martedì 19 aprile 2022

GLI EREDI DELLA TERRA

Qualunque cosa voglia dire, Gli Eredi della Terra è iniziato con una lunga lista di morti che si verificano intorno al protagonista Hugo Lior (Davide Solans)  un giovane operaio di un cantiere navale di bellissimo aspetto, perchè tutti quelli che ama finiscono male lasciandoci la pelle e una eredità di debiti dolori e affanni. A cominciare, è la famiglia del nobile Arnau Estanyol il quale subisce una cattiva sorte per mano di un suo nemico assurto ai favori del Re che si vendica facendolo giustiziare dal boia privando la moglie di ogni bene mettendola in strada senza nemmeno le scarpe e mandando il figlio Bernat, grande amico del giovane carpentiere Hugo Lior nelle patrie galere di una nave per far il vogatore schiavo. Persa la famiglia di amici il povero Hugo già orfano di padre rimane completamente solo perchè la madre piuttosto che prendersi cura di lui, si risposa per sistemarsi con un uomo pur sapendo di essere presa a botte da mattina a sera, mentre la sorella piuttosto che restare accanto al fratello sceglie la via del convento di clausura essendo più forte il richiamo di Dio anche se poi comunque tradisce restando incinta dopo aver preso i voti. Chi sarà stato, visto che nemmeno il fratello poteva varcare la soglia di quelle mura ed il cui privilegio era solo concesso al prete confessore di quelle sorelle?


 

Rifiuto dopo rifiuto al giovane ragazzo Hugo non resta che affrontare peripezie della vita che lo temprano prima che comunque venga accolto in una comunità giudaica dove due fanciulle Dolca e Regina dopo avergli messo gli occhi addosso
lo aprono ai dolori della vita facendolo assistere dal buco della serratura a pratiche abortive su una ragazza cristiana posizionata in piedi nuda e con le gambe aperte dove le viene introdotto un ciuffo di erbe velenose, immagine che provoca un'eiaculazione nel giovane preso in castagna con le mani nel pacco da Dolca la figlia del capo Joseph, fanciullina ancora vergine ma non innocente.

 Infatti all'ombra di un vigneto nel quale il giovane Hugo lavora gli si concede per essere sua prima di andare in sposa al figlio del rabbino senza comunque poter coronar il sogno dei suoi genitori perchè la comunità viene assalita da gruppi di cristiani insorti contro i Giudei in tutta la Spagna. Alcuni di questi perseguitati si salveranno convertendosi al cristianesimo mentre Dolca che Hugo ama ardentemente, piuttosto che abiurare la sua fede per unirsi al suo amante che la sta aspettando con le braccia aperte sicuro di poterla accogliere preferisce morire: Insomma questo bel giovane dovrà subire un altro rifiuto come se fosse una sorta di bello di Siviglia che tutti lo voglio ma nessuno lo piglia. Ma lui non demorde perchè la fortuna  la trova nella vigna fra grappoli d'uva da vendemmiare e da distillare per fare buon vino e forte spirito a combattere la cattiva sorte anche se lui non ne beve una goccia lasciando che siano i frati e le suore dei conventi a bere a garganella mentre lui imperterrito continua a vivere la sua vita drammatica come solo un serial spagnolo gli può dar da interpretare. Il dramma è ambientato nel 1300 e ogni sequenza è piena di sofferenza e pathos che pervade anche quando scattano gli amplessi fra i due giovani  Hugo e Dolca il cui tragico destino si intuisce appena la coppia formata da una giudea ed un cristiano si guardano negli occhi colpiti da un colpo di fulmine. Certo quello era un periodo di oscurantismo e grandi turbolenze (uguali al giorno d'oggi comunque) con le insurrezioni sempre alle porte ed i monarchi ad abusar del loro potere pretendendo poi di smascherare traditori da mandare al patibolo, ma qualche raggio di sole ad illuminar quelle vite disgraziate ci sarà pure stato?

