Martini agitato è venuto dopo sempre e comunque con la pistola in mano. Daniel Craig invece fin dal suo esordio in Casino Royal la mano l'aveva messa sul cuore dopo aver sparato il colpo in canna alla Bond Girl di turno, una sensualissima Caterina Murino avvolta in una nuvola di seta rosa (nella top ten dei più bei vestiti della storia del cinema)


per poi offrire il suo amore a Vesper (Eva Green) l'unica donna che ha sposato restandole fedele mentre lei come da copione del genere Bond Girl, quelle cattive, l'aveva tradito.

Questo è l'argomento clou che aveva fatto parlare di svolta mentre in realtà il cambio di rotta Daniel Craig l'aveva fatto nel proporsi a muso duro sia nel proferir battute fulminanti come da prassi che in quelle d'azione nelle quali si distingueva per la forza bruta perpetrata e subita facendo per primo una scena in cui veniva massacrato di botte e torturato. Una violenza bestiale che nei classici di Bond non era mai stata rappresentata perchè tutti gli agenti precedenti avevano girato le scene con eleganza aplomb e tanta ironia e nelle quali Sean Connery è stato il migliore restando indimenticato con la faccia impassibile e fredda che aveva dimostrato quando un raggio laser stava per colpirlo fra le palle in Goldfinger o quando una vedova nera in Si Vive Solo Due Volte calata da un filo si era intrufolata fra le lenzuola tentacolando sul suo corpo fino ad arrivare al viso pieno di sudore freddo. Daniel Craig in questo l'aveva superato perchè la sua freddezza nei momenti cruciali sembrava quella di uno spietato agente del KGB abituato a muoversi fra violenti torturatori di un regime autoritario piuttosto che al servizio di Sua Maestà.




Superato il maestro Sean Connery con le arti marziali Daniel Craig non è invece riuscito ad eguagliarlo a livello di sex appeal che Connery emanava da una notevole espressività del viso posizionando come preludio di piacere  gli angoli della bocca all'insù e con le narici del naso che si allargavano come quelle di un toro alla vista di “una bovina”bond girl. 
Craig invece aveva una sola espressione da duro che con  gli occhi di ghiaccio si percepiva implacabile anche se poi si dimostrava un duro dal cuore tenero, piuttosto che uno scanzonato libertino del classico Bond, che Daniel Craig ha saputo reinterpretare riconquistando il pubblico più maturo e meno propenso a continuare a seguire approcci amorosi all'insegna del mordi e Kaské, morte e stecchite, dopo lo sparo. Con DanielCraig anche Bond è diventato più maturo tanto che nell'ultimo film No Time To Die è perfino andato in pensione per ritirarsi in Giamaica  (la prima location suggestiva della serie) a vita privata con l'amata già incontrata in Spectre (Lea Seydoux) a chiudere il cerchio della saga classica per riaprirne un'altra completamente innovata. 





Daniel Craig ha lasciato il genere d'azione sentendosi come sollevato da un peso che, dato l'età avanzata ormai non poteva più reggere e che solo Tom Cruise insiste nel mantenere recitando anche con affanno a costo di perdere in credibilità per cui non ci resta che attendere il prossimo Bond, James Bond: forse un agente in gonnella, forse uno di colore o fors'anche un transgender. Forse. Le uniche certezze per ora sono l'Aston Maritn e la pistola per uccidere.No smoking, no Martini, no Bond Girl sempre bagnate prima e dopo il botto del Dom Perignon e no pure questo.

Meglio sarebbe chiudere e che sia finita lì. 

No Time To Die. 

Ebbé nel qual caso ce ne potremo anche fare una ragione. 



Post correlato DANIELCRAIG FUORI DAI PANNI DI 007 E' MEGLIO

https://ritaguandalini.blogspot.com/2020/06/daniel-craig-fuori-dai-panni-di-007-e.html



sabato 9 ottobre 2021

A TALE E QUALE SI IMITANO ANCHE LE OPINIONI?

