sabato 30 agosto 2014

LA NUOVA FRONTIERA D'ITALIA AL CAPOLINEA 5 FEBBRAIO 2012




Hillary Clinton, segretario di Stato degli USA, stringe la mano a Monti superstar, indossando una giacca vintage Chanel.
Di Dallas Memoria…
La nuova frontiera per l’Italia è giunta al capolinea?

venerdì 29 agosto 2014

COL PIZZO NERO KATE HA INIZIATO A FAR TENDENZA:9 GENNAIO 2012

Chi dice che Kate Middleton non faccia tendenza si sbaglia di grosso.
Se con il vestito bianco da abito da sposa  ha dettato il trend per lo occasioni importanti come l’assegnazione dei Premi ai vari Festival (di Venezia 2011) e il recente Golden Globe Award, con il vestito di pizzo nero che ha sfoggiato in occasione della prima di War Horse di Steven Spielberg, ha fatto proseliti fra le star sul red carpet delle prime cinematografiche.
Dopo tanti anni è tornato di moda il pizzo Valencienne, quel particolare pizzo lavorato finemente veniva applicato come decorazione agli abiti dai primi del novecento fino alla fine degli anni 80, dopo i quali è rimasto un capo elegante solo per le donne di una certa età, adottato soprattutto come calza perché il pizzo anche se molto sexy invecchia un filo.
Un abito intero come quello di Kate non si era ancora visto e nonostante, ma forse proprio per questo, il modesto effetto da suorina  le prime ad averlo adottato sono le star di serie nobile, come una sorta di parenti di Casa Windsor, che lo hanno preferito come decorazione dei décolletè o delle spalle così come abbiamo visto proprio in questi giorni con Keira Knightley (Protagonista di The Duchess antenata di Lady D.), o Ellen Mirren (perfetta clone di Elisabetta II in The Queen) la quale ha coraggiosamente osato in un vedo non vedo molto audace in decorazioni floreali leggermente vellutate.
A ruota non poteva mancare anche Madonna, sempre molto abile a copiare il successo di qualche collega in tempo reale specie se a battere il tempo è stata la “collega” di Casa Windsor nella persona della Duchessa  di Cambridge, visto che sul red carpet sfilava come regista alla prima di W.E. con la storia di Wallis Simpson e il Duca Edoardo. Nel cast figura anche Natalie Dormer la protagonista della serie dei Tudor televisiva anche lei con un abito decorato a pizzo Valencienne come Madonna e come in veste di parente di Kate avendo interpretato Anna Bolena di casa Tudor.
Ad aggiungersi in coda è l’attrice Rachel Mac Adams che ha voluto fare l’en plein con l’abito da sposa  nel film The Vow, La Memoria del Cuore, per poi presentarsi alla prima sul red carpet in pizzo total nero Valencienne: tutta in perfetta simil Kate.
Con questo escamotage,  se riuscirà a strappare molte lacrime con la visione del film all’insegna di un romanticismo già ampiamente collaudato (la riconquista dell’amore del coniuge che ha perso la memoria), non è comunque riuscita a distogliere l’attenzione sul suo partner, uno strepitoso Channing Tatum già ammirato in tutta la sua splendida fisicità in The Eagle.
Questo è un sex symbol, bellezza!   mentre Rachel Mac Adams, dopo le prove di Un Amore All’improvviso, Valentine Day e Midnight in Paris si conferma come quello della sposina strappalacrime. Sempre rigorosamente in bianco.

 LE REGINE D’EGITTO:  TORMENTONI DI SABBIA
A conferma di quanto detto sopra, il pizzo nero sembra ormai il filo conduttore delle sfilate delle star più importanti. Prima fra tutte Angelina Jolie, in bianco con un tocco di rosso agli Golden Globe Arward, ma rigorosamente in pizzo nero quando si è presentata al Premio del Sindacato dei Produttori cine insieme a Brad Pitt dopo una puntatina alla Casa Bianca per una convocazione pre-elettorale. Non si sa se i Brangelini hanno accettato perché pare che la Jolie sia incinta per fare una nidiata di numero di sette.
Un salto importante nella sua vita privata che le rende onore come madre coraggiosa perché divisa fra nidiata multietnica e film d’azione passando all’impegno nel sociale con  regia di film sulla pulizia etnica in Bosnia e Kossovo.
Di Salt in Salto salta però il ruolo di Cleopatra che la Jolie si apprestava a girare con la regia di David Finche.
Poco male, perché Cleopatra sta diventando il tormentone del momento spopolando soprattutto in parodie fra gli spot con in mano un improbabile smartphone.
Questo per dire che in Egitto c’è la chiave del Medio oriente da girare intorno alle varie Ruby Rubacuori, prima di incontrare la scandalosa Ipazia di Alessandria per poi finire con Cleopatra dando il colpo di grazia alla celeste Aida, proprio in questi giorni sul palco del Teatro Regio di Parma, insieme ad Amneris e Radames.
Così con un colpo alla botte e uno al cerchio si completa l’ubriacatura della danza del ventre fra le rose del deserto ai piedi delle piramidi e biblioteche in fiamme dove anche la politica ha messo lo zampino sotto mentite spoglie dell’egiziana Ruby per aver fatto tremare i Palazzi, da Grazioli a Madama passando da Arcore.


Si chiude un’epoca? Assolutamente no. Proprio in questi giorni è divulgata la notizia che Lindsay Lohan è stata ingaggiata per fare Elizabeth Taylor, alias Cleopatra per cui tra i biopic e parodie la leggenda della Regina d’Egitto è destinata a durare come tormentone.
Del resto lo aveva detto chiaro anche il Principe Antonio De Curtis detto Totò nel film cult Totò e Cleopatra: “Io nella vita me la son sempre cavata. Continuerò a cavicchiare e me la cavicchierò sempre”.
Questa è la chiave di lettura dei versi immortali rimasti nell’immaginario più di quanto abbia fatto Shakespeare? “Sii il più forte fra i più forti, il più prode fra i più prodi, ma l’ombra di Cesare ti accompagnerà sempre”. Recita Marc’Antonio. “Hai paura dell’ombra di Cesare?” chiede Cleopatra offrendogli la bocca.
“No” è la risposta lapidaria del Marc’Antonio. Ma se la cavicchieranno per poco…

mercoledì 27 agosto 2014

UNA TATA ABBONDANTE


Nei titoli di coda non è nemmeno citata, eppure sono bastate poche sequenze per illuminare tutto il film Sex And The City che le protagoniste ormai su di età hanno un filo appannato.
Uno scintillìo che abbaglia, facendo sbavare i maschi: sono le tette (vanno chiamate col loro nome per meglio rendere l’idea) che si intravedono dietro la T-shirt di Alice Eve senza reggiseno, lasciate allo stato brado ballonzolare senza ritegno, accompagnate dal sorriso solare della protagonista che si dimena fra capriole e salti.
Una danza che palleggia a passo di rallenty della cinepresa, facendo godere gli spettatori palleggio dopo palleggio.
Il quale raggiunge l’apoteosi quando è intenta a fare il bagnetto alle bambine che ha in custodia,   mentre a maneggiare la doccia è il marito (che Kristin Davis sbircia dalla porta) il quale gliele innaffia  mettendole in trasparenza coi turgidi capezzoli.