I serial spagnoli non contemplano nessuna pausa di felicità infarcendo la storia di drammi su drammi per cui alla prossima puntata prepariamoci al peggio perchè proprio per poter assister a questo peggio Gli Eredi della Terra avvince coinvolgendoci nelle sofferenze di un popolo sempre bastonato perchè se non lo fanno i nobili, lo fanno tra di loro aspettando di essere presi a calci in culo tutti quanti dal potere arrogante dei nobili e del clero, sia frati che suore. Infatti la badessa del convento di clausura fa a gara con gli artifizi medicali di una fattucchiera (la ragazza giudea amica di Dolca a nome Regina scampata alla furia dei cristiani) della quale si serve per procurare aborti o per sbarazzarsi di nascituri in quanto frutti della colpa essendo più peccato l'accoppiamento sacrilego in un convento che l'omicidio di un piccolo innocente diventando lei stessa più strega della stessa “fattucchiera” denominata tale anche se aveva nozioni di medicina ed erboristeria così come tante ragazze che andranno ad infoltir le fila delle streghe mandate al rogo nel corso dei secoli a venire. Tra gli interpreti spicca il nome di Michelle Jenner nel ruolo di Mar Estanyol moglie di Arnau la cui performance drammatica raggiunge le vette dolorose nelle quali ci aveva già portato con il serial Isabel la regina delle tre caravelle, fervente cattolica al punto da raggiungere il fanatismo aprendo la strada all'Inquisizione. Grande attesa c'è anche per Rodolfo Sancho il Ferdinando d'Aragona che apparirà nelle prossime puntate della serie Gli Eredi della Terra nel ruolo di Bernat Estanyol che tornerà dalle navi galere unendosi al suo grande amico Hugo diventato adulto e interpretato da Yon Gonzales.



lunedì 18 aprile 2022

LO STILE SICURO E VINCENTE DI KATE


 Se Kate ha trovato il suo stile, copiatissimo da altri membri della Famiglia Reale come si evince nella foto con la principessa di York Eugenia e la contessa di Essex Sophie in abito floreale alla sfilata di Pasquetta come quello di Kate nel tour caraibico,







mentre Zara Tindall era in abito a pois ispirato sempre a quello di Kate in occasione dei festeggiamenti al principe Filippo,









Meghan Markle continua imperterrita sulle orme di Diana come si evince dalle foto della sua ultima apparizione ai giochi Invictus. Una scelta interpretata come una ricerca di facili consensi e a tutti i costi. Infatti non ha raccolto molte simpatie perchè queste operazioni "furbette" ormai non convincono.

















TRIBUTO A CATHERINE SPAAK


 https://ritaguandalini.blogspot.com/2013/10/catherine-vs-catherine.html

giovedì 7 aprile 2022

DON MATTEO, L'ADDIO DI TERENCE HILL

Una delle fiction più attese di questi giorni è stata Don Matteo andata in onda in prima puntata domenica scorsa nella tredicesima stagione vincendo ancora una volta nel fare pieno di ascolti anche se purtroppo fino ad un certo punto perchè si è rivelata una catastrofe. Infatti, forse perchè a corto di idee, la trama si è attorcigliata su se stessa nel riproporre tre o quattro volte una stessa scena  che, oltre a far perdere il filo e pasticciare l'insieme, ha indisposto lo spettatore rimasto deluso anche dalle poche sequenze riservate a Don Matteo il vero protagonista da sempre della fiction e che solo grazie a lui e alla "mitica" pedalata con la tonaca di un prete dalla faccia da impunito, la serie è sempre stata molto amata e seguita. In questa puntata invece si è dato molto spazio ai personaggi che ruotano nella Caserma di Spoleto intorno al Maresciallo Cecchini interpretato da Nino Frassica facendolo assurgere a protagonista assoluto. 

La comicità surreale di Nino Frassica purtroppo non può reggere una serie di quattro puntate confermato dall'esito della prima anche se era supportato da grandi professionisti come Flavio Insinna, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta strepitosa nella fiction di Blanca ma un filo penalizzata in questa di Don Matteo perchè il fascino della divisa colpisce meno dell'esibizione delle gambe che spuntavano dai miniabiti sportivi in stretch nel ruolo di una non-vedente. Don Matteo ormai sappiamo tutti che lascerà la fiction lasciando il posto a Raul Bova più giovane e scattante come lo era Terence Hill nelle serie precedenti ed il cui guizzo degli occhi azzurri ora si è un filo spento data l'avanzare dell'età. Resta un mistero se sia stato indotto o se abbia lasciato di spontanea volontà ma comunque in ogni caso sarebbe stato meglio chiudere la serie perchè senza di lui non sarà più la stessa cosa per cui sarebbe più interessante reinventarne una ex novo senza ricorrere all'escamotage di dare spazio a personaggi di contorno, tanto che la prima puntata più che Don Matteo sembrava la fiction del Maresciallo Cecchini. 