Cristiano Malgioglio a Tale Qual ha stroncato Alba Parietti nell'imitazione di Guesch Patti in Etienne  

"Sembrava avessi un demone dentro. Eri talmente fredda, come un ghiacciolo alla menta."

In realtà Alba Parietti ha fatto una bellissima esibizione dimostrando di essere molto migliorata come ballerina di tante performance "sexy"che abbiamo "ammirato" quando era giovane e forse dopo aver preso seriamente delle lezioni a Ballando con Le Star dove ci sono maestri di grande professionalità che devono averla allenata bene.

E' curioso come il senso delle parole proferite da Malgioglio nei confronti di Alba Parietti e del suo cavallo di battaglia sia "tale e quale" alle mie osservazioni contenute in un mio post che qui riporto integralmente:    ALBA PARIETTI IL BALLO NON E' UN'OPINIONE


https://ritaguandalini.blogspot.com/2014/09/il-nulla-porta-al-nulla-cosi-parlo-romeo.html



martedì 5 ottobre 2021

MORGANE FEMMINA GENIALE


Morgane Una Detective Geniale, è una serie francese che accompagnata dagli echi di un grande successo è sbarcata in Italia su Rai Uno (e presente in Rai Play). Il personaggio interpretato da Audrey Fleurot, una sorta di casalinga disperata con tre figli a carico, non è molto originale perchè si ispira chiaramente ad Erin Brocovich La Forza della Verità con Julia Roberts. Così di successo in successo è stato creato il detective in gonnella Morgane la cui eccentricità nel modo di porgersi e soprattutto di vestire - minogonne e body con i cuoricini, jeans strappati con applicazioni a fiori, giacchette striminzite di ecopelle o simil animalier in un mix di colori e accostamenti che fanno a pugni tra di loro accompagnati ad accessori  (stivaletti in tronchetto, borsine mini e orecchini a cerchio) da squinzia metropolitana, perdippiù acconciata nei capelli con bandane e nastri a raccogliere i lunghi capelli rossi con frangetta a scodella comme de garconne parisienne -  mette in imbarazzo la squadra di polizia con la quale lavora essendo stata ingaggiata per collaborare come consulente per il suo intuito geniale dimostrato quando faceva in quella sede la donna delle pulizie.


Dipanando le puntate della serie si è messo a fuoco il temperamento di Morgane in sintonia con la sua
femminilità procace e decisa ma anche dolce ed accogliente con un lato infantile mantenuto dalla costante ed attenta partecipazione alla vita dei suoi figli che tratta alla pari da adulti traendo informazioni dal loro mondo scolastico ed esplorativo via Web dei quali  fa tesoro dando risposte elementari a quesiti complicati. Nonostante sia finanziariamente sempre con l'acqua alla gola la vita di Morgane femmina apparentemente sconclusionata e folle si svolge all'insegna del massimo comfort, sia in cucina fra padelle pappine e merendine che nell'arredo casa con i bambini curati e puliti ai quali nulla manca avendo pure un giardino per giocare  supportati da gadget tecnologici come smart e quant'altro,  in un connubio di genio e regolatezza perchè il caos della sua vita è solo a livello superficiale fra look scoordinato e regole da infrangere, sì ma solo a fin di bene nell'intento di dare ritmo all'azione e superare gli intoppi burocratici del sistema.

 

Insomma una brava ragazza che riesce perfino a conquistare l'agente capo (Mehdi Nebbour) che affianca nei servizi in strada il quale, se all'inizio la sopportava giusto quel tanto per carpire le sue intuitive argomentazioni molto utili per raggiungere la soluzione dei casi, comincia a provare un certo interesse verso di lei arrivando a pensare di non poterne più fare a meno di trovarsela di torno. Infatti giunti quasi alla fine della serie, il rumore roboante che accompagnava ogni apparizione di Morgane è diventato un dolce suono alle sue orecchie, la sua invadenza con i bambini appresso si è magicamente trasformata in un tocco di allegria, così come il suo look che gli appriva volgare e imbarazzante improvvisamente sembra diventato sexy ed intrigante. Ah, l'amour! Due fette di prosciutto calate sugli occhi e voilà la donna che il destino gli ha fatto incontrare. Vedremo se l'amore farà il il miracolo di farli innamorare entrambi sperando  in una nuova stagione con la formazione una coppia molto simpatica ed accattivanente  sempre e comunque in sintonia contrastante ma complementare nel connubio dell'intuito geniale di lei ed il fiuto da segugio di lui. 