Una sorta di tata “miss maglietta bagnata” che mandava in paranoia Charlotte pensando di essere stata colpita dalla sindrome Jude Lawe, l’attore passato alla storia per aver tradito Sienna Miller con la tata dei bambini alla quale Sienna faceva da vice-madre.
Insomma, attenti alla tata sembra il motto ad accompagnare la felice coppia di Charlotte ed il suo rozzo bestione del quale si era innamorata nonostante la puzza sotto al naso perchè lui, quando erano fidanzati nella serie televisiva, aveva la pessima abitudine di posizionarsi sulla tazza lasciando sempre la porta del bagno aperta. Ma il problema tata nel film è un timore che si è subito dissolto alla scoperta che la ragazzina ha tendenze per lo stesso sesso.
La famiglia è salva per cui sbirciare quella tette viene sublimato come un inno alla vita nella sua espressione primordiale, quella in cui gli uomini sognano di restare sempre attaccati al petto della madre.
Sogni infranti dalla dura realtà.

martedì 26 agosto 2014

DELTA DEL PO 31.O8..2012


 La pioggia è arrivata. Due gocce come al solito ma sempre meglio di niente.
Ho visto che ci sono diverse proposte tra le quali anche la fiction Mal'aria, già vista.
Ma non è di quello che voglio parlare bensì del Delta del Po perchè mi viene in mente un aneddoto che ho sentito raccontare come una sorta di Amarcord.
Infatti ai tempi del fascismo si facevano molti comizi nelle Piazze per fare propaganda all'operato del Duce.
Uno di questi, salito al balcone aveva cominciato dicendo:
"Cameratttiii (imitando Mussolini nel tono di voce) ora che abbiamo prosciutto tutte le Valli...",intendendo quelle di Comacchio ovviamente che allora era una zona paludosa.
Prosciutto crudo o cotto?
Ad ogni buon conto si può ben dire che avessero messo Le Mani sulla Palude!





Il Delta del Po ha fatto da sfondo a molti romanzi e film in bianco e nero.

Il Più famoso è quello a colori di Mario Soldati con Sofia Loren ne La Donna del Fiume.
Un melò strappalacrime con lei in mise da mondina tutta scosciata che piangeva con il suo Tunin.. Tunin.. Tunin...! fra le braccia. E' un flash da cineforum che ricordo bene.
Ma ricordo anche quando Sofia aveva girato nelle Valli di Comacchio mentre io ero in vacanza a Porto Garibaldi.
Nella scena del ballo si era formata intorno una folla di curiosi per cui non ero riuscita a vederla.

In serata invece quando lei era in Hotel con tutta la troupe per cenare, io avevo appiccicato il mio nasino sulle vetrine facendomi notare. Infatti Sofia chiamò il cameriere per portarmi accanto a lei al tavolo dove mi fece tanti complimenti offrendomi un grappolo d'uva che io non avevo mai mangiato.
Il giorno dopo quando entrai in Chiesa con la nonna perchè l'avevamo vista da lontano, vedemmo Sofia insieme a Rick Battaglia che pregavano la Madonna tenendosi per mano molto molto stretti tanto che io pensai fossero fidanzatnii. Invece l'onore ce l'aveva Carlo Ponti produttore del film insieme a De Laurentis.
Sofia parve un filo scocciata, come se l'avessimo beccata in castagna, dicendo alla nonna che sarebbe partita per l'America senza comunque tralasciare di prendermi in braccio e darmi un bacio.
La ricordo calda ed affettuosa e soprattutto molto alta.
E' curioso comunque vedere la versione in locandina italiana e quella americana.





domenica 24 agosto 2014

DRAG QUEEN E SIGNORINE GRANDI FORME, IL PRANZO E' SERVITO

A proposito di trans...suvvia...
C'è una Drag Queen che si chiama Ape, di Parma e lavorava al Chiambretti Night. 
Così insieme a Platinette, che era presente ad Amici su Canale 5, le trans di Parma fanno due di numero.
Certo è curioso che una città come Parma che è sempre stata famosa per i suoi personaggi di cultura, musicisti, scrittori, poeti e attori ora sia conosciuta a livello internazionale per due Drag Queen.
Sono gli unici personaggi infatti che appaiono sempre in Tv perchè di altri illustri e noti ormai si sente parlare poco.
Come Alberto Bevilacqua per esempio, oppure Bertolucci, Paola Pitagora...Tutte personalità che i prosciuttai li guardavano dall'alto in basso.
Quando si vedevano sfilare le macchine di grossa cilindrata preferite dai ricconi rifatti,si additavano in senso dispregiativo come macchine da "gosini" (maiali) tanto erano trattati con sufficienza, dai colti parmigiani, quelli del prosciutto e dei produttori agro-alimentari.
Mah! L'Ape al Chiambretti si era distinta nella parodia delle signorine grandi forme con la canzonetta Ma dove vai bellezza in bicicletta...Penosa, diciamolo. La classe di Luxuria è comunque impareggiabile. 


Ma non è di Parma.
Certo che vedere ora Parma salire alla ribalta tra prociuttai, salumai, Lattai in crack, Drag Queen e gorgheggi lirici è proprio un bel pout pourry...
                           SIGNORINE GRANDI FIRME
Tornano di moda le signorine Grandi Forme? Speriamo di no, anche se la donna un po' in carne piace molto al maschio.
Un po' meno a noi donne. La cosa buffa è vedere certe giornaliste del fashion che un giorno dicono che la donna grassa è ridicola un altro che deve essere orgogliosa delle sue forme abbondanti. Non riesce a entrare nel tubino?
Che sarà mai...Sempre meglio di una donna secca. Magari detto da una giornalista col culo secco, per cui è tutto dire.
Se poi è anche di sinistra, allora tutto si spiega: i giudizi della sinistra sono sempre di parte.
Antonella Clerici per esempio è grassa.
Io per esempio sono grassa (o quanto meno mi vedo tale, anche se a dire il vero sono cicciottella passata da una taglia 40 a  una 46, ), ma con questo non è che sia contenta, anche se non faccio nulla per dimagrire perchè non mi piace stare a dieta, ma molto a tavola.
E nemmeno una come la Clerici, sicuramente.
Suvvia...quante bugie di "grandi firme" dobbiamo ancora sentire?
                        MENO BICI PIU' METRO'
14 aprile 2010 La notizia del giorno a Parma è che l'opposizione chiede le dimissioni del Sindaco  Pietro  Vignali perchè avrebbe fatto perdere alla città 173 milioni per fare una metropolitana.
Milioni di euri che versati nelle casse comunali avrebbero consentito di attingere a piene mani, mentre i parmigiani si sarebbero dovuti sorbire dei lavori che mettevano a soqquadro una città-bomboniera considerata fino all'ultimo decennio un piccolo gioiello d'arte e di raffinatezze (prima di cedere il passo alla gastronomia imperante).
A soqquadro... diciamo pure in ginocchio perchè Parma sarebbe stata sventrata da cima a fondo. Il tutto per non pedalare in bicicletta 10 minuti dalla Stazione al Campus.
Certo, i soldi nelle casse del Comune fanno comodo e con il sindaco uscente ne sono affluiti un sacco.
E sono serviti anche in campagna elettorale a far vincere e confermare la maggioranza che sta governando ora.
La quale ha fatto un battage pubblicitario all'insegna di banchetti molto accattivanti:
- Per Vignali in P.zza della Steccata, nel comizio per il rush finale, era stato allestito un banchetto ricco a base di salumi formaggi, sgoliatine, pizzette, antipasti e formaggi vari serviti con le bollicine versate nei flutes.
- In quello di Sergio Peri invece, l'elettorato era stato servito con qualche pezzo di torta fritta e salame, con vino nei bicchieri di carta.
Ha vinto Pietro Vignali, è ovvio, I Parmigiani, più che alle chiacchiere, hanno guardato alla sostanza.