Nulla contro Nino Frassica che è un bravissimo attore anche drammatico (ha colpito recentemente nel ruolo di Presidente della Corte d'Assise Alfonso Giordano “Io, una giudice popolare al Maxiprocesso) ma il personaggio del Maresciallo e quello della compagnia di giro di giudici e carabinieri sono tutti relegati a ruoli di macchiette le quali, in un contesto investigativo con un omicidio al giorno da risolvere, tolgono alla fiction quel minimo di credibilità conferitole dal Don Matteo interpretato da Terence Hill, il vero artefice del successo della serie durata nel tempo, per cui tutti questi personaggi minori ora si trovano a vivere di rendita anche se l'eredità è stata assegnata ad un attore come Raul Bova. Questa è l'impressione della prima puntata e siamo curiosi di vedere come si evolverà nelle prossime che seguiremo sicuramente in attesa dell'ultimo saluto a Don Matteo e a Terence Hill che resterà indimenticabile anche e soprattutto nel sodalizio con Bud Spencer i cui film sono stati seguiti nelle sale di tutto il mondo dove sono tutt'ora presi in visione dalle Tv.

lunedì 4 aprile 2022

IL GIOCO DEL DESTINO E DELLA FANTASIA. IL CANTICO DELLE NUOVE GEISHE

Il sogno di ogni uomo è quello di incontrare una Geisha . John Lennon l'aveva trovata in Yoko Ono diventata la sua musa ispiratrice di canzoni immortali come Image. Yoko Ono rappresenta la Geisha risorta dalle ceneri di Hiroshima, più forte e temprata nello spirito , consapevole della sua forza per imporsi nella società in ogni ambito, dalla finanza alla letteratrura dall'arte allo spettacolo passando da ogni attività lavorativa  in modo indipendente e libera di scegliere. Il fascino di una Geisha va oltre la fisicità essendo la spiritualità ad emergere in qualsiasi circostanza anche la più volgare. Al Moma di New York, Yoko Ono per esempio all'età di settanta anni compiuti si esibiva in una performance emettendo suoni gutturali a simular l'orgasmo lasciando tutti senza parole ma non scandalizzati perchè lo eseguiva con eleganza e convinzione  dando un'impronta artistica “Voice piece for soprano wisht tree”. all'attimo d'amore che crea la vita. Una vita la sua che potrebbe racchiudersi in questi versi  “Vissi d'arte e d'amor”, ma infelice senza il suo John Lennon.

Nel film su Rai Play,Giochi Del Destino e Della Fantasia, del regista giapponese Ryusuke Hamaguchi vincitore dell'Orso D'Argento 2021 a Berlino, dipanato in tre episodi ci sono 3 Geishe di giovane generazione che stupiscono per il livello di emancipazione raggiunto dalle donne giapponesi. Nel primo, dove si racconta di un triangolo in fase di formazione tra una coppia di ex e l'amica del cuore di lei, c'è una frase che rappresenta la parità di genere raggiunta con un alto livello di evoluzione della mentalità maschile. Quando lei chiede al suo ex che non l'ha mai dimenticata : “Perchè ti eri innamorato di me?” Lui gli risponde sicuro: “Perchè sei onesta e affidabile” “Ma io ti ho tradito” incalza lei, “Sì ma amavi solo me Tu mi hai sempre amato”. L'amore vero è per sempre al di là della fedeltà fisica. 

Nel secondo episodio invece si racconta di una donna sposata, con in corso una relazione con un giovane studente, la quale rimanendo affascinata da alcune pagine erotiche di un romanzo scritto da un suo ex professore universitario si infiamma di passione verso di lui. Così nell'intento di sedurlo si reca da lui per un autografo confessandogli la sua debolezza nel cedere ad ogni tentazione manifestando grande ammirazione per lui che vuole esprimere leggendo a voce alta “quelle paginette scabrose che le eran piaciute tanto” e nelle quali lui racconta che in occasione di una seduta per fare la ceretta in basso ai suoi gioielli, dopo aver fatto tabula rasa, l'operatrice si era messa a giocare con i suoi testicoli. Rigirando le palline le aveva prese in bocca prima l'una e poi l'altra fino a farlo giungere al culmine del piacere. Alla domanda dell'ex studentessa se stesse provando la stessa emozione lui le risponde sì, ma che l'eccitazione la stava provando non tanto nel ricordar la scena quanto per il suono della sua voce con la quale proferiva parole erotiche rivelando il suo eros tutto compresso. Un gioco erotico cerebrale, al di là di ogni fisicità fra i due, li aveva fatti impazzire di piacere senza nemmeno sfiorarsi.