NOTE DI COSTUME La frangetta a scodella o alla parigina.


 Anche se continua a proliferare il tipo B.B. con capelli biondi e lunghi la maggior parte delle Parigine portano i capelli corti tagliati a Carré. Ma la particolarità è sempre rappresentata dalla frangetta tagliata corta come nella foto adottata anchde dalle star Marion Cotillard Lea Seydoux o Amelie Tatou. La frangetta di Maria Elena Boschi per esempio avrebbe bisogno di un bel taglio alla francesina perchè la frangia voluminosa sugli occhi oltre a sfoltirle i capelli non le dona. Dovrebbe farci un pensierino invece di pensare a tagliare con il Presidente del M5S Giuseppe Conte
E per ultima, ma non ultima, Miriam Leone nel film Marilyn ha gli occhi Neri.


venerdì 1 ottobre 2021

MARIA VERA RATTI DA SIGNORINELLA A BASTARDA

Tutti la ricordiamo perchè è esplosa con quel personaggio accattivante quando era calata nei panni di Enrica Colombo, una ragazza giovane carina e timidissima che faceva innamorare il Commissario Ricciardi mentre la spiava dalla sua finestra. Insieme al Commissario tutti il pubblico si era innamorato di lei, la signorinella pallida Enrica Colombo, perchè era la giovane che tutti avremmo voluto avere come vicina, dolce gentile e premurosa verso tutti. Invece l'attrice Maria Vera Ratti che la interpretava si è rivelata una bastarda. Sì perchè ora anche lei si è calata nei panni di un Commissario, la dr.ssa Elsa Martini, che nella nuova stagione in onda su Rai Uno si unisce alla squadra de' I Bastardi di Pizzofalcone. Napoletani.

Persa ogni timidezza, il suo ingresso è stato fulminante per il tempismo con il quale ha rubato le battute al collega  Giuseppe Lojacono (Alessandro Gasmann) con lui in servizio per le indagini: sguardo dritto, cipiglio deciso, dinamismo e modi spicci, Maria Vera Ratti ha bruciato in un attimo nel ruolo del Commissario Martini la dolce e timida mammoletta Enrica del Commissario Ricciardi. E' stata molo brava in questa sua trasformazione a dimostrar un talento di attrice che la porterà lontano fra le fiction della Tv essendo anche dotata di una bellezza di carattere che buca lo schermo. Intanto l'ammiriamo in questa serie de I Bastardi di Pizzofalcone un genere poliziesco che può contare sempre su un pubblico fedele, amante dei rebus dei colpi di scena e delle indagini sulle tracce dei colpevoli. 


Questa serie si avvale di personaggi noti e molto amati dal pubblico come Alessandro Gasmann capo della squadra di bastardi avendo un passato da scontare, Carolina Crescentini il magistrato perseguitato dai suoi condannati,  Tosca D'Aquino in crisi familiare, Antonio Folletto (il bellu' guaglione) Simona Tobasco (la fragile e sensibile) Gennaro Silvestri poliziotto umano ma anche fumantino pronto a buttarsi nella rissa, e da ultimo ma non ultimo Massimiliano Gallo un attore con una lunga carriera alle spalle tra cinema teatro e fiction bravissimo nell'alternare ruoli di mafiosi a quelli di poliziotti con grande abilità. In questa serie mostra tutte le sue fragilità di uomo, oltre la divisa, ma lui resta comunque indimenticato nei panni dello spietato boss Antonio Vescia del Clan dei Camorristi e del crudele schiavista di operai clandestini Nel Segreto dell'Acqua. Ruoli da mostri da far paura per cui fa un certo effetto vedere la sua natura umana in questa serie poliziesca. 

L'arte di saper recitare verso la quale bisogna far chapeau!