La Politica, checchè si chiami, tira sempre l'acqua al suo mulino.
Non si sono infatti sentiti cori di protesta per aver perso una metropolitana da parte dei cittadini nè tanto meno si sono mobilitati cortei nelle piazze, che invece vengono allestiti solo per problemi importanti come la perdita del lavoro o tante altre cause a tutela della salute della comunità.
Il silenzio dunque parla da sè.

I Politici, per sapere se i parmigiani erano favorevoli alla metropolitana bastava che lo chiedessero con un referendum, mentre si sono arrogati il diritto di decidere se costruirla o meno.
Vignali, governando su questa linea, ha scelto il meno e i cittadini non hanno messo parola.Chi tace acconsente: a volte capita che anche la maggioranza resti silenziosa.

TRA PIETRO E PAOLO NON METTERE DITA

Stamattina a Messa con le parole di San Paolo in una delle sue lettere...
CHI mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
CHI mai è stato suo consigliere?
CHI gli ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio?

NESSUNO
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.


Dal Vangelo secondo Matteo 16,13-20
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

                     C’è un tempo per credere e un tempo per tradire.
Uscendo dalla Chiesa in una città ancora deserta, due turiste in mini-shorts guardavano spaesate una cartina a bocca aperta:
"Turiste fai da te? Hai hai Alpitour!" dico loro che restano a bocca aperta mentre io ho proseguito per la mia strada per andare a preparare il pranzo:
Costine di Agnello con salsa piccante, alla turca.
Ecco la ricetta:

Preparazione:

Tritate finemente la cipolla insieme all'aglio, versate un filo d'olio e un pochino d'acqua in una casseruola e fate stufare per circa 5 minuti a fuoco basso.
In una ciotola adagiate la carne, versateci sopra un filo d'olio e dopo cospargete con la farina, sale e pepe e la paprika. Amalgamate bene. Scotolate la farina in eccesso e unite la carne al soffritto di cipolla. Unite un altro filo d'olio e fate rosolare la carne per 3 minuti. Unite la birra guinness, fate  evaporare a fuoco medio per circa 5 minuti. Fate sciogliere il dado e il concentrato di pomodoro nell'acqua calda e versate sopra la carne. Unite le carote a rondelle, il sedano, le patate a cubetti, timo, rosmarino e una foglia d'alloro. Coprite la casseruola e fate cucinare a fuoco lento per circa 60-90 min, o finchè la carne non risulta ben cotta.

Per accompagnare questo spezzatino ho scelto di fare un pane tedesco, dal libro di Sara Papa, con qualche modifica.

Accorgimenti:
Al contrario di altri tagli, le costolette di agnello sono molto veloci da cuocere. Potete usare anche la spalla o lo spezzatino, ma dovrete farli cuocere per almeno 30 minuti.

Idee e varianti:
Per rendere l'agnello più gustoso, aggiungete un bicchierino di marsala o di brandy durante la cottura.





sabato 23 agosto 2014

L'AMORE AI TEMPI DEL TERRORISMO


     DEAR JHON, quando la nostalgia si fa canaglia.
Dear John è un film uscito in programmazione nel mese di maggio 2010 a conferma del grande successo sempre più crescente di Amanda Seyfried, la quale sta lavorando a ritmo serrato con una girandola di film sempre più accattivanti.
Dopo la performance con Liam Neeson e Julianne Moore in Clhoé e Lettere a Giulietta con Vanessa Redgrave, Amanda è apparsa sullo schermo con una commedia agrodolce della serie “la guerra non è mai finita”.
Sì, perché i film sulla guerra e suoi reduci sembra che siano quelli di maggior impatto emotivo per il pubblico, a specchio della realtà.
La storia è molto romantica incentrato sull’amore di una ragazzina dolce e ingenua, Savana Lynn Curtis, che si sente inorgoglita del fatto che il suo ragazzo  John Tyree (Channing Tatum) parta per fare il soldato, di stanza in Germania.
Un amore fragile il loro, che non resiste al passare del tempo perché, mentre il ragazzo rimane fedele, la ragazzina convola a nozze con un altro, inducendo il fidanzato a scegliere di restare nell’esercito perché colpito dal tragico avvenimento delle Twin Towers e ferito dal tradimento della ragazza.
La quale, al suo ritorno in Patria si sente presa dalla nostalgia per lui.
Nostalgia canaglia!  

Dear, prima di partir per il fronte,

Ovunque sarai e qualsiasi cosa stia
Accadendo nella tua vita,
tutte le volte che ci sarà la luna
piena tu cercala nel cielo.
E mentre la guardi pensa a me
Perché ovunque sarò e qualunque
Cosa stia accadendo nella mia
Vita io farò lo stesso.






Ci sono mille cose da fare
Qui al fronte ogni giorno:
alzarsi di buon’ora, lavarsi e
fare una frugale colazione per
essere pronti all’allenamento
giornaliero fra servizi d’ufficio
e tiro al bersaglio.
L’eco del tonfo delle Twin Towers
Riecheggia fino qui dove sono
Di stanza da diverso tempo.
Non tanto per averti ancora dimenticato…
Sotto la doccia canto le mie canzoni
Pensando a te e alle tue lacrime
Quando ci siamo lasciati e giurato
Eterno amore.
Tu l’hai infranto, non riuscendo a
Reggere l’attesa del mio ritorno,
concedendoti in sposa a un altro…
E io canto solo sotto la doccia,
Canto tutta l’intensita delle mie pene…





giovedì 21 agosto 2014

ANGELINA JOLIE INIZIA LE SUE BATTAGLIE UMANITARIE




http://www.mymovies.it/trailer/?id=46941

ANGELINA JOLIE IN MIGHTY HEART (Un Cuore Grande) USCITO NEL 2007 e presentato fuori concorso al festival fi Cannes 2007,  dove interpreta la moglie del giornalista decapitato in Pakistan nel 2002 iniziando così il suo impegno umanitario tra cinema e realtà.
Le ultime parole di Daniel Pearl sono state "Sono Ebreo" per cui resta il dubbio se fosse stato giustiziato dagli jihadisti perchè giornalista o in quanto ebreo.





Pakistan, nuovo arresto per morte giornalista Usa Daniel Pearl

Corrispondente del Wall Street Journal venne decapitato nel 2002. Per la vicenda sono già state arrestate e condannate 4 persone


"Per il sequestro e l'omicidio di Pearl, nel giugno del 2002 è stato condannato a morte Omar Sheikh, il cui vero nome è Ahmed Saeed Sheikh. Altre tre persone sono state arrestate e condannate per la vicenda. Ma secondo un'inchiesta condotta da un ex collega del giornalista, sarebbe stato Khaled Sheikh Mohammed, la mente degli attentati dell'11 settembre, a giustiziare Pearl."