Nel terzo episodio invece si incrociano per caso due donne che si salutano pensando di ritrovarsi come amiche di scuola di 20 anni prima mentre invece parlando davanti ad una tazza di tè con le confidenze intime si rendono conto di essersi sbagliate come persone fisiche confermando però la loro gioia nell'essersi riconosciute in fondo all'anima finendo per abbracciarsi nella rivelazione di un amore omosex che andava oltre le rispettive identità reali.

Libertà, arte, trasformazione sono le tre parole che caratterizzano questi episodi, parole che sono alla base di rapporti in cui la fantasia,  come espressione di una spiritualità dell'anima libera e leggera, ha il potere di asservire i capricci del destino al piacere da raggiungere a costo di qualsiasi sacrificio: di sé per l'altro ex e l'amica del cuore (il primo episodio) di entrambi (nel secondo, perchè il prof.perde il posto mentre l'ex studentessa subisce il divorzio dal marito) o reciproco (nel terzo episodio, perchè si devono accontentare di un amore omosex clandestino). Donne di piacere ma non di felicità. Geishe.

Il film è molto interessante e piacevole a vedersi ma curiosamente al box offine ha incassarto 110 mila euro! Non è possibile. Non siamo all'altezza di questo alto livello di lirismo spiritualmente erotico.




domenica 3 aprile 2022

BELVE PATINATE. INTERVISTE A MISTRAGLIETTA FACCIA A FACCIA

Ci sono conduttrici che vorrebbero fare le giornaliste seriamente e giornaliste che vorrebbero fare le conduttrici in rosa con il loro salottino per le interviste faccia a faccia con le star. E' il caso di Francesca Fagnani, con la sigla in doppia effe, che da una partenza scoppiettante - nella quale comunque nessuno (del pubblico) la notava nonostante gli orecchini a lampadario - a fianco di Michele Santoro che le aveva offerto una possibilità unica per intraprendere la strada del giornalismo d'assalto, ha preferito adagiarsi su una poltrona per intervistare le Belve in Rosa, star o celebrity disposte a sottoporsi a una mitraglietta di domande scomode, da reazione a catena, che comunque lei propone stando comoda in poltrona avendo spalle coperte grazie al suo curriculum di lunga gavetta dove ha imparato a tenere a bada caratteracci diventando impermeabile ad ogni forma di insubordinazione da parte di una qualsiasi star nel mandarla a....(fate voi) che l'hanno temprata per andare avanti con le sue domandine al fulmicotone (“Siamo belve, no!”) non avendo nessunissimo interesse per il gossip. Ma davvero?

Ecco allora una serie di domandine in  mitraglietta nel suo approccio giornalistico in rosa  formulate con il sorriso, in maniera elegante, sempre con il lei, educatamente tra un sollazzo una battuta una risata per finire con la stoccatina sfacciata e impudente di una sorta di Lady Birba, oh pardon! Lady Belva:

“Come ha reagito alle corna di suo marito? Si è lasciata violentare per far carriera? E' vero che lei è stata violentata a sua insaputa? Ma lei non si era mai accorta che quel tipo sul web la stava prendendo per i fondelli? In quanti divani si è seduta prima di essere arrivata a quello giusto? E quando è arrivato lei ha capito di avercela fatta? Quando state insieme durante la giornata a colazione o a cena? Tutte Due? ah, però! Dica un suo difetto che non sia un complimento..."

Oh, mai che una dica “sono stronza” Per una belva è un difetto-qualità imprescindibile. Siamo o non siamo belve?

Già, ma più che belve sembrano tutte delle gattine. Magari anche stronzette, ma comunque sempre miciette. Le Belve sono ben altre e ancora non se n' è vista una. Di belva o di conduttrice? Tutte due. Ah, però!