mercoledì 20 agosto 2014

SESSO IN UFFICIO E SEGRETARIA CHA CHA CHA


Nessun grande uomo è mai tale per la moglie e la sua segretaria.
Lo diceva John Kennedy parlando di Jacky e della sua segretaria, l’unica donna con la quale non aveva segreti. Talmente fidata che nessuno è mai riuscito a strapparle una parola anche dopo la morte del Presidente. Fiducia ben riposta.
La segretaria è sempre stata fatto oggetto di attenzioni sia dalla letteratura che dal cinema e presa di mira dalle vignette satiriche dove viene sempre disegnata sulle ginocchia del capo a prendere appunti.
E tra una puntina e un tagliacarte nelle storie immaginarie si imbastiscono anche scene di sesso fra colleghi, consumate sulla scrivania e in tutte le posizioni.
Il primato spetta ad Harrison Ford,   amante manager per eccellenza intento a sedurre bellissime attrici: indimenticata è quella scena fra lui e Greta Scacchi.
Presunto Colpevole che, alleati in una causa, dopo averla vinta in pieno stato di euforia si accoppiano sulla scrivania senza nemmeno togliere i vestiti.
Lui le apre semplicemente la camicetta scoprendo un seno morbido sul cui capezzolo porge prima un morso intingendolo poi con la lingua dei suoi baci, sbottonandosi nel contempo i pantaloni per sfilar le mutandine e prenderla in un amplesso da sborrata glattica.
 “E’ la fine del mondo” pigola lei tra mugolii di piacere, a conferma.
Sempre in formissima Harrison Ford offre grande spettacolo di sé così come aveva già fatto più di vent’anni prima in Donne in Carriera  con Melanie Griffith, segretaria rampante e sua alleata con la quale, dopo aver concluso un grosso business, in piena euforia, proprio come sopra, si dirigeva  dritto verso la camera da letto  per perdere con lei tutti i pezzi dei vestiti strada facendo, fino a tuffarsi nel letto per accoppiarsi nel più appagante e liberatorio amplesso: quello che caratterizza il sesso e business, appunto.
Il più comico invece è quello raccontato nel Film Shee Devil con Meryl Street nel ruolo di moglie tradita da un marito che la cornifica con la segretaria, facendosela sulla copiatrice con tutti i fogli che fuoriuscivano in serie del suo culetto in bellavista.
Il più intrigante è quello raccontato da Secretary, un film di alcuni anni or sono, con James Spader e Maggie Gyllenhall dove il principale coinvolge la segretaria in u gioco sado-maso  in cui, dopo averla costretta a portare i fogli a quattro zampe, la sodomizza sulla scrivania facendola guaire di piacere come una cagnetta. Un lieto fine che sfociava poi nel matrimonio fra i due.
Come dire che il connubio fra manager e segretaria nonché colleghe, è sempre molto stretto, fatto di complicità rapportati fra piaceri all’insegna della affettuosa amicizia ed abbandoni masochisti portati fino agli estremi che, comunque in entrambi i casi, comportano quasi sempre molti rischi. Licenziamento in primis. Meglio evitare.
              SEGRETARIA CHA CHA CHA
La figura della segretaria è sempre  oggetto delle vignette esilaranti dove la si posiziona sulle ginocchia del capo intenta a prendere appunti. Quelli di borsa in primis, coi numeri ultimi che vanno in salita e i primi che scendono in picchiata. Calate le braghe, quelle della segretaria in primis, si comincia l’introduzione con quel motivetto che piace tanto…cha cha cha…
Correva l’anno…e il cha cha cha della Segretaria impazzava in tutti juke box piazzati nei locali dove tra una gazzosa e qualche nocciolina da sgranocchiare i ragazzi restavano in attesa di ballare con la partner più disinvolta che non disdegnasse di ancheggiare in pubblico come insegnava Abbe Lane in Tv.
Ancheggia a destra e a manca è arrivata MoneyPenny la segretaria devota al dipendente fisicato, piuttosto che al Capo sempre in tiro sì, ma al piccione perché la fava che centrava il bersaglio era quella di 007. Pistola con licenza di uccidere mentre la segretaria si accontentava delle cartoline che lui le indirizzava: dalla Russia con Amore, Da Fort Knox,  Dallo Yacth di Largo o dal Carneval di Rio mentre se la godeva fra bollicine e le Bond-Girl con Pussy Calor in testa.
Un via vai che non schiodava la segretaria MoneyPenny dalla poltrona nell’anticamera di Emme del quale conosceva tutti i segreti di Capo assoluto, il più grande e autorevole, della Polizia Britannica.
Nessun grande uomo, diceva John Kennedy è mai tale per la moglie e la Segretaria. Infatti il cha cha cha lei lo ballava con 007. In sogno ovviamente.
Poi c’è tutto un dossier che ha infoltito le fila delle segretarie e degli agenti segreti, da quelle vecchie e a pelo sullo stomaco della pratica Ipcress a quelle in forma e disposte a tutto della Casa Bianca, intercettate come da copione.
Infatti l’affaire privato del Presidente Clinton usciva allo scoperto entrando nella storia come sexy-gate.


"Era un mattino di settembre
e
lei mi baciava il membro
Aerei e nuvole passavano
cori neri rimbombavano
lei mi baciava il membro
Un uccellino cantava,
nel cuore dell'albero, nel cuor
della terra, di me, della morte
Morte e primavera in fiore
si disputavano l'acqua chiara
acqua che accresceva la sete
Lei mi baciava il membro
Tutto quello che ero stato
quanto mi era già negato
non aveva ormai più senso
Solo la rosa contratta
il tallo ardente, una fiamma
e quell'estasi nell'erba
Lei mi baciava il membro
Di tutti i baci era il più casto
in quella purezza spoglia

che é delle cose donate
Non era omaggio di schiava
avviluppata nell'ombra
ma regalo di regina
che diventava cosa mia
mi circolava nel sangue
e dolce e lento e vagante
come bacio di una santa
nel più divino trasporto
e in un fremito solenne
baciava... baciava... il membro..."



Sex sex sex…la segretaria più sexy è comunque quella descritta in Secretary con Maggie Gyllental la quale, calate le braghe ad angolo retto, sottopone le pratiche sado-maso al capo che ne fa talmente uso ed abuso, non prima di averle schiaffeggiato il culetto, da restarne in trappola facendolo capitolare e giuste nozze finendo nella tomba dell’amore.
Tombola! Il colpo grosso è riservato ad Amy Adams prossima segretaria di Clark Kent che lei tradisce con Superman (entrambi i ruoli per Henry Cavill).
Dopo la prova Come D’Incanto nel ruolo di Cenerentola Cartoon-Disneyana  catapultata a New York, Amy è stata scelta per riprendere il suo viaggio nei Cartoon-Fumetto dal quale è arrivato Superman formando così la coppia Disney-Cartoon-Fumetto.
Se le favole disneyane sono roba per piccini, quelle da fumetto sono ovviamente per i grandi.
Fumetto infatti evoca la Rosa del Crazy  Horse quella che “…vengo da Bologna”.Sciak!
Frustata ai grandi-maschi, che francamente han già goduto assai.
Ora tocca ad Amy Adams- Lois Lane la nuova segretaria a farsela con Superman. Cha cha cha, ma sorge sempre il dubbio:  Il fumetto dove me lo metto? Già…







sabato 16 agosto 2014

DAL TITANIC AL CONCORDIA: GENNAIO 2012 DIRETTA TV

In tv su Rai Uno e Canale Cinque stanno trasmettendo in diretta il remake del Titanic del qaule riporto la canzone tormentone di Celine Dion.
Il bilancio del Concordia per fortuna non è così catastrofico per cui la ricostruzione con le testimonianze si ascoltano con una certa tranquillità. La stessa che aveva il comandante perchè non si è reso conto fino in fondo della situazione essendo arrivati fino a riva per i saluti, come se due bracciate a nuoto si potessero fare senza problemi. Infatti si sono salvati quasi tutti perchè la macchina del salvataggio tutto sommato ha funzionato nonostante il Capitan Findus, diciamolo, perchè più freddo di così non si poteva trovare.


 Si chiude un centenario e speriamo si chiuda il sipario sul Titanic fin troppo esaltato in questi anni con morbosità dopo che si era andato a scandagliare il relitto come si fa con le antiche tombe. Per trovare i piatti che volavano esattamente come sono stati ripresi nel Concordia.
Del quale comunque non parleremo più perchè ci sono fin troppi docu sull'argomento anche perchè non siano soliti seguire la cronaca nera o delle catastrofi con relativi approfondimenti minuto per minuto.

La cosa che mi impressiona di questo Concordia è la vicinanza allo scoglio che nemmeno un piccolo motoscafo potrebbe tenere perchè la prima cosa che ti insegnano per la patente nautica è proprio quello di mantanere la distanza di sicurezza dalla riva di almeno un miglio sia per il pericolo dei sub che quello delle rocce.
Non si capisce questa imprudenza che chiamano rito del saluto il quale dopo questa tragedia speriamo che venga abolito.

Sono arrivata da poco.Mentre guardavo Il Paziente Inglese ho pensato alle analogie con il Titanic con il tema amore e morte legato a un mezzo di comunicazione: la nave per il primo e l'aereo per il secondo.
Il film l'avevo già visto e in tv mi sembra troppo lungo perchè manca delle sequenze panoramiche del Cinema anche se ho lo schermo grande.
Però è piacevole rivederlo perchè molto appassionato e pure questo con finale tragico. Come tutti i grandi amori del resto che trovano la morte dopo una straziante agonia.
In questo momento sono entrati nella grotta dove lei troverà la morte nel silenzio più assoluto del deserto perchè lui per un disguido non potrà tornare a prenderla in tempo.
Mi ricordo che a suo tempo avevo pianto molto mentre ora mi lascia una struggente malinconia.


Gli interpreti sono stati una grande sorpresa perchè tutti e due avevano una nomea di persone dure e disincantate mentre nel film hanno interpretato ruoli di innamorati molto appassionati e romantici.Lei però Kristine Scott Thomas resta sempre nella memoria per la snob di 4 Matrimoni perchè è la sua più riuscita interpretazione di gran carattere. Invece gli altri sono tutti più o meno nelle parti come attori versatili di grande professionalità.

Continua la diretta del Titanic due per cui giustamente si va dormire perchè guardando 4000 persone sul ponte in attesa di scendere ordinatamente nelle scialuppe mi sembra un risultato soddisfacente sul quale riflettere.
Infatti se la gente era spaventata non pare ci siano scene selvagge nel quale si accapigliavano per prendere il posto facendo sgambetti ai vicini, o dimenticare i bambini sulla nave.Insomma l'abbandono della nave è stato fatto secondo le direttive evidentemente di un personale responsabile e istruito per l'emergenza.
Quello che mi ha colpito è il commento di un dirigente il quale ha spiegato che la nave da crociera serve soprattutto a fare spettacolo probabilmente per sottolineare il fatto che i comandanti vengano scelti belli e prestanti per fare animazione, intrattenere gli ospiti e far ballare le signore. Non è che si possa pretendere più di tanto perchè il suo compito di ufficle e gentiluomo lo Schettino lo ha sempre svolto in maniera impeccabile. Non è stato all'altezza del naufragio questo sì, ma lo è stato nel far spettacolo. Infatti, dopo il naufragio lo spettacolo continua a reti unificate e lui il Capitano è sempre il protagonista.


Eh eh eh! Santoro fa Master e Commander: asciutto, pur lavorando sul bagnato, dà una perfetta lezione di come si dovrebbe affrontare il problema del naufragio, partendo dal basso per vedere come lavorano quelli che fanno vivere un sogno. A buon mercato. Per tutti.
Se i turisti pagano cifre accessibili, gli operatori sono presi per il collo con stipendio base minimo, senza contributi, senza copertura assicurativa, con turni massacranti di lavoro.
AlcNelle cucine ci si lamenta per la fatica per il sonno per lo stress e per la delusione. uni si sono suicidati, e allora pace all’anima loro, chi tenta un gesto estremo e si salva viene spedito a terra così come si infortuna e deve lasciare per forza di cose. 
Infatti lascia le percentuali che gli spettano sui vari cocKtalis serviti con una liquidazione dalla quale vengono tolte spese sui vestiti di scena, e su quelli la lavoro.
Insomma sulle divise: ogni servizio, lavanderia, parrucchieri e quant’altro viene pagato di tasca propria mentre la cabina per riposare è senza oblo’.
Tutto questo viene detto con in studio la nipotina di Sofia Loren, che ha firmato lo spot  la Vacanza che non ti aspettavi della nave da crociera concorrente.
Alessandra Mussolini interviene quando viene evidenziato il problema del gigante da crociera che si intrufola anche nei canali di Venezia smuovendo i muri e le fondamenta delle case con il moto ondulatorio delle navi.
Chi non si è mai trovato con un motoscafo vicino alla rotta di una di queste navi non immagina la forza delle onde che possono anche capovolgere una piccola imbarcazione.

Adesso sta parlando Travaglio che apre con una chicca perchè rivela che il comandante Schettino quando era incagliato ha telefonato a mammà, la quale si chiama udite udite...Rosa, esattamente come mamma Rosa di Berlusconiana memoria. Berlusconi anche "lui" comandante ha lasciato la nave Italia quando stava facendo naufragio.
Quì però mi sembra ingiusto perchè Berlusconi ha lasciato perchèlo hanno indotto. Lui l'avrà fatta naufragare ma voleva restare eroicamente per salvare almeno capra e cavoli. Invece glielo hanno impedito.Questo va detto a onor del vero.
Infatti la Mussolini si alza contro Travaglio "sul seggiolone" dicendogli di far la persona seria...cazzo!
Molto tosta. Ha ragione. Berlusconi è diventato  un'ossessione. Schettino pure.
Sì, Ducazz...


giovedì 14 agosto 2014

ALEXANDER APPUNTI IN DIRETTA


SABATO 1 DICEMBRE 2012
ANCORA CLASSICI:  APPUNTI SU ALEXANDER  (diretta Tv))
La madre (Angelina Jolie)gli insegna a convivere con i serpenti per imparare a difendersi dagli uomini.
Il padre lo mette in guardia dalle donne che sono le più grandi nemiche.
Lui invece Alexander ha amato tantisssimo sia le donne che gli uomini.
Una curiosità: Colin Farrel nasce come ballerino e sua madre si chiama Rita.
 Non si sa come mai Oliver Stone abbia comunque scelto questo ragazzo per fare il protagonista perchè prima di allora era sconosciuto. Il film ha comunque ricevuto un sacco di premi: come peggior film e come peggior recitazione della Jolie e di Colin Farrel.
E' molto interessante invece il personaggio di Filippo interpretato da Kim Valmer accecato in un occhio, in un ruolo ozzo e violento come non si era mai visto interpretare da lui.
Ma Oliver Stone non è Ridley Scott. Il genere storico evidentemente non è il suo genere.
E' un Kolossal Hollywoodiano di vecchio stampo, con i protagonisti che parlano sempre con enfasi o in maniera teatrale, sempre molto impostati come personaggi sul piedistallo.
E' un film epico e non dà molto spazio ai sentimenti e alle passioni. Anche il suo amore verso l’amico amante è manifestato solo in senso cameratesco.
Una cosa che gli manca, molto importante, è una colonna sonora avvincente.
Come al solito il piatto forte è offerto dalle battaglie e gli schieramenti imponenti di soldati.
Oliver Stone ha fatto dei film molto belli ma questo non è dei migliori.
Si stanno fronteggiando i due eserciti quello Macedone e quello Persiano con a Capo Raz Degan nel ruolo di Dario.
 Lo spettacolo è molto bello perchè esteso su una interminabile striscia di terra, ma non c'è gioco di scacchi: sono tutti allineati di fronte l'uno all'altro, per affrontarsi in duello faccia a faccia. Un po' troppo semplicistica come strategia di guerra per uno che dovrà diventare Alessandro il Grande perchè in queste situazione vince chi ha l'esercito più numeroso, non quello più abile.
Raz Degan ogni tanto viene inquadrato in primo piano ed è rigido,  senza mai cambiar espressione nemmeno quando è sconfitto e se la deve dare a gambe. Sempre molto tranquillo...("sono fatti miei" )
La battaglia è finita e lui entra in Babilonia conquistata mentre viene acclamato dalla folla con una musica celestiale ad accompagnare la scena. Naaa!!!