Aggiornamento 8 aprile 2022
Dopo questo articolo questa sera mi sono sintonizzata su Belve giusto il tempo per sentire Paola Barale, alla domanda Dica un difetto, lei ha ha risposto sono una stronza. Forse è stato un caso o forse no ma quel che mi è venuto da pensare è: o che la Barale mi abbia letto (del che dubito), oppure che la Fagnani abbia concordato la risposta (furbetta. E ridicola) 








sabato 2 aprile 2022

SPENCER, UN TRISTE WEEK END NATALIZIO CON KRISTEN STEWART

Bastano alcuni meme ben eseguiti per assomigliare a Diana? E poi, quando c'è tanto materiale docu, tabloid, e tutto il gossip di questo mondo che abbiamo avidamente letto, c'è bisogno di aggiungere altro, creativamente parlando? Nessun limite alla creatività ma all'abuso della credulità dello spettatore da attirare nella trappola dello spot (spesso più bello e accattivante del film stesso), sì. 
Basta con Diana Spencer, lasciamola riposare in pace. Infatti alla sua tomba si recano pochi visitatori che fanno riflettere se paragonati alla fiumana di gente emotivamente provata dietro ai cancelli di Buckingham Palace alla morte della principessa. 
Oltre ai meme ci vuole comunque le phisique du role, quanto meno per rendere il dovuto omaggio ad una principessa dalla statura imponente, la falcata imperiosa resa ancora più seducente dal contrasto con la dolcezza del viso agli inIzi sempre molto timido per poi aprirsi a quel bellissimo sorriso che ha fatto innamorare le masse. Kristen Stewart non ha nulla di tutto questo: se con il fisico minuto da teen ager aveva trionfato in Café Society con camicette annodate sugli short i calzettini bianchi con i sandali e il fiocco in testa in perfetta emulazione di Rita Hayworth quando danzava con Fred Astaire facendo a sua volta l'imitazione della teen ager, 

in questo film Spencer si smarrisce fra le stanze di palazzo a Sandrigan in un tranquillo week end natalizio di paura. Paura di chè?  I ricordi che la rincorrono lungo i corridoi con le mises uguali uguali a quelle di Diana senza comunque avere il suo appeal, le fanno evocare Anna Bolena come se la storia la riguardasse. Infatti quando Diana si era fidanzata con il principe di Galles era arrivata dopo la sorella che invece non ce l'aveva fatta a conquistare l'erede al trono d'Inghilterra. Diana era dunque consapevole dell'importanza di questa scelta da parte di Carlo la cui proposta aveva accettato senza pensare di essere innamorata o meno. “Qualunque cosa significhi amore” aveva risposto Carlo alla domanda se fosse innamorato di Diana, così per lei pure. Pura lo era, perchè era andata all'altare ancora vergine ma non sempre alla purezza del corpo corrisponde quella dell'anima, perchè Diana sapeva chi sposava ma non amava perchè, per sua stessa ammissione “Ci siamo visti poche volte” e senza il bacio con lingua in bocca, molto importante per comprendere l'attrazione fisica. Che indubbiamente fra loro non c'era perchè Diana l'ha trovata con qualcun altro, una cifra si dice, mentre Carlo l'aveva solo con Camilla.  Ecco, è stata proprio Camilla a mandare in paranoia Diana che provava una folle gelosia verso questa donna anziana e goffa che ce l'aveva fatta per davvero a conquistare l'erede al trono. Perchè lei lo amava per davvero. E allora perchè non farsene una ragione ed entrare nei ranghi della principessa del Galles amata dal mondo intero? Perchè Diana amava il mondo. 


Si trovava più a suo agio come una celebrity, una star piena di capricci in fashion style,  piuttosto che una principessa che doveva adempiere al suo dovere di opere di beneficienza dettato dall'agenda di Corte, mentre lei voleva seguire il suo cuore andare in Africa, incontrare Madre Teresa, andare nei campi minati per protestare contro la Guerra (mentre il fidanzato Dodi mercanteggiava in armi).  A distanza di tempo vediamo Camilla trionfare con classe ed eleganza che se non fosse per quel viso segnato dall'età e dalle rughe, potrebbe dar dei punti anche a Kate perchè i suoi gusti sono molto raffinati e tremendamente British in perfetta sintonia con il principe Carlo, l'uomo più elegante del mondo, questo va detto. E tutto questo per dire che un film come Spencer non ha nulla di nuovo da raccontare per cui non ci si deve meravigliare se Kristen Stewart non abbia vinto l'Oscar per qualche meme o posa simil-Diana la cui storia è conosciuta anche dai bambini perchè, quando li fanno addormentare, appena si comincia con



..." C'era una Volta, una principessa triste” ecco che loro sanno già che era Diana, che ce l'aveva con Camilla, odiava Carlo e la Regina amava i poveri gli ammalati ed era sempre inseguita dai paparazzi.  Galeotto fu quel codazzo...