Io trovo invece che Colin Farrel sia comunque molto bravo. 
Sa recitare, ma è stato stroncato come quasi tutti gli interpreti dei Kolossal (con poche eccezioni per quelli sanguigni di 300 e Immortals).
Per non farsi mancare nulla, Oliver Stone ha inserito
anche una scena erotica fra Alexander e una selvaggia del deserto (Rosario Downson) che ha scelto come sposa. La prima notte è una battaglia sado-maso dove si fronteggiano a colpi di graffi e di morsi fino alla capitolazione di lei domata come una bestia feroce. La quale si lascia strapazzare senza mai abbassare la testa, così che alla fine lo fronteggerà segnando la sua sorte di donna messa da parte, perché il dolore per la perdita dell’amico amante sarà più forte del suo appeal di femmina animale.






Affondo le mie unghie
sul tuo torace: ti graffio, ti mordo
ti martirizzo, ma tu mi schiaffeggi
perchè godere tu vuoi e divertirmi
pretendo io.
Nel buio striscio ansimante e sento il
tatto del tuo dolore.
Ti martirizzo, perché godere tu vuoi
e divertirmi pretendo io.
Ansimante e strisciante
nel buio sento il tatto del tuo dolore
Inizi il tuo gioco con la tua arma arroventata
facendomi mettere supina...
Poggi il tuo duro sul mio sedere.
Lo sento dentro e mi lascio domare
mentre spinge battendo colpi.
Gocce calde sulle cosce.

mercoledì 13 agosto 2014

LA SICILIA DA TORNATORE AI CORLEONESI.



Una notizia sorprendente è stata quella  relativa a Baaria, il film osannato a Venezia ma respinto fra i candidati agli Oscar.
Tutti quì in Italia hanno parlato di capolavoro, mentre gli Americani lo hanno stroncato.
 Avevo scritto qualcosa anch'io in proposito nei miei post di questo blog.
Dicevo infatti che Baaria era un film troppo costruito, soprattutto con la scelta dei protagonisti, primo fra tutti Margaret Madè che con il suo fisico da modella non poteva certo impersonare una siciliana doc primi novecento in piena rivoluzione proletaria.
Gli Americani sono rimasti fermi alla sicilia mafiosa del Padrino, adorano le commedie all'italiana con Sordi e Gassman, o gli spaghetti western e i polizieschi anni 70 tanto amati da Tarantino, ammirano incondizionatamente Fellini (gli hanno persino dedicato un musical) e Bertolucci con il suo Novecento, al quale si è ampiamente ispirato Baaria.
Film d'autore corposi e genuini, mentre il Baaria di Tornatore, ben lungi dalla'ambientazione cinematografica di Malena, è una lunga fiction televisiva.
Non per niente al Fesitival c'era una sfilata sul red carpet di divi della Tv, tanto che Aldo Grasso  aveva scritto che sembrava la presentazione dei Telegatti.
 Insomma Baarìa è un'operazione troppo televisiva ad immagine patinata ed elegante di stampo Mediaset, per colpire la fantasia degli Americani.
Di cui si potrà dire di tutto di loro, tranne che non se ne intendano di cinema.
La Tv è un altro settore.

Certo che Tornatore c'è rimasto un pò male, credo si aspettasse qlc di più anche se conscio a cosa andasse incontro.
Magari con il consenso della comunità italo-americana, che pare avere un forte peso negli usa, avrebbe potuto ottenere qualche riconoscimento.
C'è da dire però che gli americani oltre ad essere bizzarri e fantasiosi sono parecchio patriottici, non però come i francesi, e quindi molto restii a condividere le statuette con le produzioni straniere!
Sulla modella non perfettamente calata nel contesto storico siciliano del primo novecento, viene in mente quello spot pubblicitario con interprete Monica Bellucci per Dolce & Gabbana in cui, al di là dell'oggetto pubblicizzato, si evidenziava fortemente questa contraddizione storico-sociale.

La sicilia è comunque un Paese che non conosco se non attraverso il cinema (che ha ampiamente illustrato questa terra) e i racconti di alcuni miei amici italo-tedeschi che incontravo in Vacanza a Vallederde che hanno confermato quanto la mafia abbia profondamente segnato i siciliani.


Appartenevano al clan dei Corlòeonesi perchè provenivano proprio da quel Paese, dove l'intreccio delle parentele è molto ampio, dal quale erano partiti tanti anni fa.
Pur abitando in Germania da oltre trent'anni, quando nelle conversazioni tra di noi in spiaggia sotto l'ombrellone si parlava di mafia, abbassavano il tono della voce guardandosi intorno con lo sguardo di chi ha paura di lasciarsi andare nel parlare liberamente.

martedì 12 agosto 2014

QUANDO HILLARY BACCHETTAVA BERLUSCONI


A proposito di Feste Cafonal che hanno trovato il loro massimo splendore in Costa Smeralda, la 7 ha presentato una sorta di film cronaca con protagonista Berlusconi come capo dei festini d’Italia,
“E meno male che Silvio c’è". Ancora,perché gli stava facendo una grossa propaganda.
Ad ogni buon conto, in una puntata di Porta Porta ricordo che si parlava di gossip letale, ma all’acqua di rose perché in studio c’era la solita compagnia di giro capeggiata da Dago Spia.
Il giornalista gossiparo per eccellenza ha un look assai curioso formato da un codino nero e pizzetto bianco davanti e, come una sorta di seguace di Confucio che sgrana le sue massime, pontifica su tutti i personaggi che contano, sempre in vista per gli eccessi. Da qui il Cafonal.
Che è poi la solita Italia della cialtroneria-bene racontata nella Commedia Italiana da Alberto Sordi ai giorni nostri.
Infatti Roberto D’Agostino oltre al gossip ha fatto un film Mutande Pazze, per raccontare i rapporti tra Dirigenti dello spettacolo e Segretarie in genere.
Si citavano le parole di Berlusconi pronunciate a proposito delle ragazze dei festini dei suoi Palazzi che vengono pagate per incastrarlo.
Un uomo politico importante è normale che gli vengano tese delle trappole per cui non si capisce come mai il Premier si sia prestato a questo gioco di girandola di minorenni sapendo benissimo che prima o poi sarebbe scoppiato qualche scandalo.
E’ abbastanza frequente comunque che uomini di una certa età vengano presi da questa frenesia inconsulta che viene chiamata volgarmente demenza senile.
Hillary Clinton aveva visto giusto quando aveva definito il Premier un inetto perché inaffidabile come leader in quanto dedito a festini fino a tarda notte che tolgono lucidità e riflessi, indispensabili per dirigere un Paese. Le persone che lavorano seriamente vanno a letto presto.
Poi aveva corretto il tiro, perché chiaramente i rapporti diplomatici devono essere improntati sul sorriso e cortesia reciproci altrimenti saremmo tutti in guerra.
Berlusconi comunque nei rapporti esteri ha saputo farsi molti amici fra i Capi di Stato anche a livello personale e per questo il Paese gli dovrebbe essere grato perché è tutto nel suo interesse.
Gli Americani lo stimavano sinceramente perché loro ammirano incondizionatamente il self-made-men senza andare nel dettaglio di come si sia costruito un impero perché per loro il denaro è in cima alla scala dei valori tanto che nei biglietti da visita fra indirizzi e indicazioni varie indicano anche il loro reddito.
Diventano però molto duri quando un impero economico comincia a vacillare perchè non perdonano il fallimento.
Un crack come la Parmalat l’avrebbero gestito molto velocemente portando in galera tutti i responsabili. Invece da noi in Italia l’unica ad andare in prigione è stata la figlia del boss, una donna con una bambina e tutti gli altri dirigenti hanno patteggiato. Da non credere.
Clinton lo hanno confermato due volte nonostante gli scandali sessuali e non solo, perché il Paese nuotava nell’agiatezza e nel benessere.
Bush lo hanno sopportato, nonostante l’11 settembre e la guerra, finchè ha mantenuto a un discreto livello il tenore di vita, diventando implacabili quando il Paese è andato in crisi.
Con Obama, dopo l’iniziale affascinazione del suo carisma, stanno diventando molto duri perché non è riuscito a risolvere la crisi finanziaria oltre quella sanitaria e quella della politica estera.
E questo gli americani non glielo perdonano perché è ancora vivo l’incubo della depressione del ’29 e non c’è più yes we can che tenga.
La Clinton ha dato prova di grande affidabilità schierandosi lealmente a fianco di Obama per sostenerlo in questa fase critica. Ha fatto un buon lavoro che andrà tutto a suo vantaggio.
I tempi erano già maturi ma non lo era l’America che ha preferito puntare sul carisma e sull’immagine accattivante della famiglia Obama, simpatica e colorata, perche rappresentava il nuovo. Invece le rughe della Clinton non piacevano soprattutto ai media i quali si sa nei posti dirigenziali sono quasi tutti uomini per cui sono andati per esclusione.
I giornalisti che  fanno parte della categoria degli intellettuali sono i più colpevoli in questa denigrazione che la Clinton  non meritava. Ma è andata bene lo stesso.
Io non sono molto propensa per le donne dirigenti perché so che sono umorali e isteriche, ma Hillary mi ha sempre convinta sia per il percorso politico alle spalle che per come ha saputo gestire ogni situazione con tutti gli occhi del mondo puntati, risolvendole brillantemente.
I risultati contano.


ROMA E PROVINCE

ROMA IN REPLICA...

14 settembre 2012
Ieri sera ho visto su Rai 4 il serial su Roma che è andato molto per le lunghe, poi finito con la morte di Antonio e Cleopatra e l'incoronazione di Ottaviano con madre e nuora sul balcone le quali, dopo un velenoso battibecco incrociato con una serie di complimenti sulla vasta gamma della parola sgualdrina, si sono contese l'entrata in scena una prima dell'altra.
La madre, matronale e imperiosa, ex di marc'Antonio, è riuscita a darle una spallata relegandola al secondo posto.
A fare da train d'union di tutto il serial sono stati due amici per la pelle, una sorta di mercenari fisicatisimi brutali alleati fedeli l'una l'altro fino alla fine quando hanno salvato il Cesarione di Cleopatra per riportarlo a Roma perchè non era figlio di Cesare (per ammissione stessa di Cleo) in quanto concepito con uno dei due "fratelli" romani. Nessuno sconto per nessuno. Se i romani sono stati rappresentati come dei corrotti, gli egiziani sono stati relegati ad un livello Kitsch (strano ma
vero, dell'Egitto Kitsch ne ho già parlato anch'io), così come aveva sentenziato la ex di Antonio, prima di entrare in Alessandria per implorare l'ex amante di tornare con lei, davanti alla porta piena di geroglici della città:
"Pacchiani".
L'Egitto Kitsch lo hanno individuato anche gli Americani. Il che è tutto dire. Infatti Cleopatra è stata rappresentata ben diversa dalla cinematografia e più simile alla realtà perchè tramandata dalla storia come donna poco avvenente ma intelligente.
Gli americani invece l'hanno rappresentata brutta e arrampicatrice che si serviva del sesso per i suoi scopi.
Insomma una meretrice in grado di competere con le matrone romane nella scalata al potere vittima di sè stessa più che della passione per  Antonio che la infoiava con la forza bruta del suo cazzo trastullandola con la mano infilata dentro ai veli dai quali traspariva la cosina.


Non so se il serial sia finito ma sicuramente continuerà.
Così come continueranno i tafferugli in Medio Oriente. Morsi ha detto che condanna l'attentato. Poteva affermare il contrario?
                               
Quello di non cogliere l'attimo è una prerogativa tutta medio-orientale, perchè nelle trattative non decidono mai all'istante, come cultura e tanto meno come posizione istutuzionale dove si esige un comportamento diplomatico.
La cosa peggiore l'ho sentita ieri sera da Mentana il quale, in tutto questo nuovo baillame, ha tirato in ballo la Siria affermando come i Siriani avessero già messo in guardia il mondo sui possibili attacchi di Alqaeda dissociandosi dagli attacchi in Libia.
Ognuno la conta come vuole, poi quando ci troveremo i missili in casa staremo tutti zitti.
                                 
...E L'ATTIMO FUGGENTE DEL PRESIDENTE DI PROVINCIA


Domenica 10 agosto 2014.
Le città deserte. Sono rimasti quelli che lavorano mentre disoccupati e politici sono i primi a partir per le vacanze.
Vacanze di lavoro per i disoccupati.
Sulle montagne dell'appennino parmense alcuni escursionisti hanno incrociato il Presidente di Provincia con un cesto pieno di funghi porcini che ha esibito orgoglioso chiedendo di fare un'offerta. Non si sa se per perorare la causa della Provincia da tenere in vita o semplicemente perchè si è cercato un altro lavoro.

Questo si chiama tempismo nel cogliere l'attimo di una Provincia fuggente




venerdì 8 agosto 2014

QUO VADIS PAPAM?

Prima del Gladiatore fu Nerone. E la persecuzione dei Cristiani.
Un martirio infinito che a tutt'oggi non sembra cessare, dopo un periodo di pace e colonialismo misssionario che si è esteso grazie al conquistato potere temporale della Chiesa.
Perchè se lo spirito è forte ci vuole anche il potere economico che Papa Francesco rifiuta seguendo le orme del Santo Francesco per unirsi ai poveri maangiando nelle loro povere mense. La povertà non attira nessuno, tanto meno i Paesi poveri.
Il mondo ne ha abbastanza della povertà di tasca propria per cui si è messo a cacciare i Cristiani Cattolici in primis la cui fede è basata sulla povertà.
Così fra i Paesi Mussulmani si è aperta la caccia. se gli ebrei sono stati perseguitati per rubare i loro averi, i cristiani vengono cacciati perchè son visti come un peso morto in quanto poveri e contenti di essere tali, grazie alla nuova dottrina di Papa Francesco.
I Cristiani del giorno d'oggi non sono comunque disposti ad immolarsi per la fede come ai tempi di Nerone perchè allora c'era una speranza.
Oggi invece, dopo secoli di crociate di battaglie e di errori accumulati insieme ad un tesoro custodito in Vaticano che non serve ai poveri, sono crollate le illusioni per cui ai Cristiani non rimane altro che far fagotto e fagottino e scappare in barba a Papa Francesco al quale invece piace far visita nei Paesi Mussulmani, fino a quando forse fra i suoi viaggi  incontrerà Gesù al quale porre la domanda Da Million Dollar Papi:
 “Quo Vadis Domini?”
"In Vaticano Francesco in Vaticano"

IL PAPA COMUNISTA (dal mio post 8 luglio 2013)
Non mi piace andare contro il Papa ma questo Francesco è simpatico ma non mi convince.
Va bene essere semplici ma il rischio è di diventare sempliciotti.
S.Pietro non aveva una Banca? D'accordissimo perchè Gesù è nato povero ma se la Chiesa si disfa di tutto il suo Patrimonio perde potere temporale.
Questo Papa mi sa che sia filocomunista un po' troppo alla lettera Marxista col Capitale della Chiesa che gli sta di troppo.
Più che il Vangelo mi sembra che lui faccia la politica delle favelas e delle telenovelas.
Una fiction infinita del quale lui si è assurto a protagonista spalleggiato dalla Laura Boldrini anche se il momento è sbagliato nel posto sbagliato. Infatti la strada è stata battuta da Angelina Jolie che forse il Papa segretamente ammira avendola vista in Tv quando era Vescovo.
Il Papa vuole fare il Pastore delle anime non solo Cristiane ma anche Musulmane andando oltre il fattore Religione per seguire solo il cuore incitando gli Italiani all'accoglienza andando oltre il fattore politica che la Boldrini ha invece colto mettendosi a fianco del Santo Padre.
"Parole Sante" quelle della Boldrini specie quando dice che si dovrebbe andare oltre il fattore sicurezza per aprire il cuore all'accoglienza.
In un momento di crisi come questo accogliere immigrati, sorvolando sulla sicurezza, quando quelli che sono già qui se ne vanno ai loro Paesi perchè non sanno come vivere, sembra un paradosso per non dire incoscienza.
C'è un po' di confusione che non porta a soluzioni positive. Gli stranieri andrebbero seguiti ed aiutati nei loro Paesi. Questo è un parlare di buon senso.L'accoglienza troppo esagerata fa pensare a una sorta di Cavallo di Troia. Troia come Lampedusa.
Sarebbe meglio darci un taglio con questo buonismo plateale che incoraggia solo dei disperati a venire in Italia. Ci fosse lavoro si potrebbe anche capire ma visto che non c'è perchè insistere su questa linea che ci porta solo a separarci dall'Europa. Così non va.
A meno che sia tutta una fiction visto che le Tv erano molto presenti oggi a Lampedusa per sostenere l'evento forse per una strategia che cerca di imbonirsi gli Arabi che si stanno impossessando degli oleodotti e fare affari con i nuovi governi che si stanno affermando.
Benzina petrolio, i Moratti i Tronchetti le Afef...questo spiega l'inchino dei media e conduttori vari  che forse come un boomerang il dito medio lo prenderan nel culo col beneplacido della Fraulen Merkel.
Se proprio qualcuno farà affari saranno i Russi e Cinesi perchè hanno le armi da scambiare intanto che noi italiani facciamo l'inchino per trovare l'accordo. Sì con l'inchino a 90 gradi di Schettino memoria.
Ho appena sentito la testimonianza di una madre che ha perso il suo ragazzo a nome Mohamed il quale è morto annegato nel viaggio verso Lampedusa. La madre esibisce la sua busta paga di cameriere dove si vede che prende 600 dinari pari a 800 euro al mese ma per lui fare la traversata era diventata un'ossessione.
Ecco questa ossessione è la parola giusta perchè non ha senso che un ragazzo lasci il proprio lavoro dignitoso (600 euri sono tanti per quiei Paesi) per andare contro l'ignoto.
Chi è responsabile di tutto ciò si chiede il Papa. E' colpa di quel ragazzo e della sua ossessione.
Possibile che nessuno lo dica?
E' giusto onorare i morti ma perchè colpevolizzarci di tante tragedie che si consumano per inseguire un'ossessione alimentata dal benessere finto che si vede in TV?
Io penso comunque che noi abbiamo avuto la responsabilità verso quegli immigrati che sono stati brutalmente respinti dopo averli rinfocillati perchè una volta che vengono accolti si ha il dovere di occuparsi di loro.
Non si possono respingere ma non è giusto incoraggiarli a venire quì per seguire un sogno piuttosto che una effettiva esigenza di sopravvivenza. E' un problema complesso che va risolto politicamente e civilmente e non cristianamente. Manca un Governo di polso e di fermezza. Questo è il problema.

martedì 5 agosto 2014

GARY OLDMAN IN GUERRA TRA GENESI E DARWIN





 Nessuno lo filava. Giustamente, avendo avuto come partner Uma Thurman prima e Isabella Rossellini poi, tutti gli occhi erano puntati su di loro mentre Gary aspettava l'occasione giusta anche se il lavoro non gli è mai mancato tanto da far sfogliare uno fra i più ricchi curriculum di una carriera nello spettacolo iniziata in Inghilterra, sua patria per poi estendersi a Hollywood.










E proprio in Inghilterra centrava il colpo con un Drakule di Francis Ford Coppola che passerà alla storia per aver pervaso di sentimento struggente ed angoscioso la figura del conte vampiro.
Al quale tra satanesse e ragazzine pure  in fregola gli appariva sua moglie morta secoli addietro suicida dal dolore reincarnata con le sembianze di Winona Ryder che calzava il ruolo a pennello disegnando una quadro dalle tinte fosche, come una sorte di Giulietta e Romeo ma in senso inverso.  Infatti il film finiva con un Marameo perchè sei Morto perchè l'eroina invece di buttarsi dal balcone si consolava con il fidanzato ufficiale in carne ed ossa (Keanu Reeve). Maramao evvai.



Gary era comunque lanciatissimo facendo una comparsa memorabile in Leon diretto da Luc Besson nel ruolo di un poliziotto corrotto dedito ad ogni sorta di droga che ingoiava e sniffava prima di ogni retata al domicilio in cui era custodita da qualche pusher recuperandola senza badare a spese. Di vite umane.

Da una strage familiare si salvava un angioletto, così da lui chiamata, la piccola Natalie Portman (Matilda) che ancora ragazzina esordiva “facendo pulizie” come una sorta di angelo vendicatore diretta da Leon, assassino seriale, circondato dall'unico essere vivente di una pianta che passava in eredità alla sua piccola morosa: la prima Lolita Nera della storia del cinema.



Ma il bello per Gary Oldman doveva ancora arrivare: infatti si è messo a nudo sotto una cascata d'acqua facendo ingolosire Demi Moore in La Lettera Scarlatta dove lui vestiva i panni di un prelato debole al richiamo della carne e vile a quello delle sue responsabilità in un processo per stregoneria alla sua amata che lasciava al pubblico ludibrio come una volgare prostituta.

Con questi personaggi negativi, aiutato dall'alcol e pscicofarmaci Gary si faceva fama di attore maledetto che nemmeno con ruoli positivi come quelli di spalla nelle imprese di serie Batman e Cavalieri Oscuri riusciva a trovare il suo riscatto.


Al varco lo aspettava infatti l'ennesimo ruolo di cattivo che raggiungeva il culmine in uno scenario apocalittico nel quale lui voleva dominare a costo di distruggere famiglia e Il Codice Genesi che custodiva, leggendo fra le righe, la formula per risollevare l'umanità.
Fra Genesi e Darwin il salto è  lungo ma Gary Oldman ce l'ha fatta catapultandosi  come Capo degli Umani nell'avventura del Pianeta delle Scimmie in una sorta di ritorno agli albori dell'umanità per distruggere millenni di evoluzione da scimmia a homo sapiens.


Insomma per Gary Oldman la carriera è stata dura: mai un ruolo brillante ma sempre sul chi vive e sul filo del rasoio che hanno forgiato l'attore caratterista per eccellenza conosciuto in tutto il mondo.
Un attore serioso e di grande professionalità in grado di calzare qualsiasi ruolo purchè di spessore che faccia riflettere con un messaggio, l'ultimo dei quali non abbiamo ancora decifrato: fra Genesi e teorie di Darwin a chi dobbiamo credere?
L'uomo discende da Adamo ed Eva o da una Scimmia?
A tutt'oggi Religione e Scienza sono sempre in guerra.

lunedì 4 agosto 2014